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phil53
phil53
19/03/2007 173
Inserito il 19/12/2008 alle: 09:04:40
Problemino per gli esperti: dato un motore Fiat Ducato 2.500 aspirato (riscaldamento candelette) e tenendo conto del consumo di ampere richiesto dal motorino di avviamento (consideriamo che motore parta al primo colpo)quanto tempo dovrà durare la passeggiata per far sì che al ritorno al rimessaggio la BM sia più pimpante di prima ? (purtroppo non ho i dati relativi all'erogazione dell'alternatore...) Tutto ciò perchè in assenza di pannello solare ho comunque la possibilità di farmi almeno un giretto settimanale con il mio vecchietto... Grazie, Philip
Emme48
Emme48
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13/01/2006 21863
Inserito il 19/12/2008 alle: 11:40:38
Si risponde molto male a questa domanda, tuttavia così a spanne se non fai almeno mezz'oretta di giratina il gioco non vale la candela e quindi ci rimetti. Infatti oltr alla "corrente" è importante il "tempo" di ricarica. E' per questo che i panneli solari che ricaricano poco ma in maniera continuativa sono consigliati da tanti. Cordialemnte, Marco.
Reludwig
Reludwig
22/09/2008 5061
Inserito il 19/12/2008 alle: 12:28:11
ciao, potresti staccare la batteria con uno staccabatteria a levetta e mettere a riposo la BM, nel mio vecchio camper 2500 aspirato facevo così, saluti
andperf
andperf
02/05/2006 1913
Inserito il 19/12/2008 alle: 13:23:50
Bè dipende dall'alternatore....Io ho un amperometro montato sul cruscotto e vedo che, in linea di massima, quando parto la mattina a motore freddo e con le luci anabbaglianti accese comunque nel giro di un quarto d'ora, 20 minuti massimo ho la batteria carica (naturalmente supponendo fosse già carica quando mi sono fermato e quindi calcolando solo il consumo dato dalle candelette e dal motorino)
santojonny
santojonny
07/06/2007 198
Inserito il 19/12/2008 alle: 13:38:01
Tanto per sapere (anche a spanne). Nel mio caso ho un ducato 2300 con il booster, quanto pensate possa caricare la BM in una mezzoretta fermo al minimo (con tutto spento) e con la BS è già carica al max? Grazie e Ciao
elfetto
elfetto
12/01/2006 7052
Inserito il 19/12/2008 alle: 14:14:56
Nel fare questi conti, non dimenticate che, quando avviate il motore, viene creato il parallelo secco tra batteria motore e batteria/e servizi. Quindi, oltre a considerare la singola batteria, bisogna tener conto anche del parallelo secco. Elio
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phil53
phil53
19/03/2007 173
Inserito il 19/12/2008 alle: 15:03:52
Grazie a tutti per l'interessamento. Ho staccabatteria sia sulla BS che sulla BM e ad ogni rientro provvedo a staccare entrambe le batterie. Ciao Elio, ritieni quindi che avendo come scopo il compensare l'autoscarica della BM, sarebbe più opportuno lasciare la BS staccata ? In effetti non ho interesse a caricare la BS in queste "passeggiatine" (nel nostro vecchietto abbiamo consumi di BS estrememamente ridotti)e quando partiamo "veramente" le ore di viaggio sono sufficienti a ricaricarla...
santojonny
santojonny
07/06/2007 198
Inserito il 19/12/2008 alle: 15:23:16
Elio abbi pazienza, scrivetemi come ad un bimbo di 5 anni su queste cose, ma cos'è un "parallelo a secco"? Credevo che le BM e BS non avessero nessun punto di contatto (ad esempio il carica batterie funziona solo per la BS) Grazie e Ciao.
Emme48
Emme48
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13/01/2006 21863
Inserito il 19/12/2008 alle: 15:34:15
C'è ancora confusone su un concetto importante: Staccare le batterie NON serve a contrastare l'autoscarica. L'autoscarica l'avete anche se smontate la batteria e la mettete sul comò in camera da letto. Staccare le batterie serve solo ad eliminare le dispersioni anomale dovute all'impianto del mezzo e alle centraline. C'è UN SOLO MODO per contrastare l'autoscarica: RICARICARE. Ricaricare o col 220 o con un pannello solare (anche piccolo). Chi è ancora convinto che a staccare le batterie si elimini l'autoscarica non ha capito bene come funziona la cosa. Cordialmente, Marco.
Reludwig
Reludwig
22/09/2008 5061
Inserito il 19/12/2008 alle: 17:30:41
certo che no, se stavi rispondendo a me, è logico che una fonte di ricarica (pannello, 220 V, o messa in moto) sono basilari e servono, staccare è appunto come dici tu per non lasciare in tensione la batteria da eventuali fonti, quali centraline, orologi, ecc. Io lo facevo perchè lo tenevo al coperto e il pannello non ricaricava, poi ogni tanto o facevo un giro o andavo via, saluti
phil53
phil53
19/03/2007 173
Inserito il 19/12/2008 alle: 17:36:40
per Marco: ma per compensare questa benedetta autoscarica (usando gli staccabatteria ho quindi eliminato qualsiasi altra eventuale dispersione)potrebbe essere sufficiente un "battery maintainer" solare, di quelli che posi sul cruscotto attaccati alla presa accendisigari ? magari non proprio di quelli "cinesi" ? tipo questo http://www.energiasolare100.it/... ?
Emme48
Emme48
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13/01/2006 21863
Inserito il 19/12/2008 alle: 17:38:27
No, non era indirazzato a te. E' che spesso leggo: "staccare la batteria per prevenire l'autoscarica" Se queste affermazioni passano indenni va a finire che magari qualcuno ci crede davvero. Cordilamente, Marco.
Emme48
Emme48
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13/01/2006 21863
Inserito il 19/12/2008 alle: 17:45:52
quote:Originally posted by phil53
per Marco: ma per compensare questa benedetta autoscarica (usando gli staccabatteria ho quindi eliminato qualsiasi altra eventuale dispersione)potrebbe essere sufficiente un "battery maintainer" solare, di quelli che posi sul cruscotto attaccati alla presa accendisigari ? magari non proprio di quelli "cinesi" ? tipo questo http://www.energiasolare100.it/... ? >
> No, troppo scarso. Una grossa AGM non reagisce neanche chimicamente con la ricarica che questo oggetto è in grado di offrire, specialmente in inverno. 1,8 Watt 28 euro contro i 160 euro del "portaledelsole" ma da ben 40 Watt. Marco.
elfetto
elfetto
12/01/2006 7052
Inserito il 19/12/2008 alle: 18:55:18
Già Marco, molto più preparato di me, ha risposto, quindi praticamente ripeto quanto detto. Qualsiasi accumulatore, col tempo, perde la sua carica, anche stando sullo scaffale del venditore; questo fenomeno naturale è più evidente nelle nostre batterie che in quelle a secco (cellulari, radioline, ecc.) proprio per i componenti utilizzati: le cariche negative e positive che, quando l'accumulatore è carico, stanno più vicine al proprio polo, pian piano tendono a mescolarsi dall'interno della batteria anzichè dall'esterno, attraverso gli apparecchi utilizzatori. Quando la mescolanza delle cariche negative e positive è al massimo, la batteria è morta. La più ridotta mescolanza possibile dà luogo alla massima carica possibile; caricare una batteria significa separare il più possibile queste due cariche: all'inizio, quando la mescolanza è alta, la carica ha maggiori effetti di quando la mescolanza è bassa. Questo per dire dell'autoscarica: essa avviene sempre e comunque, è fisiologico di ogni accumulatore, di qualsiasi tipo esso sia anche se in misura percentuale diversa. Per concludere su questo: l'autoscarica la compriamo con la batteria e nulla può evitarla, neanche lo staccabatteria perchè è un fenomeno interno alla batteria. Per far fronte a questa perdita di carica (costante, minima azione di mescolanza delle cariche) occorre procedere frequentemente a della ricariche per recuperare lo stato di maggiore separazione delle cariche negative e positive. Si può procedere con un periodico giro in camper di un paio d'ore (ricarica attraverso l'alternatore), oppure un pannello solare (ma il camper deve stare all'aperto), oppure un caricabatterie connesso ai 230v. Con gli ultimi due (pannello e 230v) si può raggiungere anche la massima carica, con l'alternatore, invece, per riportare alla carica massima occorre più tempo. Per quanto riguarda il citato "parallelo secco" (e non "parallelo a secco"), di solito i nostri mezzi sono dotati di una batteria per il motore e di una batteria per i servizi (oppure due, ma qui faccio finta che sia una sola). L'impianto elettrico è costruito in modo che tutti i servizi in cellula prelevino corrente esclusivamente e tassativamente solo dalla batteria dei servizi mentre ciò che riguarda la motrice, esclusivamente dalla batteria motore. Questo per evitare che, con consumi incontrollati, si scarichi completamente la batteria del motore restando bloccati. Come dotazione originaria all'acquisto, alla ricarica di queste due batterie provvede l'alternatore, quando il motore è in moto, mentre, a motore fermo, è possibile caricare solo la batteria dei servizi tramite un caricabatterie da collegare ai 230v. Alcuni impianti moderni permettono di caricare la batteria motore, ma solo dopo aver caricato la batteria servizi: praticamente mai quando si usa il camper, mentre in rimessaggio può funzionare. Tralasciando questa ultima modernità, quando si avvia il motore, l'alternatore fa scattare un relè (interruttore) che mette in collegamento diretto e senza controllo alcuno, le due batterie: essendo la massa delle due batterie in comune e collegando direttamente, tramite questo relè, i due positivi, in gergo elettrotecnico, si dice che i due dispositivi sono in parallelo, il secco, nel nostro caso, sta per "senza alcun controllo". Ora mettendo in parallelo due batterie che potrebbero essere ad un livello di carica diversa, per un po' di tempo, quella più carica non riceve quasi alcuna carica, mentre quella meno carica riceve quasi tutta la carica disponibile. E quando si mette in moto un motore, la relativa batteria paga lo sforzo di far girare il motorino di avviamento con la sua energia e ci vuole un po' di tempo per recuperarla. Un grazie a chi è arrivato a leggere fino qui. Elio
phil53
phil53
19/03/2007 173
Inserito il 19/12/2008 alle: 18:59:40
Grazie Marco, non vorrei esaurire la tua pazienza ma.... la mia BM è una semplice Magnet Truck da 100 Ah (spunto 720 A) e non una AGM. Quel che io cerco non è di RICARICARE, ma più precisamente di CONTRASTARE al massimo l'autoscarica, di evitare di trovarmela incapace di avviare il motore... ritieni che comunque questi pannelli da pochi Watt, da fissare al parabrezza o posare sul cruscotto siano totalmente inefficienti ? oppure per poca che sia, l'energia fornita quotidianamente da tali aggeggi possa essere utile ?
Emme48
Emme48
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13/01/2006 21863
Inserito il 20/12/2008 alle: 09:23:02
quote:Originally posted by phil53
Grazie Marco, non vorrei esaurire la tua pazienza ma.... la mia BM è una semplice Magnet Truck da 100 Ah (spunto 720 A) e non una AGM. Quel che io cerco non è di RICARICARE, ma più precisamente di CONTRASTARE al massimo l'autoscarica, di evitare di trovarmela incapace di avviare il motore... ritieni che comunque questi pannelli da pochi Watt, da fissare al parabrezza o posare sul cruscotto siano totalmente inefficienti ? oppure per poca che sia, l'energia fornita quotidianamente da tali aggeggi possa essere utile ? >
> Senti, onestamente ti dico che quel pannello lì qualcosina fa ma rasenta veramente lo zero, inoltre il numero di ore di irraggiamento è limitato perchè l'esposizione non sarà mai ottimale come un pannello solare sul tetto. Se tu avessi la centralina/caricabatterie del tuo mezzo già predisoposti con l'ingresso aggiuntivo per un pannello solare potresti riuscire a fare tutto con 160 euro - parlo del pannello da 40 Watt che alla fine è il costo di un pieno in più rispetto a quello che vorresti spendere te. Valuta la cosa perchè passare un paio di fili da 1,5 mm quadri (2,5 se vuoi stare largo) dal tetto attraverso il camino dell'aspiratore della cucina (NON della stufa, mi raccomando) e andare alla centralina puoi farlo da te. E' sempre un valore aggiunto per il camper che ti servirà più di quello che credi. Quello fa poco davvero, forse parcheggiando il camper col muso rivolto a sud e col minipannello inclinato di 45 gradi (come il parabrezza..) l'irraggiamento potrebbe anche essere buono. Ma io onestamente ti consiglio di iniziare piano piano il "cantiere" per mettere il pannello (vero) cercando di capire se esiste un possibile passaggio per i die fili che ti ho detto, a quel punto il più è fatto. Ricaricherai la BS e poi con diodo+resistenza (ormai un classico) avrai OK anche la BM. Con quel "coso" che dici te di accontentare due batterie non se ne parla neanche. Cordialmente, Marco.

Modificato da Emme48 il 20/12/2008 alle 09:26:51
bow65
bow65
22/01/2009 1
Inserito il 22/01/2009 alle: 14:37:43
Ho letto con molto interesse questo chiarissimo post e vorrei approfittare della tua esperienza. Sul mio per camper con Transit del 92, la spia interna dell'alternatore si spegne solo diverso tempo dopo l'accensione motore, quando la batteria servizio è carica. Sai dirmi spiegarmi come è collegata la spia per assolvere a questa funzione? Mi è successo, a temperature di -10°, che la spia rimaneva accesa e la Batt. Veicolo non si stava caricando e dopo un'ora di viaggio con i fari, mi sono trovato con la batteria completamente a terra. Grazie
quote:Originally posted by elfetto
Già Marco, molto più preparato di me, ha risposto, quindi praticamente ripeto quanto detto. Qualsiasi accumulatore, col tempo, perde la sua carica, anche stando sullo scaffale del venditore; questo fenomeno naturale è più evidente nelle nostre batterie che in quelle a secco (cellulari, radioline, ecc.) proprio per i componenti utilizzati: le cariche negative e positive che, quando l'accumulatore è carico, stanno più vicine al proprio polo, pian piano tendono a mescolarsi dall'interno della batteria anzichè dall'esterno, attraverso gli apparecchi utilizzatori. Quando la mescolanza delle cariche negative e positive è al massimo, la batteria è morta. La più ridotta mescolanza possibile dà luogo alla massima carica possibile; caricare una batteria significa separare il più possibile queste due cariche: all'inizio, quando la mescolanza è alta, la carica ha maggiori effetti di quando la mescolanza è bassa. Questo per dire dell'autoscarica: essa avviene sempre e comunque, è fisiologico di ogni accumulatore, di qualsiasi tipo esso sia anche se in misura percentuale diversa. Per concludere su questo: l'autoscarica la compriamo con la batteria e nulla può evitarla, neanche lo staccabatteria perchè è un fenomeno interno alla batteria. Per far fronte a questa perdita di carica (costante, minima azione di mescolanza delle cariche) occorre procedere frequentemente a della ricariche per recuperare lo stato di maggiore separazione delle cariche negative e positive. Si può procedere con un periodico giro in camper di un paio d'ore (ricarica attraverso l'alternatore), oppure un pannello solare (ma il camper deve stare all'aperto), oppure un caricabatterie connesso ai 230v. Con gli ultimi due (pannello e 230v) si può raggiungere anche la massima carica, con l'alternatore, invece, per riportare alla carica massima occorre più tempo. Per quanto riguarda il citato "parallelo secco" (e non "parallelo a secco"), di solito i nostri mezzi sono dotati di una batteria per il motore e di una batteria per i servizi (oppure due, ma qui faccio finta che sia una sola). L'impianto elettrico è costruito in modo che tutti i servizi in cellula prelevino corrente esclusivamente e tassativamente solo dalla batteria dei servizi mentre ciò che riguarda la motrice, esclusivamente dalla batteria motore. Questo per evitare che, con consumi incontrollati, si scarichi completamente la batteria del motore restando bloccati. Come dotazione originaria all'acquisto, alla ricarica di queste due batterie provvede l'alternatore, quando il motore è in moto, mentre, a motore fermo, è possibile caricare solo la batteria dei servizi tramite un caricabatterie da collegare ai 230v. Alcuni impianti moderni permettono di caricare la batteria motore, ma solo dopo aver caricato la batteria servizi: praticamente mai quando si usa il camper, mentre in rimessaggio può funzionare. Tralasciando questa ultima modernità, quando si avvia il motore, l'alternatore fa scattare un relè (interruttore) che mette in collegamento diretto e senza controllo alcuno, le due batterie: essendo la massa delle due batterie in comune e collegando direttamente, tramite questo relè, i due positivi, in gergo elettrotecnico, si dice che i due dispositivi sono in parallelo, il secco, nel nostro caso, sta per "senza alcun controllo". Ora mettendo in parallelo due batterie che potrebbero essere ad un livello di carica diversa, per un po' di tempo, quella più carica non riceve quasi alcuna carica, mentre quella meno carica riceve quasi tutta la carica disponibile. E quando si mette in moto un motore, la relativa batteria paga lo sforzo di far girare il motorino di avviamento con la sua energia e ci vuole un po' di tempo per recuperarla. Un grazie a chi è arrivato a leggere fino qui. Elio >
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