quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 22/05/2014 17:47:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ma dai, ragioni come quando si sosteneva che la terra fosse piatta.[:)] Ai tempi di tuo nonno non vi era ne acqua ne luce in casa ... Oggi comunichi a distanza di chilometri utilizzando solo le dita. Che poi non tutto il progresso venga utilizzato in modo etico sono d'accordo ma io ai tempi della clava per procurarmi il cibo non vorrei tornare . Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 22/05/2014 20:29:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Probabilmente , da come parli,la povertà attorno a te non l'hai mai vista. Sei fortunato. Ciao. Bruno[:)][:(]id="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di arcagia640 inserito in data 23/05/2014 11:51:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> tutti lavori cha a mano non si potrebbero fare ... anche io lavoro in ambito industriale e vedo dei capolavori che affascinano... traslo velocissimi che gestiscono parhceggi automatizzati , sistemi a telecamera che controllano i blister di pillole al ritmo di migliaia l' ora... Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 23/05/2014 10:36:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> figlio di operai ho sempre sgobbato , a 48 anni lavoro con piu' passione di quelli che ne hanno la meta' e giustamente oggi raccolgo. non ho mai visto la poverta' dovrei sentirmi in colpa ? pero' non andiamo OT ok ? [;)] Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 23/05/2014 13:43:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Hai ragione. Non andiamo Ot. , però non venirmi a fare il paragone con gli OPERAI addetti alle costruzioni delle Piramidi[:D][;)]. Brunoid="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 23/05/2014 14:06:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> caro Bruno, dato che non siamo su extra cercherò di esprimere i concetti senza innescare inutili polemiche. Penso che l'evoluzione delle noste nazioni e le tecnologie nuove tenderanno sempre più a far scompariere tutti quei lavori in cui servono le "braccia" che saranno relegate a ambiti sempre più ristretti e a personale sempre più "economico". pensare di competere con nazioni che accettano sistemi di vita a noi impensabili con le stesse armi ci vede perdenti senza alcuna possibilità. Esistono principi per i quali ci deve essere un buon bilacimento fra costi e benefici perchè una qualsiasi azione venga attuata. Io sono dalla parte che tu vedi come "affamatrice", negli anni ho ridotto il personale aumentando altresi l'efficenza, questo non mi fa uno sfruttatore, ma solo uno che si è adeguato all'evolversi dei mercati, se avessi voluto contrastare tale evoluzione non avrei il doppio del personale ma, non esisterei più. Chi è restato si è sempre più specializzato ed ha una condizione migliore in proporzione. Il segreto non è cercare di disincentivare il progresso ma, cercare di prevenirlo ed essere più competitivi avere prodotti migliori e pensare che ogni azione verso il bene dell'azienda porta nel lungo periodo nuova occupazione, mentre ogni boicottamento la fa perdere. Lasciare passare un pezzo mal fatto in effetti colpisce solo in minima parte il "padrone" ma soprattutto il lavoratore che vedrà l'azienda lentamente ridursi e quindi l'occupazione. Quella categoria che cerchi strenuamente di difendere la vedo solo minimamente ancora impiegabile nella grande industria ma , dovrà riciclarsi in lavori che sposano meglio l'unicità del singolo lavoro, resteranno quelli che si troveranno nicchie insostituibili di occupazione. Oggi riuscire a togliere i mille vincoli della burocrazia e i sistemi protezionistici che non proteggono ma, creano mille intoppi sarebbe già un grande passo avanti per la crescita e quindi l'occupazione. di utopie son lastricati i sogni.
quote:Risposta al messaggio di azur54 inserito in data 23/05/2014 15:50:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io non contesto il progresso e mi pare di averlo chiarito[:)] però tu stesso affermi (quelli che sono rimasti....)il che significa che gli strumenti tecnologici emarginano sempre più il lavoro manuale. Per me questo va benissimo, anche perché diversamente chi non si rende competitivo sul mercato inevitabilmente sarebbe destinato a soccombere. Però tutto questo crea un problema cioè posti di lavoro in meno , gente a spasso. E le opportunità che si creano oggi nel mondo del lavoro sono limitatissime e comunque riservate a nicchie di specialità. Oggi con una laurea sei a spasso, un tempo con un diploma eri una persona ricercata sul mercato. Per cui se non si trova un punto di equilibrio tra progresso tecnologico e vite delle persone si arriverà al punto che Tu ,imprenditore, da casa premerai un pulsante e tutto si metterà in funzione, zero personale zero problemi massimo utile per chi preme il pulsante nessun vantaggio per le persone. Fino a pochi anni fa i posti persi dall'industria erano quasi tutti assorbiti dai servizi, ora non è più così anche in quei settori la tecnologia rende sempre meno utile la persona .Io penso che una soluzione si debba trovare, a meno che non si vada tutti a distribuire volantini pubblicitari[:)]. Bruno id="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 23/05/2014 19:00:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La macchina serve solo ad alleviare la fatica fisica ma l' uomo e' e resta insostituibile. Coloro che utilizzano in modo massiccio la manodopera anche quando si potrebbe evitare altro non fanno che sfruttarla. I Cinesi in gran parte lavorano per una ciotola di riso. Ti sembra dignitoso ? Ti sembra equo ? Scrivi che le grandi macchine agricole tolgono braccia all agricoltura. Per caso sono,terminate le terre da coltivare ? Non direi proprio e' che la gente non ha piu voglia di spaccarsi la schiena 12 ore o,piu a raccoglier pomodori per mettere assieme pranzo e cena. Quelli che lo fanno ( sopratutto extracomunitari) lo fanno perche' non hanno di meglio. Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 23/05/2014 20:27:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ma tu hai consapevolezza del tasso di povertà nel mondo e nel nostro Paese?. Se si, dimmi quali vantaggi sta portando il progresso. Forse , e mi sembra strano non lo si capisca o non lo si voglia capire, bisognerebbe rivedere un po' le cose, perché se da una parte è vero che i lavori di fatica stanno scomparendo è altrettanto vero che NESSUNO sa o vuole ricollocare sui mercati le persone. In sostanza NON c'è più lavoro , duro o leggero, e nessuno è in grado oppure non vuole trovare una soluzione al problema . Mica tutti nascono con talenti tali da rivoluzionare le cose. I più sono persone "comuni" che svolgono lavori "comuni" banali che , se privati di quei lavori, non troveranno più alcuna collocazione. Allora il problema NON è il progresso in se stesso(anzi ben venga) bensì come mettere il progresso al servizio delle persone e non far si che il progresso diventi benessere per pochi e vita grama per moltiid="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di Kurt inserito in data 22/05/2014 15:09:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ...ma perchè che male sarebbe se restassimo ancora all'aratro coi buoi? Tutto sommato coloro che hanno "traianto l'aratro coi buoi" hanno vissuto lo stesso e, forse, ovvero sicuramente meglio di noi!! Concordo comunque in TOTO con Brunob....
quote:Risposta al messaggio di francarmen inserito in data 24/05/2014 10:44:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> senza andar lontano, prova un settimana in un paesino della Romania con case fatte di terra e rigorosamente senza riscaldamento, il"bagno" che è un buco in fondo al giardino,l'acqua la vai a prendere a piedi con i bidoni in piazza per lavarti la scaldi sul fornello vanghi l'orto con la zappa col manico fatto in casa se vuoi arare cerchi qualcuno col cavallo se devi tagliare una pianta affila bene l'ascia o la sega se hai un problema dimentica telefono/ino e a piedi vai a cercar aiuto. Io per curiosità l'ho provato, i primi 2 giorni sono affascinanti...sembra il ritorno alla natura...dal terzo in poi finita la novità si percepisce perfettamente quanto sia scomodo catapultarsi indietro di 100 anni. di utopie son lastricati i sogni.
quote:Risposta al messaggio di azur54 inserito in data 24/05/2014 12:15:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quoto e la uso anche come risposta al precedente post di Bruno che evidentemente confonde il progresso tecnologico con le politiche economiche. Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di azur54 inserito in data 24/05/2014 12:15:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se rapporti e cnfronti il tutto alle comodità che ci offre la tecnologia, SI! E' certo che ci si trovi male... Il mio asserire che tutto sommato l'era del "Traino dell'aratro coi buoi" faceva comunque vivere e vivere bene è rapportato a tutt'altra "tecnologia"! Insomma, per me, ho sempre sostenuto che portare l'acqua in casa anzicchè andarla ad attingere al pozzo non è certo segno di "CIVILTA'"! come molti voglio intendere...:un indio di una tribù sperduta che non conosce gli acquedotti e non ne sa manco il suo significato, forse vive senz'altro meglio di noi che li conosciamo!!
quote:Risposta al messaggio di francarmen inserito in data 24/05/2014 15:36:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> scusa ma, io mi tengo il miscelatore con la calda e fredda termostata [:)][:)][:)][:)][:)] di utopie son lastricati i sogni.
quote:Risposta al messaggio di azur54 inserito in data 24/05/2014 17:58:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>anch'io mi tengo il miscelatore,pero' poi non lamentiamoci se l'acqua è cara,se il gas è caro(fino a che Putin ce lo da),se la corrente è cara e per pagarla al prezzo richiesto le aziende soffrono e non riescono a competere,se per avere il gasolio dobbiamo dare oltre il 50% allo stato che ci strangola con altre tasse,e che per questi motivi si debba andare in Romania ,dove l'acqua la prendi con il secchio,dove costa meno,e dove vanno i ns. industriali che fuggono all'estero.[^][^][^] aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 24/05/2014 20:32:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> sei assolutamente ot ma, giusto per risponderti l'acqua è cara per gli sprechi infiniti ed il resto perche dobbiamo mantenere una quantita di gente inutile infinita. di utopie son lastricati i sogni.