In risposta al messaggio di Emme48 del 29/04/2020 alle 15:07:52
Costa tantissimo fare le centrali. Dobbiamo comprare l'uranio all'estero perché noi non lo abbiamo. Costa tantissimo dismetterle. Quando l'ultimo tetto italiano sarà coperto di pannelli solari allora ne riparleremo. Marco.
In risposta al messaggio di morodirho del 29/04/2020 alle 15:18:03
è stato fatto un referendum ,la maggioranza ha detto no, che piaccia o meno ai sostenitori di COL ,è la democrazia ps sapete quante delibere condominiali non mi andavano bene? la maggioranza era di parere diverso e si accettava,
In risposta al messaggio di Giovanni del 29/04/2020 alle 15:50:51certo che puoi dire la tua opinione, cosi come io posso dire la mia , o no ,evidentemente la maggioranza non la pensa come te,quindi quello che secondo te è un madornale errore secondo me no
Hai scritto: è stato fatto un referendum ,la maggioranza ha detto no, che piaccia o meno ai sostenitori di COL ,è la democrazia Ovvietà assoluta. Credo, però, che si possa lecitamente dare un giudizio su quel risultato.Oppure si deve tacere? Qui nessuno s'è messo a costruire centrali nucleari, è stato detto, che secondo l'opinione personale, è stato un madornale errore. Ognuno può essere liberamente Tafazzi. Io ho portato, per quanto a mia conoscenza, delle motivazioni a suffragio della mia tesi. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 29/04/2020 alle 11:19:10Non era mia intenzione polemizzare e non ritengo polemiche lo scambio di idee che abbiamo, anzi servono a confrontarci e scambiarci informazioni . Rispettando le idee altrui ritengo assurdo prima iniziare a costruire centrali nucleari e poi fare un referendum per decidere se utilizzarle o meno, semmai il contrario evitando sprechi inutili. Detto questo, condivido la" bassa probabilita' ma altissimo rischio" che ritengo inaccettabile ( oltre al problema aperto delle scorie) . Penso inoltre che il non avere accesso al nucleare sia da stimolo per sviluppare fonti energetiche alternative oltre a cercare nuove tecnologie che consentano di consumare meno energia.
Hai scritto: L'acqua viene trattata con additivi per evitare incrostazioni o corrosione? se si con cosa? queste sostanze vengono riversate nell'acqua? Premetto che non sto intervenendo per polemizzare con te o con altri,ma solo per discutere su un argomento che, in parte, ha creato crisi in Italia quando ha chiuso le proprie centrali nucleari per uno scellerato comportamento del Psi di allora (nella persona di Craxi per non farsi battere a sinistra dal Pci), che ha influito pesantemente sul risultato del referendum, costringendoci a comprare energia all'estero, prodotta col nucleare; ricordo ancora che non si comprano Giga wattora ma si comprano Giga watt di potenza che, poi, consumata o non consumata, si paga, mandando a farsi benedire le energie alternative che, infatti, ce le troviamo inutilmente addebitate in bolletta. Premesso questo forse non sei a conoscenza di che acqua si parla nelle centrali nucleari: l'acqua deve essere pura, purificata, senza additivi, senza niente, altrimenti si contaminerebbe tutto! Questo detto in termini super semplicistici, sia chiaro. Giovanni
https://www.ilfattoquotidiano.i...
In risposta al messaggio di Emme48 del 29/04/2020 alle 15:07:52Marco sono d'accordo con te; infatti ho scritto che Montalto di Castro e' un monumento al fallimento della politica energetica italiana. Prima si spendono montagne si soldi per costruire una centrale e poi quando e' praticamente finita, si fa un referendum per chiedere al popolo se accenderla o meno (subito dopo Cernobyl). Che non avessimo uranio gia' si sapeva. Quindi noi abbiamo speso per farla, abbiamo speso per trasformarla a combustibili fossili (mi sembra gasolio).. un po' come un camperista che si costruisce un expedition truck 8x8 da 1'000'000 di euro e quando lo ha finito fa un referendum per chiudere gli sterrati nel mondo e poi decide di usare l'expedition truck per andare alla stazione a prendere il treno. Tutto e' possibile ma i soldi di potrebbero spendere meglio soprattutto quando non ce ne sono molti.
Costa tantissimo fare le centrali. Dobbiamo comprare l'uranio all'estero perché noi non lo abbiamo. Costa tantissimo dismetterle. Quando l'ultimo tetto italiano sarà coperto di pannelli solari allora ne riparleremo. Marco.
In risposta al messaggio di bradipo66 del 29/04/2020 alle 16:15:56
Non era mia intenzione polemizzare e non ritengo polemiche lo scambio di idee che abbiamo, anzi servono a confrontarci e scambiarci informazioni . Rispettando le idee altrui ritengo assurdo prima iniziare a costruire centralinucleari e poi fare un referendum per decidere se utilizzarle o meno, semmai il contrario evitando sprechi inutili. Detto questo, condivido la bassa probabilita' ma altissimo rischio che ritengo inaccettabile ( oltre al problema aperto delle scorie) . Penso inoltre che il non avere accesso al nucleare sia da stimolo per sviluppare fonti energetiche alternative oltre a cercare nuove tecnologie che consentano di consumare meno energia. Correggimi se sbaglio, ma mi sembra che in quegli anni ( ero molto giovane e non ho seguito il dibattito attentamente) si pensava che il nucleare fosse la soluzione definitiva alla crescente domanda di energia liberandosi dalla schiavitù dei combustibili fossili e dalla dipendenza verso altri Paesi, oltre che a entrare nel futuro con l'ultimo grido in fatto di tecnologia e far parte dell'elite dei Paesi nucleari ( anche se a scopo pacifico) acquistando quindi considerazione a livello internazionale. La stessa Ucraina era onorata di essere stata scelta come base per la creazione di centrali all'interno dell'URSS convinta ( anche da parte di intellettuali che dopo Chernobyl attaccarono duramente il progetto) di acquistare prestigio e slancio verso un mondo più moderno. Sono convinto che il futuro sia l'utilizzo di fonti rinnovabili e il riciclaggio dei materiali di scarto. Che ne pensi invece della fusione nucleare ? potrebbe essere una soluzione in tempi relativamente brevi e soprattutto sicura e sostenibile ecologicamente?
In risposta al messaggio di Giovanni del 29/04/2020 alle 17:43:14So solo che le energie alternative attuali sono solo bufale, secondo la mia esperienza.
Hai scritto: Che ne pensi invece della fusione nucleare ? potrebbe essere una soluzione in tempi relativamente brevi e soprattutto sicura e sostenibile ecologicamente? Premesso che ritengo che il confronto educato enon prevaricatore sia sempre utile a tutti, io non ne so niente di fusione nucleare o altre fonti energetiche. So solo che le energie alternative attuali sono solo bufale, secondo la mia esperienza. A fronte di tutto, qualsiasi fonte si utilizzi, acqua, gas, gasolio, carbone, nucleare, quellochevuoi, deve essere una fonte disponibile e non soggetta a variazioni imprevedibili almeno nel brevissimo termine. Eccetto le idriche ed alcune piccolissime a gas, le centrali elettriche abbisognano di giorni, non di ore, per essere in grado di erogare energia alla rete elettrica. Le attuali fonti alternative non possono garantire questo: a casa mia, per oggi, era previsto sole ma dalle 14.30 alle 17.00 c'è stata burrasca: come avremmo acceso la lampadina nel frattempo. L'energia elettrica deve essere prodotta nel momento in cui si usa: non si accumula come su un camper e se ci provassimo avremmo altri problemi (batterie). L'energia fotovoltaica o eolica dipendono dal sole e dal vento e se non ce n'è, non s'accende neanche la lampadina. Per questo motivo le centrali tradizionali devono restare sempre accese; le nazioni dalle quali compriamo gigawatt (non gigawattora), tengono accese le loro centrali per far fronte alla nostra richiesta, sia che consumiamo effettivamente quella corrente sia che non la consumiamo, sole o non sole, vento o non vento. Per questo, in bolletta abbiamo un sovrapprezzo proprio perché paghiamo due volte l'energia elettrica che consumiamo, una per la fonte tradizionale che deve comunque garantirla, ed una per l'alternativa. Sappi, per esempio, che installata una pala eolica, che produca o stia ferma, il proprietario viene pagato sempre, come se producesse. Questi sono i risultati dell'ambientalismo di professione. Mi sono già dilungato troppo e non vorrei aprire discussioni fuori tono. Giovanni