quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 14/03/2013 09:18:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La dittatura militare in Argentina è finita da meno di 30 anni, ed è tristemente noto che clero e politica erano conniventi con il regime. Le storie personali dei prelati e del clero argentino non si cancellano, al massimo si insabbiano. Ma io spero che si faccia luce. Se poi Bergoglio non era coinvolto, meglio così. Ma io credo che alla Chiesa Cattolica moderna faccia bene parlare di antichi misfatti piuttosto che di recenti scandali. Due papi di fila per i quali è facile pescare nel torbido, per di più anziani abbastanza per doverne parlare per poco, sono una bella tentazione.
quote:Risposta al messaggio di masivo inserito in data 13/03/2013 19:35:09 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ma se ne sono dette tante.. previsioni, profezie, i preferiti.. ed alla fine come per elezioni tutto era inventato, sbagliato, sballato. Dai... c'e' stata una novita' anche nel campo della chiesa: perche' no? Magari papato nuovo e guida nuova politica del paese riescono a togliere un po' di lercio a questa povera italia ormai in affondamento. SPeriamo almeno... io l'ho presa come una buona novita' inaspettata quella dell'argentino anche perche' da nessuna parte e' mai stato menzionato in questi giorni.
quote:Risposta al messaggio di mandovado inserito in data 14/03/2013 11:16:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io non ci metto naso ma ogni volta che si parla di profezie si trova sempre qualche modo di appigliarsi per dire: HAI VISTO ERA PREVISTO!!?? Ne ero certa che pure stavolta davanti ad un papa visibilmente NON NERO si scovava qualche strategia per dire che 'era nero dentro' e non fuori. Secondo me stavolta non ci piglia manco per niente con la profezia.. come del resto tutto le altre volte i maya, la fine del mondo, 21.12.2012.. etc. etc. Speriamo faccia solo il suo dovere di Papa dai... poi il colore ci cambia anche poco.
quote:Risposta al messaggio di alexia76 inserito in data 14/03/2013 11:20:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> [:D][:)][8D] Nullis amor est sanabilis herbis
quote:Risposta al messaggio di mandovado inserito in data 14/03/2013 11:26:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A nemmeno 24hr dall'elezione ne stanno gia' parlando male per il suo passato, per le crociate, per le sue idee chiuse in fatto di unioni/matrimoni/etc. Sembra insomma il solito di sempre spacciato per la novita'... mah! Non si sa piu cosa pensare...
quote:Risposta al messaggio di alexia76 inserito in data 14/03/2013 11:42:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io credo che siamo arrivati alla frutta con tutto. In primis noi che siamo pronti sempre a criticare, manca la fiducia, la speranza, la fede stessa. Certo è che i fatti di ogni giorno non aiutano a credere più in niente ma così facendo stiamo arrivando veramente alla fine di ogni cosa. Ci vorrebbe un uomo nuovo in ognuno di noi, che sappia ancora guardare con occhio fiducioso ciò che ci circonda. Altrimenti le conseguenze saranno a mio avviso catastrofiche. Dobbiamo avere un atteggiamento costruttivo e non distruttivo, questo in generale. La situazione è grave in ogni ambito ma non serve a niente PURTROPPO criticare e basta. Dovremmo cominciare a cambiare ciò che all'apparenza sembra impossibile da modificare.Riappropriamoci della speranza, della fiducia, della voglia di migliorare. Solo con un atteggiamento positivo si può (spero) migliorare il mondo stesso.
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 14/03/2013 11:57:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sono d'accordo con te in pieno! Ma come ci si puo' riuscire? Ogni parte che ti giri sono pronti a spararti se non fai o non dai qualcosa: ogni giorno una novita' e non di certo buona. Io vorrei aprire la finestra e sentire l'aria della primavera, girare l'angolo e sentire l'odore dei kraphen classici riempiti di crema appena sfornati... non sento piu nulla invece e non vedo piu nulla: e non perche' non lo voglio! Proprio nn c'e' piu nulla. [:(]
quote:Risposta al messaggio di alexia76 inserito in data 14/03/2013 11:42:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> dura minga, dura no vedrai che le previsioni di divisioni all'interno della Chiesa si concretizzeranno con scismi e quant'altro. A me mi piace come viso, poi, non essendo addentrato nelle curie, altro non so e non voglio sapere. Spero che si comporti da Grillino. Nullis amor est sanabilis herbis
quote:Risposta al messaggio di mandovado inserito in data 14/03/2013 12:05:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Anche a me il viso non dispiace di questo al cospetto del precedente che quando l'ho visto la prima volta c'ho visto l'espressione del diavolo fatto persona. Veramente spaventevole!
quote:Risposta al messaggio di alexia76 inserito in data 14/03/2013 12:14:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ...anche questo indosserà scarpe Prada... ...anche questo porterà al dito un anello dal valore inestimabile... ...anche questo manterrà le miniere di diamanti in Africa... ...grazie a Dio sono ateo! [:D]
Dario quote:Risposta al messaggio di mandovado inserito in data 14/03/2013 11:16:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sai che potresti aver ragione, sapevo che doveva essere il Papa nero, (non stò a spiegarvi il perchè) e mi sembrerebbe strano essermi sbagliato. Non sono le profezie a essere sbagliate ma la loro interpretazione. Sinceramente, vista la storia recente di questo Papa mi vine difficile credere che abbia collaborato positivamente con la dittatura Argentina, oltretutto non sarebbe stato logico, magari avrà fatto errori in buona fede, cercato di portare a casa dei risultati positivi, e non aveva la vocazione dell'eroe o del martire. A me questo Papa piace molto, e mi aspetto grandi cose (di solito non mi sbaglio[;)]) Ivo
quote:Risposta al messaggio di endurista inserito in data 14/03/2013 14:44:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Dici che mi aspetto troppo? effettivamente quello che chiedi tu lo vedo difficile. Aspettiamo e cerchiamo di essere ottimisti[:)][:D][:o)]. Ivo
quote:Risposta al messaggio di masivo inserito in data 14/03/2013 14:39:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Solitamente i cambiamenti, quando si parla di Vaticano, avvengono in tempi lunghi (si parla di secoli), penso che questo Papa brucierà le tappe. Il sud America è un continente in fermento. Il Brasile che viaggia su PIL a due cifre, il Presidente dell'Uruguai che parla di sviluppo ecosostenibile alle Nazioni Unite, rinunciando all'80% dello stipendio, continuando ad abitare nella sua casetta di campagna. Per scherzarci un pò, mi viene da dire che, Francesco, dimezzerà il numero di Cardinali, accorperà alcune Diocesi e ci sarà un taglio netto alle auto nere [:)] Nullis amor est sanabilis herbis
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 14/03/2013 11:57:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La storia di cui parlo a riguardo di quella singola persona nasce ben prima di questa elezione, io appena sentito quel nome mi sono sentito sprofondare. E' una diatriba di lunghissima durata molti anni. Sembra tirata fuori ad hoc, me ne rendo conto, ma nelle passate discussioni sula chiesa io l'avevo già più volte sollevata. E ovviamente non si tratta solo della generica posizione, ma di fatti ben precisi.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 14/03/2013 15:41:21 (> e ricordi bene, non amo fare i copia/incolla, però ieri sera leggevo questo SEMBRAVA UN PO' STRANO, CHE UN GESUITA FOSSE PASSATO INDENNE DA CONNIVENZE CON I GOLPISTI, DURANTE IL PERIODO DELLA DITTATURA ARGENTINA Ecco l'articolo di Stella Spinelli del 2006 su Peace Reporter, per chi non riuscisse ad aprire il sito per troppi accessiVisualizza messaggio in nuova finestra
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http://en.peacereporter.net/art...
Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente. I fatti riferiti da Verbitsky. Nei primi anni settanta, Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel periodo l'istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le comunità ecclesiastiche di base, attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro. Cardinal Jorge Mario Bergoglio, la svolta. Verbitsky racconta come Bergoglio reagì con due provvedimenti immediati. Innanzitutto li escluse dalla Compagnia di Gesù senza nemmeno informarli, poi fece pressioni all’allora arcivescovo di Buenos Aires per toglier loro l’autorizzazione a dir messa. Pochi giorni dopo il golpe, furono rapiti. Secondo quanto sostenuto dai due sacerdoti, quella revoca fu il segnale per i militari, il via libera ad agire: la protezione della Chiesa era ormai venuta meno. E la colpa fu proprio di Bergoglio, accusato di aver segnalato i due padri alla dittatura come sovversivi. Con l’accezione “sovversivo”, nell’Argentina di quegli anni, venivano qualificate persone di ogni ordine e grado: dai professori universitari simpatizzanti del peronismo a chi cantava canzoni di protesta, dalle donne che osavano indossare le minigonne a chi viaggiava armato fino ai denti, fino ad arrivare a chi era impegnato nel sociale ed educava la gente umile a prendere coscienza di diritti e libertà. Dopo sei mesi di sevizie nella famigerata Scuola di meccanica della marina (Esma), i due religiosi furono rilasciati, grazie alle pressioni del Vaticano. Escuela de Mecanica de la Armada, teatro delle torture dei desaparecidos argentini, botta e risposta. Alle accuse dei due padri gesuiti di averli traditi e denunciati, il cardinal Bergoglio si difende spiegando che la richiesta di lasciare la baraccopoli era un modo per metterli in guardia di fronte a un imminente pericolo. Un botta e risposta che è andato avanti per anni e che Verbitsky ha sempre riportato fedelmente, fiutando che la verità fosse nel mezzo. Poi la luce: dagli archivi del ministero degli Esteri sono emersi documenti che confermano la versione dei due sacerdoti, mettendo fine a ogni diatriba. In particolare Verbitsky fa riferimento a un episodio specifico: nel 1979 padre Francisco Jalics si era rifugiato in Germania, da dove chiese il rinnovo del passaporto per evitare di rimetter piede nell’Argentina delle torture. Bergoglio si offrì di fare da intermediario, fingendo di perorare la causa del padre: invece l’istanza fu respinta. Nella nota apposta sulla documentazione dal direttore dell’Ufficio del culto cattolico, allora organismo del ministero degli Esteri, c’è scritto: “Questo prete è un sovversivo. Ha avuto problemi con i suoi superiori ed è stato detenuto nell’Esma”. Poi termina dicendo che la fonte di queste informazioni su Jalics, è proprio il Superiore provinciale dei gesuiti, padre Bergoglio, che raccomanda che non si dia corso all’istanza. E non finisce qui. Un altro documento evidenzia ancora più chiaramente il ruolo di Bergoglio: “Nonostante la buona volontà di padre Bergoglio, la Compagnia Argentina non ha fatto pulizia al suo interno. I gesuiti furbi, per qualche tempo sono rimasti in disparte, ma adesso con gran sostegno dall’esterno di certi vescovi terzomondisti hanno cominciato una nuova fase”. È il documento classificato Direzione del culto, raccoglitore n° 9, schedario B2B, Arcivescovado di Buenos Aires, documento 9. Nel libro di Verbitsky sono pubblicati anche i resoconti dell’incontro fra il giornalista argentino e il cardinale, durante i quali quest’ultimo ha cercato di presentare le prove che ridimensionassero il suo ruolo. “Non ebbi mai modo di etichettarli come guerriglieri o comunisti – affermò l’arcivescovo – tra l’altro perché non ho mai creduto che lo fossero”. Militari argentina accusati di crimini di guerra, ma… ad inchiodarlo c’è anche la testimonianza di padre Orlando Yorio, morto nel 2000 in Uruguay e mai ripresosi pienamente dalle torture, dalla terribile esperienza vissuta chiuso nell’Esma. In un’intervista rilasciata a Verbistky nel 1999 racconta il suo arrivo a Roma dopo la partenza dall’Argentina: “Padre Gavigna, segretario generale dei gesuiti, mi aprì gli occhi – raccontò in quell’occasione – Era un colombiano che aveva vissuto in Argentina e mi conosceva bene. Mi riferì che l’ambasciatore argentino presso la Santa Sede lo aveva informato che secondo il governo eravamo stati catturati dalle Forze armate perché i nostri superiori ecclesiastici lo avevano informato che almeno uno di noi era un guerrigliero. Chiesi a Gavigna di mettermelo per iscritto e lo fece”. Nel libro, inoltre, Verbistky spiega come Bergoglio, durante la dittatura militare, abbia svolto attività politica nella Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista, che ha lo stesso nome di una formazione rumena sviluppatasi fra gli anni Venti e i Trenta del Novecento, legata al nazionalsocialismo. Secondo il giornalista, l’attuale arcivescovo di Buenos Aires, quando ricoprì il ruolo di Provinciale della Compagnia di Gesù, decise che l’Università gestita dai gesuiti fosse collegata a un’associazione privata controllata dalla Guardia di ferro. Controllo che terminò proprio quando Bergoglio fu trasferito di ruolo. “Io non conosco casi moderni di vescovi che abbiano avuto una partecipazione politica così esplicita come è stata quella di Bergoglio”, incalza Verbitsky. “Lui agisce con il tipico stile di un politico. È in relazione costante con il mondo politico, ha persino incontri costanti con ministri del governo. El Silencio, l'ultimo libro di Horacio Verbitsky oggi. Nonostante non abbia mai ammesso le sue colpe, il presidente dei vescovi argentini ha spinto la Chiesa del paese latinoamericano a pubblicare una sorta di mea culpa in occasione del 30esimo anniversario del colpo di Stato, celebratosi lo scorso marzo. “Ricordare il passato per costruire saggiamente il presente” è il titolo della missiva apostolica, dove viene chiesto agli argentini di volgere lo sguardo al passato per ricordare la rottura della vita democratica, la violazione della dignità umana e il disprezzo per la legge e le istituzioni. “Questo, avvenuto in un contesto di grande fragilità istituzionale – hanno scritto i vescovi argentini – e reso possibile dai dirigenti di quel periodo storico, ebbe gravi conseguenze che segnarono negativamente la vita e la convivenza del nostro popolo. Questi fatti del passato che ci parlano di enormi errori contro la vita e del disprezzo per la legge e le istituzioni sono un’occasione propizia affinché come argentini ci pentiamo una volta di più dai nostri errori per assimilare l’insegnamento della nostra storia nella costruzione del presente”. Tanti tasselli, quelli raccolti dal giornalista argentino nel suo libro che ci aiutano a vedere un po’ meglio in un mosaico tanto complesso quanto doloroso della storia recente di Santa Romana Chiesa.http://www.reset-italia.net/201...