Inserito il 12/08/2012 alle: 19:17:36
Eccovi accontentati, curiosoni![:D]
Dalla "Stampa" di oggi:
Due papà per un solo bebè Rissa all’ospedale di Palermo
La neo-mamma aveva tenuto nascosta la gravidanza al padre naturale
LAURA ANELLO
PALERMO
I rivali Il fidanzato che sa di non essere padre del bimbo lo ha riconosciuto come suo ed è tornato a casa con la neomamma Il padre naturale, però, potrebbe avviare le pratiche per il riconoscimento
È una storia che nasce all’incrocio fra Eduardo e Pirandello, tanto vera che sembra inventata. Una storia che nel tamtam popolare e nel grande cortile del web si arricchisce di varianti che la rendono ancora più letteraria. Di sicuro c’è una zuffa, che ha come teatro il reparto di Ostetricia dell’ospedale Civico, il più grande del Sud, dove le pareti sono istoriate dei messaggi di benvenuto — a volte teneri, più spesso Kitsch — dei papà e dei nonni ai nuovi arrivati.
Qui un giovane si presenta con fare bellicoso e affronta a muso duro la gestante che sta per tornare a casa con il suo compagno e il frugolo che, ignaro di tutto, sonnecchia nella cesta. Volano parole grosse, qualcuno racconta di ceffoni, intervengono i parenti di lei, il portiere del reparto si affretta a chiamare i carabinieri, in pochi minuti tutto l’ospedale ne parla.
Le prime voci raccontano di tre uomini che si contendono la paternità del neonato, in virtù di passate relazioni con la neo-mamma, che ha 24 anni. Un anziano, uno di mezza età, un suo quasi coetaneo. Una versione boccaccesca di «Tre scapoli e un bebè», che vede come lieto fine la dichiarazione giurata della donna davanti ai militari: «Il padre è lui». E il ritorno a casa di mamma, bimbo e papà, non si sa quanto contento del rumoroso outing dei due rivali.
Una versione colorita e pronta a fare il giro del mondo grazie al lancio nell’orbita della Rete da parte del sito di informazione «LiveSicilia» che la sottrae al chiacchiericcio dell’ospedale per farla diventare succulenta notizia. Ma dopo qualche ora i carabinieri, ignari dell’aureo motto autoironico dei cronisti della vecchia guardia — «Non rovinare una bella storiacon la verità» — scavano scavano e ricostruiscono una vicenda diversa, anche se non meno letterariamente suggestiva.
Raccontano che è stato uno solo l’uomo che si è presentato su tutte le furie all’ingresso del reparto per chiedere «spiegazioni» alla puerpera. È il suo vecchio fidanzato, e a lui la ragazza aveva raccontato di essere rimasta incinta ma di non avere voluto portare avanti la gravidanza. Una delle ragioni, probabilmente, che hanno portato a continue liti e alla successiva rottura tra i due. Ora il giovane, apprendendo che il figlio esiste ancora, e che è sangue del suo sangue, non ci sta e chiede conto e ragione alla sua ex. Urla, schiaffi, spintoni tra lui e lei. Che viene spalleggiata dai parenti e dal neo-compagno. Fino all’arrivo dei carabinieri.
La storia (vera) finisce così davanti al registro anagrafico, dove l’epilogo è degno di «Filumena Marturano», e al diavolo tutti i luoghi comuni sulla Sicilia terra di feroce gelosia e delitti d’onore. Perché l’uomo che sa di non essere padre del bimbo (e adesso sa anche che la storia è sulla bocca di tutti) lo riconosce come suo, gli dà il suo cognome e torna a casa insieme con la donna che ama, e con il figlio che alleverà insieme a lei. E lei, in barba al luogo comune della donna succube e timorata delle convenzioni sociali, sceglie il padre da dare al suo bambino. Si direbbe che la cultura vince sulla natura, la fiducia ai cromosomi, la vocazione al sangue.
E certo è che la storia fa pensare, se tutto questo succede a una ragazza che arriva dalla periferia degradata e povera di Palermo, dove la modernità arriva più spesso – alla Pasolini – con tatuaggi, microgonne e chewing-gum masticate a bocca aperta che con l’orgoglio di gravidanze consapevoli e solitarie. Al di là delle ragioni e dei torti che porta con sé ogni storia d’amore.
Ora il padre naturale potrà rompere il quadretto idilliaco rivendicando il figlio come suo e avviando una battaglia per il riconoscimento. Ma in una terra (e un’Italia) dove gli uomini scappavano davanti a gravidanze inattese lasciandosi alle spalle fanciulle piangenti, il fatto che questa volta il bambino se lo contendono in due è una notizia che la dice lunga sui tempi che cambiano.
«LA BUGIA»
«La ragazza voleva crescere il bimbo con il nuovo fidanzato»