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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 10/01/2013 09:59:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:...o seguire le vicende del paese con i notiziari>> ecco, forse questo è l'unico privilegio che mi prenderei, non supererei la scorsa alle pagine internet ed eviterei i nostri notiziari. In effetti per me la scelta Francia non vorrebbe nemmeno dire andare via, le parti limitrofe le sento quasi come "casa"; col francese remerei sopratutto con la lingua scritta. Per quello che concerne invece una ipotesi lontana, come i paesi del grande nord, invece vorrebbe dire un cambiamento categorico nella vita, nello stile, nel metodo di approccio.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
"Sì viaggiare, evitando le buche più dure.."
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 09/01/2013 20:53:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> è lontana, lontanissima, specie per me che soffro dopo una settimana che non vedo il campanile della mia città [:(] ed è appunto per questo che mi piacerebbe perchè sarebbe un sistema come un altro per poter resistere!
http://www.seiser-alm.it/it/fot...
Francescoquote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 10/01/2013 09:05:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> vedi caro Moreno a parte le diffilcolta' del caos e altro che potrebbe ofrire una citta offre caotica come Roma, ma caotica solo se vogliamo vederla nel lato negativo o positivo del traffico cittadino , addirittura nei giorni delle festivita' Natalizie il traffico era straordinariamente e sopratutto pedonale , girando a piedi sabato e domenica della Befana , nel centro i vigili si occupavano di piu' delle aree pedonali e meno del traffico automobilistico .. io comunque " ce so nato ".. e non e' che con questo voglio vantarmi , anzi desidero sempre vantarmi del mio tranquillissimo paesino il Calabria , dove i miei hanno deciso di ritornarci dopo il raggiungimento dell'arco dello svolgimento della nostra famiglia , cioe' dalla nascita di noi figli , fino al raggiungimento della loro MERITATA pensione.. in questo arco di vita i sacrifici non sono mancati sia da parte di loro genitori ,sia da parte di noi figli , una casa mattone su mattone siamo riusciti a costruircela , un lavoro ancora fino a stasera ce l'ho .. per quale motivo dovrei scappare , magari anche lasciando spazio a nuove popolazioni che vengono da altri paesi ? magari godendosi tutto questo nelle loro piccole passeggiate nel centro di Roma ?
ma capiamoci bene io ho Roma come mio esempio , ma ci sono anche Napoli, Firenze, Venezia , Milano, Torino, ,L'Aquila, Verona, Bolzano, Catanzaro , Bari , Campobasso, Palermo, Bologna, Genova , Aosta, Perugia, Udine
ecc ecc.
ciao ! eliomdiroma
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 10/01/2013 22:49:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ROMANTICONE![:X]
"Sì viaggiare, evitando le buche più dure.."
quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 10/01/2013 23:00:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ma che "ROMAnticone" !! casomai forse con questa..
ciao !! eliomdiroma
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 10/01/2013 23:11:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "Un robivecchi te chiede un po' de stracci...li passeracci, sò usignoli, che te sembrano dì, quanto sei bella..stamattina..quanto sei bella" La so a memoria![^][^] Da piccola l'ho sentita tante volte..
"Sì viaggiare, evitando le buche più dure.."
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 10/01/2013 23:11:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>ho passato 4 mesi a ROMA,e nonostante fossi militare(che non è il massimo della vita)la ricordo sempre con nostalgia,ecco perchè dicevo che siete avvantaggiati e ripeto,chi vi sloggia da li[?][?]moreno. naufragar m'è dolce in questo mare moreno
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 10/01/2013 09:33:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Guarda che dove andrei io cè posto in abbondanza, difficilmente ci sono + di 3-4 camper... Prova a vedere la foto sui miei dati personali...[;)]
Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo quote:Risposta al messaggio di fuori rotta inserito in data 11/01/2013 10:26:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La questione è proprio questa. Quanto vale la curiosità di vivere in un posto che costringa totalmente a cambiare le proprie abitudini, modi di fare, etc ... Ad esempio io ho detto Briançon, ma a dire il vero se andassimo li non è che la mia vita cambierebbe radicalmente; questo perché sarei a poco più di un'ora da casa, potrei vedere tutti i miei amici, potrei fare la spesa in italia e trovare i miei cibi, etc ... Invece quella da testare è la voglia di cambiamento, di rivoluzione della vita totale. Uno andrebbe a vivere in corea o in giappone ? Ho diversi amici che finito di studiare sono espatriati, ma non solo come cervelli in fuga, ma sopratutto in fuga dalla realtà quotidiana. Fuga non necessariamente dalla realtà economico-politica, ma anche da una famiglia opprimente, da un sistema di relazioni che non condividevano più, stimolati dalla sfida di imparare una nuova lingua, nuove abitudini, inserirsi in una nuova rete sociale. Anche io a 25 anni ero stato sfiorato dall'idea, ma le ricerche che feci ammetto furono troppo deboli e timide. Alcuni di loro dopo dopo 3-4 anni, vinta o persa la sfida, ritornarono, altri sono restati. A mio avviso comunque questa voglia di nuovo non vuol dire che non si apprezza il luogo dove si vive; anzi, delle volte vivere fuori, anche solo viaggiare come facciamo noi, fa apprezzare di più i propri luoghi. Spesso viaggiando ho scoperto proprio quanto la mia città (intendo la capitale sabauda, non il paesino dove formalmente risiedo) sia bella. Quindi io non collegherei l'amore per le nostre bellissime città e anche per molti aspetti dell'italico vivere con la voglia di cambiare. Oltretutto viaggiando per turismo o per lavoro, spesso è difficile "cogliere" i luoghi che si visitano, li si guarda come da una vetrina, dal vetro del camper, dal recinto del camping, dal non luogo dell'ufficio. Vivere quotidianamente, palpare i problemi, vedere anche le piccolezze e gli squallori quotidiani, sono cose che mancano nei viaggi, ludici o di lavoro che siano.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson