http://www.asssde.com/pdf-soste...
http://agoradispino.altervista....
Lo si capisce solo se ci si passa, non è possibile far comprendere quello che succede nel vedere un proprio caro soffrire in quel modo. Che sia per un cancro o per una demenza che, di fatto, lascia solo un corpo vuoto.
In risposta al messaggio di odysseus del 25/11/2016 alle 20:29:46
Gli ultimi anni di mio papà sono stati difficili ,alzhaimer in forma acuta ,mia mamma ancora viva (90 anni ma con la testa ancora funzionante, c'era da fare una scelta :una badante o una casa di riposo. Scegliemmo la casadi riposo perchè mia mamma non aveva più le forze per sorreggerlo(cadeva spesso per terra) è stato curato e guardato fino all'ultimo,andavo a trovarlo spesso ,anche se ormai mi chiamava con il nome di un mio cugino. Il giorno che l'ho portato nella casa di riposo mi è venuta una strizza al cuore, ma penso di aver fatto la scelta giusta ,a casa non sarebbe stato sicuramente trattato così bene. Ora con mia mamma è diverso ,è ancora autosufficente e per il mangiare c'è un servizio della CRI che le porta il pranzo una volta al giorno che va bene anche per la cena. Per le pulizie in casa viene ogni settima na una donna molto brava e coscienzosa Vado quasi ogni giorno ,o secondo a trovarla,e non vuole assolutamente saperne della casa di riposo l'unica cosa che mi dispiace e che non socializza come in una casa di riposo e vive abbastanza in solitudine Ma rispetto il suo pensiero pino
Nella casa di riposo dove vuole entrare mio suocero fanno un sacco di attività , sembra di essere in colonia estiva.
http://www.papaboys.org/anziana...
Ho istruito i figli su cosa fare qualora dovessi non essere più autosufficiente o non più mentalmente presente.
In risposta al messaggio di Roberto66 del 26/11/2016 alle 13:44:40
Io in linea di massima dico bene ma con una precisazione Ho sentito purtroppo genitori rinfacciare queste cose ad figlio , io to ho dato questo , ti ho dato quell' altro e ora voglio. Un figlio lo si dovrebbe mettere almondo per Amore e tutte quelle cose che vengono elencate io le ritengo dovute. Altrimenti si sfocia nell' egoismo al contrario , si rinfaccia ai figli di non saper staccare il cordone ombelicale ma spesso sono i genitori che non vogliono. Qui si parla di genitori non piu' autosufficienti e quindi un aiuto da parte dei figli e' auspicabile e giusto ma spesso si raccoglie cosa si e' seminato. anni fa lessi che un genitore un giorno mostro' al figlio in eta' adulta un quaderno dove aveva annotato e calcolato tutte le spese sostenute per crescerlo. Disse che con cio' voleva dimostrare quanto era grande il suo affetto , per me un genitore non fa conti per quello che spende per un figlio. Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
Daccordo con te, ma io l'ho intesa più come una lettera scritta da un figlio a sé stesso. Un modo per ricordare ed essere paziente anche in condizioni critiche. Non è facile gestire persone con questi problemi e lo è ancora di più quando la malattia comincia a manifestarsi. Te lo dico, purtroppo, con cognizione di causa. La cosa più brutta è che, pur condividendo quanto dice Salvo Sa, hai spesso la netta sensazione di trattare con altra persona. Ciao Enzo
In risposta al messaggio di tex1492 del 26/11/2016 alle 16:31:54
Ho istruito i figli su cosa fare qualora dovessi non essere più autosufficiente o non più mentalmente presente. Ciao Giovanni, sarei molto interessato, e non credo di essere il solo, a sapere come hai istruito i tuoi figli. E' molto che ci pensavo anche io, ma non ho trovato soluzioni. Grazie se vorrai collaborare. tex
ciao,io una soluzione penso di averla trovata,poco diffusa in Italia, si chiama LTC (long term care) , obbligatoria in germania dal 1995 x tutti i dipendenti..
In risposta al messaggio di paologu del 27/11/2016 alle 11:48:48
ciao,io una soluzione penso di averla trovata,poco diffusa in Italia, si chiama LTC (long term care) , obbligatoria in germania dal 1995 x tutti i dipendenti.. Ho' 55 anni e dopo 15 anni di badanti prima con mio padre edora con mia madre, l'assistenza in caso di non autosufficenza era ed e' il mio incubo. Con le pensioni che avremo ,quale e come potra' essere il ns futuro? Io non voglio gravare sui miei figli,non voglio essere un peso. Da 15 anni io e mia sorella interveniamo economicamente e non solo per il sostentamento dei ns cari. Ora sono piu' sereno,qualunque problema di non autosufficenza possa insorgere nella mia famiglia so' che potro' potranno contare su qualcosa di concreto in termini di sostegno economico. Paolo P:S: a scanso di equivoci NON SONO UN ASSICURATORE nessuno e'' responsabile finche'' non sa'' di esserlo Stephen Covey
Grazie paologu della risposta, ma francamente non ci ho capito niente. Cosa è una assicurazione? Grazie
http://www.maggioli.it/rna/2015...
http://www.uneba.org/long-term-...
In risposta al messaggio di paologu del 28/11/2016 alle 09:30:44
ciao,vorrei partire dal titolo del post: Badante: una soluzione oppure un problema? ebbene per molte famiglie la non autosuffucienza di un familiare puo' essere un grande problema: chi ha' pensioni minime passare da unostato di sopravvivenza alla poverta' per bisogno di cure ed assistenza e' un attimo se non intervengono materialmente gli altri familiari. Avere una badante vuol dire non solo stipendio ma anche vitto ed alloggio : 1250 e' il costo mensile,aggiungi il costo x luce,acqua,riscaldamento,cibo. Mia madre tra pensione ed accompagnatoria prende 1100 al mese,se non interveniamo materialmente io e mia sorella ,non so come farebbe. Abbiamo fatto domanda per inserimento in casa di riposo e nonostante i 2200 euro richiesti attualmente il posto non c'e', troppe persone piu' gravi sono in attesa. Vivendo questa esperienza praticamente da 15 anni mi sono posto delle domande sul futuro: e se capitasse a me o a mia moglie o ad uno dei miei figli?che pensione avremo? come faremo-faranno ? Ho cominciato a documentarmi ,ti allego un paio di link che mi hanno aperto gli occhi : Ho' cominciato a richiedere preventivi alle varie assicurazioni ma oltre all'altissimo costo c'era il limite dell'eta' nel senso che se sottoscrivi una LTC a 40 anni e' diverso che a 55 . Mi sono cosi' avvicinato alle No Profit intese come Societa' di Mutuo Soccorso (ce ne sono piu' di mille in Italia) dove con un sopportabile contributo ho' tutelato tutta la mia famiglia anche e sopratutto in caso di non autosufficenza.Saper di poter contare su una LTC con un contributo che va dai 1250 ai 2500 euro al mese a vita intera per me vuol dire SERENITA' e POTER SCEGLIERE.ciao Paolo nessuno e'' responsabile finche'' non sa'' di esserlo Stephen Covey
Ciao paologu, grazie della tua risposta, ma continuo a non capire come hai istruito i tuoi figli. Ho letto a fondo i link che hai postato, ma a parte delle ovvie considerazioni che spiegano, non è scritto niente che possa far intendere come risolvere o almeno attenuare il problema di non gravare sui figli quando e se arriverà il problema anche per noi, o meglio per me nello specifico, comunque grazie lo stesso. Dal momento che anche io ho avuto questi problemi, con i miei genitori, che adesso non ci sono più, e per i quali ho dovuto vendere un alloggio per riuscire a farli vivere decentemente gli ultimi anni, purtroppo non ho altre proprietà e allora quando sarà, se sarà, mio figlio (ne ho uno solo) dovrà arrangiarsi come potrà....almeno ci fosse l'eutanasia potrei dare disposizioni di accettarla, ma non è possibile. Buoni km