http://www.energiasolare100.it/...
?quote:Originally posted by phil53> No, troppo scarso. Una grossa AGM non reagisce neanche chimicamente con la ricarica che questo oggetto è in grado di offrire, specialmente in inverno. 1,8 Watt 28 euro contro i 160 euro del "portaledelsole" ma da ben 40 Watt. Marco.
per Marco: ma per compensare questa benedetta autoscarica (usando gli staccabatteria ho quindi eliminato qualsiasi altra eventuale dispersione)potrebbe essere sufficiente un "battery maintainer" solare, di quelli che posi sul cruscotto attaccati alla presa accendisigari ? magari non proprio di quelli "cinesi" ? tipo questohttp://www.energiasolare100.it/...
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quote:Originally posted by phil53> Senti, onestamente ti dico che quel pannello lì qualcosina fa ma rasenta veramente lo zero, inoltre il numero di ore di irraggiamento è limitato perchè l'esposizione non sarà mai ottimale come un pannello solare sul tetto. Se tu avessi la centralina/caricabatterie del tuo mezzo già predisoposti con l'ingresso aggiuntivo per un pannello solare potresti riuscire a fare tutto con 160 euro - parlo del pannello da 40 Watt che alla fine è il costo di un pieno in più rispetto a quello che vorresti spendere te. Valuta la cosa perchè passare un paio di fili da 1,5 mm quadri (2,5 se vuoi stare largo) dal tetto attraverso il camino dell'aspiratore della cucina (NON della stufa, mi raccomando) e andare alla centralina puoi farlo da te. E' sempre un valore aggiunto per il camper che ti servirà più di quello che credi. Quello fa poco davvero, forse parcheggiando il camper col muso rivolto a sud e col minipannello inclinato di 45 gradi (come il parabrezza..) l'irraggiamento potrebbe anche essere buono. Ma io onestamente ti consiglio di iniziare piano piano il "cantiere" per mettere il pannello (vero) cercando di capire se esiste un possibile passaggio per i die fili che ti ho detto, a quel punto il più è fatto. Ricaricherai la BS e poi con diodo+resistenza (ormai un classico) avrai OK anche la BM. Con quel "coso" che dici te di accontentare due batterie non se ne parla neanche. Cordialmente, Marco.
Grazie Marco, non vorrei esaurire la tua pazienza ma.... la mia BM è una semplice Magnet Truck da 100 Ah (spunto 720 A) e non una AGM. Quel che io cerco non è di RICARICARE, ma più precisamente di CONTRASTARE al massimo l'autoscarica, di evitare di trovarmela incapace di avviare il motore... ritieni che comunque questi pannelli da pochi Watt, da fissare al parabrezza o posare sul cruscotto siano totalmente inefficienti ? oppure per poca che sia, l'energia fornita quotidianamente da tali aggeggi possa essere utile ? >
quote:Originally posted by elfetto>
Già Marco, molto più preparato di me, ha risposto, quindi praticamente ripeto quanto detto. Qualsiasi accumulatore, col tempo, perde la sua carica, anche stando sullo scaffale del venditore; questo fenomeno naturale è più evidente nelle nostre batterie che in quelle a secco (cellulari, radioline, ecc.) proprio per i componenti utilizzati: le cariche negative e positive che, quando l'accumulatore è carico, stanno più vicine al proprio polo, pian piano tendono a mescolarsi dall'interno della batteria anzichè dall'esterno, attraverso gli apparecchi utilizzatori. Quando la mescolanza delle cariche negative e positive è al massimo, la batteria è morta. La più ridotta mescolanza possibile dà luogo alla massima carica possibile; caricare una batteria significa separare il più possibile queste due cariche: all'inizio, quando la mescolanza è alta, la carica ha maggiori effetti di quando la mescolanza è bassa. Questo per dire dell'autoscarica: essa avviene sempre e comunque, è fisiologico di ogni accumulatore, di qualsiasi tipo esso sia anche se in misura percentuale diversa. Per concludere su questo: l'autoscarica la compriamo con la batteria e nulla può evitarla, neanche lo staccabatteria perchè è un fenomeno interno alla batteria. Per far fronte a questa perdita di carica (costante, minima azione di mescolanza delle cariche) occorre procedere frequentemente a della ricariche per recuperare lo stato di maggiore separazione delle cariche negative e positive. Si può procedere con un periodico giro in camper di un paio d'ore (ricarica attraverso l'alternatore), oppure un pannello solare (ma il camper deve stare all'aperto), oppure un caricabatterie connesso ai 230v. Con gli ultimi due (pannello e 230v) si può raggiungere anche la massima carica, con l'alternatore, invece, per riportare alla carica massima occorre più tempo. Per quanto riguarda il citato "parallelo secco" (e non "parallelo a secco"), di solito i nostri mezzi sono dotati di una batteria per il motore e di una batteria per i servizi (oppure due, ma qui faccio finta che sia una sola). L'impianto elettrico è costruito in modo che tutti i servizi in cellula prelevino corrente esclusivamente e tassativamente solo dalla batteria dei servizi mentre ciò che riguarda la motrice, esclusivamente dalla batteria motore. Questo per evitare che, con consumi incontrollati, si scarichi completamente la batteria del motore restando bloccati. Come dotazione originaria all'acquisto, alla ricarica di queste due batterie provvede l'alternatore, quando il motore è in moto, mentre, a motore fermo, è possibile caricare solo la batteria dei servizi tramite un caricabatterie da collegare ai 230v. Alcuni impianti moderni permettono di caricare la batteria motore, ma solo dopo aver caricato la batteria servizi: praticamente mai quando si usa il camper, mentre in rimessaggio può funzionare. Tralasciando questa ultima modernità, quando si avvia il motore, l'alternatore fa scattare un relè (interruttore) che mette in collegamento diretto e senza controllo alcuno, le due batterie: essendo la massa delle due batterie in comune e collegando direttamente, tramite questo relè, i due positivi, in gergo elettrotecnico, si dice che i due dispositivi sono in parallelo, il secco, nel nostro caso, sta per "senza alcun controllo". Ora mettendo in parallelo due batterie che potrebbero essere ad un livello di carica diversa, per un po' di tempo, quella più carica non riceve quasi alcuna carica, mentre quella meno carica riceve quasi tutta la carica disponibile. E quando si mette in moto un motore, la relativa batteria paga lo sforzo di far girare il motorino di avviamento con la sua energia e ci vuole un po' di tempo per recuperarla. Un grazie a chi è arrivato a leggere fino qui. Elio >