In risposta al messaggio di navarre del 08/01/2016 alle 01:14:04
Diciamo che esiste una possibilità remota che la formattazione non elimini il virus e cioè che il rootkit venga istallato nel Bios! Cosa peraltro molto difficile nei pc non troppo datati e che richiederebbe forse un accesso diretto alla macchina da infettare. Gianluca & C.
Ed in quel caso non c'è cambio di HD che tenga..
https://capitanlento.wordpress....
TequiIn risposta al messaggio di Tequi del 08/01/2016 alle 07:52:51
Ed in quel caso non c'è cambio di HD che tenga.. Tequi
Riprendendo la questione virtualizzazione, ho fatto parte di un gruppo di test al lavoro. Ero partito molto scettico, e devo dire che pur essendo la macchina virtuale in remoto, non andava affatto male, non certo come una super pc sul tavolo, ovviamente ogni tanto con dei momenti di pausa, ma in generale assai meglio di quanto pensassi. Peraltro è anche un modo di risolvere le compatibilità dei sistemi.
In risposta al messaggio di alexia76 del 08/01/2016 alle 09:15:36
Mah... se un virus ti va nella firmware del bios (casi visti finora=zero forse e' piu leggenda metropolitana).... mi sa tanti cari saluti al bios della mainboard e non si pone nemmeno il problema disco da cambiare.... siva direttamente di piastra, magari processore e ram, reinstallazione etc... Piastre madri un attimo piu evolute hanno il crash recovery bios che autoripristinano quello originale. Quindi non darei per possibile nemmeno questa eventualita'. Per me e' una bufala. Io cmq vengo ancora prima del win95/98 vengo dalla vecchia scrittura tutta manuale via msdos, manco esisteva il prompt. MsDos comando nativo e via... si faceva tutto da li'... fdisk, format... etc etc e tutto in lingua inglese. Non c'era ancora la lingua italiana del sistema. Ho iniziato prestissimo pero'. Non sono poi moltissimi che sanno esattamente come muoversi per installare un sistema pulito e full performance o togliere virus. La maggiorparte sono smanettoni da sottoscala e fruitori di info rubate sui forum qui e la'.
Per esserci ci sono ma di difficile e poco proficua diffusione:

In risposta al messaggio di navarre del 08/01/2016 alle 10:51:30
Per esserci ci sono ma di difficile e poco proficua diffusione: Quindi concordo sul fatto di non buttare un disco fisso ogni volta che prendiamo un virus! Gianluca & C.
Se faccio un virus debbo avere una più ampia possibilità di vittime. Per cui debbo sfruttare una vulnerabilità diffusa.
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/01/2016 alle 11:07:19
Se faccio un virus debbo avere una più ampia possibilità di vittime. Per cui debbo sfruttare una vulnerabilità diffusa. Non per nulla posso sfruttare un desktop windows o un server linux, che nei rispettivi campi sonoalla massima diffusione. Ora, posso supporre che i bios siano copiati un po' uno dall'altro, per cui in teoria potrebbero avere le stesse falle, ma in pratica ogni modello di mainboard ne avrà uno leggermente diverso con vulnerabilità differenti. bastano poche settimane per avere un bios diverso. Cosa faccio, mi compero migliaia di mb, ne trovo i bios e cerco le debolezze oppure lavoro a livello di sistema operativo ? Già oggi è più difficile con il sistema operativo, in quanto dal monopolio windows si è passati a una gamma di dispositivi differenti, pensiamo a tutto il mondo mobile, con mille versioni di andorid, windows, robaapple, blackberry, etc ... Una volta il virus era vandalismo di chi voleva mostrare il suo estro, oggi lo si fa per soldi, questo virus serve a guadagnare. A mio avviso al vandalo conviene salire, non scendere di livello, attaccare un browser o addirittura un plugin piuttosto che il sistema, così da beccare più vittime possibile. Anzi, ancora meglio se si sale ancora di livello, e si becca il cervello di chi sta dietro al tastiera, quello è attaccabile anche se sotto le dita hai un super-mega-apple o ultra-linux. A mio avviso è per quello che è poco probabile un attacco a livello di bios. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
, e si becca il cervello di chi sta dietro al tastiera, quello è attaccabile anche se sotto le dita hai un super-mega-apple o ultra-linux. A mio avviso è per quello che è poco probabile un attacco a livello di bios. Giustissimo e pare funzionare alla grande, altrimenti non arrivavano di continuo (ancora!) mail dai più noti istituti di credito, Equitalia, Poste, agenti di riscossione, lotterie ecc. ecc.
http://www.corriere.it/tecnolog...
https://capitanlento.wordpress....
TequiIn risposta al messaggio di navarre del 08/01/2016 alle 10:51:30
Per esserci ci sono ma di difficile e poco proficua diffusione: Quindi concordo sul fatto di non buttare un disco fisso ogni volta che prendiamo un virus! Gianluca & C.
parli di virus in UEFI bios che sono le nuove generazione di bios dove sta dentro registrato il seriale di windows. Non mettono piu l'etichetta ma inseriscono il seriale nella uefi con buona pace di chi reinstalla in fai da te che spesso non ci tira piu fuori il codice. Cmq i medio vecchi pc non avevano il uefi. E' arrivato con win8 quel tipo di bios.
In risposta al messaggio di Tequi del 08/01/2016 alle 11:43:44
L'utonto è il primo problema.. da sempre.. Tequi
Ti riquoto... il problema e' quasi sempre l'utente per 2 motivi: il primo risparmia perche' gli antivirus a pagamento servono a nulla (non ci pensa che le marche di antivirus fanno la versione free ed una a pagamento annuale?), il secondo.. che appena arriva una mail da istituto di credito apre tutto e di piu dando i propri codici pure.
