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Stop diesel e benzina, solo motori elettrici

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skr91
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08/01/2024 226
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Inserito il 19/12/2025 alle: 19:28:15
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/12/2025 alle 16:27:52

In effetti, consumo, dimensioni di parcheggio etc, con così pochi km e in zona, non mi disturbano. Ma laffidabilità di Toyota è quello che mi attira (oltre a potere caricare un bancale da 1 tonnellata e trainare 35q),
sui veicoli USA non ho altrettanta fiducia. Io un auto la tengo mediamente 15 anni  e deve rimanere sempre perfetto e in piena efficenza come nuovo. GPL no grazie, gia avuto e ne ho gia avuto abbastanza, anche se parlo di parecchi anni fa. L Hi-Lux 2026 lo fanno anche completamente elettrico, e per il mio uso al 99% andrebbe benissimo (ma non so quanto traini che spesso le elettriche hanno limiti ridicoli e forse costa di piu) ma c'è quell 1% che non mi riesce a fare scegliere completamente elettrico. Ne patisco psicologicamente il limite.
...
posso chiederti che contrarietà trovi nel GPL?
secondo me in tanti casi è preferibile a qualsiasi altra alimentazione, tanto più che una buona parte del GPL  è un sottoprodotto dell'estrazione e della raffinazione.  in altre parole, finchè estraiamo petrolio il GPL ce lo troviamo comunque intorno e forse se non lo usiamo per alimentare veicoli o riscaldamento lo dobbiamo comunque bruciare o disperdere sprecandolo.

 
18
archimede1
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18/09/2007 6184
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Inserito il 19/12/2025 alle: 23:05:51
La Cina è avanti sulla mobilità elettrica perché non avendo grandi quantita di petrolio a disposizione ha investito e scelto la tecnologia più economica e semplice per loro.
Noi avendo il petrolio a pochi passi, facilmente ed economicamente competitivo abbiamo proseguito con il perfezionamento e l'efficentamento della tecnologia sviluppata e ben radicata dall'inizio del secolo scorso. Tralasciando tecnologie piu efficenti e piu semplici da realizzare.
Intanto il mondo andava avanti sviluppando,sistemi di accumulo elettrico più performanti ed economici.
Noi siamo rimasti attaccati al petrolio a basso costo anche perché era Gia molto ben sviluppato e remunerativo.
Adesso sul mercato si è presentato un nuovo competitor (Cina) che ha fatto altre scelte di investimento strategico sull'accumulo e mobilità elettrica.
Basta vedere cosa succede in Ucraina macchinette volanti elettriche che distruggono carri armati e navi con un costo insignificante rispetto ai danni che creano, rendendo obsolete e inutili tecnologie tanto decantate dal punto di vista militare.

Modificato da archimede1 il 19/12/2025 alle 23:09:13
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12/11/2006 58091
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Inserito il 19/12/2025 alle: 23:49:07
In risposta al messaggio di skr91 del 19/12/2025 alle 19:28:15

posso chiederti che contrarietà trovi nel GPL? secondo me in tanti casi è preferibile a qualsiasi altra alimentazione, tanto più che una buona parte del GPL  è un sottoprodotto dell'estrazione e della raffinazione. 
in altre parole, finchè estraiamo petrolio il GPL ce lo troviamo comunque intorno e forse se non lo usiamo per alimentare veicoli o riscaldamento lo dobbiamo comunque bruciare o disperdere sprecandolo.  
...
Piu che altro avere il veicolo castrato dalla bombola, salvo alcuni casi impiccia non poco. Io l auto la uso piu per trasportare roba che per le persone, infatti nella attuale ho eliminato i sedili posteriori, e non posso immaginare di avere una bombola tra le scatole che mi renderebeb l auto totalmente inutilizzzabile per il mio utilizzo.  Poi sicuramente non sarà così per tantissimi.
Non capitato a me ma a chi conosco, il motore nato per andare a benzina, puo bruciarsi nelle sedi delle valvole, e capita spesso.
Che sia un carburante piu pulito, e anche piu economico, su questo non c'è ombra di dubbio.

Tornando al discorso di prima, anche questo dimostra che non per tutti gli usi vanno bene tutti i veicoli,  e vale anche per l elettrico, sicuramente per tanti sarebbe ottimale, ma per altri totalmente inutile e inutilizzabile.  Per quello che dicevo che penso che la strada giusta possa essere la convivenza di varie tecnologie che poi è l acquirente che sceglie quella a lui piu conveniente, e se è conveniente la sceglie certamente. I governi possono rendere conveniente l elettrico con incentivi, pruomovendo le stazioni di ricarica un po ovunque, e perchè no, disincentivare (ma non vietare) i veicoli inquinanti, con una specie di tassa sull inquinamento, proporzionale a quanto inquina. A tal scopo basterebeb tassare di piu il gasolio, che chi piu ne consuma e piu paga, e dirottare l introito a favore dell elettrico e ibrido. Ma solo come esempio, che poi le cose non sono semplici come si vorrebbe.
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

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Modificato da IZ4DJI il 19/12/2025 alle 23:57:17
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Inserito il 19/12/2025 alle: 23:51:49
In risposta al messaggio di archimede1 del 19/12/2025 alle 23:05:51

La Cina è avanti sulla mobilità elettrica perché non avendo grandi quantita di petrolio a disposizione ha investito e scelto la tecnologia più economica e semplice per loro. Noi avendo il petrolio a pochi passi, facilmente
ed economicamente competitivo abbiamo proseguito con il perfezionamento e l'efficentamento della tecnologia sviluppata e ben radicata dall'inizio del secolo scorso. Tralasciando tecnologie piu efficenti e piu semplici da realizzare. Intanto il mondo andava avanti sviluppando,sistemi di accumulo elettrico più performanti ed economici. Noi siamo rimasti attaccati al petrolio a basso costo anche perché era Gia molto ben sviluppato e remunerativo. Adesso sul mercato si è presentato un nuovo competitor (Cina) che ha fatto altre scelte di investimento strategico sull'accumulo e mobilità elettrica. Basta vedere cosa succede in Ucraina macchinette volanti elettriche che distruggono carri armati e navi con un costo insignificante rispetto ai danni che creano, rendendo obsolete e inutili tecnologie tanto decantate dal punto di vista militare.
...
E la Cina l energia con cosa la produce se non ha petrolio?  Immagino con il carbone.
Quindi le auto elettriche non le producono e vendono per l ambiente ma perchè a loro conviene di piu?
O forse mi sbaglio.
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

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Cornovaglia in Camper - II episodio
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MarcoBo
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01/06/2010 3089
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Inserito il 20/12/2025 alle: 00:31:39
In risposta al messaggio di skr91 del 19/12/2025 alle 13:40:10

no, l'affermazione per la quale senza norme il mercato tende a conservare l'esistente è assolutamente inesatta sul piano storico a meno che tu non metta l'aggettivo monopolistico o peggio ancora oligopolistico accanto alla
parola mercato i giganti tech sono nati in buona parte anche grazie al far west e all'assenza di norme, poi una volta stabilitisi hanno raggiunto potere sufficiente per influenzare in senso restrittivo la produzione di norme. infatti stiamo parlando di un oligopolio gli esempi di transizione che porti hanno questo difetto: i primi 4 non hanno alcuna attinenza con una trasformazione tecnologica, men che meno una di larga scala.  mettere il casco o la cintura è giusto, imporli a chi non li voleva è pure giusto ma questo non ha comportato la benchè minima trasformazione sociale o industriale.  idem la Rca.  l'obbligo scolastico è totalmente fuori contesto, stiamo parlando di una funzione statale di base al pari di sanità, difesa e poco altro. gli ultimi 2 hanno una parziale attinenza ma: 1) riguardano impianti e installazioni fisse e durevoli (ciclo di vita di molti decenni) e se per impianti di depurazione intendi quelli delle società municipalizzate (oggi quasi sempre ex municipalizzate, ma erano ancora dei comuni quando furono messi quasi tutti i depuratori) ci si allontana ancora di più dalla fattispecie della motorizzazione privata;   2) vai a vedere tempi e modi di attuazione di quelle norme.  l'italia del 2025 è ancora piena di edifici con impianti non a norma e si è dovuti arrivare oltre il 2000 perchè Milano (ripeto: Milano) depurasse davvero le acque che poi arrivano in Adriatico
...
Io non ho mai detto che i miei esempi fossero “trasformazioni tecnologiche”: erano esempi di un fatto storico diverso, cioè che le regole sono spesso lo strumento con cui una società guida l’adozione di pratiche o soluzioni migliori, soprattutto quando il mercato tende a rimandare per inerzia o abitudini consolidate.

Richiamare il “far west” del tech sposta il discorso su un settore non comparabile: dinamiche, barriere all’ingresso, costi marginali e dipendenza da infrastrutture sono completamente diversi. L’automotive è un mercato con grande capitale investito, con filiere lunghe e lock-in tecnologico/infrastrutturale: non mi semba un buon contro-esempio.

Pensiamo davvero che "senza regole" saremmo andati meglio? Pensiamo al caso ribaltato del dieselgate: di fronte a vincoli seri alcune aziende hanno scelto perfino di barare pur di non cambiare tecnologia; senza vincoli, l’incentivo a investire in soluzioni più pulite sarebbe stato ancora più debole, non più forte.

Che le norme richiedano decenni per essere pienamente attuate (come dici per Milano) non confuta la loro necessità: è la prova di quanto sia difficile modificare sistemi consolidati senza un indirizzo chiaro o addirittura un obbligo.

Marco
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Hecktor2
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18/10/2009 5970
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Inserito il 20/12/2025 alle: 06:30:19
io non la vedo così facile trasformare tutto il parco motori in elettrico, non è la macchina che consuma si e no 4 litri di benzina che inquina, ci sono trattori, macchine operatrici, si vedono video dove in India bruciano copertoni, hanno camion di 70 anni fa, ci girano, i mezzi che a noi fanno rottamare vanno nei paesi poveri e riprendono vita, hanno provato a fare un campionato motoE, la Ducati aveva investito non poco, non ha interesse, manca il rumore del motore, una Tesla andrà forte e bene, non la cambierei mai con la mia Audi V6 benzina, chi ha comperato un’auto elettrica è soddisfatto parzialmente, per fare il pieno ci vogliono ore, in inverno il consumo raddoppia, ho messo mano ad una Dacia Spring, è assemblata come fosse Lego, tutto ad incastro, se tocchi si rompe, macchine economiche in qualche cosa hanno risparmiato, sulle batterie e motori non possono più di tanto, ma tutto quello che c'è intorno è al risparmio, basta solamente sentire il rumore di chiusura di una porta, chi produce deve guadagnare, 20.000 euro per una Dacia Spring è un furto, poi con gli incentivi scendi, ma anche a 10.000 rimane sempre un furto, è un bidone con le ruote
Furio59
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06/03/2022 2120
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Inserito il 20/12/2025 alle: 07:52:34

Mamma mia.
Per fortuna che cambiano le generazioni, è  l'unica speranza.
 
Furio
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MarcoBo
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01/06/2010 3089
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Inserito il 20/12/2025 alle: 08:24:59
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/12/2025 alle 23:51:49

E la Cina l energia con cosa la produce se non ha petrolio?  Immagino con il carbone. Quindi le auto elettriche non le producono e vendono per l ambiente ma perchè a loro conviene di piu? O forse mi sbaglio.
La Cina produce ancora molto con il carbone, ma ha un incremento di rinnovabili significativo con progetti che, a mio parere, fanno sentire l'Europa nel medioevo.

Qualche mese fa ho visto una puntata di presa diretta che illustrava in parte questi progetti, penso di averla ritrovata:

[puntata intera]

https://www.raiplay.it/video/20...



[solo una parte del servizio]

https://youtu.be/o7RXd-XXqbk



Per capire come viene prodotta l'enegia uso spesso questa fonte, che trovo interessante:

https://app.electricitymaps.com...


(e, nel momento in cui scrivo, la produzione di rinnovabile è percentualmente superiore a noi)

Marco

Modificato da MarcoBo il 20/12/2025 alle 08:26:02
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archimede1
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18/09/2007 6184
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Inserito il 20/12/2025 alle: 08:47:23
In risposta al messaggio di Hecktor2 del 20/12/2025 alle 06:30:19

io non la vedo così facile trasformare tutto il parco motori in elettrico, non è la macchina che consuma si e no 4 litri di benzina che inquina, ci sono trattori, macchine operatrici, si vedono video dove in India bruciano
copertoni, hanno camion di 70 anni fa, ci girano, i mezzi che a noi fanno rottamare vanno nei paesi poveri e riprendono vita, hanno provato a fare un campionato motoE, la Ducati aveva investito non poco, non ha interesse, manca il rumore del motore, una Tesla andrà forte e bene, non la cambierei mai con la mia Audi V6 benzina, chi ha comperato un’auto elettrica è soddisfatto parzialmente, per fare il pieno ci vogliono ore, in inverno il consumo raddoppia, ho messo mano ad una Dacia Spring, è assemblata come fosse Lego, tutto ad incastro, se tocchi si rompe, macchine economiche in qualche cosa hanno risparmiato, sulle batterie e motori non possono più di tanto, ma tutto quello che c'è intorno è al risparmio, basta solamente sentire il rumore di chiusura di una porta, chi produce deve guadagnare, 20.000 euro per una Dacia Spring è un furto, poi con gli incentivi scendi, ma anche a 10.000 rimane sempre un furto, è un bidone con le ruote
...
Dacia Spring è un furto, poi con gli incentivi scendi, ma anche a 10.000 rimane sempre un furto, è un bidone con le ruote


Come lo erano le vecchie 500 e 600.
Che dopo 5-7 anni frenando uscivi con i piedi dal fondo perché si staccava l'avantreno.
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MarcoBo
MarcoBo
01/06/2010 3089
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Inserito il 20/12/2025 alle: 09:05:03
In risposta al messaggio di Hecktor2 del 20/12/2025 alle 06:30:19

io non la vedo così facile trasformare tutto il parco motori in elettrico, non è la macchina che consuma si e no 4 litri di benzina che inquina, ci sono trattori, macchine operatrici, si vedono video dove in India bruciano
copertoni, hanno camion di 70 anni fa, ci girano, i mezzi che a noi fanno rottamare vanno nei paesi poveri e riprendono vita, hanno provato a fare un campionato motoE, la Ducati aveva investito non poco, non ha interesse, manca il rumore del motore, una Tesla andrà forte e bene, non la cambierei mai con la mia Audi V6 benzina, chi ha comperato un’auto elettrica è soddisfatto parzialmente, per fare il pieno ci vogliono ore, in inverno il consumo raddoppia, ho messo mano ad una Dacia Spring, è assemblata come fosse Lego, tutto ad incastro, se tocchi si rompe, macchine economiche in qualche cosa hanno risparmiato, sulle batterie e motori non possono più di tanto, ma tutto quello che c'è intorno è al risparmio, basta solamente sentire il rumore di chiusura di una porta, chi produce deve guadagnare, 20.000 euro per una Dacia Spring è un furto, poi con gli incentivi scendi, ma anche a 10.000 rimane sempre un furto, è un bidone con le ruote
...
Quindi la tua argomentazione è che siccome in India inquinano lo stesso tanto vale farlo anche qui da noi. Lo trovo un argomento un po' debole. Sebbene sia concorde sul dare importanza anche all'inquinamento globale, stiamo parlando di un possibile regolamento europeo e dunque darei più importanza alla nostra zona. La pianura padana è l'area più inquinata d'Europa.
Ammesso poi che il trasferimento in paesi più poveri dei mezzi non più usati qui sia effettivamente un male per la sostenibilità complessiva come lasci intendere tu.

Certo, andrebbe fatto anche per TIR e macchine operatrici, ma mentre noi ne parliamo il mondo continua a muoversi. Queste due foto sono di questa estate (mentre ero in coda in camper...)

image(7727).pngimage(7728).png

Io capisco che se tu non vuoi cambiare una Audi V6 benzina trovi la Dacia Spring assemblata in maniera economica: hai preso l'esempio con il veicolo entry level e più economico sul mercato. Quello lo devi confrontare forse con un entry level Dacia. Non credi? Io senza dubbio preferireri una A6 e-tron alla tua V6 benzina. 

Il tuo giudizio sulla soddisfazione parziale di chi guida in elettrico è personale, e risuona come quello di chi non conosce bene questo mondo. Io la mia auto ho perso tempo a ricaricarla, l'ultima volta, il 5 ottobre: 15 minuti. Da allora ho caricato a casa, mentre io facevo altro, se non avessi la ricarica economica a casa sarebbe più scomodo, ma ho comunque una colonnina di fronte all'ufficio (dove comunque sto sempre diverse ore) o davanti a casa (dove comunque sto diverse ore). Non è la situazione ideale per chi non ha un posto auto dove ricaricare, ma non è l'infrastruttura che avremo nel 2035 ma quella del 2025. 

Marco

 
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12/11/2006 58091
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Inserito il 20/12/2025 alle: 10:50:13
In risposta al messaggio di MarcoBo del 20/12/2025 alle 08:24:59

La Cina produce ancora molto con il carbone, ma ha un incremento di rinnovabili significativo con progetti che, a mio parere, fanno sentire l'Europa nel medioevo. Qualche mese fa ho visto una puntata di presa diretta che
illustrava in parte questi progetti, penso di averla ritrovata: [puntata intera] [solo una parte del servizio] Per capire come viene prodotta l'enegia uso spesso questa fonte, che trovo interessante: (e, nel momento in cui scrivo, la produzione di rinnovabile è percentualmente superiore a noi) Marco
...
Se le cose stanno così, non puo che farmi piacere.
C'è anche da considerare che in una dittatura o qualcosa di molto simile, fare le cose è piu facile, uno decide, gli altri devono ubbidire, se hai un terreno e serve per fare un opera, viene confiscato senza troppi problemi.  Da noi ci sono all opposto amministrazioni che sono contro il eolico che dicono deturpa, o contro il solare che dicono che porta via terrenii agricoli. Non so cosa sia preferibile ma servirebbe un giusto equilibrio. Se un opera serve, è strategica, dovrebbe essere una scelta del governo centrale, con buona pace delle amministrazioni locali, casomai interessate come consultazione ma non come decisione.

Io continuo a essere per incentivare le tecnologie che si vuole mandare avanti e disincentivare quelle che si vuole fare pian piano abbandonare, le persone poi sceglieranno ma spostando le scelte sulla tecnologia piu conveniente. Ma senza imposizione diretta che non porta a nulla di buono.

Secondo me un errore è anche pensare di spostare su elettrico ogni tipo di veicolo nello stesso momento.  L elettrico è molto piu adatto a veicoli piccoli e leggeri, per uso cittadino, che necessitano di autonomia molto modesta, e quelli dovrebbero essere i primi veicoli a beneficiare di questa evoluzione. Solo per fare un esempio,  fare categorie di veicoli, fino a 750kg (tipo microcar), fino a 1250kg, fino a 2500kg, fino a 3500kg, oltre 3500kg e cercare di passare in elettrico in tempi diversi diverse categorie di peso, perchè piu facile, piu conveniente e meglio utilizzabile.

Incentivare ci sono anche molti modi, per esempio nelel nuove costruzioni prevedere che ogni garage o ogni posto auto abbia un punto di ricarica, e idem per chi ristruttura,  oppure permettere la circolazione nei centri città solo a veicoli elettrici, anche per i residenti, che sarebbero portati quindi a scegliere in un certo modo, insomma di modi ce ne sarebbero per convincere, senza una vera imposizione.
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Tommaso IZ4DJI

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Inserito il 21/12/2025 alle: 08:45:37
In risposta al messaggio di MarcoBo del 20/12/2025 alle 09:05:03

Quindi la tua argomentazione è che siccome in India inquinano lo stesso tanto vale farlo anche qui da noi. Lo trovo un argomento un po' debole. Sebbene sia concorde sul dare importanza anche all'inquinamento globale, stiamo
parlando di un possibile regolamento europeo e dunque darei più importanza alla nostra zona. La pianura padana è l'area più inquinata d'Europa. Ammesso poi che il trasferimento in paesi più poveri dei mezzi non più usati qui sia effettivamente un male per la sostenibilità complessiva come lasci intendere tu. Certo, andrebbe fatto anche per TIR e macchine operatrici, ma mentre noi ne parliamo il mondo continua a muoversi. Queste due foto sono di questa estate (mentre ero in coda in camper...) Io capisco che se tu non vuoi cambiare una Audi V6 benzina trovi la Dacia Spring assemblata in maniera economica: hai preso l'esempio con il veicolo entry level e più economico sul mercato. Quello lo devi confrontare forse con un entry level Dacia. Non credi? Io senza dubbio preferireri una A6 e-tron alla tua V6 benzina.  Il tuo giudizio sulla soddisfazione parziale di chi guida in elettrico è personale, e risuona come quello di chi non conosce bene questo mondo. Io la mia auto ho perso tempo a ricaricarla, l'ultima volta, il 5 ottobre: 15 minuti. Da allora ho caricato a casa, mentre io facevo altro, se non avessi la ricarica economica a casa sarebbe più scomodo, ma ho comunque una colonnina di fronte all'ufficio (dove comunque sto sempre diverse ore) o davanti a casa (dove comunque sto diverse ore). Non è la situazione ideale per chi non ha un posto auto dove ricaricare, ma non è l'infrastruttura che avremo nel 2035 ma quella del 2025.  Marco  
...
Tu sei uno dei molti soddisfatti, ho un'amico di Verona che ha venduto un furgone per fare assistenza elettrico, detto da lui, era come andare in giro con la dissenteria, ne ha comperato uno a gasolio.
Tu hai due punti di ricarica comodi, uno a casa e l'altro dove lavori, giochi facile, il mio amico di merende ha uno scooter elettrico, casa e lavoro va benissimo, quando andiamo in ferie si porta una Vespa PX a miscela, un motivo ci sarà, il suo scooter è 125cc, a tutta corrente arriva a 90kmh, non è sicuramente per la velocità che non lo porta
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MarcoBo
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01/06/2010 3089
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Inserito il 21/12/2025 alle: 11:10:29
In risposta al messaggio di Hecktor2 del 21/12/2025 alle 08:45:37

Tu sei uno dei molti soddisfatti, ho un'amico di Verona che ha venduto un furgone per fare assistenza elettrico, detto da lui, era come andare in giro con la dissenteria, ne ha comperato uno a gasolio. Tu hai due punti di
ricarica comodi, uno a casa e l'altro dove lavori, giochi facile, il mio amico di merende ha uno scooter elettrico, casa e lavoro va benissimo, quando andiamo in ferie si porta una Vespa PX a miscela, un motivo ci sarà, il suo scooter è 125cc, a tutta corrente arriva a 90kmh, non è sicuramente per la velocità che non lo porta
...
In sostanza stiamo dicendo la stessa cosa: l’elettrico oggi non è per tutti gli usi, ma è già maturo e conveniente in molte situazioni. Io non ho mai sostenuto il contrario.

È evidente che comprare un’auto full electric senza un piano realistico di ricarica (casa, lavoro, colonnine affidabili vicino) oggi può essere una scelta sbagliata, soprattutto per chi fa lunghi giri imprevedibili.
Però una parte enorme dell’uso reale dell’auto è fatta di tragitti quotidiani e ripetitivi. Per molte famiglie, soprattutto quando c’è un posto auto/box e l’auto serve come seconda vettura, l’elettrico è già una soluzione pienamente praticabile oggi. 

Al contrario, un furgone da assistenza con percorsi non pianificabili, senza un punto di ricarica comodo quando è fermo, è un caso d’uso in cui oggi l’elettrico spesso non è la scelta migliore.

In sostanza gli esempi che riporti non smentiscono lo stato della mobilità elettrica, sono semplicemente profili d'uso diversi che richiedono soluzioni diverse. Il tuo amico di Verona si sarebbe trovato altrettanto male con un furgone a metano.

Marco
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Hecktor2
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18/10/2009 5970
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Inserito il 21/12/2025 alle: 17:21:19
In risposta al messaggio di Furio59 del 20/12/2025 alle 07:52:34

Mamma mia. Per fortuna che cambiano le generazioni, è  l'unica speranza.  
Anche tu non sei eterno, io fino qui ci sono arrivato, devo dire che sto discretamente bene di salute, non prendo nessun medicinale, mi godo la pensione con motori termici, ho lavatrice e lavastoviglie a corrente elettrica, aspirapolvere a batteria, sono al completo 
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mausone46
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29/12/2019 2921
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Inserito il 22/12/2025 alle: 01:55:52
È evidente che comprare un’auto full electric senza un piano realistico di ricarica (casa, lavoro, colonnine affidabili vicino) oggi può essere una scelta sbagliata, soprattutto per chi fa lunghi giri imprevedibili.

E´ quello che e` successo a noi. Nell´euforia ho comprato a mia moglie una bev, per poi rendermi conto che non avendo a casa un wallbox, la situazione era insostenibile. dopo 16 mesi, l´ abbiamo versata per una a benzina.La maggioranza non vuole una bev per principio, noi ci abbiamo provato, non fa nel nostro caso.
Giorgio
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sicce
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26/11/2006 639
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Inserito il 22/12/2025 alle: 07:26:57
In risposta al messaggio di MarcoBo del 21/12/2025 alle 11:10:29

In sostanza stiamo dicendo la stessa cosa: l’elettrico oggi non è per tutti gli usi, ma è già maturo e conveniente in molte situazioni. Io non ho mai sostenuto il contrario. È evidente che comprare un’auto full electric
senza un piano realistico di ricarica (casa, lavoro, colonnine affidabili vicino) oggi può essere una scelta sbagliata, soprattutto per chi fa lunghi giri imprevedibili. Però una parte enorme dell’uso reale dell’auto è fatta di tragitti quotidiani e ripetitivi. Per molte famiglie, soprattutto quando c’è un posto auto/box e l’auto serve come seconda vettura, l’elettrico è già una soluzione pienamente praticabile oggi.  Al contrario, un furgone da assistenza con percorsi non pianificabili, senza un punto di ricarica comodo quando è fermo, è un caso d’uso in cui oggi l’elettrico spesso non è la scelta migliore. In sostanza gli esempi che riporti non smentiscono lo stato della mobilità elettrica, sono semplicemente profili d'uso diversi che richiedono soluzioni diverse. Il tuo amico di Verona si sarebbe trovato altrettanto male con un furgone a metano. Marco
...
tra le auto termiche, il metano é la scelta più  ecologica.  io l"ho fatta per le nostre auto in famiglia con auto monovalenti di serie (non after market). suamo contento, con bassi consumi (tra 3 e 4 kg per 100km), e basse emissioni!
per i rifornimenti basta organizzarsi e  da un po' ci sono anche i self service.

purtroppo gli interessi economici verso l'elettrico hanno portato le case a non produrre più auto a metano di serie.
ma per gestire la transizione verso l'elettrico è la forma di combustione migliore. 
 

Modificato da sicce il 22/12/2025 alle 07:32:55
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Paolo62
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18/11/2007 6996
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Inserito il 22/12/2025 alle: 12:01:18
In risposta al messaggio di mausone46 del 22/12/2025 alle 01:55:52

È evidente che comprare un’auto full electric senza un piano realistico di ricarica (casa, lavoro, colonnine affidabili vicino) oggi può essere una scelta sbagliata, soprattutto per chi fa lunghi giri imprevedibili.
E´ quello che e` successo a noi. Nell´euforia ho comprato a mia moglie una bev, per poi rendermi conto che non avendo a casa un wallbox, la situazione era insostenibile. dopo 16 mesi, l´ abbiamo versata per una a benzina.La maggioranza non vuole una bev per principio, noi ci abbiamo provato, non fa nel nostro caso.
...
Credo che sia l'interpretazione corretta del momento. 
In particolare se si ha la disponibilità di un sistema di produzione come un impianto fotovoltaico con il quale, magari, si versa il 50-60% di corrente in rete ricavandone 2 euro...In questo caso costa meno viaggiare in elettrico che a gasolio. La mia è una ibrida a Gasolio e la possibilità di fare qualche km in elettrico è molto utile per tutti i piccoli spostamenti che farebbero girare il termico sempre freddo. La conoscenza di questa situazione mi ha permesso di valutare come muovermi con le prossime auto. Peccato che le elettriche costino ancora troppo, soprattutto in tema di City-car. Mia moglie ha una Smart for2 che non vuole lasciare se non per un'altra auto simile, vedremo sembra che stiano lavorando ad una nuova versione, ma l'ultima elettrica costava quasi 30.000 euro.
Resta che la scelta di bandire il termico per legge è stata scellerata ed il danno lo ha già fatto. Un danno dal quale buona parte dell'industria europea uscirà (nel senso che chiude)  o comunque si troverà con le ossa rotte!
Peraltro il fatto di dover ridurre le emissioni del 90% e non del 100% nel parco auto offerto, permetterà comunque ben pochi margini di manovra, credo che nessuna tecnologia attuale di utilizzo del termico con combustibili fossili , per quanto migliorata, arriverà neanche mai ad avvicinarsi a quell'obiettivo.  La strada dell'elettrico resta comunque la più plausibile e percorribile. 
Siamo qui per portare la nostra esperienza, non per avere ragione né per contestare l'opinione degli altri.
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18/11/2007 6996
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Inserito il 22/12/2025 alle: 12:08:26
In risposta al messaggio di sicce del 22/12/2025 alle 07:26:57

tra le auto termiche, il metano é la scelta più  ecologica.  io lho fatta per le nostre auto in famiglia con auto monovalenti di serie (non after market). suamo contento, con bassi consumi (tra 3 e 4 kg per 100km), e
basse emissioni! per i rifornimenti basta organizzarsi e  da un po' ci sono anche i self service. purtroppo gli interessi economici verso l'elettrico hanno portato le case a non produrre più auto a metano di serie. ma per gestire la transizione verso l'elettrico è la forma di combustione migliore.   
...
La mia è una domanda, non una provocazione. Ho avuto auto a metano anch'io e, a parte i lunghi tempi di ricarica per un'autonomia comunque ridotta, ad ogni carica si aveva la "sbuffata" di metano a fine ricarica. E' ancora così o hanno finalmente migliorato il sistema recuperando il gas "del tubo" ?
Perchè in tema di inquinanti non c'è un'enorme differenza tra GPL e Metano ne per quanto riguarda la CO2 nè per particolato e ossidi di azoto. Tutto sempre a favore del metano, ma non in maniera così marcata come facendo il confronto con diesel e benzina. 
Il Metano però è un o dei peggiori gas serra, quindi tutte le perdite del circuito produttivo e distributivo fanno molto male al pianeta...
Siamo qui per portare la nostra esperienza, non per avere ragione né per contestare l'opinione degli altri.
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Inserito il 22/12/2025 alle: 18:16:12
In risposta al messaggio di skr91 del 19/12/2025 alle 13:15:50

io dati non ne ho ma la vorrei poter verificare questa cosa del 70% che hanno un box o garage di proprietà nei centri storici siamo vicini allo zero per ovvi motivi e nelle periferie costruite fino ai primi anni 70 non
si migliora di molto, anche se lì bisogna distinguere un po' per zona geografica è solo da allora che in alcune città (specie al nord, per quello che io possa aver visto) si iniziarono a costruire palazzoni con almeno un piano interrato destinato ai box o almeno ai posti auto.  peraltro non sempre c'era un posto per ogni appartamento, tante volte magari era uno sì e uno (o due) no:  il posto auto era un optional in moltissime altre città neppure negli anni 70 si fecero box auto esempio principe per me è palermo: grande città stracolma di palazzoni a 10 piani degli anni 70 senza un singolo posto auto.   considerato che la maggior parte delle persone abita in città di dimensioni almeno medie, questo 70% non mi riesce a tornare con la realtà che vedo ogni giorno per quello che le conosco, neanche in tutte le altre maggiori città del sud (napoli, bari, catania) si dotavano sistematicamente i palazzi degli anni 70 di box auto vorrei capire se sia una stima o un dato effettivo aggiungo una cosa:  le dimensioni della auto odierne hanno reso impossibile usare alcuni posti auto interrati pensati per le macchine di decenni fa.  ho vissuto per oltre 10 anni in un condominio della metà degli anni 50, che aveva in origine 3-4 posti interrati per 9 appartamenti   il condominio vendette a un privato la rimessa interrata, ma quando io ci ho vissuto (primo decennio 2000) era comunque impensabile entrare lì con qualunque cosa molto più grande di una 500 o 600.  intendo quelle originali, non quelle odierne 
...
Qua il link del report di Federproprietà del 2022: 

https://federproprieta.it/wp-co...

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Inserito il 22/12/2025 alle: 18:36:20
In risposta al messaggio di skr91 del 19/12/2025 alle 13:40:10

no, l'affermazione per la quale senza norme il mercato tende a conservare l'esistente è assolutamente inesatta sul piano storico a meno che tu non metta l'aggettivo monopolistico o peggio ancora oligopolistico accanto alla
parola mercato i giganti tech sono nati in buona parte anche grazie al far west e all'assenza di norme, poi una volta stabilitisi hanno raggiunto potere sufficiente per influenzare in senso restrittivo la produzione di norme. infatti stiamo parlando di un oligopolio gli esempi di transizione che porti hanno questo difetto: i primi 4 non hanno alcuna attinenza con una trasformazione tecnologica, men che meno una di larga scala.  mettere il casco o la cintura è giusto, imporli a chi non li voleva è pure giusto ma questo non ha comportato la benchè minima trasformazione sociale o industriale.  idem la Rca.  l'obbligo scolastico è totalmente fuori contesto, stiamo parlando di una funzione statale di base al pari di sanità, difesa e poco altro. gli ultimi 2 hanno una parziale attinenza ma: 1) riguardano impianti e installazioni fisse e durevoli (ciclo di vita di molti decenni) e se per impianti di depurazione intendi quelli delle società municipalizzate (oggi quasi sempre ex municipalizzate, ma erano ancora dei comuni quando furono messi quasi tutti i depuratori) ci si allontana ancora di più dalla fattispecie della motorizzazione privata;   2) vai a vedere tempi e modi di attuazione di quelle norme.  l'italia del 2025 è ancora piena di edifici con impianti non a norma e si è dovuti arrivare oltre il 2000 perchè Milano (ripeto: Milano) depurasse davvero le acque che poi arrivano in Adriatico
...
L'esempio strettamente attinente lo abbiamo sotto gli occhi di tutti... Se non ci fosse la normativa Euro che impone limiti gireremmo, estremizzando, ancora con auto senza catalizzatore.
Senza estremizzare... L'imposizione tramite normativa Euro 6 + varie declinazioni (a-b-c-d etc), facendo riferimento all'ultimo caso che tutt'ora stiamo vivendo, ha fatto sì che le case automobilistiche sono state costrette ad adottare soluzioni ibride, ma fino a quel momento praticamente nessuno lo voleva specie il sistema Toyota con i noti "difetti". Ora di soluzioni ibride se ne vedono diverse se non addirittura è la prassi... Anche se spesso è solo mild-hybrid.
... Se non ci fosse stata una/la normativa pensi che le case costruttrici avrebbero adottato soluzioni ibride? Oppure soluzioni come il FAP/DPF + AdBlue per i diesel e ora anche sui benzina con il GPF? Non credo.
Il cambiamento naturale avverrebbe solo se si va attorno al portafogli della gente esempio dimostrando che l'auto consuma (molto) meno e/o di manutenzione costa una cifra irrisoria, più prestazioni a pari costo etc.

Le case europee hanno dormito sugli allori e ora se ne pagano le conseguenze... Però qualcuna si inizia a svegliare offrendo auto elettriche con buone prestazioni e correlando segmento/autonomia etc il prezzo non è così elevato; esempio notizia di questi giorni, gli ordini della BMW iX3 xdrive50 hanno saturato la capacità produttiva per tutto il 2026, penso sia uno dei primi casi dove in così poco tempo dal lancio di una BEV si satura la capacità produttiva di 1 anno... Certo non auto per tutti dato che si parte da 70.000€ ma date le prestazioni/segmento/autonomia è, a parer mio, un prezzo congruo allo stato dei fatti 2025.
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