Nel 1997 ho tentato la via del venditore di automobili (P. IVA monomandatario).
Ricordo che mediamente sulle auto si parlava del 20/22% di sconto da listino.
Se poi la concessionaria raggiungeva certi obbiettivi/numeri di vendita aveva un ulteriore bonus: così sono nate le auto a km 0.
Se mancavano poche immatricolazioni, la concessionaria si "intestava" qualche auto in pronta consegna entro fine anno.
Se da quel 20/22% togliete il 10% che era lo sconto medio al cliente (e che usavi come margine anche sul ritiro usato) resta il 10/12%.
Poi c'era una percentuale o quota fissa per il venditore o per l 'officina che ti ha segnalato il cliente...
Togli I costi fissi della struttura, dipendenti ecc...
I piccoli sono spariti, ora ci sono solo i grossi gruppi.
Il mio meccanico, ufficiale Opel, della vendita gli interessa solo per "contorno" alla sua attività.
Magari guadagna qualcosa sull'usato, ma sul nuovo si parla di 50, max 100 euro, e magari perde 2/3 ore perché il cliente passa più volte prima di fare il contratto.
A lui interessa che il cliente torni poi a fare la manutenzione...
Cambiando discorso, invece, prima di puntare il dito contro le partite IVA, fatevi spiegare come funziona, o fate un corso di ragioneria.
Vedrete che cambierete idea in fretta.
Lavorare in proprio è come fare le vacanze in camper: non è questione di soldi.
Preferisco così.
Dopo oltre vent'anni da artigiano sono convinto che sia stata la scelta giusta per la mia testa, per il mio modo di lavorare, perché mi piace e lo faccio con passione.
Ma se sei solo, o magari in 2 e sei onesto (anche fiscalmente) rischi che un operaio del tuo stesso settore guadagni più di te, senza pensieri e senza rischi, con mutua, infortunio e ferie.
Tornassi indietro rifarei tutto, ma per favore, smettiamo di pensare che tutti gli autonomi sono ladri ed evasori.
Buoni km. Cricio
Con calma....... sono in ferie!