Inserito il 08/04/2016 alle: 01:12:45
E' una follia, ma folle quanto può esserlo una Idea, con la "I" maiuscola.
E' questo uno dei compiti fondamentali della buona politica (e diamo per scontato ogni paragone con quanto accade a casa nostra): avere una visione a lungo termine, e definire una strategia per attuarla o farla attuare. L'industria dell'auto sta tergiversando da vent'anni intorno all'auto elettrica (ricordate il Gran Premio 4E di Quattroruote?), ma non ne viene a capo con i propri mezzi perché deve, giustamente, perseguire il profitto, e i consumatori non sono al momento disposti a riconoscere il giusto profitto a chi produce auto elettriche. E allora, dove non arriva l'interesse economico arriva la politica. E' sempre stato possibile astenersi dal fumare all'interno dei ristoranti e degli uffici, ma da quando una legge lo ha vietato abbiamo scoperto in tanti il piacere di una cena senza fumo. Se adesso questa legge venisse abolita, credo che non tutti tornerebbero a fumare al ristorante: hanno avuto modo di vedere la differenza, e anche tanti fumatori la hanno apprezzata.
Lo scopo della politica secondo me è anche questo: guidare attraverso le leggi una nazione verso un futuro che si crede più vantaggioso. Non so se la scelta olandese sia giusta o vantaggiosa. Però il motore a scoppio è sempre uguale a sé stesso da più di cento anni. E' arrivata l'elettronica, ma abbiamo dovuto aggiungere una miriade di filtri, valvole e catalizzatori per "correre dietro" agli inquinanti. Già dalle Euro4 i motori emettono in media aria più pulita di quella che aspirano (il catalizzatore "tratta" anche gli inquinanti già presenti nell'aria ambiente), ma forse invece di inventare trappole sempre più sofisticate (e costose) dovremmo cercare di risolvere il problema emissioni allo scarico in un altro modo.
Se l'auto elettrica avesse conosciuto il progresso tecnico che hanno conosciuto i motori a scoppio, adesso viaggeremmo su camper mossi da una batteria da telefonino: siamo andati sulla luna 50 anni fa utilizzando un computer con la capacità di calcolo di cui oggi è dotata una lavastoviglie, figuriamoci se non siamo capaci di fare un veicolo con un motore diverso da quello a scoppio. Va detto che le batterie hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni: ma ahimé sapete di chi è il merito? Proprio dei telefonini. Dal primo iphone si è capita la necessità di sviluppare batterie molto più potenti di quelle disponibili, e a prezzo ragionevole, compensando gli investimenti con i previsti maggiori volumi di vendita.
Ben venga quindi, se ci sarà, la decisione olandese. In presenza di regole chiare, l'industria non ha problemi a tenere il passo. Nove anni, al ritmo con cui cambiano le cose oggi, sono un'eternità. Nove anni fa non c'era l'iphone, non c'era whats'app, non c'era twitter, non esistevano cellulari su cui vedere i video e non c'era il navigatore di google maps. La velocità con cui il mondo evolve è in continuo, forsennato aumento. Non mi fa piacere, ma è un dato di fatto. Se oggi si decidesse che fra nove anni al mondo non si venderanno più auto con motore a scoppio, fra nove anni con trenta chili di batteria ci faremmo Milano Roma in camper.
E si torna all'inizio: dobbiamo chiederci dove vorremmo essere fra dieci anni. Serve una visione, e la strategia per tradurre la visione in realtà. Ben vengano i politici che ne hanno una, e che riescono a preseguirla.
Davide