In risposta al messaggio di campersempre del 17/04/2019 alle 19:02:34Facilmente riparabile come lo e' stata nell'800. O vogliamo dire che quello fatto nell'800 era stato uno scempio di.opera originale? Se non lo vogliamo dire, allora adesso e'uguale. Ma quanti monumenti conoscete che sono cosi come fatto all'origine? Nel 800 si poteva ricosteuire ora non piu. Allora era arte ora no. Se fosse bruciata capella Sistina non sarebbe uguale perché Michelangelo non lo puoi ricostruire tale quale. Ma sono sicura che ancora non si è ' capito il senso del discorso di Sgarbi.
Scusa, permettimi ancora questa replica, poi taccio, molto probabilmente non sono capace di spiegarmi. ... il fatto che non è andato distrutto niente di antico o irreparabile, in quanto tetto, guglia e ornamenti vari sonofrutto di restauri ottocenteschi che possono essere tranquillamente rifatti ... E' proprio questo il fatto, per lui, o per te, se si distrugge un'opera ottocentesca, non è una tragedia, quindi è riparabile senza alcun problema, tanto è robaccia ... paccottiglia ... non-ha-nessun-valore. Ma da quando un'opera dell'800 non ha valore, che è paragonabile a qualche cosa che se si rompe si aggiusta come fosse una tazza sbrecciata. E' questo che non accetto nel vostro (tu e Sgarbi) ragionamento, allora se le opere dell'800 sono riparabili senza problemi e nessuno vedrà la differenza, ancora di più saranno le opere del '900, sicuramente di altra caratura rispetto all'800. Ma voi sapete cosa vuol dire l'arte della fine dell'800 e per tutto il primo decennio del '900 in Francia? vuol dire il massimo movimento artistico degli ultimi secoli, che mai si sia sviluppato in europa, influenzando chi più chi meno le altre nazioni da est ad ovest, dal nord al sud, questo periodo artistico si chiama Liberty, Art Nouveau, Jugenstil, Modern Style, Secessionismo ... a seconda dove si è sviluppato. Vogliamo dire che se si incendiano delle opere di questo periodo non è una tragedia, metà palazzi parigini sono di quell'epoca, i massimi esempi del movimento secessionista li troviamo a Vienna, non parliamo di quello che c'è a Praga, Torino non è da meno con i suoi palazzi Liberty. Per favore non diciamo fesserie, quando un'opera d'arte, pittorica, scultura, decorativa o architettonica che sia viene distrutta è sempre una tragedia culturale, qualsiasi sia l'epoca in cui questa è stata realizzata. Naturalmente ognuno può pensarla come vuole, ma io al Sig, Emerito Prof. Sgarbi non le perdono tali dichiarazioni. E con questo è tutto da parte mia ... hai ancora naturalmente diritto di replica.
In risposta al messaggio di sergiozh del 17/04/2019 alle 19:28:10Debbo ammettere che non ero a conoscenza di questa complessa vicenda
Notre dame e' di proprieta' dello stato francese che la da in uso alla chiesa. il fatto che ora molti privati sganciano i milioni per il restauro a me sembra proprio per questo strano in quanto lo stato francese avrebbein ogni caso pagato i danni per la ricostruzione. se le chiese italiane appartengono invece alla chiesa e non allo stato sarebbe la chiesa a dover accollarsi i costi di manutenzione e restauri.
https://it.wikipedia.org/wiki/L...
In risposta al messaggio di dani1967 del 18/04/2019 alle 08:49:27"Che potrebbe voler dire non ricostruire tutto esattamente come era, visto che è impossibile"
Debbo ammettere che non ero a conoscenza di questa complessa vicenda che fece in modo che un percorso di dura separazione tra stato e chiesa conducesse all'acquisizione dei beni della chiesa da parte dello Stato e ne determinassel'obbligo manutentivo. Una storia da leggere. Permane un aspetto interessante della vicenda. Lo sforzo francese per coprire i costi senza intaccare i bilanci pubblici. Francamente trovo molto interessante il ragionamento sul come, piuttosto che quello sul perché. Peraltro io credo che ingegneri e architetti si troveranno a dover fare molte scelte non banali sulla ricostruzione. Sui materiali, sulle strutture, su eventuali cambiamenti e/o migliorie. Ho brevemente letto qualche cenno storico, io ho visto quel monumento davvero troppi anni fa. Come tutti i monumenti che hanno partecipato allo scorrere della storia, su ND si sono accumulati i segni della stessa, la rivoluzione francese, la restaurazione, i moti ottocenteschi, le guerre. Questo incendio è un ulteriore passo, una ulteriore impronta, del 2020, e quindi sarà importate scegliere bene per dare una impronta adeguata. Che potrebbe voler dire non ricostruire tutto esattamente come era, visto che è impossibile.
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck) In risposta al messaggio di morodirho del 16/04/2019 alle 20:16:04Mi si spezza il cuore
''li non c,è nulla,le vetrate sono state finite nel 1967 e sono opere triviali di nessuna importanza.'' ( Vittorio Sgarbi) Di fronte alle contestazioni di Meluzzi che diceva ''io mi vergognerei di queste dichiarazioni'',Sgarbi ha dichiarato testualmente :'' pura retorica di una mente ottenebrata che non sa distinguere una cartolina da un'opera d'arte, ignorante come una capra''
In risposta al messaggio di Giulia Sgroi del 03/05/2019 alle 12:20:26mi sono limitato a riportare le dichiarazioni di Sgarbi,non giudico se siano piu o meno giuste, pero' ( per fare un esempio) sarebbe come rifare il colosseo di sana pianta , perderebbe tutto il suo valore storico , non credi?
Mi si spezza il cuore
In risposta al messaggio di morodirho del 03/05/2019 alle 13:04:05Esatto, e se poi un incendio danneggiasse le parti rifatte, non sarebbe una tragedia dal punto di vista storico e artistico, anche perchè le parti originali "smontate" e sostituite dal Viollet-Le-Duc perchè degradate dal tempo, dalle intemperie e dalle guerre, sono tuttora conservate nel museo della cattedrale.
mi sono limitato a riportare le dichiarazioni di Sgarbi,non giudico se siano piu o meno giuste, pero' ( per fare un esempio) sarebbe come rifare il colosseo di sana pianta , perderebbe tutto il suo valore storico , non credi?
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