CamperOnLine
  • Camper
    • Camper usati
    • Camper nuovi
    • Produttori
    • Listino
    • Cataloghi
    • Concessionari e rete vendita
    • Noleggio
    • Van
    • Caravan
    • Fiere
    • Rimessaggi
    • Le prove di CamperOnLine
    • Provati da voi
    • Primo acquisto
    • Area professionisti
  • Accessori
    • Accessori e Prodotti
    • Camping Sport Magenta accessori
    • Produttori
    • Antenne TV
    • Ammortizzatori
    • GPS
    • Pneumatici
    • Rimorchi
    • Provati da Voi
    • Fai da te
  • Viaggi
    • Diari di viaggi in camper
    • Eventi
    • Foto
    • Check list
    • Traghetti
    • Trasporti
  • Sosta
    • Cerca Strutture
    • Sosta
    • Aree sosta camper
    • Campeggi
    • Agriturismi con sosta camper
    • App Camperonline App
    • 10 Consigli utili per la sosta
    • Area strutture
  • Forum
    • Tutti i Forum
    • Sosta
    • Gruppi
    • Compagni
    • Italia
    • Estero
    • Marchi
    • Meccanica
    • Cellula
    • Accessori
    • Eventi
    • Leggi
    • Comportamenti
    • Disabili
    • In camper per
    • Altro Camper
    • Altro
    • Extra
    • FAQ
    • Regolamento
    • Attivi
    • Preferiti
    • Cerca
  • Community
    • COL
    • CamperOnFest
    • Convenzioni Convenzioni
    • Amici
    • Furti
    • Informativa Privacy
    • Lavoro
  • COL
    • News
    • Newsletter
    • Pubblicità
    • Contatto
    • Ora
    • RSS RSS
    • Video
    • Facebook
    • Instagram
  • Magazine
  • Italiano
    • Bienvenue
    • Welcome
    • Willkommen
  • Accedi
CamperOnLine
Camping Sport Magenta
  1. Forum
  2. Varie
  3. Altro, non sui camper
Galleria

Esecuzioni pubbliche con spartiti originali.

Nuovo
Cerca
SostaGruppiCompagniItaliaEsteroMarchiMeccanicaCellulaAccessoriEventiLeggiComportamentiDisabiliIn camper perAltro CamperAltroExtra
1 20 5
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
-
Inserito il 22/09/2012 alle: 08:31:30
">
id="quote"> Bella domanda. Spesso noi "del mestiere" usiamo terminologie che al grande pubblico non sono comprensibili. Spiego subito. Per "originale" non si intende "manoscritto". Manoscritti Per i manoscritti abbiamo due differenti PRINCIPALI casi. a) quelli di proprietà di biblioteche pubbliche (per esempio le biblioteche dei conservatori che le conservano gelosamente); b) quelle di proprietà esclusiva di case editrici. Le opere di Vivaldi, per usare il suo autore-esempio, si trovano custodite in gran parte nella biblioteca del Conservatorio di Venezia. Essendo manoscritti unici e storici, antichi (quindi soggetti a facile deperibilità) in genere vengono dal Conservatorio stesso microfilmati, fotocopiati e archiviati. Si consultano questi supporti e in prestito vengono date le copie, mai gli originali. Una esecuzione pubblica, in questo caso, utilizzando fotocopie del manoscritto è legale e consentita. Nel caso "b" non è consentita. Questo perché la CASA EDITRICE (pensiamo alle opere di Giuseppe Verdi la cui proprietà attualmente è della Ricordi) possiede il manoscritto. La Casa Editrice non consente, essendo proprietaria, alcuna copia del manoscritto. Agli studiosi (intendo compositori e musicologi) viene consentito di studiare le partiture su copie anche esse di proprietà della Casa Editrice. Non è consentito uscire dalla sede con delle copie. La Casa editrice produce delle edizioni ad uso e consumo delle orchestre o degli esecutori che cede in affitto e fa pagare un tot per giorni di utilizzo e per ogni esecuzione pubblica. Ci fu una causa tra una grossissima e famosissima Casa Editrice Italiana ed un gruppo di esecutori perché questo piccolo complesso aveva eseguito in pubblico delle musiche A MEMORIA senza pagare l'affitto. La Casa sosteneva che essendo proprietaria del manoscritto anche nel caso di esecuzione pubblica a memoria vada pagato l'affitto delle parti. Dopo, se ben ricordo, 6 anni tra I, II e III grado di giudizio la sentenza definitiva sancì la libertà dell'esecuzione a memoria. Originali Per "originale" si intende una pubblicazione a cura di una o più case editrici che TRASCRIVONO i manoscritti, spesso di difficile lettura a causa delle continue correzioni che vi apportano i compositori, e ne fanno delle edizioni commerciali. Questi si chiamano "originali". Hanno spesso le REVISIONI di famosi musicisti che consigliano dei modi di eseguire (a seconda se strumento ad arco, a fiato o a tastiera: arcate, pedalizzazioni, legature, diteggiature, fiati, fraseggi, ecc...). Poi tra queste edizioni ci sono quelle che chiamiamo (dal tedesco) URTEXT (fedele al manoscritto). In queste edizioni la trascrizione è fedele al 100% al manoscritto e in caso di più versioni dell'autore le riporta con estrema precisione indicando date e motivazioni della versione. In questi casi NON È consentita l'esecuzione pubblica (salvo quella a memoria) senza avere accanto l'edizione ORIGINALE. In questi casi fotocopiare lo spartito è lecito per USO PRIVATO. Ovvero per studiarlo e apporvi, come facciamo sempre, tutte le nostre personali indicazioni. In pubblico si va sempre con l'originale o a memoria. In pubblico se si suona con lo spartito usiamo solo qualche pagina fotocopiata per ovviare ad edizioni poco accorte che non hanno risolto il problema di svoltate di pagina "scomode" (tempi troppo stetti per girare la pagina). Le edizioni migliori (Henle) per favorire le svoltate spesso, consumando più carta, lasciano delle pagine bianche e stampano con pagine che si aprono a libro a loro volta. Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Esistono anche delle varianti a tutto ciò. Per esempio in internet c'è chi ha inserito trascrizioni di manoscritti (quelli del caso "a") e li ha inseriti liberi per l'utilizzo e la diffusione. In questo caso l'uso pubblico è consentito. Le parti sono riconoscibili dal fatto che uno riportano (come invece accade su ogni foglio di uno spartito "commerciale") nessuna indicazione di case editrici. È consentito, solo ad uso privato, l'utilizzo dello scanner e il deposito della copia su iCloud o sulla nuvola. Io lo uso per fare lezione. In classe porto solo il mio MacBook Pro, consulto dalla nuvola e stampo, se serve per dare allo studente la mia copia con le mie indicazioni (ovviamente lo studente deve possedere la sua copia ORIGINALE). Prof. Antonio Calosci

Modificato da Prof. Antonio Calosci il 22/09/2012 alle 08:46:50
peg1
peg1
-
Inserito il 22/09/2012 alle: 09:08:57
Le ho fatto questa domanda perché mi sono interessato, e mi interesso tuttora, per motivi "etici" dei diritti d'autore. Fermo restando che l'attuale normativa per la salvaguardia dei diritti d'autore descrive tali diritti come:
quote:Cos’è il diritto d’autore? La legge speciale 22 aprile 1941, n. 633 istituisce la tutela delle opere dell’ingegno di carattere creativo, che appartengano alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, al cinema. La tutela consiste in una serie di diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera (diritti patrimoniali dell'autore) e di diritti morali a tutela della personalità dell'autore, che nel loro complesso costituiscono il "diritto d'autore". >
> Fonte : Siae E che tali diritti hanno una limitazione temporale:
quote:I diritti di utilizzazione economica durano per tutta la vita dell’autore e fino a 70 anni dopo la sua morte. Trascorso tale periodo l’opera cade in pubblico dominio. Nel caso di opere in collaborazione il termine si calcola con riferimento al coautore che muore per ultimo.>
> Fonte: Siae E tenendo conto che la proprietà, materiale di uno spartito originale,nel caso del sopracitato Vivaldi ad esempio, morto nel 1741 e non dei diritti dell'opera d'ingenio di carattere creativo della stessa, perché oramai di pubblico dominio, non impegna nessuno al rispetto di un diritto d'autore inesistente, passi il fatto che la fotocopia di uno spartito pubblicato da una casa potrebbe violare i diritti d'autore della sola pubblicazione stessa,cosa di cui non sono propriamente certo, ma non capisco la pretesa di presentarsi all'audizione con una partitura commerciale e non con, per esempio, una copia della partitura originale prodotta a cura dell'alunno stesso? Potrebbe chiarirmi questo punto? Ruggero "Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima." (Albert Einstein)

Modificato da peg1 il 22/09/2012 alle 09:11:06
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
-
Inserito il 22/09/2012 alle: 10:03:23
quote:Risposta al messaggio di peg1 inserito in data 22/09/2012  09:08:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Madonnina Santa che confusione. La SIAE nelle esecuzioni PUBBLICHE entra in gioco QUASI ESCLUSIVAMENTE per la parte ASCOLTABILE. Parliamo di Vivaldi. Se organizziamo un concerto GRATUITO (senza pagamento di biglietti) e viene eseguita musica di VIVALDI (ormai di pubblico dominio) non si corrisponde QUASI NULLA alla SIAE. (*) per il quasi nulla vedere a fondo messaggio. Se nel concerto GRATUITO si eseguono musiche PROTETTE (autore vivente o deceduto non oltre i 70 anni fa) allora si paga un BOTTO. Questo per la ESECUZIONE. Per quanto agli SPARTITI rimando a qualto scritto sopra. Per le parti in affitto IO PROPRIETARIO non dò a nessuno il permesso di UTILIZZARLE. Sono "cose" MIE e ne dispongo come credo. Quello che io distribuisco è copia TRASCRITTA da me dal MANOSCRITTO. Questa copia TRASCRITTA con i miei appunti storico-esecutivi È OPERA DEL MIO INGEGNO. Su di essa si PAGANO I DIRITTI. Per le opere di VIVALDI se noi utilizziamo copie degli originali e ce le trascriviamo a mano possiamo farci quello che ci pare. Ma se io TRASCRIVO un manoscritto di Vivalidi ne curo una edizione scegliendo come distribuire la pagine (allargare o stringere la scrittura) magari invento, ED È SUCCESSO, un modo da rendere agevole l'utilizzo durante una esecuzione (facili svoltate di pagina, distribuzione delle note corrispondente alla velocità del passaggio, facilità visiva di memorizzazione, ecc..) allora siamo in presenza di OPERA DELL'INTELLETTO. Non parliamo poi delle revisioni STORICHE che presuppongono uno studio notevole da parte dei musicologi ed artisti che la curano! Per le 12 sonate di VIVALDI per violino e pianoforte della Op2 esistono (oltre al manoscritto) almeno 200 edizioni. Ne cito solo alcune: -Ed Shott revisione Jensen; -Ed Shott revisione Kerr; -Ed Shott revisione Hillemannn; -Ed Ricordi revisione Michelangelo Abbado -Ed Ricordi catalogo Fanna; E, note a parte relativamente alla parte del violino e del violoncello (basso continuo), sono completamente differenti in: -grafica; -facilità di lettura; -disposizione delle pagine; E dulcis in fundo REALIZZAZIONE DEL BASSO CONTINUO. Il basso continuo era quello che il compositore scriveva. Poteva essere numerato, ovvero suggeriva gli accordi ARMONICI da usare in alcuni punti del basso continuo. Questa realizzazione era affidata al CLAVICEMBALO o all'ORGANO. Il "tastierista" all'epoca IMPROVVISAVA la realizzazione del BASSO CONTINUO eseguendo contromelodie, riprendendo frammenti tematici ecc... Questa se REALIZZATA (e nelle edizioni commerciali è realizzata) È OPERA DI INGEGNO. Se vado a prendere il manoscritto di queste sonate al Conservatorio di Venezia avrò solo la parte del VIOLONCELLO e quella del VIOLINO. Per la parte del Clavicembalo o compro una edizione COMMERCIALE o me lo scrivo da solo! ------- (*) Non a caso quando FACCIO CONCERTI PUBBLICI (in Italia o all'Estero) devo compilare il BORDERÒ. In esso DEVO DICHIARARE: -Autore -Opera -EDIZIONE USATA o se manoscritto (anche se suono a memoria) - se dichiaro MANOSCRITTO potrebbe essermi richiesta la copia del manoscritto o del sito internet da quale ho tratto la edizione gratuita (in 40 anni di carriera mi è successo due volte) ------ Per l'ultima sua domanda avevo già detto che lo studente (come anche il concertista in pubblica esecuzione): -può utilizzare edizione ORIGINALE (non intesa come manoscritto); -può eseguire a MEMORIA; -può usare propria TRASCRIZIONE tratta da manoscritto; -può usare copia fotostatica o a stampa da computer se tratta da INTERNET e non sia una LIBERA TRASCRIZIONE dal manoscritto; -può usare fotocopie di partitura ORIGINALE a patto di avere con se la copia ORIGINALE. NON PUÒ usare fotocopie di spartiti ORIGINALI (che hanno sempre in ogni pagina molti riferimenti della casa editrice oltre che revisioni, indicazioni e suggerimenti tipici della specifica casa editrice) se NON HA AL SEGUITO lo spartito originale. Un caso interessante erano le musiche di DEBUSSY e della Casa Editrice DURAND nota per essere carissima! I manoscritti di Debussy sono presso alcuni COnservatori Francesi. I diritti di autore e di stampa appartenevano alla famiglia del compositore che li aveva ceduti alla DURAND. Fino al 1988 in pubblico si poteva andare o a memoria o con lo spartito della Durand. Poi altre Case Editrici hanno potuto preparare le propri edizioni e questo accadde SOLO PERCHÈ Debussy aveva depositato i MANOSCRITTI presso il Conservatorio di Parigi e quindi erano consultabili da tutti. La famiglia deteneva solo il diritto di AUTORE. Caso differente VERDI, MASCAGNI, BELLINI, PUCCINI, ecc... i cui manoscritti PER CONTRATTO erano di proprietà della RICORDI o della SONZOGNO che non hanno MAI RESO PUBBLICI i manoscritti. Per cui la musica di VERDI (in caso di concerti gratuiti) non PAGA il diritto DI AUTORE SIAE. Se i concerti sono a pagamento si paga una percentuale davvero bassa. Si paga, invece, il DIRTTO DELLA CASA EDITRICE sia attraverso l'obbligo di affitto delle parti sia attraverso la SIAE stessa! Questo perché si usano le copie REVISIONATE E STAMPATE dalla casa editrice. Prof. Antonio Calosci

Modificato da Prof. Antonio Calosci il 22/09/2012 alle 10:14:45
16
ippocampo2009
ippocampo2009
22/02/2009 7455
Inserito il 22/09/2012 alle: 13:11:59
E mes embra che l'art. 68 della legge sul diritto d'autore sia chiaro nel prevede il divieto di riproduzione di spartiti e partiture musicali...
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31279
Inserito il 23/09/2012 alle: 00:22:03
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 22/09/2012  10:03:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Deve portare pazienza professore ma chi è fuori come me da questo mondo fa una grandissima difficoltà a capire la differenza tra i diritti trelativi al cartaceo e all'esecuzione. Credo sia una una cosa automatica per voi musicisti ma assai ostica per gli altri. Due domande agli antipodi. La prima è cosa impedisce agli studenti di passarsi gli originali per il giorno degli esami e quindi lavorare nel privato solo con illegali fotocopie ? (mi risopondo io con una ipotesi, gli originali devono averli anche per le esercitazioni...). Ne consegue comuqnue che ogni musicista professionista possiede un piccolo patrimonio in spartiti. La seconda: ma se un evento calamitoso (del tutto ipotentico e inverosimile) che certo non auguro dovesse danneggiare la sua cantina, lei cancellerebbe il suoi hard disk dove sono contenute le copie dei cd ? Potrebbero far fede le ricevute ? In ogni caso ho dato un occhio a qualche cd /dvd e non ho visto da nessuna parte che viene consentita la copia ad uso privato. Immagino, vista la sua attenzione a riguardo, che sia una conseguenza giurisprudenziale la sua indicazione e non la dizione originale di tali diritti. Infine, un pochino OT smepre dal topic orginale, per quanto riguarda i dati cartografici di cui invece io sono molto più a con coscenza,la cosa è assai più paradossale perchè il tentativo è di tutelare il dato territoriale e non la riproduzione. Non avrebbe senso difatti mettere delle vie inesistenti (ne ho una dietro casa) per trovare eventuali plagi. Di fatto io che ho partecipato un poco a openstreetmap (antagonista libero di teleatlas e navteq) ho avuto cura di usare solo dati gps presi da me, foto mie e le foto aeree del ministero dell'ambiente che sono state appositamente liberate per questo uso. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Cornovaglia in Camper - II episodio
Cornovaglia in Camper - II episodio
Belgio e Paesi Bassi in camper
Belgio e Paesi Bassi in camper
Natale in Alsazia
Natale in Alsazia
Cornovaglia in Camper
Cornovaglia in Camper
Reno e Mosella in camper, estate 2025
Reno e Mosella in camper, estate 2025
Previous Next
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
-
Inserito il 23/09/2012 alle: 01:58:43
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 23/09/2012  00:22:03 Deve portare pazienza professore >
> Non ci siamo proprio! Noi ci davamo del tu! Siamo camperisti (io ormai nell'anima avendo venduto il mio)! Tra "colleghi" (camperisti) ci si del tu!!
quote: ma chi è fuori come me da questo mondo fa una grandissima difficoltà a capire la differenza tra i diritti trelativi al cartaceo e all'esecuzione. Credo sia una una cosa automatica per voi musicisti ma assai ostica per gli altri. Due domande agli antipodi. La prima è cosa impedisce agli studenti di passarsi gli originali per il giorno degli esami e quindi lavorare nel privato solo con illegali fotocopie? (mi risopondo io con una ipotesi, gli originali devono averli anche per le esercitazioni...). Ne consegue comuqnue che ogni musicista professionista possiede un piccolo patrimonio in spartiti. >
> Si. In genere lo studente nel tempo si compra la propria biblioteca. Però non devi considerarli come libri di testo che servono solo per quell'anno! Una sonata di Beethoven serve per tutta la vita! Se lo studente, ben consigliato dal professore, comprerà l'edizione URTEXT (fedele all'originale) la userà anche a 100 anni! Le sonate per violino e piano di Beethoven, per esempio, sono 10. La casa editrice HENLE le pubblica: -volume 1 (sonate da 1 a 5); -volume 2 (sonate da 6 a 10); -volume con la sola sonata n. 5 (op. 24 detta "primavera"); -volume con la sola sonata n. 9 (op. 47 detta "Sonata a Kreutzer") Ovviamente ogni volume è composto da: -partitura con sovrapposte le parti del Piano e del violino; -estratto della sola parte del violino trascritto dal manoscritto esattamente come scritto dall'autore; -estratto della sola parte per violino con le indicazioni e suggerimenti di un famoso violinista.
quote: La seconda: ma se un evento calamitoso (del tutto ipotentico e inverosimile) che certo non auguro dovesse danneggiare la sua cantina, lei cancellerebbe il suoi hard disk dove sono contenute le copie dei cd? Potrebbero far fede le ricevute ? In ogni caso ho dato un occhio a qualche cd /dvd e non ho visto da nessuna parte che viene consentita la copia ad uso privato. Immagino, vista la sua attenzione a riguardo, che sia una conseguenza giurisprudenziale la sua indicazione e non la dizione originale di tali diritti. >
> Sarebbe un bel casino! Per i CD non sarebbe un problema perché la copia personale (avendo l'originale) è consentita e perso l'originale nessuno verrebbe a chiedermi di dimostrare alcunché. La copia privata è consentita:

http://www.attivissimo.net/diri...

"Pirateria e copia privata, c'è una bella differenza Inoltre non è corretto parlare di pirateria domestica. "Pirateria" è un termine molto drammatico e quindi caro a giornalisti e politici in cerca di frasi a effetto, ma non si può applicare a chi fa una copia per uso personale. Per questo comportamento è più corretto parlare di copia privata, concetto previsto esplicitamente dalla legge italiana e per il quale sui supporti vergini e sugli apparecchi di registrazione si paga un apposito compenso (legge 5 febbraio 1992 n. 93, modificata dal decreto legislativo 9/4/2003 n. 68) su cui tornerò fra un attimo. La differenza fra copia privata e pirateria è notevole: la pirateria è un'attività commerciale organizzata ed illecita di riproduzione non autorizzata di opere vincolate. Nella pirateria ci sono di mezzo dei soldi, e le duplicazioni non sono per uso personale, ma sono destinate alla vendita, ossia al lucro previsto e punto dall'art. 71-sexies LDA. La copia privata è un diritto.id="blue">" Se invece dovesse accadere di perdere la biblioteca sarebbe una vera tragedia! Dovrei ricomprare tutto, almeno quello che eseguo in pubblico!! Pensa che essendo anche mio figlio un violinista e spesso suona le stesse opere che suono io ed entrambi abbiamo notevole attività artistica sono stato costretto a comprare molti DOPPIONI.
quote: Infine, un pochino OT smepre dal topic orginale, per quanto riguarda i dati cartografici di cui invece io sono molto più a con coscenza,la cosa è assai più paradossale perchè il tentativo è di tutelare il dato territoriale e non la riproduzione. Non avrebbe senso difatti mettere delle vie inesistenti (ne ho una dietro casa) per trovare eventuali plagi. Di fatto io che ho partecipato un poco a openstreetmap (antagonista libero di teleatlas e navteq) ho avuto cura di usare solo dati gps presi da me, foto mie e le foto aeree del ministero dell'ambiente che sono state appositamente liberate per questo uso. >
> Sui dati cartografici non sono particolarmente ferrato. Prof. Antonio Calosci
SostaGruppiCompagniItaliaEsteroMarchiMeccanicaCellulaAccessoriEventiLeggiComportamentiDisabiliIn camper perAltro CamperAltroExtra
Come-scegliere-il-camper
2
164k Facebook
342k Instagram
42,6k TikTok
72,6k Youtube
CamperOnLine - Copyright © 1998-2025 - P.Iva 06953990014
Informativa privacy
Loading...

Accedi

Recupera Password
Nuovo utente

Vuoi eliminare il messaggio?

Sottoscrizione

Anteprima

PREFERENZA

Il messaggio è in fase di inserimento.

loading

CamperOnLine

Buongiorno gentile utente,

da oltre 20 anni Camperonline offre gratuitamente tutti i suoi servizi
grazie agli inserzionisti che ci hanno dato la loro fiducia, permettici di continuare il nostro lavoro disattivando il blocco delle pubblicità.

Grazie della collaborazione.

Azione eseguita con successo

Azione Fallita

Condividi

Condividi questa pagina con:

O copia il link