In risposta al messaggio di sergiozh del 24/11/2016 alle 02:55:17
In svizzera una donna anziana sopra gli 85 anni su due ha demenza senile in una delle varie forme che esistono, gli uomini leggermente meno. come mai voi avete tutti sti anziani con la testa a posto ? mia mamma e' allettata,incontinente di feci e urina, non mantiene piu' la dentiera, beve/mangia tutto frullato con siringa o cucchiaio a seconda dei giorni, non capisce piu' nulla e fa qualche passo al giorno con due persone che la sostengono. Sta a casa con due badanti che si alternano e un'infermiere che viene mattino e sera. ha fatto due bronchiti e tre polmoniti. e' una vita dignitosa ?
No... assolutamente... ma cosa proporresti ?
In risposta al messaggio di sergiozh del 24/11/2016 alle 02:55:17
In svizzera una donna anziana sopra gli 85 anni su due ha demenza senile in una delle varie forme che esistono, gli uomini leggermente meno. come mai voi avete tutti sti anziani con la testa a posto ? mia mamma e' allettata,incontinente di feci e urina, non mantiene piu' la dentiera, beve/mangia tutto frullato con siringa o cucchiaio a seconda dei giorni, non capisce piu' nulla e fa qualche passo al giorno con due persone che la sostengono. Sta a casa con due badanti che si alternano e un'infermiere che viene mattino e sera. ha fatto due bronchiti e tre polmoniti. e' una vita dignitosa ?
Questo è un altro discorso, tant'è che io quando mi si dice che la vita si è allungata, rispondo che forse si allungata la... "sopravvivenza" (che è cosa ben diversa !).
In risposta al messaggio di sergiozh del 24/11/2016 alle 08:19:47
La demenza senile e' una malattia progressiva. Dura forse sui 10 anni in media e in fase avanzata e' uno schifo totale. non e' una malattia come un infarto o un ictus cerebrale che ti colpisce di botto. e' subdola e spessoi malati e i famigliari non si accorgono della malattia. a partire dai 70 anni i medici di base dovrebbero fare ad intervalli regolari a tutti i pazienti i test cognitivi per individuarla e in casi sospetti i pazienti andrebbero mandati da specialisti per approfondimenti. se la diagnosi di demenza si conferma i pazienti andrebbero informati sulla malattia e sul suo decorso affinche' possano loro decidere finche' sono in grado di capire il trattamento che vogliono man mano che la malattia avanza perche' in seguito non sapranno piu' capire e decidere. devono ad esempio decidere se vogliono antibiotici in caso di polmonite o se preferiscono non riceverli permettendo cosi' a loro stessi di morire probabilmente di polmonite senza doversi fare una lunga strada di tortura inutile verso la morte.
Beh, premesso che la demenza senile non è una malattia curabile, la soluzione che proponi tu mi sembra un po' troppo drastica: è come far decidere ad una persona di lasciarsi morire nel caso non dovesse essere più in grado di ragionare.
In risposta al messaggio di Tequi del 24/11/2016 alle 14:36:00
OT.. ma che vita è quella di una persona che non sa di essere in vita se non per le sofferenze che prova?
Hai scritto:
In risposta al messaggio di bottastra del 24/11/2016 alle 07:51:03
Questo è un altro discorso, tant'è che io quando mi si dice che la vita si è allungata, rispondo che forse si allungata la... sopravvivenza (che è cosa ben diversa !). Ma cosa ci possiamo fare ? Non li possiamo mica sopprimerei nostri anziani ! Dobbiamo pensare che prima o poi ci ritroveremo anche noi in quelle condizioni, se non addirittura peggio, visto che nel frattempo la sopravvivenza delle persone si sarà allungata ancora di più ! Ed è anche per questo che io continuo a sostenere che non li dobbiamo considerare come un peso e che dobbiamo sforzarci di far vivere loro gli ultimi anni di vita nel modo più dignitoso possibile (e quella della casa di riposo, vi assicuro che non è certo la migliore soluzione, anche se in alcuni casi purtroppo è l'unica soluzione possibile). Quando eravamo bambini, loro si sono occupati ed hanno fatto sacrifici per noi: ora tocca a noi occuparci di loro e fare qualche piccola rinuncia, pur di stargli vicini ! Io e mia moglie abbiamo stravolto la nostra vita per dedicarci a loro, ma non ce ne pentiamo, perchè se lo meritavano, mio suocero prima e mia madre poi.
Fuori di dubbio che si DEVE ricambiare quanto ricevuto e lo si deve fare con serenità e non facendo sentire le persone in debito per quello che si sta facendo, noi stiamo cambiando casa per questo motivo.
In risposta al messaggio di Giovanni del 24/11/2016 alle 16:21:42
Hai scritto: ma che vita è quella di una persona che non sa di essere in vita se non per le sofferenze che prova? Condivido. Condivido pienamente. Brevemente sulla discussione. Badanti, noi siamo ricorsi ad una agenziaprivata, mai alcun problema, la sostituzione sempre fatta anche quando quella delegata doveva andare dal dottore per se. Nessuna lite economica, mi spetta questo, mi spetta quello... L'agenzia ti manda solo persone affidabili, altrimenti si fa un cattivo nome e chiude. E non so se si spende molto di più con contratto individuale, se non altro per la copertura dei rischi di affidabilità. Ospizio. Ci siete mai entrati? Parlo di strutture di medio-alto livello. Anche lì, se uno non è più cosciente, può andar bene, altrimenti muore il giorno dopo, come il nonno di mia moglie. Eutanasia: perché non avrei il diritto di andarmene? Lasciate da parte le teorie degli uomini mascherati che non si fanno i cavoli propri: la vita è mia, da nessuna parte è scritto che è di qualcun altro ed anche se ci fosse scritto, è un fatto mio! Ho istruito i figli su cosa fare qualora dovessi non essere più autosufficiente o non più mentalmente presente. Giovanni
Non so quali istruzioni tu abbia lasciato ai tuoi figli, ma posso immaginarlo !
In risposta al messaggio di bottastra del 24/11/2016 alle 17:26:23
Non so quali istruzioni tu abbia lasciato ai tuoi figli, ma posso immaginarlo ! Devi pensare, tuttavia, che potresti metterli nelle condizioni di commettere un reato, in base alla legislazione vigente, con tutte le conseguenzedel caso. D'accordissimo che ognuno è libero di decidere della propria vita, ma l'attuazione di certi gesti non può essere affidata a terzi !
Hai scritto:
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 24/11/2016 alle 23:13:13
Scusami... ma trovo le tue parole di un'aridità spaventosa. Possibile che tu non capisca che dietro lo sguardo assente di un genitore anziano c'è tutta la sua storia di persona, madre o padre che sia... Possibile chenon capisci il VALORE della memoria di una vita vissuta e che si è dissolta? Possibile guardare una madre o un padre che ad un certo punto della loro vita si rappresentano solo come un problema gravoso e non come figure valoriali per quello che sono stati per noi? Chiedo scusa per L'OT, ma proprio non ce l'ho fatta. *** “Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l''immensa responsabilità dell''agire e del giudicare. - J. Joyce ***
Possibile che non capisci che una vita fatta solo di sofferenza forse e' meglio non piu' viverla ?