In risposta al messaggio di nasofino del 01/02/2019 alle 10:17:56Il topic è stato ripulito.
Paolo Quando c'è una meta anche il deserto diventa strada
In risposta al messaggio di Team di Moderazione del 01/02/2019 alle 19:02:26Complimenti per il vostro intervento
Il topic è stato ripulito. Il Giorno della Memoria è passato da pochissimo e riteniamo questo topic un segno di rispetto e commemorazione, per questo lo abbiamo permesso e spostato qui. Chi vuole esprimere un pensiero ocordoglio lo faccia. Chi vuole parlare di altro sa come e dove aprire una discussione. Date le incivili volgarità che abbiamo appena tolto, chiunque, provocatori o provocati, si riproponga di rifarlo sarà eliminato senza ulteriori avvisi. E volentieri. Il Team di Moderazione.
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di ezio59 del 01/02/2019 alle 21:17:50In uno dei miei primi viaggi col camper, più di venti anni fa, passai per la cittadina di Mauthausen lungo il Danubio, decidemmo di visitare il lager, salendo sulle colline passamo da un ridente e verde paesaggio della cittadina ad un arido e grigio complesso che sovrastava le alture.
Avendo avuto un padre che si è stato internato due anni a Birkenau sono contento di non aver letto quello che c'era scritto. Un ringraziamento alla moderazione e ONORE a tutti quelli che sono stati sfortunati.
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 01/02/2019 alle 22:05:27Ricordo proprio a Mauthausen un video che proiettavano prima della visita, mi colpì molto una frase scritta sul muro “Se Dio esiste deve chiedermi perdono”....
In uno dei miei primi viaggi col camper, più di venti anni fa, passai per la cittadina di Mauthausen lungo il Danubio, decidemmo di visitare il lager, salendo sulle colline passamo da un ridente e verde paesaggio della cittadinaad un arido e grigio complesso che sovrastava le alture. La nostra visita fu agevolata da una guida di origini portoghesi che parlava bene anche l'italiano, era uno dei tanti ex internati e l'italiano lo aveva imparato dai tanti nostri connazionali internati insieme a lui. Fu una cosa a dir poco straziante, ci fece vivere una giornata tipo di un internato, mia figlia non pronunciò una parola fino al giorno dopo, tale era il magone che le era venuto. Ogni volta che ne ho l'occasione posto sempre quanto scrisse Primo Levi, per non far perdere la memoria di ciò che fu. Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per un pezzo di pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.
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"Viaggio per vedere non per viaggiare"