Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di ezio59 del 04/06/2019 alle 09:17:08Infatti... se le cose vengono fatte bene succede questo:
Il vicino che rende la vita impossibile rischia il procedimento penale Le liti fra condomini sono continue ed a volte violentissime. Si va dal semplice episodio ai litigi sempre più frequenti e punitivi fino al vero e proprio stalkingcondominiale. Il reato è punibile penalmente con la reclusione fino a 4 anni, ma la vittima cosa può fare? Cominciamo con il definire lo stalking condominiale: si definisce tale l'insieme degli atti persecutori che incutono ansia, timore e che arrivano a modificare le abitudini di una persona. I presupposti per incorrere nel reato di stalking condominiale sono due: · la persecuzione deve provocare nella vittima ansia, paura e disagio o addirittura costringerla a cambiare le proprie abitudini; · la persecuzione deve essere reiterata: non basta dunque un solo episodio ma deve perdurare nel tempo. Non basta, quindi, una singola discussione o un fatto isolato riconducibile a molestia. Come difendersi dallo stalking condominiale I passaggi che la vittima può intraprendere per far smettere gli episodi di stalking sono sostanzialmente tre. Il primo passo, mediatore, è sicuramente quello di invitare il molestatore a smetterla tramite raccomandata a/r in cui si metterà in copia anche l'amministratore di condominio. Ci si può anche rivolgere alla Questura presentando un ammonimento presso la Polizia. Se il questore riterrà valida la domanda potrà convocare il vicino stalker ed ammonirlo verbalmente, informandolo di quello che potrebbe succedere se dovesse perpetrare la sua azione. Ultimo passaggio è la querela. Per questo passaggio – senza dubbio il più duro – servono però registrazioni, testimoni e tutto ciò che può essere utile nel far capire che gli episodi non sono isolati ma continuativi. In questo caso, poi, il giudice deciderà le misure da prendere: potrebbe dire al vicino molesto di non avvicinarsi oltre 500 metri da voi o addirittura di cambiare casa.
https://www.agi.it/cronaca/vigi...
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 04/06/2019 alle 10:36:10Certo che a sto mondo la gente strana non manca. Ma un formattone al cervello del tipo ?
Infatti... se le cose vengono fatte bene succede questo: Importunava la vicina con canzoni oscene, ex vigile allontanato dal paese.
In risposta al messaggio di morodirho del 03/06/2019 alle 16:22:28ma le caldaie sono a norma?
vorrei chiarire i fatti.Meta' di questa bifamiliare è stata venduta ,mentre l'altra meta' è stata ereditata dalla persona che la abita tutt'ora.Lo scantinato è diventato ''parte comune , quindi al 50% ciascuno.in una partedi questo 50& c'è un piccolo locale ( di proprieta' dell'erede) in cui si trova la caldaia dell'altro propietario .Siccome da questa caldaia parte un tubo acqua calda ,(inutilizzato) che alimentava un lavello il sig .in questione vuole citare in giudizio l'erede perchè sostiene che se usa l'acqua calda ''gli ''ruba il gas'' .Ora l'acqua calda è stata scollegata ma il sig, insiste nel dire che negli anni precedenti in pratica c'è stato un ''furto di gas '' ,nonostante che l'acqua calda non sia mai stata utilizzata.SIinceramente a me sembra una persona da ricoverare ,ma intanto continua ad aggredire ,anche fisicamente, l'altra propietaria che vive nel terrore che venga citata in giudizio
In risposta al messaggio di lexion del 04/06/2019 alle 11:44:02finito venerdi l'intervento del servizio distribuzione gas che ha rilasciato una dichiarazione di idoneita', questa mattina esposto ai carabinieri per le continue molestie subite dalla sig. con il suggerimento di chiamare immediatamente alla prossima occasione, con la promessa di un intervento rapido , vista la testimonianza dell'idraulico anch'egli aggredito durante l'intervento di messa a punto della caldaia della sig..
ma le caldaie sono a norma? vi sono le porte tagliafuoco? I dispositivi di sicurezza sono installati? No perchè visto che si parla di scantinato non vorrei fosse tutto alla viva il parroco
In risposta al messaggio di morodirho del 03/06/2019 alle 16:22:28Hai scritto:
vorrei chiarire i fatti.Meta' di questa bifamiliare è stata venduta ,mentre l'altra meta' è stata ereditata dalla persona che la abita tutt'ora.Lo scantinato è diventato ''parte comune , quindi al 50% ciascuno.in una partedi questo 50& c'è un piccolo locale ( di proprieta' dell'erede) in cui si trova la caldaia dell'altro propietario .Siccome da questa caldaia parte un tubo acqua calda ,(inutilizzato) che alimentava un lavello il sig .in questione vuole citare in giudizio l'erede perchè sostiene che se usa l'acqua calda ''gli ''ruba il gas'' .Ora l'acqua calda è stata scollegata ma il sig, insiste nel dire che negli anni precedenti in pratica c'è stato un ''furto di gas '' ,nonostante che l'acqua calda non sia mai stata utilizzata.SIinceramente a me sembra una persona da ricoverare ,ma intanto continua ad aggredire ,anche fisicamente, l'altra propietaria che vive nel terrore che venga citata in giudizio
In risposta al messaggio di Al Ula del 04/06/2019 alle 15:00:37la casa in questione era stata costruita dai genitori della sig,era composta da due appartamenti e l'impianto idraulico era uno solo ,visto che alla morte dei genitori un appartamento sarebbe passato alla sorella della sig. in questione.Purtroppo la sorella ha venduto l'appartamento a questo tizio ( tra l'altro è un avvocato) il quale ,dalla data dell'acquisto ,circa 5 anni fa sta scatenando lotte furibonde per ogni questione inpratica intimidendo la sig. che avrebbe intenzione di vendere e andarsene Purtroppo quando arriva un probabile acquirente lo aggredisce ,e lo interroga facendolo scappare .
Hai scritto: ..Per come la vedo se fossi al posto della sig. gli toglierei la caldaia , poi che la metta dove meglio crede, solo che il nuovo acquirente pretende che il lavoro venga pagato dalla sig.Se fossi al suo postolo avrei gia messo a cuccia Bisogna fare attenzione che non esista una servitu' per la caldaia a favore del nuovo proprietario e, se la villa bifamiliare fosse stata suddivisa in seguito alla sua costruzione, e’ facile che ci sia; purtroppo le servitu' a volte sono delle grane non facili da sbrogliare. Dici che la signora non dispone di grosse possibilita’ finanziarie ma, se ci fosse la servitu', l'unico modo per lei per uscirne fuori sarebbe proprio quello di farsi carico dello spostamento della caldaia sempre che il nuovo proprietario sia d'accordo a rinunciare alla servitu'; le servitu’ infatti decadono solo se il beneficiario accetta di farne a meno e ci sono persone che non accettano per puro dispetto. Il tutto dovra' poi essere ufficializzato onde evitare altre grane in futuro. Nel caso invece in cui la caldaia rimanga nel locale attuale, il nuovo proprietario dovra’ contribuire alle spese per qualsiasi lavoro venga effettuato nello stesso come stabilito proprio dalla legislazione in merito alle servitu’. Ne so qualcosa perche’ la casa dove abito e’ nata da una suddivisione di un immobile fatta male anni fa in due unita’ distinte; le scale interne di accesso alle due unita’ sono al catasto di mia proprieta’ ma la seconda unita’ ha una servitu’ di passaggio pur avendo, la stessa, un ulteriore ingresso diretto dalla strada; inoltre il loro contatore e’ ubicato nella scala di mia proprieta’. Quando ho ristrutturato la casa ero disposto a pagare lo spostamento del contatore e a dare dei soldi ai vicini quali indennizzo per chiudere la porta e annullare la servitu’ (che per fortuna non usano mai dato che non ci abitano) ma loro hanno rifiutato ribadendo che la servitu’ e’ un loro diritto cui non intendono rinunciare. Purtroppo ho dovuto metterci un avvocato per far capire loro che una servitu’ comporta anche dei doveri e alla fine sono almeno riuscito a farmi rimborsare il 50% delle spese di ristrutturazione della scala (ammontare per fortuna ben piu’ alto di quanto ho pagato l’avvocato) e mi danno un piccola cifra forfettaria annuale per la pulizia. Il tutto e’ ora gestito da una scrittura privata che dovra’ essere comunicata ad eventuali nuovi proprietari.
In risposta al messaggio di morodirho del 04/06/2019 alle 20:02:58Questo o è un avvocato fuori di testa, oppure è solo uno fuori di testa, ma siete sicuri che sia un avvocato?
la casa in questione era stata costruita dai genitori della sig,era composta da due appartamenti e l'impianto idraulico era uno solo ,visto che alla morte dei genitori un appartamento sarebbe passato alla sorella della sig.in questione.Purtroppo la sorella ha venduto l'appartamento a questo tizio ( tra l'altro è un avvocato) il quale ,dalla data dell'acquisto ,circa 5 anni fa sta scatenando lotte furibonde per ogni questione inpratica intimidendo la sig. che avrebbe intenzione di vendere e andarsene Purtroppo quando arriva un probabile acquirente lo aggredisce ,e lo interroga facendolo scappare .
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 04/06/2019 alle 21:21:32Se avesse ragioni sufficienti un avvocato avrebbe già fatto valere le sue ragioni nelle sedi più opportune. Il fatto che la metta in caciara non depone a suo favore.
Questo o è un avvocato fuori di testa, oppure è solo uno fuori di testa, ma siete sicuri che sia un avvocato? P.S. La sua potrebbe essere una strategia precisa con l'intento di far svendere alla donna il suo appartamento.
In risposta al messaggio di morodirho del 05/06/2019 alle 08:25:23Come ha detto dani, se è avvocato avrebbe tutti i mezzi per farsi valere. Per me è un azzecca garbugli con mire espansionistiche.
è un avvocato ma non esercita, lavora in uno studio legale , mentre dovrebbe essere ricoverato ,purtroppo hanno chiuso i manicomi e questo è il risultato
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