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Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
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Inserito il 27/09/2016 alle: 15:58:26

Le valvole nn posso detrarle perché le ho avute GRATIS perché rientrato tra un ristretto numero di SPERIMENTATORI.

Per la caldaia vedremo quando sarà il momento!

Ero anche interessato alla tariffa elettrica D1, ma non trovo molte fonti in giro!
. iCalosci [:D]
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 27/09/2016 alle: 17:45:06
Siccome ho intitolato che la cosa interessa di più i condominii, mi pare che per qualcuno ancora non sia chiaro che nei condominii sono obbligatorie le valvole termostatiche accoppiate ai contabilizzatori di calore, ( uno per cadauno termosifone) che è cosa ben diversa della semplice valvola termostatica ON-OFF. 
Credo anche che il fai da te non sia soluzione applicabile. Se io fossi amministratore di un grosso condominio, sapendo che la contabilizzazione dei consumi e dei costi effettivi sarà principalmente conseguente alle letture dei vari, tantissimi, contatori installati, vorrei essere certo
A) che siano montati in tutti i punti radianti (siamo il paese dei furbetti)
B)  che siano tutti funzionanti e con lo stesso margine di errore tipico. Come tutti gli strumenti ci sono cinesate improponibili e strumenti seri con marchio di qualità.
C) non sia possibile ingannarli, staccarli, addomesticarli (vedi sopra) 
D) la tele lettura del contatore sia affidata a una ditta certificata che disponga delle adeguate attrezzature anche per la diagnostica a distanza del singolo pezzo.
a questo proposito mi ricordo di un condomino che usava ribaltare il contatore dell'acqua condominiale per poi rimetterlo nel giusto verso solo nei giorni prossimi al passaggio del letturista. Immagino che già ci siano in circolazione contatori di calore "con apposito tastino" che serve a ingannare l'amministratore. Ripeto che se io fossi un amministratore, nell'interesse di tutti, farei installare da serie ditte prodotti affidabili e mi farei rilasciare la prescritta dichiarazione di legge.
maggiori info direttamente dall' Agenzia Nazionale Effecienza Energetica  ENEA

http://www.agenziaefficienzaene...


 

Modificato da franco1945 il 27/09/2016 alle 18:02:26
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franco49tn
franco49tn
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24/01/2008 10362
Inserito il 27/09/2016 alle: 18:19:42

Questo è il migliore riscaldamento elettrico a 24-36 volt.
e funziona anche con il FV e pure in accumulo in batterie
senza collegamento alla rete !

http://www.epwarmfloor.com/it/



Franco
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 27/09/2016 alle: 18:30:15
il fabbisogno termico di un appartamento da 300 mc può variare da un minimo di 8.000 kCal ad un massimo di 12.000 kCal.
non è il caso di chiarire il perchè dell'ampio range.
mediando diciamo 10.000 per semplificare che equivalgono (rendimenti a parte) a circa 11.500 Watt.
Ma veramente si può sostenere che una cosa del genere possa marciare con del FV e batterie di accumulo ? quante decine di mq di pannelli e quante tonnellate di batterie servirebbero per dare autonomia nelle ore invernali di scarsissima insolazione. ?
sono ansioso di leggere i tuoi calcoli.
 
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Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 27/09/2016 alle: 20:55:46
In risposta al messaggio di franco1945 del 27/09/2016 alle 17:45:06

Siccome ho intitolato che la cosa interessa di più i condominii, mi pare che per qualcuno ancora non sia chiaro che nei condominii sono obbligatorie le valvole termostatiche accoppiate ai contabilizzatori di calore, ( uno
per cadauno termosifone) che è cosa ben diversa della semplice valvola termostatica ON-OFF.  Credo anche che il fai da te non sia soluzione applicabile. Se io fossi amministratore di un grosso condominio, sapendo che la contabilizzazione dei consumi e dei costi effettivi sarà principalmente conseguente alle letture dei vari, tantissimi, contatori installati, vorrei essere certo A) che siano montati in tutti i punti radianti (siamo il paese dei furbetti) B)  che siano tutti funzionanti e con lo stesso margine di errore tipico. Come tutti gli strumenti ci sono cinesate improponibili e strumenti seri con marchio di qualità. C) non sia possibile ingannarli, staccarli, addomesticarli (vedi sopra)  D) la tele lettura del contatore sia affidata a una ditta certificata che disponga delle adeguate attrezzature anche per la diagnostica a distanza del singolo pezzo. a questo proposito mi ricordo di un condomino che usava ribaltare il contatore dell'acqua condominiale per poi rimetterlo nel giusto verso solo nei giorni prossimi al passaggio del letturista. Immagino che già ci siano in circolazione contatori di calore con apposito tastino che serve a ingannare l'amministratore. Ripeto che se io fossi un amministratore, nell'interesse di tutti, farei installare da serie ditte prodotti affidabili e mi farei rilasciare la prescritta dichiarazione di legge. maggiori info direttamente dall' Agenzia Nazionale Effecienza Energetica  ENEA  
...

Essendo l' amministratore responsabile anche penalmente del tutto avviene esattamente come hai descritto.

Recentemente ho fatto spostare e ridimensionare un termosifone e la ditta ha provveduto a comunicare i nuovi paramenti di contabilizzazione.

i contabilizzatori sono costruiti per segnalare eventuali manomissioni / smontaggi.

ho sentito di leggende che narrano di condomini che avvolgono stacci bagnati agli stessi per fare indicare una temperatura minore.
se anche fosse possibile sai che menata dover stare sempre li a bagnare ogni 10 minuti ?

Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

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Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 27/09/2016 alle: 21:12:11

100 € e' il costo medio richiesto da una ditta per ogni termosifone.
Considera che occorrono due persone che devono smontarlo , sostituire valvole ingressi e uscita , installare il contabilizzatore .
quasi sempre 1 ora cad oltre al costo del materiale 

ecco fatto i 100 € 

Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

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bottastra
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26/04/2007 10347
Inserito il 27/09/2016 alle: 23:53:59
"Un passo, invero molto sibillino e per niente chiaro, terrebbe esenti gli impianti molto antichi in cui le modifiche non sarebbe possibile attuarle per motivi tecnici. Come, dove, quando e da chi tale situazione possa essere certificata non è chiaro, almeno a me".

Sì, è proprio così e questa, purtroppo, è la situazione in cui si trova il condominio dove abito io !
Abbiamo interpellato diversi tecnici per sapere come dovremmo muoverci ed abbiamo raccolto pareri piuttosto discordanti.
Quasi tutti volevano convincerci a tutti i costi ad eseguire i lavori di adeguamento, proponendosi già per la redazione del capitolato e per la direzione dei lavori (!), pur ammettendo che la spesa da affrontare sarebbe stata piuttosto elevata e contraria, peraltro, allo spirito della legge che - oltre ai motivi tecnici - prevede anche che ci si possa astenere dall'esecuzione dei lavori, laddove questi ultimi dovessero risultare antieconomici, perchè non ammortizzabili in un certo numero di anni (cinque, se non vado errato). 
Di recente abbiamo appreso che bisognerebbe istruire una pratica di esenzione dai lavori presso i competenti uffici comunali, allegando una relazione redatta da un tecnico qualificato, che certifichi l'impossibilità tecnica e/o l'antieconomicità dei lavori (anche se questo non mi risulta che stia scritto da nessuna parte e ogni Comune si sta muovendo come meglio crede !).
E qui entra in ballo la più ampia discrezionalità degli uffici preposti, che possono essere più o meno elastici, a seconda dei casi.
Il mio Comune, ad esempio, pare che sia tra i più rigidi d'Italia e che non accordi tanto facilmente questo tipo di esenzione.
Eppure noi abbiamo un impianto ormai fatiscente (ha oltre 60 anni di vita !) e di vecchia concezione (ovvero a distribuzione verticale, mediante colonne montanti), che potrebbe venir meno da un momento all'altro, vanificando le ingenti spese che andremmo a sostenere per il suo adeguamento alla nuova normativa.
Le montanti, ad esempio, sono ormai completamente corrose ed ogni anno puntualmente si verificano delle rotture all'interno dei singoli appartamenti, che richiedono..."devastanti" opere murarie all'interno degli stessi, con demolizioni e successivi ripristini per la riparazione delle tubazioni.  
In casa mia, ad esempio, il problema si è già verificato tre o quattro volte, con tutte le conseguenze che si possono facilmente immaginare.
Ovviamente, è impensabile che si possano sostituire le colonne montanti che attraversano le singole stanze di tutti gli appartamenti, per cui è evidente che prima o poi l'impianto dovrà essere necessariamente dismesso.
Nei giorni scorsi abbiamo deciso di affidarci ad un ennesimo tecnico, al quale abbiamo chiesto in via prioritaria di farci sapere se è disposto o meno ad avviare una pratica di esenzione dai lavori, che abbia - ovviamente - i requisiti dell'accoglibilità.
Personalmente sono piuttosto pessimista, anche se pare che l'apertura della pratica consentirebbe quanto meno di interrompere il termine ultimo del 31/12/2016 per l'adeguamento alla nuova normativa e di capire meglio che cosa accadrà nei prossimi mesi, visto peraltro che il 90% dei condominii non si è ancora posto il problema, sebbene siano previste delle sanzioni economiche pesantissime a carico dei singoli condomini (da 500 a 2.500 euro)..
In ogni caso, bisogna dire che questa legge è troppo generica sull'argomento, in quanto avrebbe dovuto prevedere delle casistiche ben precise da esentare dall'obbligo dell'adeguamento.
Così com'è, infatti, lascia spazio ad interpretazioni assolutamente discrezionali da parte dei competenti uffici comunali.
Ad esempio, pare che eventuali rotture pregresse delle colonne montanti debbano essere opportunamente documentate, per dimostrare le cattive condizioni dell'impianto termico.
E come si fa a documentare le rotture e le riparazioni eseguite nel corso degli anni ?
Qualcuno dice che potrebbero bastare le fatture dei lavori eseguiti (ammesso che si trovino tra i documenti che "dovrebbero" essere conservati dall'amministratore !), ma c'è anche qualcuno che parla addirittura di prove fotografiche !
E chi mai poteva prevedere che un giorno ci si sarebbe trovati nella necessità di dover documentare a terzi questo tipo di lavori ?
Vedremo, comunque, come andrà a finire !

Modificato da bottastra il 27/09/2016 alle 23:56:02
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dani1967
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03/09/2007 31279
Inserito il 28/09/2016 alle: 11:05:15
In risposta al messaggio di bottastra del 27/09/2016 alle 23:53:59

Un passo, invero molto sibillino e per niente chiaro, terrebbe esenti gli impianti molto antichi in cui le modifiche non sarebbe possibile attuarle per motivi tecnici. Come, dove, quando e da chi tale situazione possa essere
certificata non è chiaro, almeno a me. Sì, è proprio così e questa, purtroppo, è la situazione in cui si trova il condominio dove abito io ! Abbiamo interpellato diversi tecnici per sapere come dovremmo muoverci ed abbiamo raccolto pareri piuttosto discordanti. Quasi tutti volevano convincerci a tutti i costi ad eseguire i lavori di adeguamento, proponendosi già per la redazione del capitolato e per la direzione dei lavori (!), pur ammettendo che la spesa da affrontare sarebbe stata piuttosto elevata e contraria, peraltro, allo spirito della legge che - oltre ai motivi tecnici - prevede anche che ci si possa astenere dall'esecuzione dei lavori, laddove questi ultimi dovessero risultare antieconomici, perchè non ammortizzabili in un certo numero di anni (cinque, se non vado errato).  Di recente abbiamo appreso che bisognerebbe istruire una pratica di esenzione dai lavori presso i competenti uffici comunali, allegando una relazione redatta da un tecnico qualificato, che certifichi l'impossibilità tecnica e/o l'antieconomicità dei lavori (anche se questo non mi risulta che stia scritto da nessuna parte e ogni Comune si sta muovendo come meglio crede !). E qui entra in ballo la più ampia discrezionalità degli uffici preposti, che possono essere più o meno elastici, a seconda dei casi. Il mio Comune, ad esempio, pare che sia tra i più rigidi d'Italia e che non accordi tanto facilmente questo tipo di esenzione. Eppure noi abbiamo un impianto ormai fatiscente (ha oltre 60 anni di vita !) e di vecchia concezione (ovvero a distribuzione verticale, mediante colonne montanti), che potrebbe venir meno da un momento all'altro, vanificando le ingenti spese che andremmo a sostenere per il suo adeguamento alla nuova normativa. Le montanti, ad esempio, sono ormai completamente corrose ed ogni anno puntualmente si verificano delle rotture all'interno dei singoli appartamenti, che richiedono...devastanti opere murarie all'interno degli stessi, con demolizioni e successivi ripristini per la riparazione delle tubazioni.   In casa mia, ad esempio, il problema si è già verificato tre o quattro volte, con tutte le conseguenze che si possono facilmente immaginare. Ovviamente, è impensabile che si possano sostituire le colonne montanti che attraversano le singole stanze di tutti gli appartamenti, per cui è evidente che prima o poi l'impianto dovrà essere necessariamente dismesso. Nei giorni scorsi abbiamo deciso di affidarci ad un ennesimo tecnico, al quale abbiamo chiesto in via prioritaria di farci sapere se è disposto o meno ad avviare una pratica di esenzione dai lavori, che abbia - ovviamente - i requisiti dell'accoglibilità. Personalmente sono piuttosto pessimista, anche se pare che l'apertura della pratica consentirebbe quanto meno di interrompere il termine ultimo del 31/12/2016 per l'adeguamento alla nuova normativa e di capire meglio che cosa accadrà nei prossimi mesi, visto peraltro che il 90% dei condominii non si è ancora posto il problema, sebbene siano previste delle sanzioni economiche pesantissime a carico dei singoli condomini (da 500 a 2.500 euro).. In ogni caso, bisogna dire che questa legge è troppo generica sull'argomento, in quanto avrebbe dovuto prevedere delle casistiche ben precise da esentare dall'obbligo dell'adeguamento. Così com'è, infatti, lascia spazio ad interpretazioni assolutamente discrezionali da parte dei competenti uffici comunali. Ad esempio, pare che eventuali rotture pregresse delle colonne montanti debbano essere opportunamente documentate, per dimostrare le cattive condizioni dell'impianto termico. E come si fa a documentare le rotture e le riparazioni eseguite nel corso degli anni ? Qualcuno dice che potrebbero bastare le fatture dei lavori eseguiti (ammesso che si trovino tra i documenti che dovrebbero essere conservati dall'amministratore !), ma c'è anche qualcuno che parla addirittura di prove fotografiche ! E chi mai poteva prevedere che un giorno ci si sarebbe trovati nella necessità di dover documentare a terzi questo tipo di lavori ? Vedremo, comunque, come andrà a finire !
...

Mi rendo conto che il vostro è un problema serio, ma va anche detto che dal punto di vista ambientale, i vecchi impianti sono la spina nel fianco. Quindi capisco che il comune sia recalcitrante, in quanto in teoria ha interesse che siano rammodernati proprio gli impianti come il vostro, anche se mi rendo perfettamente conto che dalla tastiera siamo tutti leoni, poi se si deve mettere mano al portafoglio ...

Per rispondere a franco, invece, sono ancora stupito come questa legge sia vista esclusivamente in senso negativo, senza minimamente comprenderne gli aspetti positivi.
Al contrario, secondo me, prescindendo da situazioni come quelle di bottastra, che NON SONO LA REGOLA, io credo che ad oggi siano puniti i comportamenti meno virtuosi. Visto che la norma esiste da anni, i condomini più virtuosi hanno fatto l'aggiornamento già anni fa, andando su un mercato che non sfruttava la scadenza dei termini, potendo magari programmare la spesa rateizzandola o spalmandola su più annualità in modo da non incidere pesantemente sulle tasche dei condomini.
A mio avviso è una cosa simile alla raccolta differenziata, dove vengono premiati i più virtuosi, e si ha una enorme difficoltà a rendere più sconvenienti i comportamenti sbagliati. Nelle città sono moltissimi quelli cui piace stare intanto in casa vestiti come se fosse luglio (una felpa in casa non uccide) e poi tenere i caloriferi al max e poi le finestre aperte. Ora se vuoi fare una cosa simile, paghi. E comunque non dovresti farla.
Gli anziani hanno freddo a prescindere; ho beccato mio padre che rischiava un collasso con il pile a luglio 32 °C. Quindi alla fine per loro 19 °C o 23 °C non fa differenza, hanno comunque freddo.

http://tinyurl.com/od3vvte
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 28/09/2016 alle: 13:28:42
In risposta al messaggio di dani1967 del 28/09/2016 alle 11:05:15

Mi rendo conto che il vostro è un problema serio, ma va anche detto che dal punto di vista ambientale, i vecchi impianti sono la spina nel fianco. Quindi capisco che il comune sia recalcitrante, in quanto in teoria ha interesse
che siano rammodernati proprio gli impianti come il vostro, anche se mi rendo perfettamente conto che dalla tastiera siamo tutti leoni, poi se si deve mettere mano al portafoglio ... Per rispondere a franco, invece, sono ancora stupito come questa legge sia vista esclusivamente in senso negativo, senza minimamente comprenderne gli aspetti positivi. Al contrario, secondo me, prescindendo da situazioni come quelle di bottastra, che NON SONO LA REGOLA, io credo che ad oggi siano puniti i comportamenti meno virtuosi. Visto che la norma esiste da anni, i condomini più virtuosi hanno fatto l'aggiornamento già anni fa, andando su un mercato che non sfruttava la scadenza dei termini, potendo magari programmare la spesa rateizzandola o spalmandola su più annualità in modo da non incidere pesantemente sulle tasche dei condomini. A mio avviso è una cosa simile alla raccolta differenziata, dove vengono premiati i più virtuosi, e si ha una enorme difficoltà a rendere più sconvenienti i comportamenti sbagliati. Nelle città sono moltissimi quelli cui piace stare intanto in casa vestiti come se fosse luglio (una felpa in casa non uccide) e poi tenere i caloriferi al max e poi le finestre aperte. Ora se vuoi fare una cosa simile, paghi. E comunque non dovresti farla. Gli anziani hanno freddo a prescindere; ho beccato mio padre che rischiava un collasso con il pile a luglio 32 °C. Quindi alla fine per loro 19 °C o 23 °C non fa differenza, hanno comunque freddo. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
...

spiacente, ma non ho mai scritto frasi che lascino intendere  che IO veda la legge in senso negativo. Sottolineavo invece che quando si trattò del libretto di impianto e di pochi spicci si sollevò sul forum un putiferio al grido (quasi) unanime "governo ladro !, Renzi a casa! , sono tutti mascalzoni !, ecc. ecc.", mentre oggi per interventi molto più seri e anche non chiari, la cosa stava quasi per passare inosservata almeno qui sul forum . Forse anche complice la disinformazione per cui qualcuno ha creduto di cavarsela con delle semplici valvole On-OFF comprate su e-bay.
In ultimo personalmente la cosa non mi tange perchè mi tengo le mie 5 pompe di calore che attacco e stacco quando e dove mi pare a me.
 
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31279
Inserito il 28/09/2016 alle: 13:40:41
In risposta al messaggio di franco1945 del 28/09/2016 alle 13:28:42

spiacente, ma non ho mai scritto frasi che lascino intendere  che IO veda la legge in senso negativo. Sottolineavo invece che quando si trattò del libretto di impianto e di pochi spicci si sollevò sul forum un putiferio
al grido (quasi) unanime governo ladro !, Renzi a casa! , sono tutti mascalzoni !, ecc. ecc., mentre oggi per interventi molto più seri e anche non chiari, la cosa stava quasi per passare inosservata almeno qui sul forum . Forse anche complice la disinformazione per cui qualcuno ha creduto di cavarsela con delle semplici valvole On-OFF comprate su e-bay. In ultimo personalmente la cosa non mi tange perchè mi tengo le mie 5 pompe di calore che attacco e stacco quando e dove mi pare a me.  
...

Le valvole di zona per unità abitative singole non sono robetta da ebay (che poi su ebay si trova di tutto, dal peggio al meglio), ma valvole certificate che ovviamente NON hanno i contatori in quanto non serve a nulla la contabilizzazione, ma dal punto di vista del risparmio sono ugualmente efficienti.

http://tinyurl.com/od3vvte
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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bottastra
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26/04/2007 10347
Inserito il 28/09/2016 alle: 18:03:27
In risposta al messaggio di dani1967 del 28/09/2016 alle 11:05:15

Mi rendo conto che il vostro è un problema serio, ma va anche detto che dal punto di vista ambientale, i vecchi impianti sono la spina nel fianco. Quindi capisco che il comune sia recalcitrante, in quanto in teoria ha interesse
che siano rammodernati proprio gli impianti come il vostro, anche se mi rendo perfettamente conto che dalla tastiera siamo tutti leoni, poi se si deve mettere mano al portafoglio ... Per rispondere a franco, invece, sono ancora stupito come questa legge sia vista esclusivamente in senso negativo, senza minimamente comprenderne gli aspetti positivi. Al contrario, secondo me, prescindendo da situazioni come quelle di bottastra, che NON SONO LA REGOLA, io credo che ad oggi siano puniti i comportamenti meno virtuosi. Visto che la norma esiste da anni, i condomini più virtuosi hanno fatto l'aggiornamento già anni fa, andando su un mercato che non sfruttava la scadenza dei termini, potendo magari programmare la spesa rateizzandola o spalmandola su più annualità in modo da non incidere pesantemente sulle tasche dei condomini. A mio avviso è una cosa simile alla raccolta differenziata, dove vengono premiati i più virtuosi, e si ha una enorme difficoltà a rendere più sconvenienti i comportamenti sbagliati. Nelle città sono moltissimi quelli cui piace stare intanto in casa vestiti come se fosse luglio (una felpa in casa non uccide) e poi tenere i caloriferi al max e poi le finestre aperte. Ora se vuoi fare una cosa simile, paghi. E comunque non dovresti farla. Gli anziani hanno freddo a prescindere; ho beccato mio padre che rischiava un collasso con il pile a luglio 32 °C. Quindi alla fine per loro 19 °C o 23 °C non fa differenza, hanno comunque freddo. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
...

Concordo senz'altro sul fatto che quello ambientale sia un problema serio, ma non lo si può certo risolvere imponendo un riammodernamento ad impianti che sono pressocchè impossibili da riammodernare e/o che richiedono spese ed opere murarie particolarmente impegnative.
Vorrei ricordare che lo spirito della legge non è soltanto quello di tutelare l'ambiente, ma anche (e soprattutto) quello di conseguire un risparmio energetico.
Ma se per farmi risparmiare, mi costringono a fare una spesa e dei lavori così impegnativi, non mi pare che si stia rispettando lo spirito della legge.
E' come se domani venisse fuori una legge che impone a chi possiede un'auto che non sia euro 6, di fare degli adeguamenti tecnici di costo superiore al valore dell'auto. Sarebbe come costringere milioni di persone a buttar via la propria auto !
Certe norme, a mio modesto avviso, andrebbero introdotte con gradualità, imponendole - ad esempio - per gli edifici di nuova o di recente costruzione, dove si presuppone che l'intervento possa davvero portare dei benefici economici di medio periodo, senza comportare grosse spese e stravolgimenti dei singoli appartamenti.
Non a caso io ho detto che la legge avrebbe dovuto prevedere espressamente quali sono le eccezioni, senza lasciare la cosa alla libera interpretazione dei singoli Comuni.
E non credo che il mio caso sia poi così isolato, perchè temo che nelle stesse condizioni si trovino quasi tutti gli immobili costruiti oltre 40-50 anni fa (e credo siano tantissimi, soprattutto nei centri storici !).
Quanto poi alla discrezionalità concessa ai Comuni su certe materie, voglio solo aggiungere che nella mia città è pressocché impossibile dismettere un impianto centralizzato per passare al riscaldamento autonomo, in quanto si tende a disincentivare quest'ultima tipologia di impianti.
E allora io mi chiedo: e se le tubazioni dell'impianti centralizzato sono diventate ormai inutilizzabili, devo necessariamente farmi "sventrare" l'appartamento per poter fruire del riscaldamento ? E come faccio a dimostrare che le tubazioni sono ormai corrose, considerato che non sono certo a vista ?
Io quindi, contrariamente a ciò che si può pensare, non ne faccio tanto un problema economico, perchè è di ben altro che mi preoccupo: ovvero di dover ristrutturare l'intero appartamento ! 
   
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Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 28/09/2016 alle: 19:25:58
In risposta al messaggio di dani1967 del 28/09/2016 alle 13:40:41

Le valvole di zona per unità abitative singole non sono robetta da ebay (che poi su ebay si trova di tutto, dal peggio al meglio), ma valvole certificate che ovviamente NON hanno i contatori in quanto non serve a nulla la
contabilizzazione, ma dal punto di vista del risparmio sono ugualmente efficienti. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
...

La contabilizzazione serve ad incentivare l'utilizzo delle valvole.

dove non viene contabilizzata la gente piuttosto apre le finestre ma non abbassa tanto paga comunque.

Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

ik6Amo
ik6Amo
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Inserito il 29/09/2016 alle: 08:54:56
Non confondiamo i due sistemi in uso per la contabilizzazione del calore.

Il primo, quello in uso nelle nuove tipologie d'impianto, è dotato di CONTABILIZZATORI. Questi apparecchi restituiscono il consumo energetico misurato in Kilowattora o Megawattora (Kwh o Mwh). Il sistema di avvale di una misura della temperatura dell'acqua in entrata all'impianto e di una all'uscita, oltre che della quantità di liquido che circola.
Da questi dati è facile arrivare a stabilire l'energia assorbita da un appartamento.
La gestione del riscaldamento è completamente autonoma e comandata da uno o più cronotermostati. L'unica differenza fra un impianto autonomo ed uno centralizzato, in questo caso, sta nel fatto che nel primo viene fornito un carburante che la caldaia provvede a trasformare in energia termica, riscaldando l'acqua dell'impianto; nel secondo viene fornita direttamente l'acqua riscaldata. Non è obbligatorio apporre all'ingresso dei radiatori valvole termostatiche, poichè il tutto viene regolato dai cronotermostati.

Il secondo sistema si avvale di RIPARTITORI. Questo tipo di misurazione viene applicato negli impianti "vecchio tipo". Questi impianti non hanno la possibilità di gestione autonoma diretta, poichè realizzati a "colonne montanti". In effetti una coppia di tubi  sale in verticale nel fabbricato alimentando in colonna il radiatore del primo, secondo terzo piano ecc.

Il ripartitore non esprime valori energetici ma solo UNITA' non ben definite. Per effettuare la misura viene posto in un determinato punto del radiatore e rileva solo la temperatura  e, naturalmente, il relativo tempo di erogazione.  L'apparecchio viene programmato inserendo fattori che stanno a significare la capacità radiante del termosifone cui è applicato, in modo da esprimere, nelle unità riportate, un valore proporzionale a quella che presumibilmente è l'energia erogata dall'apparecchio radiante.

La sommatoria delle UNITA' espresse dagli scambiatori di ogni appartamento, viene confrontata con il totale complessivo delle unità del fabbricato: da qui si ricava un valore percentuale atto a ripartire il costo dell'energia consumata dall'impianto centralizzato.

Naturalmente questo sistema è molto meno preciso, anche se alla fina dà idea dei consumi ed è sicuramente più equo di una ripartizione millesimale.

In questi impianti è OBBLIGATORIA l'apposizione di valvole termostatiche ai radiatori, poichè solo quelle consentono il minimo indispensabile di gestione dell'impianto.

Naturalmente in entrambi i casi esistono delle spese fissa da coprire, che sono dovute alle dispersioni per la distribuzione del calore ed all'energia che serve a mantenere in funzione la caldaia, oltre che al rendimento stesso del generatore di calore.

Per la misura di questa energia, nel primo caso si può inserire un contabilizzatore generale all'uscita della caldaia; la dispersione si ha considerando la percentuale di rendimento del generatore di calore e facendo poi la differenza fra il contabilizzatore generale e la sommatoria dei consumi del condòmini.

Nel secondo caso il tutto deve essere stimato, non essendoci possibilità di contabilizzazione più precisa. In genere viene scelto un valore di rendimento fra il 70 ed il 90%, stimato da un tecnico, lasciando quindi il 10-30% ripartito quale "consumo involontario".

Penso che in effetti non esista l'impossibilità effettiva di ripartire il calore, anche in impianti molto vecchi; in qualsiasi caso è consentito, in via eccezionale e solo per il 2017, ripartire ancora tutto calore tramite i millesimi.
 
___________________________________/

L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
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senior47
senior47
30/04/2013 60
Inserito il 30/09/2016 alle: 00:17:30
In risposta al messaggio di franco1945 del 26/09/2016 alle 11:45:40

tempo fa si scatenò un putiferio per i pochi spiccioli del bollino blu alle caldaie. Ora beccatevi questa mazzata che si chiama :  DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102  il Decreto Legislativo ci cala sulla testa
come  pura attuazione di una inderogabile Direttiva CEE ed è ispirato a due principi . Da un lato risparmio energetico e dall'altro applicazione dei costi di gestione degli impianti in base agli effettivi consumi diretti  e indiretti ( i disperdimenti di calore ).   l'adeguamento prevede a titolo oneroso tra le altre cose : installazione di speciali valvole in ciascun punto radiatore al costo non inferiore a 100 € al pezzo ( di più sicuramente di meno non credo )  sostituzione delle pompe di circolazione in caldaia dal tipo a portata fissa (ordinarie) al tipo a portata variabile. nuovi parametri e obbligatorie modifiche ai regolamenti condominiali per la determinazione dell'effetivo consumo di calore di ciascun appartamento e non più in base ai millesimi di proprietà.. Il tutto entro il termine tassativo del 31 Dicembre 2016 pena multe da 500 a 2.500 euro secondo disposizioni emanate (in silenzio tombale) da ciascuna Regione. Sono esenti impianti individuali sia a caldaia che a pompe di calore. Un passo, invero molto sibillino e per niente chiaro, terrebbe esenti gli impianti molto antichi in cui le modifiche non sarebbe possibile attuarle per motivi tecnici. Come, dove, quando e da chi tale situazione possa essere certificata non è chiaro, almeno a me. Personalmente io vado a pompe di calore e me ne fo..o.  
...

Caro Franco, hai gettato un macigno nel Forum, hai provocato un vero terremoto tra i condomini che abitano in appartamenti riscaldati dall'impianto centralizzato e quelli che hanno il riscaldamento autonomo.
​Lo scopo del Decreto è il risparmio energetico, che è stato concordato da tutti i Paesi  Europei e che l' Italia ha recepito nel 2014 ma che solo ora ce ne rendiamo conto.
​Tale Decreto oltre ad imporre l'installazione di valvole termostatiche, pompe a portata variabile e contabilizzatori di calore, di fatto elimina il Regolamento Condominiale riguardante il riscaldamento leggittimando il principio che ognuno paga per quello che consuma più una certa quota fissa, per le spese di manutenzione, della dispersione del calore e della conduzione dell'impianto.
E qui succederà di tutto, chi non abitando pagherà la sola quota fissa, chi invece svernando in un Condominio quasi disabitato posto ad esempio in una località turistica dovrà sobbarcarsi delle spese superiori.
Per una migliore comprensione del Decreto:

http://www.antainrete.org/index...


​
Sandro
12
senior47
senior47
30/04/2013 60
Inserito il 30/09/2016 alle: 00:58:56
In risposta al messaggio di bottastra del 28/09/2016 alle 18:03:27

Concordo senz'altro sul fatto che quello ambientale sia un problema serio, ma non lo si può certo risolvere imponendo un riammodernamento ad impianti che sono pressocchè impossibili da riammodernare e/o che richiedono spese
ed opere murarie particolarmente impegnative. Vorrei ricordare che lo spirito della legge non è soltanto quello di tutelare l'ambiente, ma anche (e soprattutto) quello di conseguire un risparmio energetico. Ma se per farmi risparmiare, mi costringono a fare una spesa e dei lavori così impegnativi, non mi pare che si stia rispettando lo spirito della legge. E' come se domani venisse fuori una legge che impone a chi possiede un'auto che non sia euro 6, di fare degli adeguamenti tecnici di costo superiore al valore dell'auto. Sarebbe come costringere milioni di persone a buttar via la propria auto ! Certe norme, a mio modesto avviso, andrebbero introdotte con gradualità, imponendole - ad esempio - per gli edifici di nuova o di recente costruzione, dove si presuppone che l'intervento possa davvero portare dei benefici economici di medio periodo, senza comportare grosse spese e stravolgimenti dei singoli appartamenti. Non a caso io ho detto che la legge avrebbe dovuto prevedere espressamente quali sono le eccezioni, senza lasciare la cosa alla libera interpretazione dei singoli Comuni. E non credo che il mio caso sia poi così isolato, perchè temo che nelle stesse condizioni si trovino quasi tutti gli immobili costruiti oltre 40-50 anni fa (e credo siano tantissimi, soprattutto nei centri storici !). Quanto poi alla discrezionalità concessa ai Comuni su certe materie, voglio solo aggiungere che nella mia città è pressocché impossibile dismettere un impianto centralizzato per passare al riscaldamento autonomo, in quanto si tende a disincentivare quest'ultima tipologia di impianti. E allora io mi chiedo: e se le tubazioni dell'impianti centralizzato sono diventate ormai inutilizzabili, devo necessariamente farmi sventrare l'appartamento per poter fruire del riscaldamento ? E come faccio a dimostrare che le tubazioni sono ormai corrose, considerato che non sono certo a vista ? Io quindi, contrariamente a ciò che si può pensare, non ne faccio tanto un problema economico, perchè è di ben altro che mi preoccupo: ovvero di dover ristrutturare l'intero appartamento !     
...

Ciao bottastra, i Comuni non hanno competenza in materia!
​Sono le Regioni delegate a far rispettare la legge con controlli agli inadempienti e ad erogare le sanzioni!
Tramite l'Enea andranno in automatico a colpo sicuro così come ora avviene con il bollo auto.
E di eccezzioni ce ne saranno davvero poche poiché il tecnico abilitato dovrà attestare che l'installazione dei predetti sistemi non è' efficiente in termini di costi adottando la norma UNI EN 15459. 
Nel caso in cui la relazione fosse contestata e smentita, il Condominio andrà incontro alla sanzione che va dai 500 ai 2500 euro per unità immobiliare, ma potrà rivalersi sul tecnico che l'ha indotta in errore.
Con 20 appartamenti si va da 10.000 a 50.000 euro di danno da rifondere.....

Sandro
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bottastra
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26/04/2007 10347
Inserito il 01/10/2016 alle: 09:52:59

Non so che dirti, anch'io pensavo che la materia fosse di competenza della Regione, ma da noi posso assicurarti che funziona così (almeno su questo, tutti i tecnici interpellati sono stati concordi !).
Non vorrei che la nostra Regione avesse delegato i Comuni a svolgere certi adempimenti. 
Peraltro io avevo letto da qualche parte che, in situazioni come quella del mio condominio, non c'era da presentare alcuna istanza per ottenere l'esenzione dall'obbligo dei lavori di adeguamento.
Veniva soltanto consigliato di munirsi di un'apposita relazione, redatta da un tecnico qualificato, da poter eventualmente esibire in caso di controlli.
Una cosa è certa: la situazione, almeno sino a questo momento, è ancora piuttosto confusa (come spesso accade in Italia !) ed è questo forse uno dei motivi per cui in molti condominii non ci si è ancora posti il problema.  

Modificato da bottastra il 01/10/2016 alle 10:47:41
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bottastra
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26/04/2007 10347
Inserito il 01/10/2016 alle: 10:40:57
In risposta al messaggio di senior47 del 30/09/2016 alle 00:58:56

Ciao bottastra, i Comuni non hanno competenza in materia! ​Sono le Regioni delegate a far rispettare la legge con controlli agli inadempienti e ad erogare le sanzioni! Tramite l'Enea andranno in automatico a colpo sicuro
così come ora avviene con il bollo auto. E di eccezzioni ce ne saranno davvero poche poiché il tecnico abilitato dovrà attestare che l'installazione dei predetti sistemi non è' efficiente in termini di costi adottando la norma UNI EN 15459.  Nel caso in cui la relazione fosse contestata e smentita, il Condominio andrà incontro alla sanzione che va dai 500 ai 2500 euro per unità immobiliare, ma potrà rivalersi sul tecnico che l'ha indotta in errore. Con 20 appartamenti si va da 10.000 a 50.000 euro di danno da rifondere..... Sandro
...

Vedo che conosci bene la materia e allora potresti essere così gentile da spiegarmi cosa prevede con esattezza la norma UNI da te citata ?
E secondo te, in base alla situazione che io ho rappresentato (colonne montanti corrose), il mio condominio potrebbe avere i requisiti per poter essere esentato dall'adeguamento dell'impianto ?
E, in caso affermativo, il tecnico incaricato di redigere l'apposita relazione, come potrebbe documentare la fatiscenza delle tubazioni ? 
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annapasqua
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19/11/2009 3797
Inserito il 01/10/2016 alle: 10:43:22
penso che il tuo problema riguardi l'impianto in se stesso più che le nuove valvole.
il nostro è un impianto che risale agli anni 60 ed è stato adeguato alle nuove normative: caldaia,cambiata in funzione della sua non più giovane età, pompe, pulizia impianto e valvole senza grossi problemi.
se le tue tubazioni sono così malmesse, purtroppo dovrete pensare ad una sostituzione, indipendentemente dal tipo di valvole usate.
alcuni amici non adegueranno l'impianto perchè hanno il riscaldamento a pavimento,quindi impossibile regolare la temperature individualmente.
quando rifaranno il tutto, dovranno abbandonare il vecchio impianto e adeguarsi
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bottastra
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26/04/2007 10347
Inserito il 01/10/2016 alle: 17:38:06
In risposta al messaggio di annapasqua del 01/10/2016 alle 10:43:22

penso che il tuo problema riguardi l'impianto in se stesso più che le nuove valvole. il nostro è un impianto che risale agli anni 60 ed è stato adeguato alle nuove normative: caldaia,cambiata in funzione della sua non
più giovane età, pompe, pulizia impianto e valvole senza grossi problemi. se le tue tubazioni sono così malmesse, purtroppo dovrete pensare ad una sostituzione, indipendentemente dal tipo di valvole usate. alcuni amici non adegueranno l'impianto perchè hanno il riscaldamento a pavimento,quindi impossibile regolare la temperature individualmente. quando rifaranno il tutto, dovranno abbandonare il vecchio impianto e adeguarsi
...

L'intero impianto è malmesso e quasi sicuramente saranno da fare gli stessi lavori che avete fatto voi.
A noi, però, c'è anche il problema delle tubazioni e quello non credo proprio che possa essere risolto ! O sbaglio ?
Ma consentimi una domanda: visto che i nostri impianti risalgono più o meno alla stessa epoca, è possibile che non abbiate mai avuto problemi con le tubazioni ?
Io, quando hanno riparato quelle all'interno del mio appartamento, ho avuto modo di vederle e posso assicurarti che sono in condizioni davvero pietose.
Di sicuro le cause sono da ricercarsi nel fatto che abbiamo un unico impianto per tre palazzine (per un totale di 34 appartamenti) e che un po' tutti abbiamo fatto dei lavori che sicuramente hanno contribuito a squilibrare l'impianto (di sicuro c'è gente che si è staccata arbitrariamente dall'impianto centralizzato, che è intervenuto sulle tubazioni originarie per spostare i propri termosifoni o addirittura per aggiungerne degli altri !). E a questo si aggiunga che i lavori di ristrutturazione dei vari appartamenti, comportano spessissimo lo svuotamento dell'impianto, che non sempre viene poi riempito con la dovuta sollecitudine, favorendo quindi la formazione della ruggine.
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annapasqua
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19/11/2009 3797
Inserito il 01/10/2016 alle: 17:56:02
In risposta al messaggio di bottastra del 01/10/2016 alle 17:38:06

L'intero impianto è malmesso e quasi sicuramente saranno da fare gli stessi lavori che avete fatto voi. A noi, però, c'è anche il problema delle tubazioni e quello non credo proprio che possa essere risolto ! O sbaglio
? Ma consentimi una domanda: visto che i nostri impianti risalgono più o meno alla stessa epoca, è possibile che non abbiate mai avuto problemi con le tubazioni ? Io, quando hanno riparato quelle all'interno del mio appartamento, ho avuto modo di vederle e posso assicurarti che sono in condizioni davvero pietose. Di sicuro le cause sono da ricercarsi nel fatto che abbiamo un unico impianto per tre palazzine (per un totale di 34 appartamenti) e che un po' tutti abbiamo fatto dei lavori che sicuramente hanno contribuito a squilibrare l'impianto (di sicuro c'è gente che si è staccata arbitrariamente dall'impianto centralizzato, che è intervenuto sulle tubazioni originarie per spostare i propri termosifoni o addirittura per aggiungerne degli altri !). E a questo si aggiunga che i lavori di ristrutturazione dei vari appartamenti, comportano spessissimo lo svuotamento dell'impianto, che non sempre viene poi riempito con la dovuta sollecitudine, favorendo quindi la formazione della ruggine.
...

finora, incrociando tutte le dita disponibili, noi abbiamo avuto solo una perdita: in sala, trovata quasi subito e sono anche riuscita a trovare i quadrotti di marmo simili per sostituire quelli rotti sollevandoli.
anche negli altri appartamenti c'è stata la media di rotture che abbiamo avuto noi. 
di sicuro, se saremo ancora qui quando si dovranno rifare le tubazioni, tubi esterni come in montagna: se si rompe qualcosa vedo subito dov'è, non tiro su pavimenti e, da ultimo, anche il tubo scalda.
per quanto riguarda gli spostamenti, i termosifoni aggiunti e tutto l'ambaradan fatto nei vari appartamenti, mettendo le nuove valvole si è proceduto  ,diciamo ad un inventario dell'esistente e ad oggi la situazione è più chiara
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