quote:Risposta al messaggio di andperf inserito in data 05/08/2010 10:33:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sulla base di quanto letto nell'inciso della camera di commercio, esistono appositi centri (non faccio nomi e/o pubblicità) dove viene eseguita la manutezione che può essere definita senza sminuire "da stazione di servizio" basta andare li...o anche in quel caso si trovano ricambi a minor prezzo e si vuole portarli con sè è pagare la sola manodopera....magari pretendendo che il lavoro venga fatto celermente perchè si ha fretta e con scrupolo degno di un medico: addirittura si può avere in anticipo un preventivo...eclusivamente della "prestazione" fornita che non necessariamente comporta una visione ed analisi complessiva dello stato di salute presunto del veicolo...ma l'importante è saperlo ed assumersi il rischio che qualche "campanello di allarme" non venga ne visto, ne intuito o ricercato, ovviamente questo presuppone costi e capacità che non sono proprie di tali centri. Quando poi i problemi sono altri e più seri allora ci si rivolgerà altrove con altro metodo,condizioni,prezzi... Parere personale Dodo
quote:Risposta al messaggio di andperf inserito in data 05/08/2010 09:10:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sai Andperf, personalmente, l'atteggiamento che hai adottato, ovvero quello del "La Legge dice, ve lo faccio notare IIIOOOOO che ho ragione..." come atteggiamento, proprio, personalmente mi infastidisce e mi urta, logico, lo fa a me, ma lo fa ogni volta che incontro atteggiamenti similari! quindi sono sbagliato Io![:I] Per quanto riguarda le Tue tesi, arrivando all'ultimo passaggio, quando parli di
quote:Nessuno sostiene che il vostro sia un bel lavoro e ben retribuito ma è IL VOSTRO lavoro. Io ne faccio un altro ed ho i miei bei rompimenti spesso superiori al controvalore in denaro del mio stipendio, non dò per questo la colpa agli altri e se rientra nei miei compiti lo DEVO fare e lo faccio.id="size2">>>, ti posso dire che, credo, di avere una visione abbastanza "Grandangolare" della situazione, essendo stato Titolare, Artigiano, aver avuto licenza di commercio, dipendenti, essere stato annullato da un Socio Ladro e truffaldino(eravamo in 3 soci l'altro è diventato "Mio Fratello"[;)],aver dovuto passare per Farabutto (a causa del buco lasciato dal socio..andato a Santo Domingo con le caparre di numerose automobili, vendute e...mai acquistate...cosa che abbiamo dovuto fare noi...rimasti[}:)]), ed essere passato a fare il dipendente(dopo aver chiuso positivamente il fatto[B)]), ti posso dire che, riassumendo in breve, si scopre che: il lavoro in proprio è remunerativo nella misura dell'impegno(in termini di lavoro-ore) che sei disposto ad offrire ad esso, è soddisfacente perchè sei Tu l'unica persona che sbaglia, ma anche che riesce in "Imprese" a volte vere Competizioni (e chi vince è sempre soddisfatto ed orgoglioso), se hai dipendenti, sei anche responsabile delle scelte e in parte della vita del dipendente (per il sostentamento della sua famiglia, per la salute ecc ecc), se tuttavia, commetti un errore (grave, ad esempio dimentichi qualcosa sulla scatola guida o sui freni o...di un mezzo sei responsabile della vita di altre persone) e lo sei da solo...non hai scusanti (e NON esiste assicurazione che copra...[V]), se ti fai male ( e lavori solo), non mangi( la malattia prevista per un artigiano...è a dir poco ridicola...) in compenso le tasse, le bollette quelle non fanno sconti, se a X anni, prima della pensione, non puoi più stenderti sotto le automobili, non riesci a far forza con una mano, insomma hai qualche fastidio fisico...è non dura, impossibile, d'altro canto a fare il dipendente, annullate le prime due condizioni (libertà, soddisfazione ecc ecc), per tutto il resto le cose vanno...Di Lusso...credimi. lo dico proprio perchè sono stipendiato anch'io, oggi, e parlare di "Compito mio" od altro, francamente...almeno per me, è una motivazione che si chiama Paraculaggine, prova ad essere appunto un meccanico, e ad un cliente dirgli "Ho finito il lavoro, ma non va, forse perchè è senza carburante, ma farlo NON E' Compito Mio"[;)][;)][;)][;)][;)] Dai mi sembra Assurdo e Ridicolo (almeno io non ho mai potuto farlo...oggi si[;)]) Per me, non ho altro da aggiungere, almeno che possa andare ad aggiungere quanto Lungamente (scusatemi) già esposto Salutoni Ciao Gianfranco
quote:Risposta al messaggio di andperf inserito in data 05/08/2010 11:23:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Tranquillo[;)] NON sono Offeso, non ne avrei motivo, nessuno mi ha insultato[:)] solo che, spesso si incorre in "errori di Parallasse", come quando si guarda un'asticella immersa parzialmente in acqua, e sembra essere in due pezzi, distanti, non consecutivi...voglio dire che quando ci si mette, con calma, si scopre che un pò tutti abbiamo un pò di ragione...e questo accade, direi Sempre e Per Tutto[;)][;)][;)][;)][;)] Ciao Gianfranco
quote:Risposta al messaggio di livio42 inserito in data 22/07/2010 22:42:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Da incorniciare! Troppo facile considerare 40/50 euro l'ora come un importo elevato. Ci sono mille spese da pagare con quei 50 euro, non soltanto la manodopera
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 05/08/2010 12:48:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> 45 euro/ora sono una tariffa medio-alta ma perfettamente in linea con il tariffario, quindi niente da dire, tranne appunto il fatto che si colloca nella fascia alta. Ciò premesso non è giustificabile genericamente con "mille spese" in quanto tali spese, come lo smaltimento ecc. debbono essere riportate separatamente in fattura per cui non incidono sul costo orario. E' semplicemente una decisione commerciale su cui, ripeto, nulla da dire neppure sulla fascia alta finché non sfora il tariffario. Ovviamente nulla da dire sul fatto che i ricambi del cliente vengano utilizzati al costo del tariffario normale. Non si chiede nulla di diverso.
quote:Risposta al messaggio di andperf inserito in data 05/08/2010 09:10:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ho letto la norma, e non ho trovato da nessuna parte che il meccanico (o, meglio, il titolare dell'attività di autoriparazione) deve effettuare l'intervento su ricambi forniti dal cliente. Viceversa, ho notato che l'art. 11 della disposizione in parola, rubricante "Responsabilità delle imprese esercenti attività di autoriparazione", stabilisce "obbligatoriamente" ed "inderogabilmente" la responsabilità civile per gli interventi effettuati. Per contro la definizione di impresa artigiana stabilita dall'art. 3 della L. 507/1996 che tu citi, laddove prevede una serie di attività accessorie, quali la fornitura di beni per l'esecuzione della prestazione, calza a pennello con la fornitura del pezzo di ricambio da parte del meccanico, elettrauto, gommista o carrozziere che sia.
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 05/08/2010 13:13:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E' inutile parlare se leggi a metà [;)] la norma dice che l'impresa artigiana PUO' fornire ricambi (attività di prestazione di servizi commerciali, di intermediazione nella circolazione dei beni) SOLO se: "solamente strumentali e accessorie all'esercizio dell'impresa" Ergo: l'autoriparatore artigiano NON PUO' vendere ricambi ma può fornirli nell'ambito della riparazione (esempio: rompi il cambio e lui ti sostituisce gli ingranaggi che ti addebita). Il salumiere di contro è fornito di licenza per la VENDITA, cosa di cui si può dotare pure l'autoriparatore artigiano. Ora, il punto è: se l'autoriparatore si dotasse di tale licenza, egli potrebbe accedere ai ricambi agli stessi prezzi cui vi accedono i ricambisti: Di conseguenza, fatto salvo il suo ricarico, potrebbe fornire i pezzi al cliente allo stesso prezzo o poco superiore per ammortizzare la licenza stessa, a quello del ricambista. Se lui non se ne dota, perchè io devo pagare un litro d'olio mediamente il 200% in più? L'autoriparatore che ne approfittasse, non vedrebbe un giro d'affari incrementato e clienti più soddisfatti, mantenendo inalterato il guadagno e con la prospettiva di aumentarlo ulteriormente?
quote:Risposta al messaggio di andperf inserito in data 05/08/2010 14:15:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Proprio stamattina ho portato la mia auto per un controllo ai freni perchè si è accesa la spia di usura pastiglie. Mi hanno appena telefonato dicendomi che è necessario sostituire i dischi, oltre alle pastiglie. Cosa faccio, gli chiedo se hanno la licenza per vendermeli, oppure li devo considerare come una fornitura accessoria alla riparazione? Mi aspetto che stasera mi consegnino l'auto con l'impianto frenante efficiente, pertanto fai un pò tu. Se fossi un meccanico o, tanto per fare il formalista un autoriparatore, non lavorerei su pezzi di ricambio forniti dal cliente, ancorchè nuovi, visto che sono tenuto per la legge da te citata alla responsabilità contrattuale
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 05/08/2010 15:21:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sono una fornitura accessoria e ovviamente possono fornirteli. Per quanto alla garanzia loro sono tenuti a garantire il lavoro e, ovviamente i pezzi da loro forniti. Se i ricambi li fornissi tu a loro rimane solo l'onere di garantire il lavoro (naturalmente dovrebbero accertarsi che i ricambi da te forniti siano compatibili, e questa è una responsabilità che deriva dalla professionalità del riparatore). Se a lavoro fatto avessi un inconveniente dovuto a difetto del materiale da te fornito, a te spetterebbe l'onere di far valere la garanzia presso il ricambista da cui hai ottenuto i ricambi e dovresti persino pagare il lavoro (anche per quello puoi rivalerti sulla casa produttrice del ricambio ma l'onere è tuo). Se l'inconveniente fosse dovuto ad un ricambio incompatibile l'onere del ripristino spetterebbe all'autoriparatore, che forse farebbe meglio a cambiare lavoro in quanto delle due l'una: o ha peccato di superficialità e mancanza di professionalità montando un ricambio senza accertarsi della compatibilità, o non aveva i requisiti tecnici necessari per fare il lavoro. Morale: se l'autoriparatore ha la necessaria professionalità nello svolgere il proprio lavoro nulla ha da temere nel montare ricambi forniti dal cliente, tranne un ricarico inferiore al quale può ovviare rendendosi più competitivo come già detto. Insomma, ognuno è libero di fare come vuole, non si vuole costringere nessuno. Però la garanzia, le mille spese di gestione, fatturabili a parte come lo smaltimento (certo non puoi fatturare a parte il commercialista, ma pure io nel mio stipendio il commercialista mica è compreso...), la garanzia, sono giustificativi che semplicemente non esistono.