Quindi..non hai idea di quanti minuti abbia lavorato, non sai quanto debba riversare allo stato, non hai cognizioni precise però....gli dai del ladrone.
In risposta al messaggio di xc70 del 01/03/2016 alle 06:43:04
Quindi..non hai idea di quanti minuti abbia lavorato, non sai quanto debba riversare allo stato, non hai cognizioni precise però....gli dai del ladrone. Beh se non sono discorsi da bar questi....Buona fortuna
No, per carità è noto che i notai siano a buon mercato e che guadagnino esattamente ogni cents che uno gli da. E' anche arcinoto che non siano una casta che si tramanda di padre in figlio.
https://capitanlento.wordpress....
TequiIn risposta al messaggio di Tequi del 01/03/2016 alle 08:15:33
No, per carità è noto che i notai siano a buon mercato e che guadagnino esattamente ogni cents che uno gli da. E' anche arcinoto che non siano una casta che si tramanda di padre in figlio. Come se dice a Roma... Essi bono su.. Tequi
Numeri per numeri che non significano nulla, probabilmente l'onorario non arriva a mille euro. Lordi!
Per la cronaca sono esentasse.
No però possono andare in ufficio in mutande ed hanno l'orario flessibile......
50-60 k in tutto ?
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TequiIn risposta al messaggio di paolof del 01/03/2016 alle 14:49:49
Se mai avessi avuto dubbi questo thread purtroppo mi conferma quanto siano ancora preistoriche alcun mentalità di chi non si è mai confrontato con il mercato XVagabondo Se tutto questo rimane nell'ambito del libero mercatoniente da ridire, ma a volte i costi sono solo millantati per tenere alti i prezzi. Forse ti sfugge un piccolissimo particolare. Esiste un elemento che si chiama mercato con il quale un imprenditore si deve confrontare. I prezzi e i prodotti si devono confrontare con esso e devono essere sostenibili per avere una risposta positiva che generi fatturato e profitto. Qualsiasi imprenditore, se degno di questo nome, troverà il punto migliore che incroci le maggior vendite possibili con il maggior guadagno possibile. E tu cliente sarai quello che decreterai questo. Tu sarai quello che deciderai se il caffè a 1€ è caro e te ne andrai da un concorrente così come magari se invece costasse 1,50 ci andrai ugualmente perché riterrai il locale e il servizio all'altezza pur essendo più caro Se ho un operaio che lavora per me devo sapere (e non è ammessa confusione) che il suo costo è determinato da quanto gli metto in busta paga + quanto gli trattengo di IRPEF + una quota di contributi previdenziali, quindi è del tutto sbagliato raccontare che l'Imprenditore paga le tasse ed i contributi per il lavoratore, ne deve dire che quello che versa sono tasse che paga Lui sul suo reddito in quel momento sta semplicemente facendo un lavoro per conto dello Stato che preferisce avere un versamento unico e sostanzioso piuttosto che 50 piccoli -gli semplifica il controllo se mai lo facesse. Siccome io non go un grande QI questa me la devi spiegare. Da quale portafoglio escono gli sghei ? Saluti Paolo In una fase di crisi tutti sono capaci di tagliare i costi peggiorando la qualità dei servizi sociali. La vera sfida è fare l''opposto. Stephen Goldsmith
Due risposte semplici per un furbo semplice.
In risposta al messaggio di vagabondo romano del 01/03/2016 alle 16:38:52
Due risposte semplici per un furbo semplice. 1) Al mercato ortofrutticolo vicino a casa mia al mattina i prodotti hanno un certo prezzo, puoi fare il mercato su e giù ma i prezzi sono tutti uguali la differenza puòarrivare ad 1 cent (0,99 vs 1,00). Tutti comprano allo stesso mercato all'ingrosso ortofrutticolo, tutti alla stessa distanza nessuna differenza (mi sa di cartello). Se ripassi verso le 12,00 quello che rimane viene ribassato da tutti dello stesso valore, alle tredici arrivano quelli che raccolgono gli avanzi non potendosi permettere altro. 2) Per quello che mi riguarda, e magari per quello che riguarda la pulizia dei conti, ci sono almeno due soggetti: a) l'impresa che ha dei costi e dei guadagni b) l'imprenditore che ha una quota degli utili e se lavora anche nell'impresa riceve anche uno stipendio (che è lordo impresa e netto dipendente). Entrambi le entità sono tassate sul reddito proprio comunque formato. Lo trovi scritto in qualunque manualetto di contabilità. Sii sobrio e ricorda che non sempre sai bene come stanno le cose A volte l''uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada
Il punto uno da te elencato è esattamente figlio delle regole di mercato.
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TequiIn risposta al messaggio di vagabondo romano del 01/03/2016 alle 11:53:31
Da un discorso che poteva essere serio siamo finiti in un guazzabuglio in cui tutto è il contrario di tutto. Le tasse (al netto degli evasori) le pagano tutti in base al proprio reddito. I così detti imprenditori con operaispesso confondono il fatturato con il proprio guadagno, almeno a leggere certi commenti. Se ho un operaio che lavora per me devo sapere (e non è ammessa confusione) che il suo costo è determinato da quanto gli metto in busta paga + quanto gli trattengo di IRPEF + una quota di contributi previdenziali, quindi è del tutto sbagliato raccontare che l'Imprenditore paga le tasse ed i contributi per il lavoratore, ne deve dire che quello che versa sono tasse che paga Lui sul suo reddito in quel momento sta semplicemente facendo un lavoro per conto dello Stato che preferisce avere un versamento unico e sostanzioso piuttosto che 50 piccoli -gli semplifica il controllo se mai lo facesse. Poi l'imprenditore paga delle tasse come IRAP perché ha degli operai (e sull'opportunità di questa tassa potremmo dire molto) e tasse sul bilancio d'impresa, ma mi sembra che, soprattutto le imprese più grandi, si ritrovino facilmente in deficit. Infine l'imprenditore come i suoi operai paga le tasse sui suoi guadagni in base al reddito che dichiara. Ora mi sembra chiaro che un artigiano che si occupa di servizi proporrà dei prezzi in funzione di tutti i costi che deve sostenere a cui aggiunge quello che ritiene il suo giusto guadagno. Se tutto questo rimane nell'ambito del libero mercato niente da ridire, ma a volte i costi sono solo millantati per tenere alti i prezzi. Mi spiego Un caffè costa un euro il costo della materia prima è pochi cent, il costo delle attrezzature e personale forse 20 cent, ma si finisce per far pagare ai caffè tutti i costi del BAR. Se questo è giusto o no non lo so perché non ho mai visto i conti di un bar, dove però non mi sembra che il caffè sia l'unico prodotto venduto in quantità. Detto questo mi sembrava che i professionisti del settore ci avrebbero dovuto solo aiutare a capire se per fare un m2 è giusto pagare 30 euro piuttosto che 15 o 70 Il lamentarsi della situazione fiscale italiana è un altro capitolo complesso che però dovrebbe essere fatto con molta onestà senza parlare di massimi sistemi per dire che la colpa è sempre di altri. Sii sobrio e ricorda che non sempre sai bene come stanno le cose A volte l''uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada
Questo è un file gratis che vi regalo su come si compone il costo di un dipendente in un'azienda è un caso vero di un nostro dipendente che ha un netto di circa 1500 il resto sono chiacchiere da bar. Nessuno ha mai messo tra i costi l'irpef dei dipendenti......
https://www.dropbox.com/s/4c9by...
In risposta al messaggio di sermarco del 01/03/2016 alle 17:50:37
Questo è un file gratis che vi regalo su come si compone il costo di un dipendente in un'azienda è un caso vero di un nostro dipendente che ha un netto di circa 1500 il resto sono chiacchiere da bar. Nessuno ha mai messo tra i costi l'irpef dei dipendenti...... Poi di più non posso fare Saluti Marco
Nel mio lavoro sono stato per un po' di tempo responsabile del pagamento di stipendi ed emolumenti vari.
In risposta al messaggio di Tequi del 01/03/2016 alle 16:41:11
Il punto uno da te elencato è esattamente figlio delle regole di mercato. Chi va la mattina sa che può scegliere la roba migliore e la paga di più. Chi va sul tardi sa che prende gli scarti e li paga di meno. Non è che ci voglia un genio per capirlo.. Tequi
Il punto uno tratta due aspetti, la riduzione di prezzo secondo l'ora ed in questo hai ragione che è legge di mercato, ma anche comodità dei fruttivendoli perchè così non devono riportare in magazzino prodotti che con il passare delle ore si deteriorano.
In risposta al messaggio di vagabondo romano del 01/03/2016 alle 21:32:48
Nel mio lavoro sono stato per un po' di tempo responsabile del pagamento di stipendi ed emolumenti vari. La prima cosa che facevo era calcolare il lordo azienda (cioè quanto dovevo dare la dipendente in busta paga, quantodovevo versare per la previdenza (sia la parte del dipendente che la parte dell'azienda ed infine l'IRPEF del dipendente) . La mia prima preoccupazione era avere questa lordo, dopo pagavo i deipendenti, versavo la previdenza per la parte dell'azienda e per la parte del dipendente quindi la quota IRPEF sullo stipendio versato al dipendente. Se gli imprenditori non lo fanno non ci posso far niente, forse da questo viene fuori tutta la confusione di cui si parlava prima. Sii sobrio e ricorda che non sempre sai bene come stanno le cose A volte l''uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada
Confondi il costo con l'aspetto finanziario sono 2 cose ben diverse da ragioneria del 1 superiore....
In risposta al messaggio di sermarco del 01/03/2016 alle 22:06:53
Confondi il costo con l'aspetto finanziario sono 2 cose ben diverse da ragioneria del 1 superiore.... Il costo si calcola come da file allegato il denaro che ogni mese esce dalle casse è un'altra cosa e non coincide ovviamenteè fatto dal netto dei dipendenti dall'Irpef che verso allo Stato dall'INPS dal Tfr che verso sempre al fondo di tesoreria inps dall'inail quando è ora e varia a senda ci sia un licenziento piuttosto che il rimborso dei 730 il conguaglio di fine anno etc etc... Saluti Marco
Guarda che se rileggi diciamo la stessa cosa sui costi, io ho dimenticato, di importante, solo la quota di accantonamento TFR (perchè non era una cosa che mi competeva) però il ragionamento è lo stesso, ogni lavoratore mi costa la somma di quanto gli verso in busta paga e di quanto gli trattengo per conto dello Stato e allo steso devo riversare (per il TFR so che ci sono varie modalità) quindi questo costo complessivo lo deveo accantonare -sta nei costi azienda- e non potrò mai considerarlo guadagno, per esemplificare è la materia prima che devo acquistare per far andare l'azienda.