quote:Risposta al messaggio di kaitaro inserito in data 13/04/2012 15:37:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Probabilmente l'intervento di qualcuno, compreso il mio, è stato frainteso... Non si vuole dire che è sbagliato acquistare un prodotto estero, anzi, in questo modo si innescherebbe una reazione a catena assolutamente dannosa e deleteria... Il concetto è: Società Italiana (committente) produce all'estero per contenere i costi ed affrontare la crisi (pretesto!!) per poi rivendere il prodotto stesso in Italia, LO BOICOTTO, NON ACQUISTO!! Semplice. Scusa, ma i soldi che io spendo oggi per acquistare una bottiglia di Stock84, domani serviranno a retribuire operai oltre frontiera, e un mio connazionale, un mio "fratello" (quando cantiamo l'inno prima della partita della Nazionale, ricordate? FRATELLI D'ITALIA)a casa con l'angoscia di un futuro segnato dalla disperazione.
quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 14/04/2012 10:29:39 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Purtroppo la STOK non sarà l'ultima azienda ad andare a produrre altrove, non possiamo competere con paesi dove la mano d'opera costa 2/3 euro l'ora, guardate quello che è successo all'Omsa, e andata a produrre in Serbia dove un'operaia prende 350 euro al mese, è triste, ma una certa parte d'Europa ha iniziato un declino che difficilmente si arresterà, ecco perchè quando sento parlare i nostri politici " dobbiamo lottare per il rilancio dell'economia e per dare lavoro ai giovani" belle parole, peccato che sono una presa in giro, purtroppo. Marco
quote:Risposta al messaggio di Baimar inserito in data 14/04/2012 13:59:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> sono daccordo ma fino ad un certo punto. Diciamo cosi: l' operaio italiano è fra quelli che meno guadagnano in Europa. Di conseguenza dovrebbe esserci la corsa agli investimenti in Italia da parte della maggioranza dei paesi europei. Purtroppo lo scarso guadagno dell' italiano è dovuto agli improponobili costi dell' apparato statale, burocrazia e politici in primis che taglieggiano costantemente la busta paga del singolo. Con questo non diminuisce il costo del lavoro, si affievolisce solo l' entità della buste paga al netto, e le aziende delocalizzano. Magari anche aziende come la stok che potrebbero tranquillamente operare in Italia. Ma ci sino, e ce ne son molte, anche di quelle costrette alla delocalizzazione. ciao Isidoro
quote:Risposta al messaggio di el prefo inserito in data 15/04/2012 15:58:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> non e' cosi ?id="blue"> A: Gli americani dimostrano che da questa crisi non hanno capito nulla... se sposti il lavoro in paesi più favorevoli, fai perdere il lavoro ai lavoratori di paesi meno favorevoli, che non avranno più soldi per comprare i tuoi prodotti che manterranno lo stesso prezzo. Esempio (spannometrico): Un operaio italiano prende 1000€, la produzione di una bottiglia costa 5€, una bottiglia in negozio costa 10€, il padrone guadagna 5€. Spostamento della produzione in repubblica ceca. Un operaio ceco prende 500€, la produzione di una bottiglia costa 2,5€, la bottiglia in negozio verrà sempre venduta a 10€, il padrone guadagna 7,5€... pero' nessuno operaio, quello italiano che ha perso il lavoro e quello ceco che guadagna una miseria, si possono permettere di acquistare una bottiglia. L'unico a vincere e' il padrone/multinazionale/imprenditore... ma per poco, perche' poi anche al lavoratore ceco aumenteranno lo stipendio e la produzione si dovra' spostare oltre, lasciando una scia di povertà che corre verso altra povertà... CIAO ! elio.m Roma [IMG][/IMG] [IMG]http://i44.tinypic.com/kokqp.gif[/IMG]
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 15/04/2012 16:04:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Saluti Paolo _____________________________________ In una fase di crisi tutti sono capaci di tagliare i costi peggiorando la qualità dei servizi sociali. La vera sfida è fare l'opposto. Stephen Goldsmith
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 15/04/2012 16:04:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Esempio spannometrico perfetto! L'Italia non sarà mai competitiva o quantomeno appetibile, anche se l'operaio Italiano arrivasse a guadagnare come quello Cinese, per due motivi fondamentali, un cuneo fiscale troppo elevato (opinabile) un preteso guadagno da parte dell'imprenditore (certo). E' successo sulla mia pellaccia! L'imprenditore X commissionato da (LV...Luigi qualcosa francese[;)])a produrre scarpe e borse per suo conto con royalty fissa al tot% (quindi margine di guadagno variabile per l'Imprenditore Italiano) inizialmente produce nello stabilimento Italiano, successivamente esporta l'80% della produzione all'estero (solamente per lucrare un miglior profitto) ma poter affermare un presunto made in Italy. Il tutto andato in onda sulla Rai un paio di anni fa. L'imprenditore paga dei tecnici mercenari (io[xx(]) e li manda all'estero a gestire lo sviluppo aziendale e la successiva produzione, pagandolo cifre che si aggirano attorno ai 15/20mila euro mensili. Non hai vita, precludi lavoro ad altri connazionali, sei e sarai sempre uno sporco mercenario alla mercè di un imprenditore avido e senza scrupoli! No grazie, non fa per me, ma la realtà purtroppo è questa. Daniele
quote:Risposta al messaggio di paolof inserito in data 15/04/2012 16:44:03 (> non l'ho detto io .. ho solo fatto copia e incollaVisualizza messaggio in nuova finestra
)>
cosi
id="red">id="size4"> CIAO ! elio.m Roma [IMG][/IMG] [IMG]http://i44.tinypic.com/kokqp.gif[/IMG]