quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 01/02/2014 01:52:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Cari signori del forum BENVENUTI SU SCHERZI A PARTE [:D] [:D] [:D] [:D] [:D] [:D] trimarano
quote:Risposta al messaggio di Kurt inserito in data 02/02/2014 15:00:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> No. Non frena prima rispetto ad un impianto delle giuste prestazioni. Questo perché oltre la potenza necessaria le ruote tenderebbero a bloccarsi aumentando gli spazi di frenata o, ove presente, far intervenire lo ABS. Per intenderci un impianto dimensionato in modo corretto per le velocità massime e per la massima massa prevista quando il veicolo viaggia non a velocità massima e/o non a pieno carico l'impianto frenante risulterà sempre sopvradimensionato. Chiedendo la massima potenza di frenata interviene lo ABS che, di fatto, toglie potenza all'impianto impedendo che gli pneumatici possano iniziare a slittare. iCalosci [:D]
quote:Risposta al messaggio di paolof inserito in data 02/02/2014 14:48:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se si parla dello stesso veicolo il freno deve essere stato calcolato correttamente ovvero essere in grado di dissipare tutta l'energia cinetica quando il veicolo viaggia a pieno carico e a velocità massima. Quando il veicolo viaggia a velocità inferiori rispetto alla massima e/o non a pieno carico la frenata MASSIMA POSSIBILE (oltre la quale le ruote comincerebbero a slittare allungando gli spazi di frenata) necessita di minor dissipazione. Se si chiede tutta la potenza le ruote slitterebbero. Per questo sui veicoli senza ABS l'autista BRAVO deve saper dosare la frenata, in presenza di ABS è lo ABS a RIDURRE la potenza di frenata impedendo agli pneumatici di slittare. L'impianto deve essere progettato in modo che possa dissipare l'energia cinetica massima prevista (proporzionale alla massa al quadrato della velocità). Se l'energia cinetica è inferiore a quella massima prevista la frenata MASSIMA necessita di meno potenza. Lo ABS provvede ad allentare la forza che esercitano le pasticche sui dischi. iCalosci [:D]
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 02/02/2014 15:18:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Con un ritardo di...Ripresa della pressione di Frenatura... nel qual tempo, intercorso, si percorrono dei metri [;)] Ecco perchè, l'ABS, di per sè, in condizioni normali...allunga la frenata, in condizioni critiche (neve, Ghiaccio...) semplicemente...impedisce di frenare, in linea Teorica, se il veisolo percorre...a ruote bloccate uno spazio, a ruote...al limite dell'aderenza...frena meglio,ma quello che gli si chiede (per il quale è stato concepito), è di evere SEMPRE Aderenza Ruota/Asfalto, per consentire di..."Guidare" /condurre il mezzo...evitando gli ostacoli [;)] Ciao Gianfranco
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 02/02/2014 15:10:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quindi cediamo il passo al progresso? E' inutile quindi aumentare la pressione,studiare altri materiali,mescole gomme ecc.ecc. Io credo che alla frenata non ci sia limite se non la sopravvivenza dell' individuo o del veicolo stesso che potrebbe sfracellarsi . slt
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 02/02/2014 15:18:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di paolof inserito in data 02/02/2014 16:00:03 Quindi se la potenza fosse la stessa con energia cinetica inferiore la frenata sarebbe piu corta a rigor di logica. O sbaglio ? >> Sbagli! Torniamo alle formule. La formula dello spazio di arresto è questa: S= spazio arresto V=velocità C=coefficiente frenata (per il ministero è = a 250 x vedi tabella) Tabella: asfalto asfalto asciutto = 0,8 asfalto bagnato = 0,4 ecc... S=V^2/C Come vedi alla fine del giro on lo spazio dipende solo dalla velocità e dal coefficiente di attrito. Le energie non contano più. Contano ovviamente per la potenza che i freni devono erogare dissipando l'energia cinetica (M x v^2 / 2). Imprimere una potenza esagerata ai freni comporta che le ruote PATTINANO e quindi gli spazi si allungano. Il limite è dato dal coefficiente di attrito. Infatti, in alcuni tipi di corse tese a battere record di velocità su ruota (si corrono i genere dalle parti si Salt Lake City, se non vado errato) il veicolo PER DIMINUIRE GLI SPAZI DI FRENATA si aiuta con dei paracadute che si aprono in coda sfruttando anche la resistenza dell'aria. Gli spazi di frenata, con impianto frenante calcolato in modo adeguato, dipendo solo ed esclusivamente dalla velocità e non dalla massa. iCalosci [:D]
quote:Risposta al messaggio di vany02 inserito in data 02/02/2014 17:56:54 A proposito affermare che le guarnizioni d'attrito della Kia Sportage 2010 4WD costano quasi il doppio di quelle della Panda dello stesso anno non trova riscontro nella realtà >> Infatti, avevo detto che sono QUELLE DELLA PANDA a costare quasi il doppio! iCalosci [:D]
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 02/02/2014 18:35:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi dispiace ma qui la mtematica e la fisica non c'entrano : Professore veda un po' da qualche rivenditore o su siti internet: E' ovvio che in qualsiasi posto le pastiglie della Panda costano poco più della metà di quelle della Kia. Almeno in questo ho sicuramente ragione.
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 02/02/2014 16:18:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi pare che era stato già detto che il coefficiente di attrito era influenzato dalla massa. Quindi se una componente del calcolo della frenata (k) è influenzata dalla massa per il suo calcolo al variare della stessa varia il fattore k, che di conseguenza fa variare lo spazio di frenata. Tequi www.sv-italia.it/forum
quote:Risposta al messaggio di Tequi inserito in data 03/02/2014 10:49:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La massa influenza l'aderenza, non il coefficente d'attrito. Ariel
quote:Risposta al messaggio di Square four inserito in data 03/02/2014 11:05:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Esatto. Alla fine massa o non massa il coefficiente di attrito non varia. Occorre sempre pensare che la massa esercita una forza verso il bassa grazie all'accelerazione di gravità. Questa forza, alla fine del ballo, esercita una pressione tra pneumatico e asfalto. Aumentando la superficie di contatto la pressione per cm^2 diminuisce, ma aumenta la superficie aderente. Al contrario diminuendo la superficie di contatto diminuisce la superficie aderente, ma aumenta la pressione per cm^2. Di fatto il coefficiente di attrito non varia. Aumentando la massa aumenta la pressione per cm^2 ma anche i pneumatici sono più larghi. Come detto, ridetto e confermato dalle formule matematiche (che traducono in numeri un fenomeno fisico esistente) gli spazi di arresto dipendono solo da due cose: -coefficiente di attrito; -velocità. iCalosci [:D]
http://it.wikipedia.org/wiki/At...
La massa è valore preso in considerazione. [;)] Tequi www.sv-italia.it/forumquote:Risposta al messaggio di Speedy3 inserito in data 01/02/2014 19:24:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Leggi meglio i dati della Kia : il valore di mm 47,7 si riferisce all'ingombro totale del disco anteriore, tiene conto anche della parte a campana vicino al mozzo. Lo spessore del disco (quello che è a contatto delle pastiglie) è di mm 26,2 (ricambio pari al nuovo della TRW). Con un po' di buon senso quasi 5 cm di disco su un'auto anche se SUV mi sembrano esagerati!
quote:Risposta al messaggio di Tequi inserito in data 03/02/2014 11:37:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per cui l'attrito AUMENTA con l'aumentare della massa. Ma a noi interessa il COEFFICIENTE DI ATTRITO. Nella stessa pagina da te indicata la formula del coefficiente di attrito È INDIPENDENTE DALLA MASSA. Infatti, il coefficiente di attrito (grandezza dimensionale) è dato tra il rapporto tra forze varie. La forza (per definizione) è data da Massa x Accelerazione. Facendo un rapporto (divisione tra forze agenti su una IDENTICA MASSA) la massa si troverà sia al numeratore sia al denominatore, QUINDI SI ELIDE. Infatti, NELLE FORMULE da te indicate (e correttamente esposte) il COEFFICIENTE DI ATTRITO è assolutamente INDIPENDENTE DALLA MASSA. Segue, nella pagina da te indicata, una tabella dei coefficienti di attrito statico e dinamico tra vai paternali. Guarda caso, il coefficiente tra asfalto e gomma è 0,8, valore che ben conosciamo per asfalto asciutto e gomma. iCalosci [:D]