L'open source non è affidabile per la FANTASIOSA gestione degli aggiornamenti (si trova di tutto di più) Sarebbe proprio opportuno parlare di ." /> L'open source non è affidabile per la FANTASIOSA gestione degli aggiornamenti (si trova di tutto di più) Sarebbe proprio opportuno parlare di ." /> L'open source non è affidabile per la FANTASIOSA gestione degli aggiornamenti (si trova di tutto di più) Sarebbe proprio opportuno parlare di ." />
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/09/2012 10:55:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:L'open source non è affidabile per la FANTASIOSA gestione degli aggiornamenti (si trova di tutto di più)>> Sarebbe proprio opportuno parlare di quello che si è a conoscenza.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/09/2012 08:11:44 Non diciamo sciocchezze! >> Io non dico sciocchezze, e ti pregherei di mantenere la conversazione ad un livello di educazione accettabile. Non ho comunque nulla da aggiungere a quanto già scritto.
quote:Risposta al messaggio di Fargo73 inserito in data 27/09/2012 12:23:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sciocchezze non mi sembra un termine offensivo. Se lo ritieni tale ti chiedo scusa con l'invito a sostituirlo, a tua scelta, con: -inesattezze pesanti; -mezze verità; -cose molto parzialmente vere. Anche io non ho nulla d aggiungere o modificare rispetto a prima (salvo il termine "sciocchezze"). Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 27/09/2012 11:36:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Diciamo che sono COSTRETTO ad esserne a conoscenza. Leggendo i vari forum UBUNTI, solo per citarne uno, il problema della scarsa unità e monoliticità degli aggiornamenti crea molti problemi. Stesso discorso per le App (open) e per altri SO. Direi un mare magnum! Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/09/2012 13:24:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mah, la differenza è che nei forum di sw open source spesso c'è gente che fa analisi obbiettive e non si comporta da superfan. E quando si è obbiettivi si mettono sempre in luce le magagne. Gli aggiornamenti sono praticamente a cadenza quotidiana su ubuntu, una falla viene turata in poche ore di solito.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 27/09/2012 14:43:05 Mah, la differenza è che nei forum di sw open source spesso c'è gente che fa analisi obbiettive e non si comporta da superfan. E quando si è obbiettivi si mettono sempre in luce le magagne. >> Giusto! Ma le magagne ci devono essere. E in iOS 6 l'unica magagna è quella relativa neppure alla mappe ma alla visualizzazione 3D a volo d'uccello! Le restanti più di 200 OTTIME innovazioni sono restate assolutamente nell'ombra! Sono convinto che se invece della mappe il problema fosse stato insito in altra cosa la rivoluzione sarebbe stata immediata!
quote: Gli aggiornamenti sono praticamente a cadenza quotidiana su ubuntu, una falla viene turata in poche ore di solito. >> Non lo metto in dubbio. I problemi sono: -da chi viene turata la falla? -quali garanzie ci sono sulla modifica? -la modifica è univoca? -è realmente un aggiornamento testato? -quali rischi ci sono che non si tratti di aggiornamenti creati casualmente in giro per il mondo e che arrivando quasi contemporaneamente prendendo numeri differenti quello ultimo non sia peggio di quello precedente? Chi si assume la responsabilità dell'ultima, ammesso che l'ultima, realize? Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di Pravet Albi inserito in data 27/09/2012 16:04:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Prova a reistallarlo. A me non lo ha fatto mai. So che a qualcuno è successo e ha risolto reistallandolo. Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/09/2012 15:52:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Premetto che siamo OT come era OT la questione degli spartiti.
quote:-da chi viene turata la falla?>> Per ogni sw ci sono precisi responsabili cono nome e cognome. Entrare in team di sviluppo non è banale. E' vero che nelle libertà del sw libero c'è quella di poterne fare quello che si vuole, ma non comporta il diritto di entrare nei server dei responsabili dei sw sviluppati ufficialmente. Per capirsi, sul Kernel Linux il team è guidato in persona da Torvalds, attraverso la sua fondazione, e solo lui ne permette nuovi rilasci e aggiornamenti. Lo stesso vale per ogni sw rilasciato dalle principali distribuzioni, quali Ubuntu, Red Hat e Debian, ogni aggiornamento proviene da fonti certificate.
quote:-quali garanzie ci sono sulla modifica?>> Aziende come Red Hat o Canonical danno eguali garanzie se non superiori rispetto a Microsoft o Apple
quote:-la modifica è univoca?>> Linux di per se è solo un pezzo del sistema operativo. Il sistema dovrebbe essere chiamato Gnu/Linux ed essendo libero, è distribuito da più aziende o associazioni. Ogni distribuzione quindi offre un gnu/linux proprio, e ciascuno è univoco, ma tra di loro sono differenti; alcuni aggiornamenti, come quelli del kernel, tuttavia non hanno sostanziali differenze. L'aggiornamento di Ubuntu è univoco, ma è ovviamente possibile avere una versione più avanzata in testing. Mi pare che anche tu faccia dei test sulle beta o le release candidate dei sistemi di Apple. Quello che forse hai sentito dire, è che non è obbligatorio fare un aggiornamento di versione delle distribuzione, e questo comporta che restano delle versioni di sw in giro più vecchie i cui bachi di sicurezza vengono comunque turati per un certo numero di anni. Come accade per winzozz (XP viene ancora costantemente aggiornato) e suppongo anche i sistemi gestiti da Apple.
quote:-è realmente un aggiornamento testato?>> Si
quote:-quali rischi ci sono che non si tratti di aggiornamenti creati casualmente in giro per il mondo e che arrivando quasi contemporaneamente prendendo numeri differenti quello ultimo non sia peggio di quello precedente?>> Nessuno, i repository delle distribuzioni sono univoci in tutti mirror parallelizzati costantemente, il tutto controllato con delle chiavi crittografiche. Ovviamente esistono repository non ufficiali a cui se uno vuole può agganciarsi, ma installarli nel sistema equivale a fare il jailbreak sui sistemi chiusi, uno lo fa a suo rischio e pericolo. E' un sistema che è così da quando ho provato linux, nel 1998. Un sistema di chiavi crittografiche previene dall'accidentale installazione di applicativi non certificati; ovviamente è un sistema superabile, però VOLONTARIAMENTE E SCIENTEMENTE. Sottolineo che io non sto cercando di convincere nessuna della superiorità di questo sistema rispetto ad altri, ma se se ne parla, se ne deve parlare in termini corretti.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/09/2012 15:52:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per essere più IT, la questione della unicità si mostra assai di più in Android, che peraltro è solo mezzo sistema libero, da cui la FSF ha preso le distanze. In questo caso il pasticcio lo fanno le case costruttrici dei telefoni, che per ragioni commerciali installano ancore le versioni più vecchie. Ma di nuovo, io non mi metto certo ad osannare come un miracolo le fuoriuscite di android, la questione che nessuno lo esalta come la panacea ad ogni male.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di Pravet Albi inserito in data 27/09/2012 16:04:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ci provo, entro la fine della settimana dovrei capire come si fa [:D], poi ti dico, Ciao Alberto Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. Edgar Allan Poe
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 27/09/2012 16:38:54 Per ogni sw ci sono precisi responsabili cono nome e cognome. Entrare in team di sviluppo non è banale. E' vero che nelle libertà del sw libero c'è quella di poterne fare quello che si vuole, ma non comporta il diritto di entrare nei server dei responsabili dei sw sviluppati ufficialmente. Per capirsi, sul Kernel Linux il team è guidato in persona da Torvalds, attraverso la sua fondazione, e solo lui ne permette nuovi rilasci e aggiornamenti. Lo stesso vale per ogni sw rilasciato dalle principali distribuzioni, quali Ubuntu, Red Hat e Debian, ogni aggiornamento proviene da fonti certificate. >> Finalmente l'hai detto! Ognuno può fare quello che vuole per se stesso, ma ogni cosa di PUBBLICA UTILITÀ deve essere autorizzata. In pratica la libertà è solo a parole. Anche noi in casa Apple siamo liberi do sperimentare e proporre ma non liberi di diffondere le nostre invenzioni su software proprietari!
quote: Aziende come Red Hat o Canonical danno eguali garanzie se non superiori rispetto a Microsoft o Apple >> Spiegaci dove sarebbe questa LIBERTÀ degli open source. Sinceramente, anche se lo sapevo già, mi sfugge proprio!
quote: Linux di per se è solo un pezzo del sistema operativo. Il sistema dovrebbe essere chiamato Gnu/Linux ed essendo libero, è distribuito da più aziende o associazioni. Ogni distribuzione quindi offre un gnu/linux proprio, e ciascuno è univoco, ma tra di loro sono differenti; alcuni aggiornamenti, come quelli del kernel, tuttavia non hanno sostanziali differenze. >> Mi immagino la confusione su cosa un povero cristo (non espertissimo) debba o non debba istallare come aggiornamento. E con lo stesso discorso come potrà mai essere ottimizzato tale SO per TUTTE le macchine su cui dovrebbe girare!
quote: L'aggiornamento di Ubuntu è univoco, ma è ovviamente possibile avere una versione più avanzata in testing. Mi pare che anche tu faccia dei test sulle beta o le release candidate dei sistemi di Apple. Quello che forse hai sentito dire, è che non è obbligatorio fare un aggiornamento di versione delle distribuzione, e questo comporta che restano delle versioni di sw in giro più vecchie i cui bachi di sicurezza vengono comunque turati per un certo numero di anni. Come accade per winzozz (XP viene ancora costantemente aggiornato) e suppongo anche i sistemi gestiti da Apple. >> No. I vecchi Sitemi Apple sono DEFINITIVAMENTE accantonati ogni volta che esce un nuovo sistema operativo. Pamther è stato abbandonato con l'entrata di Leopard, a sua volta abbandonato dopo Sow Leopard e poi con Lion e poi ancora con Mountain Lion... Nessun aggiornamento sicurezza viene più prodotto per i vecchi e defunti SO (in casa Apple). Stesso discorso co gli iOS.
quote: Nessuno, i repository delle distribuzioni sono univoci in tutti mirror parallelizzati costantemente, il tutto controllato con delle chiavi crittografiche. Ovviamente esistono repository non ufficiali a cui se uno vuole può agganciarsi, ma installarli nel sistema equivale a fare il jailbreak sui sistemi chiusi, uno lo fa a suo rischio e pericolo. E' un sistema che è così da quando ho provato linux, nel 1998. Un sistema di chiavi crittografiche previene dall'accidentale installazione di applicativi non certificati; ovviamente è un sistema superabile, però VOLONTARIAMENTE E SCIENTEMENTE. >> E finisce la stabilità e la sicurezza. Quindi, inutile girarci attorno, il sistema OPEN di APERTO ha davvero poco! Ha però lo svantaggio che non si trovano applicativi di alto livello. Di livello medio se non basso forse. Ma tutta roba al massimo poco più che amatoriale. Alla fine il discorso OPEN si riduce ad una errata traduzione nell'immaginario collettivo: FREE. Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di Fargo73 inserito in data 27/09/2012 19:13:50 Mi ero ripromesso di non intervenire più visto che il dialogo non pare essere molto sereno da parte di qualche partecipante. Ma sentir dire che l'Open Source non è aperto e che ci sono solo applicativi di basso livello vuol proprio dire non sapere di cosa si parla, e quindi qualche precisazione e d'obbligo. L'open source (ci si può facilmente informare sul significato e contenuti delle licenze GNU/GPL) è apertissimo perché i sorgenti sono disponibili per chiunque, sono modificabili e ridistribuibili, gratis o a pagamento (per il supporto fisico o per i servizi correlati alla fornitura del software). Lo stesso MacOSX è nato grazie alle licenze di uso gratuito di FreeBSD, senza il quale probabilmente non avrebbe mai visto la luce. Apple deve essere (e sono convinto che lo è) molto grata all'open source. >> Unix è di per se open source. Lo sviluppo del Mac Os Apple (basato su Unix) in casa Apple non lo è. Per ovvi motivi non lo è: deve garantire la massima qualità!
quote: Molti programmi che girano su Apple sono open source. >> Se per questo esistono anche per Win!
quote: Lo stesso di una qualsiasi distro Linux solo che questa, per chi lo vuole e lo sa fare, è completamente modificabile a piacere, partendo dai codici sorgente, oltre che completamente gratuita, anche su piattaforme non proprietarie (anzi, molti OS open source supportano una quantità sorprendente di piattaforme). >> Fermati! Cossa intend per piattaforme? In genere come piattaforma si intende proprio il Sistema Operativo. Forse intendevi dire tipologie di computer, processori, ecc...?
quote: E poi perché dire che ci sono solo applicativi di basso livello? Internet oggi esiste grazie al fatto che ci sono programmi open source. Internet funzione con dei router e switch Cisco (e poche altre marche meno diffuse), tanta fibra e tantissimi server Linux o Unix (ed una piccola fetta Windows, fra cui credo il forum di COL) con software open source (il più noto e comune è Apache, ma ci sono anche tutte le librerie open ssl che ci permettono di fare acquisiti sicuri). E Internet non può girare con software di basso livello; ci sarà un motivo se migliaia di professionisti del settore usano software open source per far funzionare i propri server, ovvero la solidità, flessibilità e varietà di software disponibile. E Internet è solo un esempio evidente a tutti, ma molti servizi, dalle telecomunicazioni alle banche, dai sistemi di navigazione di aerei ai banali software gestionali girano nella maggior parte dei casi su sistemi operativi e software open source. Alla faccia del basso livello! >> In genere trovo solo server UNIX su cui girano gestionali TUTTO FUOCHÈ open source ovvero applicativi PROPRIETARI! Se di qualità deve essere, non può essere frutto del "buon cuore". E questo non significa che debbano per forza essere a pagamento! Però su questi sistemi operativi a LIBERTÀ CONDIZIONATA non troverai MAI programmi (senza arrivare a cose trascendentali) con le caratteristiche, le funzionalità, la stabilità e la sicurezza totale di applicazioni come Photoshop, Lightroom, Aperture, Premiere, Final Cut, Logic, Pro Tools, Digital Performer... Ma andando sul semplice nessuna casa produttrice come Canon o Nikon o Sony produrrà mai software per questi sistemi OPEN (sotto controllo)! Non parliamo di intefacce professionali di ogni genere! Figuriamoci se trovi software delle case automobilistiche ad uso e consumo delle officine che non sia per Win o Mac! Che dire di programmi CAD di alto livello che non siano un giochetto? Oppure cosa diciamo dei programmi per le tipografie? E ho fatto solo una carrellata veloce! Se poi ci si accontenta di GIMP (emulo limitatissimo di Photoshop) allora va tutto bene! Lo stesso vale per applicazioni audio/video ed per tutto il resto! Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 27/09/2012 18:02:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Ognuno può fare quello che vuole per se stesso, ma ogni cosa di PUBBLICA UTILITÀ deve essere autorizzata. In pratica la libertà è solo a parole.>> Nulla di più falso. Uno è libero di copiare, utilizzare, modificare, ricompilare quanto vuole i sw liberi, basta che non tolga la medesima libertà a quelle porzioni di codice (viralità della licenza). Ovvio che se ne assume la responsabilità. Io domani posso prendere il kernel linux, cambiargli dieci righe, aprire una sito danipippo e redistribuirlo basta che lo rilasci con la medesima licenza. Ovviamente fargo che gestisce macchine in modo professionale saprà benissimo che sarà meglio prendere da RedHat piuttosto che da danipippo. io ho un allievo (dei corsi di arrampicata) studente di informatica molto bravo che si è ricostruito da se una distribuzione ottimizzata. Ma questo non è necessario. Per un utente medio tutta questa è solo teoria, installazione e aggiornamenti avvengono in modo estremamente semplici
quote:Mi immagino la confusione su cosa un povero cristo (non espertissimo) debba o non debba istallare come aggiornamento. E con lo stesso discorso come potrà mai essere ottimizzato tale SO per TUTTE le macchine su cui dovrebbe girare!>> Il povero utente medio si trova una finestra che gli appare di tanto in tanto che gli dice aggiorna e gli spiega gli aggiornamenti. Un click e una password, deve accettarli tutti, il sistema scarica e installa e alla fine gli comunica che è andato tutto bene. Tutti in italiano e in modo banale. Meglio di windows che fa tutto senza dirti nulla ammazzandoti la banda disponibile anche se sei con una penna 3g o con un wifi volante. Il tutto è automatizzabile ma un utente linux non lascia il sistema fare queste cose senza comunicazioni. Tutte le cose più complicate riguardano macchine speciali e sysadmin che devono saper fare il loro lavoro.
quote:E finisce la stabilità e la sicurezza.>> Non necessariamente. E' chiaro che se uno installa applicativi in beta testing, come in qualsiasi OS, sa di mettere a rischio stabilità e sicurezza. Ma ci sono repository assolutamente sicuri; ad esempio quello di gfoss, cui sono collegato, fornisce una serie di sw di nicchia che loro gestiscono con maggiore efficienza (=minore burocrazia dei repository ufficiali), ma testano costantemente sicurezza e affidabilità. Anche io ho fatto da tester per i loro sw. a è una eccezione. In media dai repository ufficiali si scarica tutto.
quote:il sistema OPEN di APERTO ha davvero poco>> Pensa che tempo fa abbiamo comperato un sw chiuso per win di applicativi tecnici e ci siamo accorti di palesi errori ma non sapevamo dove andarli a beccare perché senza il codice. Ogni errore ci è costato travasi di bile di telefonate col venditore del sw. Con un sistema aperto era una stupidaggine per andare a beccare quella libreria e verificare il codice sorgente. E pensa che molti dei sw open source disponibili su sistemi proprietari sono disponibili perché anche le piattaforme di sviluppo sono libere e quindi ricompilabili per macox e windows. Per quanto riguarda i software professionali, per quanto mi riguarda su linux ho tutto quanto mi serve; ovviamente non garantisco per altri. Vorrei far notare una cosa su Gimp. Non sono un esperto di grafica bitmap,ma le potenzialità di questi sw sono tali da permettere moltissime operazioni. Sono convinto che molte persone che usano le suite adobe le usano a un livello così basso che potrebbero indubbiamente usare allo stesso modo Gimp+Inkscape. la differenza di certi applicativi si nota solo sopra certi livelli che i più non conoscono nemmeno. Mi associo però con Fargo, queste cose le abbiamo dette e ridette mille volte, non mi interessa ritornarci sopra cento volte correggendo ogni volta una virgola che viene rigirata.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson http://video.repubblica.it/tecn...
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 27/09/2012 22:21:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non mi va di tornare sugli argomenti. Parto da fondo. GIMP (l'ho installato anche io) solo di recente ha implementar alcune fondamentali caratteristiche di Photoshop. GIMP, anche nella versione per Mac, non può installare molti plug in di fondamentale importanza! Resto della mia opinione su tutto il fronte, soprattutto sulla reale libertà installare un S.O. di aggiornamento. Il normale utente, quello che vuole solo una macchina affidabile, scarica la prima cosa che gli arriva e che certamente è del proprietario vero. Libertà vigilata? Prof. Antonio Calosci
Last Navarre & Beau Isabeau
quote:Risposta al messaggio di navarre inserito in data 28/09/2012 08:56:51 (> Con TIM per il 64 G (Visualizza messaggio in nuova finestra
)>
http://www.tim.it/prodotti/ipho...
) puoi pagarlo € 549 in 30 comode rate da € 15 + una tantum da € 99. Sei obbligato ad un contratto (quel tipo di contratto che io ho ritenuto assolutamente conveniente che con 500 minuti/mese mi costa € 29/mese). Per il più economico 16 G (http://www.tim.it/prodotti/ipho...
) ti costerà solo € 300 in 30 comode rate da € 10 senza una tantum e sei obbligato a scegliere un piano come quello sopra descritto. Con Vodafone (http://eshop.vodafone.it/iphone...
) Stesso discorso. Al momento offerta attiva solo per l più economico 16G. Certamente esisteranno altre offerte di altri gestori tra cui anche WIND/INFOSTRADA che io scarto a PRIORI e non tornerò mai più ad essere loro cliente, ma questa è una scelta mia personale! Prof. Antonio Calosci