Inserito il 19/12/2008 alle: 18:55:18
Già Marco, molto più preparato di me, ha risposto, quindi praticamente ripeto quanto detto.
Qualsiasi accumulatore, col tempo, perde la sua carica, anche stando sullo scaffale del venditore; questo fenomeno naturale è più evidente nelle nostre batterie che in quelle a secco (cellulari, radioline, ecc.) proprio per i componenti utilizzati: le cariche negative e positive che, quando l'accumulatore è carico, stanno più vicine al proprio polo, pian piano tendono a mescolarsi dall'interno della batteria anzichè dall'esterno, attraverso gli apparecchi utilizzatori. Quando la mescolanza delle cariche negative e positive è al massimo, la batteria è morta. La più ridotta mescolanza possibile dà luogo alla massima carica possibile; caricare una batteria significa separare il più possibile queste due cariche: all'inizio, quando la mescolanza è alta, la carica ha maggiori effetti di quando la mescolanza è bassa.
Questo per dire dell'autoscarica: essa avviene sempre e comunque, è fisiologico di ogni accumulatore, di qualsiasi tipo esso sia anche se in misura percentuale diversa. Per concludere su questo: l'autoscarica la compriamo con la batteria e nulla può evitarla, neanche lo staccabatteria perchè è un fenomeno interno alla batteria.
Per far fronte a questa perdita di carica (costante, minima azione di mescolanza delle cariche) occorre procedere frequentemente a della ricariche per recuperare lo stato di maggiore separazione delle cariche negative e positive. Si può procedere con un periodico giro in camper di un paio d'ore (ricarica attraverso l'alternatore), oppure un pannello solare (ma il camper deve stare all'aperto), oppure un caricabatterie connesso ai 230v. Con gli ultimi due (pannello e 230v) si può raggiungere anche la massima carica, con l'alternatore, invece, per riportare alla carica massima occorre più tempo.
Per quanto riguarda il citato "parallelo secco" (e non "parallelo a secco"), di solito i nostri mezzi sono dotati di una batteria per il motore e di una batteria per i servizi (oppure due, ma qui faccio finta che sia una sola). L'impianto elettrico è costruito in modo che tutti i servizi in cellula prelevino corrente esclusivamente e tassativamente solo dalla batteria dei servizi mentre ciò che riguarda la motrice, esclusivamente dalla batteria motore. Questo per evitare che, con consumi incontrollati, si scarichi completamente la batteria del motore restando bloccati.
Come dotazione originaria all'acquisto, alla ricarica di queste due batterie provvede l'alternatore, quando il motore è in moto, mentre, a motore fermo, è possibile caricare solo la batteria dei servizi tramite un caricabatterie da collegare ai 230v. Alcuni impianti moderni permettono di caricare la batteria motore, ma solo dopo aver caricato la batteria servizi: praticamente mai quando si usa il camper, mentre in rimessaggio può funzionare.
Tralasciando questa ultima modernità, quando si avvia il motore, l'alternatore fa scattare un relè (interruttore) che mette in collegamento diretto e senza controllo alcuno, le due batterie: essendo la massa delle due batterie in comune e collegando direttamente, tramite questo relè, i due positivi, in gergo elettrotecnico, si dice che i due dispositivi sono in parallelo, il secco, nel nostro caso, sta per "senza alcun controllo".
Ora mettendo in parallelo due batterie che potrebbero essere ad un livello di carica diversa, per un po' di tempo, quella più carica non riceve quasi alcuna carica, mentre quella meno carica riceve quasi tutta la carica disponibile. E quando si mette in moto un motore, la relativa batteria paga lo sforzo di far girare il motorino di avviamento con la sua energia e ci vuole un po' di tempo per recuperarla.
Un grazie a chi è arrivato a leggere fino qui.
Elio