quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 14/02/2012 17:46:39 1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote. 2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato. 3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta nel Regno Unito e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti. 4. Il 2% del budget della società che controlla le autostrade dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione. 5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida. 6. I 30 km/h devono essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili. 7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays. 8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme". >> In linea teorica mi trova perfettamente concorde, almeno per le aree urbane che ortograficamente consentono l'utilizzo della bici. Mancano tre punti (8, 9 e 10) da scrivere esclusivamente per l'Italia. 8) viene introdotta la patente a punti per ciclisti (nel caso di utilizzo della bicicletta al di fuori di parchi e aree protette). Nel caso il ciclista sia titolare di patente di guida categoria A, B e superiori la patente per bicicletta fa parte integrante della predetta patente; 9) se la bicicletta viene utilizzata al di fuori di parchi e aree protette è obbligatorio l'uso di una targa posteriore personale. 10) divieto assoluto di circolazione alle biciclette su strade di primaria comunicazione (provinciali, nazionali, superstrade) se non dotate di piste ciclabili in separata sede. Questo per fotografare, multare pesantemente i comportamenti scorretti dei ciclisti che per mia esperienza sono sempre causa di incidenti, feriti e morti (non rispetto dei semafori, non rispetto dei sensi unici, utilizzo delle biciclette in aree pedonali, ecc...). Alla consumo dei punti/patente o in caso di infrazioni gravi ritiro della patente per periodi similari a quelli usati per gli automobilisti e conseguente divieto di circolazione.
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 16/02/2012 08:27:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Norme così severe non esistono per gli automobilisti e quelle poche che ci sono non sono applicate o, nella migliore delle ipotesi, c'è un'incredibile ed ingiustificata tolleranza. Poveri ciclisti, perchè per molti sono la feccia dell'utenza stradale? PS incredibile che simili giudizi vengano scritti in un forum di camperisti, altra categoria tutt'altro che amata dalla massa. Prof, beninteso non sei l'unico a pensarla in questo modo
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 16/02/2012 09:04:51 Poveri ciclisti, perchè per molti sono la feccia dell'utenza stradale? PS incredibile che simili giudizi vengano scritti in un forum di camperisti, altra categoria tutt'altro che amata dalla massa. Prof, beninteso non sei l'unico a pensarla in questo modo >> Io non li giudico "feccia". Li giudico, in genere, incoscienti e prepotenti. -Incoscienti perché pedalano, molto spesso, incuranti delle basilari norme stradali (rossi saltati, sensi unici infranti, stop e precedenze mai rispettati, ecc..); -prepotenti perché se li prendi sotto, dopo che loro hanno saltato un rosso, uno stop o preso a tutta birra un senso unico pretendono pure di aver ragione!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 17/02/2012 00:01:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ho usato quel termine, forte, per pura provocazione. Tutte le volte che viene affrontato il discorso ciclisti, siano essi degli sportivi siano essi dei semplici pedalatori di città, si scatena un putiferio e i sostenitori di questo modo di fare sport e di veicolo ecologico sono una netta minoranza. Da parte dei detrattori vengono sempre ed esclusivamente dipinti i comportamenti negativi dei ciclisti. Perchè non vogliamo perseguire il modello di una città senza traffico privato con pedoni e di ciclisti liberi di muoversi in assoluta sicurezza?
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 17/02/2012 09:16:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Perchè non vogliamo perseguire il modello di una città senza traffico privato con pedoni e di ciclisti liberi di muoversi in assoluta sicurezza? >> CHORUS SANTO SUBITO![:D] perchè, perchè, perchè....? Infatti sarebbe l'ora di farla finita con i soliti luoghi comuni del "ciclista indisciplinato". Come in tutte le "categorie" (camperisti compresi) non è sano fare di tutta l'erba un fascio ed ognuno di noi quando sale in auto magari un esamino di coscenza potrebbe farselo. Forse non siamo così "perfettini" come ci pare di essere.... E non vi lamentate troppo, siamo ancora anni luce distanti da situazioni tipo New York City. In confronto io (che proprio ligio ligio alle regole non sono [:D], come penso avrete capito) son tipo San Francesco...almeno ho il casco[8D][8D][8D]. Godetevi il video dal minuto 1:20. La mia manovra preferita è al minuto 6:24!![;)] http://www.youtube.com/watch?v=au0Zjn3eB9k Buona Pedalata [:)] ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
quote:Risposta al messaggio di stesommo71 inserito in data 17/02/2012 09:59:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ...ma quello non è più ciclismo, è uno sport estremo...[:0] (di quelli che non sai se torni a casa e come ci torni[;)])
Forse da soli si va più veloci... ma certamente insieme si va più lontano!
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 17/02/2012 09:16:38 Da parte dei detrattori vengono sempre ed esclusivamente dipinti i comportamenti negativi dei ciclisti. Perchè non vogliamo perseguire il modello di una città senza traffico privato con pedoni e di ciclisti liberi di muoversi in assoluta sicurezza? >> Spero che ciò non accade MAI. Piuttosto mi piacerebbe seguire il modello tedesco. Un modello dove ANCHE E SOPRATTUTTO i ciclisti rispettano le regole della strada come fanno anche i pedoni. Un modello ove esistono strade per automobili e piste ciclabili e piste pedonali. Guai ad un peone, in Germania, se cammina su una pista ciclabile e viceversa! Guai ad una auto se invade una pista pedonale o cicabile! Questo è il mio sogno!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 17/02/2012 11:06:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Certo, un sogno. Per rendertene conto entra nel sito del Corriere e guarda il servizio fotografico sulle piste ciclabili italiane. E dire che siamo in Italia, la patria di Coppi, Bartali, Gimondi, della Bianchi, della Legnano per arrivare alle contemporanee Colnago, Pinarello e De Rosa, capolavori di desing e di tecnologia che tutto il mondo ci invidia.
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 17/02/2012 11:15:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Rendersene conto è facile! Anche in altri settori è la stessa cosa! Pensa che l'Italia è vista giustamente com il paese dell'arte e hanno tagliato tutto e di più a musei, orchestre, associazioni concertistiche... Io è da 1996 che non tengo più concerti in Italia mentre sono aumentati a dismisura quelli all'estero! Come me una infinità di altre personalità dell'arte sono state costrette a operare, se non addirittura emigrare, all'estero dove siamo accolti con i tappeti rossi! Anche le nostre scuole d'arte (conservatori e accademie) invidiate in tutto il mondo sono abbandonate a se stesse dalla amministrazione centrale che ha lasciato ottime leggi inapplicate o applicate male da ben 12 anni! Tornando alle biciclette... nessuno vede i ciclisti come "feccia" ma anche loro (e con loro anche i pedoni) devono rispettare le regole della strada! Capisco che manchino le piste ciclabili ma non provo e non posso provare nessuna pietà per i ciclisti feriti o deceduti a causa di un non rispetto da parte loro di sensi unici, stop e semafori! Un detto recita: "chi è causa del proprio male non pianga se stesso"!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 17/02/2012 12:51:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Un detto recita: "chi è causa del proprio male non pianga se stesso"! >> Dalle mie parti si dice "il mal voluto non è mai troppo".... Nel mio caso "il mal voluto" corrisponde a non accendere il cervello quando salgo sulla bici, indipendentemente dalla presenza o meno di una legge che mi autorizza o meno ad un determinato comportamento..... Come già più volte detto in altri 3D, l'incidente più comune in bici, è quello di essere "cortesemente" tirato sul cofano del mezzo proveniente direttamente dal didietro....se per rispetto delle leggi preferite questo...accomodatevi...avrete la soddisfazione di avere ragione... Se non arriva nessuno, passo con il rosso senza problemi, non perchè fa figo...ma perchè è più sicuro... Della pietà o meno non ne ho bisogno, quando ti comparirò di fronte al parabrezza sbucando da un senso unico, ci penserò da solo a scansarti..non ti preoccupare.... un saluto Ste ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
quote:Risposta al messaggio di stesommo71 inserito in data 17/02/2012 16:00:41 Della pietà o meno non ne ho bisogno, quando ti comparirò di fronte al parabrezza sbucando da un senso unico, ci penserò da solo a scansarti..non ti preoccupare... >> Te lo auguro di cuore! Non tutti ci riescono, come quella anziana signora che a Pesaro, sbucando da un incrocio coperto, ha imboccato a tutta birra la via dove stavo arrivando (per fortuna a velocità bassa) seguito da auto della Polizia Municipale che ha assistito all'incidente! La signora si fece alcuni mesi di ospedale. Pretenderebbe il risarcimento dei danni, ma ha trovato la persona sbagliata. Sono in attesa di giudizio perché a pretendere i danni sono io e ho VIETATO alla mia assicurazione di liquidare qualunque richiesta!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 17/02/2012 11:06:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> speriamo che a qualcuno non venga in mente di seguire il modello inglese...[:0][:D] [url] http://www.corriere.it/esteri/12_febbraio_17/bristol-bici-bus_37a68bfe-5960-11e1-b00f-503ee71194ec.shtml
quote:>>Immagina un incrocio, io arrivo tranquillo in bici, un pò sovrappensiero e passo perchè ho il verde,...vengo falciato da un idiota che passa con il rosso. e chi ti autorizza ad andare in giro sovrapensiero? per strada bisogna stare attenti indipendentemente dal mezzo che si adopera.
quote:Risposta al messaggio di impiegatodelvolante inserito in data 17/02/2012 17:24:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Rispondo io per lui. Sovrappensiero vuol dire dando per scontato che gli altri mi vedano, oppure guidando come se fossi in auto. Vero che in bici si deve rispettare il CDS, però di solito questo non basta, si deve guidare pensando di essere invisibili. Tutti hanno in mente i gruppi in bdc chiunque (sottoscritto compreso); ma la realtà quotidiana è di sentirsi invisibili e totalmente vulnerabili. La provocazione, che io prendo soltanto come tale, che interpretare al contrario il cds porterebbe il ciclista a triplicare l'attenzione e non pensare mai che gli altri ti vedano o facciano cose banali, come dare una precedenza. La cosa non ha senso, all'atto pratico, ma è una provocazione che da la giusta misura della vita del ciclista. Nel mondo dei led quelli che vanno in giro a luci spente non hanno la minima giustificazione; esistono lampade per ciclisti molto evidenti che pesano pochi grammi.
il primo amore non si scorda mai
quote:Risposta al messaggio di impiegatodelvolante inserito in data 17/02/2012 18:18:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non é la stessa cosa. Per sovrappensiero in bici si intende guidare come in auto o in camper. Quando guido col camper di solito penso di essere visto, poi sto attento e guardo bene. Invece il ciclista in media NON VIENE CONSIDERATO per cui altro che cds, sulla strada lotta per sopravvivere.