In risposta al messaggio di RobVision del 11/07/2017 alle 23:55:50
Si e no: NO se le sue competenze in elettrotecnica sono pressoché nulle come lei stesso ha detto SI se fa fare il lavoro a qualcuno che sappia come metterci le mani. In pratica si tratta di prendere un teleruttore di potenza a doppi contatti con bobina 220V. Dai comuni (C) si va con N e F verso le prese, dai contatti NA si va all'ingresso 220V proveniente da presa esterna, dai contatti NC invece N e F da Inverter; la bobina si collega invece all'ingresso 220V da presa esterna, le varie terre andranno direttamente alla presa esterna. Con questa configurazione, ad inverter acceso le prese (C) verranno alimentate attraverso il passaggio tra C e NC del teleruttore, quando invece lei si collegherà alla colonnina esterna il 220V in ingresso questa tensione attiverà il teleruttore (eccitando la bobina) che chiuderà il circuito tra i contatti NA e C isolando l'inverter, ed il 220V alle prese sarà quindi fornito dalla tensione esterna stessa. Edito per allegare uno schema esemplificativo, di più non so aiutarla. In bocca al lupo
Premesso che consiglio caldamente a
quala di non effettuare alcun lavoro elettrico sul camper, aggiungo una cosa a quanto indicato da robvision. Il circuito che hai indicato è a mio avviso foriero di rischi per le apparecchiature elettroniche eventualmente collegate. Supponiamo di avere collegato un dispositivo alimentato a 230V alle prese di bordo, mentre le stesse sono "sotto" inverter. Se collego il cavo esterno ad una colonnina, il teleruttore commuta, evitando il nefasto parallelo. Però il problema agli utilizzatori collegati a bordo rimane: siccome le due forme d'onda di inverter e rete non sono sincronizzate, e assumendo che il teleruttore spenga l'arco al passaggio per lo zero, un infinitesimo di secondo dopo io mi trovo parallelato al 230V. Se in quell'istante la sinusoide della tensione di rete è al massimo, io sottopongo il dispositivo elettronico prima ad una brusca interruzione dell'alimentazione (il teleruttore che commuta) e subito dopo ad un picco di tensione. Per le varie induttanze e capacità dei circuiti elettronici si può instaurare una "botta" di corrente molto pericolosa (per la incolumità dei circuiti elettronici, non per la sicurezza delle persone). Peggio ancora, sempre per la "salute" delle apparecchiature elettroniche collegate, è se il teleruttore è dotato, come avviene quasi sempre, di un elevato potere di interruzione, che lo porterebbe a "strappare" l'arco, in sostanza non attendendo il passaggio per lo zero. Già questa manovra può fare saltare un alimentatore (i teleruttori si usano per comandare motori, o carichi comunque fortemente induttivi, e non sono pensati per circuiti elettronici), se poi aggiungiamo il "salto" istantaneo dovuto alle forme d'onda non sincronizzate il tutto si complica. Per capirci: una stufetta o la sempre "calda" (sul forum) macchinetta espresso non se ne accorgerebbero nemmeno, l'alimentatore di un TV o di una antenna potrebbero subire dei danni.
Pertanto, a mio parere, il circuito che propone robvision deve includere anche un dispositivo di ritardo intenzionale: del tipo che quando collego la 230 della colonnina, il teleruttore mi interrompe il circuito che alimenta le prese dall'inverter (e possibilmente, aggiungo io, mi spegne l'inverter agendo sul comando a distanza), cinque secondi di ritardo, e sopo dopo questo tempo commuta un secondo teleruttore che collega le prese di bordo alla alimentazione 230 della colonnina. Idem al contrario: appena stacco l'alimentazione da colonnina, il teleruttore che abilita sulle prese del mezzo la alimentazione da esterno rimane commutato per 5 secondi (per evitare commutazioni inopportune dovute a microinterruzioni della alimentazione, vedi le cd. "richiusure automatiche" Enel, poi sgancia, altri cinque secondi di attesa e solo poi mi commuta il teleruttore che accende l'inverter e abilita la distribuzione alle prese di bordo di quanto erogato da inverter.
Personalmente, ritenendo sproporzionato lo sforzo per automatizzare la selezione della fonte 230V, ho alimentato il caricabatterie strettamente da salvavita, e tutto il resto delle utenze di bordo da un cavo con spina schuko che collego (manualmente) all'inverter. Quando sono allacciato alla colonnina, spengo l'inverter, stacco la spina e la inserisco in una presa schuko che ho alimentato dal salvavita. Il tutto collocato dietro lo schienale del sedile passeggero.
Davide
Modificato da paegas3 il 12/07/2017 alle 00:35:59