Dagli all'autonomo

Comprendo sia il negozio, Località turistica - Venezia - giornate dalle 10 alle 20 continuato con un ora andata + una per il ritorno a casa 365 giorni anno, si sta a casa solo in caso di ricovero ospedaliero o influenza con almeno 38 di febbre...[B)] fortuna che mi posso alternare con la sorella e i giorni liberi servono anche per andare dal commercialista o in banca... Sia il problema del cancro al seno vissuto con mia moglie[B)] la mia creatura:

http://web.tiscali.it/xplorerba...

che volete che sia, tanto gli autonomi sono tutti evasori, quindi possono permettersi di stare a casa senza stipendio e curarsi nelle migliori cliniche con i soldi che hanno evaso. questo è il pensiero della gente comune.

Essere imprenditore non è un obbligo.. lo si può fare come no. Non ve l'ha ordinato il medico. Io ero imprenditore ad un certo punto non ce l'ho più fatta, non staccavo mai. Sono passato dall'altra parte della barricata. Guadagno meno ma vivo meglio. Tequi www.sv-italia.it/forum

essere autonomo ha dei vantaggi e degli svantaggi ma per chi non lo sapesse la forbice del guadagno rispetto al lavoro dipendente si oramai ristretta parecchio rispetto a 10/15 anni fa .il nero è fisiologico perché dichiarando tutto, almeno io potrei chiudere bottega anche domani figurarsi se poi dovessi pagare l'affitto dello stabile in cui lavoro.

quote:Risposta al messaggio di Tequi inserito in data 14/07/2014  12:03:36 (

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)>

> Però i cittadini dovrebbero avere pari diritti. Gianluca & C.

Last Navarre & Beau Isabeau

quote:Risposta al messaggio di Tequi inserito in data 14/07/2014  12:03:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> ok, andiamo tutti a fare i dipendenti. ma aspetta un'attimo, se tutti fanno i dipendenti, chi saranno i datori di lavoro?

quote:Risposta al messaggio di impiegatodelvolante inserito in data 14/07/2014  12:19:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Lo Stato... quindi tutti dipendenti statali Stefano

Credo che il problema non sia la mancanza di entrate nel periodo di malattia in quanto si possono fare anche delle assicurazioni, ma la perdita di clienti in caso di lunghe malattie che può portare anche alla chiusura. Anche il dipendente però non è che è assicurato a vita, ma li è solamente la perdita di stipendio. ----------------------------------------------------------- Quello che cerchi è dentro di te. Altrimenti nel frigo

quote:Risposta al messaggio di Grinza inserito in data 14/07/2014  12:29:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> e cosa paghiamo a fare l'imps? per fare anche un'altra assicurazione? e cosa credi che ti dia l'assicurazione aggiuntiva? due dita negli occhi. è vero che hai in base a quanto versi. ma visto che DEVO pagare lo stato per l'assistenza sanitaria, non posso pagare anche molto l' assicurazione,già non rimane attaccato quasi niente alla fine del mese, e se quel poco lo devo dividere tra tasse a assicurazione, mi conviene fare il clandestono, almeno mi danno 45€al gg, un tetto e del cibo; in più posso permettermi di delinquere senza pagar pegno. poi il resto del tuo ragionamento, fila liscio come l'olio[;)][:D]

[quote]Risposta al messaggio di impiegatodelvolante inserito in data 14/07/2014  11:59:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)[/quote invece io sono convinta che si debba modificare questo aspetto e questo a chi tocca? associazioni di categoria e politici. giustissima la protesta della signora e con lei dovrebbero scendere in piazza tutti e far sentire la propria voce elena

non voglio condannare ne difendere nessuna categoria,solo per chiarire alcune cose:quando lavoravo in concessionaria,avevo il contratto di lavoro del commercio,per cui la malattia era pagata interamente SOLO per i primi tre giorni,dal quarto al decimo solo il 50%,questo ti obbligava a chiudere in fretta la malattia per non perdere soldi.Quando poi un mio collega di lavoro fu colpito da un infarto DEVASTANTE dopo sei mesi fu richiamato al lavoro (nonostante fosse ancora convalescente ) se voleva evitare il licenziamento.Era il fratello del capo officina ed era in ditta da 30 anni.[:(][:(]di cosa stiamo parlando,l'INPS paga, 'come gia' sottolineato, in base alla dichiarazione dei redditi, ed è noto che NORMALMENTE il dipendente guadagna moooooolto di piu' del titolare.[:(!][:(!]Per quello che mi riguarda ho fatto trenta giorni di malattia in 43 anni,ho lavorato sabati e domeniche e anche nottate per finire i lavori e dar modo al cliente,camionista,escavatorista ,pescatori che hanno bisogno di lavorare, per cui questi discorsi con me non attaccano.Se poi andiamo nel particolare,a Venezia i commercianti fanno prezzi da rapina,basta fare un salto in zona per rendersene conto. aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.

quote:Risposta al messaggio di navarre inserito in data 14/07/2014  12:19:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Faccio un esempio.. Decido di comprare casa.. il parco di monza è bellissimo. Trovo una villa e me la compro, sono strafelice. Poi arriva la primavera e l'autodromo entra nel vivo delle sue manifestazioni. Un baccano d'inferno tutti i we. Intento causa all'autodromo per disturbo. Faccio la causa e perdo, il giudice mi dice, giustamente, quando hai comprato casa l'autodromo c'era già ed ha tutte le autorizzazioni del caso. La colpa è tua, se sapevi che ti dava fastidio il rumore dovevi pensarci prima. .... Ecco la storia dell'imprenditore.. l'imprenditore lo sa prima che in caso di malattia dovrà comunque essere al suo posto (e mi pare anche normale visto che nessuno cura i suoi interessi). Dal suo ha il fatto che se l'attività va bene guadagna di più (giustamente). Fino a quando tutto andava a gonfie vele nessuno si preoccupava della malattia ma oggi, che le cose non sono più come una volta, ecco tutti i malumori del caso. E' un rischio che si accetta quando si decide di fare l'imprenditore. Può dire bene o dire male.

quote:ok, andiamo tutti a fare i dipendenti. ma aspetta un'attimo, se tutti fanno i dipendenti, chi saranno i datori di lavoro?>

> Chi ha dei dipendenti non ha il problema di potersi assentare per una malattia (o lo ha in misura molto minore). Il commerciante che ha dei commessi può non andare in negozio per una settimana. Così come l'idraulico che ha dei lavoranti. Chi non può farlo è chi è da solo quindi l'occupazione non c'entra assolutamente nulla. Tequi www.sv-italia.it/forum

perfetto il discorso di tequi,ho lavorato 15 anni in una piccola ditta, il titolare andava spesso e volentieri in vacanza,oppure si assentava per giorni (era un appassionato di pesca) o per altri motivi personali e non aveva nessun problema a lasciare la ditta in mano ai dipendenti,di cui evidentemente si fidava,e con i quali aveva un rapporto che andava al di la del semplice PADRONE.Mi ritrovo ancora con alcuni miei colleghi e ce lo ricordiamo sempre volentieri.[:)][:)] aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.

quote:Risposta al messaggio di Tequi inserito in data 14/07/2014  12:03:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Ciao, essere imprenditore/libero professionista non è certo un obbligo, come non è un obbligo essere dipendenti e lamentarsi dello stipendio, del datore di lavoro, etc... E' una questione di mentalità, tutto qui : per me essere padrone della gestione del mio tempo vale più di tutto...guadagni ed ore dedicate al lavoro compresi. Dario

Il lavoratore autonomo,non è detto che sia per forza un'imprenditore. Purtroppo si tende sempre facilmente a fare sempre di tutt'unerba un fascio. In tutti i settori lavorativi,come in altri,vedi ad esempio politici,sindacalisti,ecc,si trovano quelli onesti e disonesti,in tutte le salse. Per quanto riguarda il futuro,l'idea che mi sono fatto,e non da oggi,è che il piccolo lavoratore autonomo,l'Artigiano,il piccolo commerciante,sono comunque,purtroppo destinati a scomparire.Il sistema cerca in tutti i modi di annientare tutto cio' che non viene "omologato"o inglobato nel Sistema stesso,fatto essenzialmente e gestito anche,dai grandi gruppi,multinazionali ecc. Non ho idea di quanto tempo occorrera',ma verra' un giorno in cui TUTTO fara' capo a pochissime Aziende.In alcuni settori cio' è gia' accaduto,anche se in pochi,credo,se ne sono accorti.Ormai nei centri commerciali e non,giovani cercano di aprire attivita' che guarda caso,per avere una qualche "chance" di riuscita devono far capo al cosidetto "Franchaising". Proprio giorni fa ho avuto conferma:Per partecipare ad una gara d'appalto per un lavoro di alcune migliaia di Euro,necessitava presentare la stessa documentazione (costi inclusi) di quella occorrente per un lavoro da unmilionedieuro.Ho chiesto chiarimenti,e mi è stato tranquillamente detto che le piccole aziende,per i piccoli lavori,non c'e' "spazio".I costi sono assurdi,la burocrazia enorme,le spese folli.Se lo possono permettere solo Aziende "strutturate" laddove qualche migliaia di Euro,non incide nel fatturato globale,ma permette di fare piccoli lavori,che sommati tra loro,producono grossi lavori. Il mondo dell'Autonomo,è aperto a tutti,non ci sono concorsi da fare.C'e' solo da lavorare(se si strova il lavoro),pagare,anche se non si fa fatturato e non s'incassa,e sperare sempre di stare bene,in salute.Non abbiamo paracadute di alcune genere,niente liquidazione,ferie pagate(da chi?)malattia,infortuni ne altro. Ti devi "arrangiare" nel modo in cui riesci. P.S. Se andate a leggere i numeri,vedrete che il piccolo commercio,l'artigianato ecc: STANNO SPARENDO. Non è tutt'oro quel che luccica. E le Grandi Multinazionali,avanzano,vedi: Fiat(ex) "ALITALIA" e INDESIT,Ciaoooooooo Non guardate le briciole,attenti all'albero che cade! Eta Beta

Gia' anche i camper stanno seguendo la stessa rotta,mi pare:marchi,tanti,prodotti? Quasi sempre copie uno dell'altro,con marchio diverso,ma sempre della stessa Az. O no? Riciao,bellagente ,meditate.... Eta Beta Camperista autonomo. [:D][:D][:D]

quote:Risposta al messaggio di eta beta inserito in data 14/07/2014  14:32:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

>ahi centrato perfettamente il problema nel giro di di pochi anni gli introiti di una piccola impresa si sono letteralmente dimezzati quasi esclusivamente per colpa della fiscalità con cui ci troviamo a combattere.anche in un campo come il mio dove i costi delle materie prime e la domanda di lavoro sono rimasti invariati non si riesce a bloccare l'emoragia della diminuzione dei ricavi.penso che ,come è gia successo ad esempio nel campo alimentare ,saranno parecchi i settori nei quali essere piccolo diventarà insostenibile.