In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2022 alle 10:03:14Il problema è che non si finisce mai di imparare, forse più che andre a scuola guida bisognerebbe studiare almeno il codice civile, a me piace per molto spesso non capisco nemmeno cosa scrivono (forse lo fanno apposta a scrivere difficile)
Hai ragione, siamo fuori tema. Tuttavia frequento questo forum perché si parla spesso di norme di comportamento stradali, grandi sconosciute ai più. Ce ne fossero di forum come questo, dove, spesso, si va fuori tema per parlare di codice della strada.
In risposta al messaggio di Grinza del 05/12/2022 alle 10:37:14Sono anni e anni che studio il codice civile e non finirò mai di conoscerlo.
Il problema è che non si finisce mai di imparare, forse più che andre a scuola guida bisognerebbe studiare almeno il codice civile, a me piace per molto spesso non capisco nemmeno cosa scrivono (forse lo fanno apposta a scrivere difficile)
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 05/12/2022 alle 08:48:51Se c'è stato un morto allora c'è stato un procedimento che ha stabilito le colpe. Facile dire che il tuo amico è morto per colpa del ciclista che è passato con il rosso. Quella può essere una concausa, non la causa. Io dico che gli imprevisti ci sono sempre e se si va piano come previsto per gli incroci non si muore. Questa non è una sentenza, ma la verità, altro che sparate. A proposito le sparate come dici tu io le scrivo perchè ho la competenza per farlo, come in questo caso che hai riferito. Hai scritto all'inizio qualcosa che non si può leggere e ora ti arrampichi sugli specchi, ma quello che hai scritto rimane.
Evito di commentare i soliti commenti saccenti di Ezio (oramai siamo tutti abituati alle sue sparate) Rispondo a Jana, che giustamente ha evidenziato l'uso delle cinture di sicurezza... ho parlato di un incidente avvenuto30 anni fa con una macchina che forse aveva già una decina di anni... Le cinture sono state rese obbligatorie proprio una trentina di anni fa, non so se allora lo fossero gia. Ma questo comunque non scagiona il ciclista per il suo spregiudicato comportamento. La sentenza di Ezio invece mira a ribaltare le colpe: se avesse mantenuto la velocità adeguata ad un incrocio non sarebbe successo... quindi caro automobilista prenditela nel cu.lo e non fiatare, sei tu il colpevole se ci guardi da lassu, e non del ciclista. Il ciclista tutto può Perfetto invece l'intervento di Damasi
In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2022 alle 09:29:11si, ho sbagliato, comunque il concetto, che ho espresso dopo, è che le sentenze della cassazione valutano caso per caso in base ai dati di quel preciso provvedimento , e in nessun caso possano cambiare la legge,e che comunque la sentenza è data da un essere umano che interpreta la legge a proprio modo, grazie anche alle nebulose leggi italiane
come ti ha detto Ezio, questa tua affermazione non si può leggere Vai a vederti qual è il ruolo della Cassazione nel nostro ordinamento, e poi torna qui a commentare, grazie e ciao
In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2022 alle 09:49:35appunto, non vedo perchè lamentarsi di alcune buche, quando la situazione stradale del secolo scorso era ben peggiore
Guarda, scrive uno che la scorsa vigilia di Pasqua ha partecipato alla Parigi Roubaix per amatori: 19 settori di pavè senza mai cadere (alcuni dei quali peraltro tra due lunghe file di camperisti). Dunque noi ciclisti sulle strade accidentate ci sappiamo andare
In risposta al messaggio di chorus del 05/12/2022 alle 09:27:48La sentenza è del 2014, ma scartabellando di qua e di là non ho trovato i riferimenti precisi.
Innanzitutto ti ringrazio per questo importante contributo. Ti chiederei un'ulteriore cortesia, anzi duplice: mi daresti il riferimento della sentenza della Suprema Corte di Cassazione? Mi daresti altresì gli estremi dellapronuncia ministeriale? Grazie molte, ciao PS allego il link a un'altra sentenza della Cassazione che trattò l'attraversamento da parte di un pedone con semaforo rosso circolazione stradale - condotta dei veicoli - pedone – Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 3964 del 19/02/2014 (foroeuropeo.it) Gli avvocati penalisti mi dicono che l'approccio di un Pubblico Ministero quando c'è un incidente stradale con un ferito grave o addirittura con un decesso, qualora il deceduto avesse delle responsabilità oggettive (violazione di norme di comportamento stradale) la controparte deve provare in tutti i modi di aver usato la massima prudenza. In buona sostanza l'atteggiamento è il seguente: se tu avessi usato la massima prudenza l'altro non sarebbe deceduto
http://www.ciclistaurbano.net/b...
https://www.ilpost.it/2022/12/0...
https://ledicoladelsud.it/2022/...
In risposta al messaggio di dani1967 del 07/12/2022 alle 09:48:25Grazie dell'intervento dani, soprattutto per aver focalizzato l'attenzione su questo topic, da giorni non alimentato.
Il tema trattato piuttosto asetticamente A proposito di ciclisti nche non vanno su ciclabile Questo è il modo di vedere le cose a senso unico. Chiunque giri nelle nostre città sulle ciclabili sa benissimo quale percorsoad ostacoli siano. Tipicamente ti trovi il tizio che porta a passeggio il cagnino con lui da una parte e il cane dall'altra, su ti trovi il guinzaglio davanti. E siccome siamo in un mondo dove l'acrimonia vige sovrana, se lo fai notare ti becchi pure gli strali. Poi ovviamente le ciclabili sono per molti dei parcheggi, anche le più frequentate, e se devi fare un cantiere le occupi senza mettere alternative. Inoltre una riga bianca per terra, è davvero una ciclabile ?
In risposta al messaggio di chorus del 07/12/2022 alle 10:00:00Personalmente sono il primi che si incavola con ciclisti che non rispettano le regole del cds e della buona educazione, oltre che evitare per quanto possibile le strade a grande traffico. Ma queste espressioni di odio aprioristico dimostrano che il primo posto dove perdiamo al nostra connotazione di esseri umani è al volante.
Grazie dell'intervento dani, soprattutto per aver focalizzato l'attenzione su questo topic, da giorni non alimentato. Sull'acrimonia nei confronti di noi ciclisti aggiungo quanto segue. E' vero che dovremmo viaggiare in filaindiana e possibilmente da soli per non intralciare il traffico, ma ci sono studi che evidenziano come gli incidenti più gravi e tragici (i due recentissimi ricordati nel primo articolo) abbiano come vittime ciclisti solitari e non ciclisti che viaggiano in gruppo.
In risposta al messaggio di dani1967 del 07/12/2022 alle 10:10:40Verissimo! qui sembra che i ciclisti si diano manforte e si sostengano nel non rispetto delle regole. Non è vero! Quando sono al volente anch'io non sopporto di vedere certe cose, ma non strombazzo e non sorpasso vicino perchè so che a me non farebbe piacere. Poi chi parla delle ciclabili non ha quasi mai idea di cosa siano qui da noi e come sia pericoloso percorrerle con una bici da corsa, diverso è con una city bike se si va a passeggiare o una MTM per salire e scendere dal marciapiede, perchè proprio sui marciapiedi vengono fatte.
Personalmente sono il primi che si incavola con ciclisti che non rispettano le regole del cds e della buona educazione, oltre che evitare per quanto possibile le strade a grande traffico. Ma queste espressioni di odio aprioristico dimostrano che il primo posto dove perdiamo al nostra connotazione di esseri umani è al volante.
In risposta al messaggio di salito del 07/12/2022 alle 11:21:20Guarda, oramai la maggior parte dei ciclisti i bdc che vedo in giro hanno delle leggerissime luce a led che lampeggiano e sono molto visibili, spesso anche di giorno. Io non so se siano a norma del cds (che mediamente ci mette 20 anni ad aggiornarsi alle nuove tecnologie se non costretto), ma oramai questo è un non problema. Anzi io ho una di queste luci lampeggianti che tempo sia sin troppo forte e possa abbagliare un automobilista.
ma sono a norma le bici e il viaggiare su strada ? Sulla strada delle Palade sopra Merano ci sono in paio di gallerie buie percorse da molti cicllisti pidocchiosi spocchiosi non in grado di abbassarsi a comperare le luci perché la loro è una signora bici pagata per essere leggera leggerissima Bene su quella strada io gli assordo
In risposta al messaggio di Armando del 07/12/2022 alle 11:37:11Per dani, cvd - come volevasi dimostrare.
chi parla delle ciclabili non ha quasi mai idea di cosa siano qui da noi e come sia pericoloso percorrerle con una bici da corsa Una faccia del problema è appunto che molte bici sono da corsa, che significa pneumaticifatti per fare poca resistenza e non adatti alle strade nello stato che sappiamo, totale assenza di segnali luminosi anche quando si transita in galleria, assetto fatto per offrire meno resistenza all'aria e non per guardarsi facilmente intorno, pedali che contengono il piede anche quando è il caso di appoggiarlo in terra (per cui è più comodo passare col rosso o sorpassare sempre e comunque le auto ferme in fila), scelta di passare su strade trafficate anziché sulle ciclabili anche ove esistono (vedo spesso questo in val Rendena). Ci si chiede se allenarsi, o per corse reali ma future (per pochi) o che rimangono nella fantasia (per molti che le corse poi le vedranno in TV) , valga tutti questi rischi in più sia per loro sia per altri. Intendo ad es. che anche per un automobilista che rischia di avere la vita rovinata perché il rag. Xxxxx a 55 anni e con 20 Kg in più ha velleità di transitare in gallerie strette a 15-20 km/h a fari spenti stando pure un po' in mezzo per evitare irregolarità o detriti a lato strada. Quando ho percorso il Lautaret in camper l'anno scorso le gallerie erano una bolgia. Con le auto da corsa non si va su strada, salvo rari casi autorizzati.
In risposta al messaggio di chorus del 07/12/2022 alle 14:55:57Buon per la tua famiglia che tu ci tieni a portare a casa la ...bici...e la pellaccia...
Per dani, cvd - come volevasi dimostrare. Caro Armando, dal tuo scritto si capisce che tu non hai mai pedalato su una bicicletta da corsa, sia moderna sia vintage. Vero che il piede è fissato al pedale, ma non hai ideadi quanto sia facile staccare il piede dal pedale e quanto intuitivo sia questo movimento. Sono appena tornato da un giro in bici di circa 3 ore: quasi tutti i ciclisti che ho incontrato avevano le luci. Io ne avevo tre: una anteriore e due posteriori. Una di quelle posteriori è un radar che mi segnala l'avvicinamento di un'auto. Le mie luci sono visibili a centinaia di metri di distanza.
In risposta al messaggio di salito del 07/12/2022 alle 15:02:51Tu mi sei simpatico, ma di questi tempi questa te la potevi risparmiare
Buon per la tua famiglia che tu ci tieni a portare a casa la ...bici...e la pellaccia...
In risposta al messaggio di chorus del 07/12/2022 alle 16:10:12eh la madon...manco un po' di spirito .che xx. hai capitpl
Tu mi sei simpatico, ma di questi tempi questa te la potevi risparmiare