Domanda per commercialisti:cosa deve fare un artigiano che chiude la propria azienda?Basta richiedere la chiusura della p.iva?Che sia aperta da 30 anni o da 2,cambia qualcosa?E le attrezzature?E i furgoni?Quanto può costare?Oggi parlavo con uno che dice di non poterla chiudere perchè costa troppo!ora tutto mi sembra possibile,ma mi suona strano.
Grazie a chi mi chiarirà un pochino le idee.
Uun pò di contabilità nè, sò, si deve chiudere e comunicare ai vari enti non solo la partita I:v.a. la cessata attività, prima però si deve vedere le attrezzature e macchinari intestati alla ditta. E' un pò più problematico se è una società rispetto a una ditta individuale. I costi forse si intendono perchè vendendo a terzi incassi e quindi ci deve pagare le tasse, per il lato burocratico basta mandare una raccomandata a.r. ai vari enti o andare di persona.
Ciao , io sono un'artigiano e questo discorso purtroppo lo sento tutti i giorni .
I "costi" che solitamente si considerano esosi per un eventuale chiusura solitamente vengono identificati nel dover pagare e quindi chiudere tutte le posizioni bancarie che solitamente sono caratterizzate da gravi debiti .
Moltissime aziende in questi anni sono andate avanti solo con finanziamenti dati da banche o dagli stessi titolari che hanno messo nelle casse dell'azienda i loro risparmi .
Poi nel conto vanno messi anche i costi per liberare il capannone o quelli di eventuali danni arrecati alla struttura se in affitto .
Ultimo aspetto , il costo di un fallimento morale .
Chiudere un'azienda in cui si sono investiti anni di fatica , soldi e speranze per il futuro è sempre percepito come un fallimento sia economico che di vita .
ciao luigi
Anche io sento spesso questo discorso,sono un artigiano anche io,pittore edile,in questo momento in "ferie".Ma sento anche molti che si lamentano di tutti i filibustieri che nascono da un giorno all'altro,cambiando la propria ragione sociale e mettendosi a fare lavori che non sono capaci,a prezzi che non si capisce come facciano ad andare avanti(ma io,come molti,so come fanno)e scombussolando ulteriormente un mercato già di suo molto malmesso,aggrovigliato malamente dalla burocrazia(che più viene complicata e più viene aggirata) e dalle difficoltà proprie.Sinceramente non so più cosa pensare,si vive alla giornata,la politica è lontana anni luce dalla realtà del paese,e i problemi come al solito sono tutti nostri.Personalmente credo che i nostri politici non abbiano idea di quanto costi la vita oggi,e neanche di quanto costi lavorare onestamente,e quindi di risolvere i veri problemi non se ne parla.Un Max deluso....
Comunque,mi diceva che per fortuna debiti non ne hanno,solo crediti,e molti.Solo che il padre è in pensione da 4 anni(ma in regola con l'inps,lavora ancora fino al 5°)e il figlio avrebbe trovato un posto da dipendente.Il furgone è vecchio,attrezzatura valida,ma di poco valore,capannone zero,insomma una classica piccola aziendina artigiana che ha sempre fatto il suo dovere anche tributario,e che viene strozzata dal sistema moderno,dove devi essere puntuale nella realizzazione del lavoro,ma per pagare c'è tempo,e intanto si fa da banca ai cosidetti "imprenditori" edili(non tutti per fortuna,ma moltissimi).
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