Casella di posta elettronica certificata

Io ne ho una con Aruba e farla è assai semplice,pagando con carta di credito. La mia risale a due anni fa e ti consiglio di cercare su Google,quale server offre le condizioni e prezzi migliori. Gianluca

Non è una cosa complicata, solo che bisogna seguire un iter ben preciso: esiste un sito ben preciso ( https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot). La cosa più complicata sarà quella di ricordarsi la password ! P.S. non so a cosa si riferisse "sport15", né cosa c'entri Aruba, perché si tratta di un servizio offerto dallo Stato e non è assolutamente a pagamento.

Io mi riferisco a questo:

www.pec.it

La Pec fornita gratuitamente non fornisce accesso completo ai servizi, tutto dipende dall'uso che se ne intende fare. Gianluca

quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 06/06/2013  04:56:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Quella aggratis di gov.it può scrivere solo agli enti pubblici certificati, quelle tipo araba o altri enti che offrono hosting certificato hanno tutte le funzionalità e non ti obbligano ad andare alle poste . Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Confermo che quella offerta gratuitamente dallo stato non è accettata da tutti... come al solito tocca pagare! _____________________________________ Il mio blog dedicato ai viaggi e alla fotografia [url]

http://diarimarcopolo.blogspot.com

Dipende da cosa si deve fare. Non esiste uno standard ben definito per la posta certificata, così come esiste per esempio per i siti Internet (SSL), tanto che la posta certificata italiana ha una sua RFC (RFC6109). Alcune permettono di verificare l'autenticità dei contenuti dell'email e del mittente, altre di essere filtrate attraverso delle white list (ammesso e non concesso che siano usate da tutti i provider, considerato che non si tratta di uno standard IETF). Quindi la posta certificata va scelta in base all'uso che se ne intende fare. Se hai bisogno di usarlo con le istituzioni italiane, devi usare "Posta Certificata Italiana", perché altre forme non sarebbero accettate. Se si tratta invece solo di proteggere l'integrità delle email, si può usare lo standardizzato PGP.

Confermo quanto detto da altri. Io utilizzo Aruba e mi trovo bene.

Ciao a tutti, anch'io ho aperto una PEC con Aruba : 25 Euro + IVA annui. Ad oggi mai utilizzata, ma nel mio caso è obbligatorio averne una. Dario

Da alcuni anni sono obbligato ad avere la pec. Ce l'ho con legalmail e se ricordo bene pago 6-7 euro all'anno, ma credo sia una tariffa convenzionata. Mi sia permesso uno sfogo: il problema è l'assillo di questo strumento e della necessità del suo continuo monitoraggio, dato che il ricevimento di messaggi ha il medesimo valore della tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento.

quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 06/06/2013  13:34:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Ciao, se attivi la casella PEC come la mia ( quella intermedia, per intenderci...) ogniqualvolta ti arriverà una mail verrai avvisato tramite SMS...quindi accederai alla PEC solo in quella situazione. Dario

. anch'io sono obbligato, cosa ci vuoi fare è un ""pizzo"" legalizzato

La PEC (posta elettronica certificata) è obbligatoria, per legge, per tutti gli iscritti agli ordini professionali e per gli enti pubblici. Ha valenza di raccomandata semplice, ovvero dà la prova a chi la spedisce di averlo effettivamente fatto, se un indirizzo PEC invia ad un indirizzo di posta elettronica normale. Ha valenza di raccomandata con ricevuta di ritorno invece, quando viene utilizzata da indirizzo PEC a indirizzo PEC. In questo caso si ha anche la prova, data e ora, dell’avvenuto ricevimento. Le procedure di trasferimento dei file devono rispettare norme e protocolli internazionali piuttosto rigidi e di fatto il traffico viene gestito dagli stessi organismi che concedono i domini internet (ad esempio Aruba). Organismi che a loro volta sono soggetti al controllo di un ente statale, ogni nazione ha il suo. Questi controlli, l’impostazione dei server, la manutenzione, le procedure burocratiche, ecc. richiedono investimenti in hardware e tanto lavoro dei programmatori. Quindi è logico che il servizio debba essere pagato. D’altra parte all’obbligo corrisponde anche un vantaggio. Per chi lavora in proprio ad esempio, risparmiarsi ore di fila agli sportelli postali non è un vantaggio da poco. Sono un professionista e la uso moltissimo. Il mio collegio professionale nazionale offre la PEC gratuita a tutti gli iscritti, pagandola ad Aruba in unica soluzione, ovviamente a condizioni di favore dato l’alto numero di utenti garantiti annualmente. Ma le nostre Pec, in quanto a tariffa ridotta, hanno possibilità limitate. Ad esempio se voglio mandare delle mailing list, devo crearmi dei gruppi di indirizzi non superiori a 20 e ripetere l’invio per ciascuno di questi gruppi. Se voglio aumentare le mie possibilità di gestione devo pagarle. La nostra cassa di previdenza ci invia periodicamente della corrispondenza che prima viaggiava per raccomandata semplice. Se non ricordo male siamo circa 100.000 iscritti e ci si può fare un idea del risparmio sia in tariffe postali che in carta. Il Consiglio Nazionale utilizza lo stesso mezzo. Ecco perché i professionisti sono stati obbligati ad aprirsi una PEC. Vogliamo che tutto questo ci venga offerto gratis? Mi sa che internet ci ha viziato un po’ troppo. www.regoleo.altervista.org

quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 06/06/2013  04:56:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Io mio consiglio è di farla con le Poste Italiane costa poco, 5 euro e qualcosa l'anno ed è a tutti gli effetti riconosciuta dal Registro delle imprese che è l'ente a cui dovrai comunicarla. Fai attenzione nell'offerta delle Poste ci sono diversi tipi di PEC, quella gratuita non va bene, deve essere quella a pagamento e per partita Iva. fai una ricerca sul sito delle poste per trovare l'ufficio più comodo per te che gestisce il settore "business". _____________________ Challenger 172 su Ford Transit 135-T350

. mai preteso nulla a gratis anzi sempre stato dell'idea che ciò che si riceve facilmente non lo si apprezza per il valore reale obbligato ma ho il vantaggio di non fare la fila per una raccomandata,ogni sei anni al proprietario dei locali [;)] c'è associazione e associazione il/la CNA per due anni la modica cifra di 29 euro

Attenzione che NON basta solo aprire la pec, ma bisogna comunicarla in Camera di Commercio entro il 30/06/2013. Per Salito: scusa la curiosità, CNA di dove? Perché io ci lavoro in CNA e ora mi stò proprio occupando delle aperture pec e comunicazioni CCIAA. Saluti Monica

quote:Risposta al messaggio di moki e ricki inserito in data 07/06/2013  10:39:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Certo, ma per chi in CCIAA risulta iscritto!

. Bolzano e questo è già il secondo anno...società C...altra sanguisuga

quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 07/06/2013  10:47:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> E' ovvio, ma se non sei iscritto in CCIAA non sei nemmeno obbligato ad averla la PEC. Monica