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Il tempo corre più velocemente per gli anziani?

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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 13570
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Inserito il 18/05/2025 alle: 22:32:19
Buona sera, quando ero piccolo poi adolescente poi adulto poi mezza eta’ , sentivo parlare gli anziani, anziani ufficiali quindi over 65, del tempo che corre più velocemente per questi fortunati (o sfortunati) che ci sono arrivati.
Ora che da qualche anno faccio parte di questo segmento di eta’ posso confermare che il tempo mi corre velocissimo.. le settimane mi sembrano i giorni di una volta, i mesi mi sembrano le settimane e gli anni i mesi.
La mia domanda è se agli “anziani” di Col capita la stessa cosa e a tutti se questa percezione abbia una base scientifica 
Pace, salute, serenità
21
Armando
Armando
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11/08/2003 7328
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Inserito il 19/05/2025 alle: 00:09:44
In risposta al messaggio di Ummagamma del 18/05/2025 alle 22:32:19

Buona sera, quando ero piccolo poi adolescente poi adulto poi mezza eta’ , sentivo parlare gli anziani, anziani ufficiali quindi over 65, del tempo che corre più velocemente per questi fortunati (o sfortunati) che ci sono
arrivati. Ora che da qualche anno faccio parte di questo segmento di eta’ posso confermare che il tempo mi corre velocissimo.. le settimane mi sembrano i giorni di una volta, i mesi mi sembrano le settimane e gli anni i mesi. La mia domanda è se agli “anziani” di Col capita la stessa cosa e a tutti se questa percezione abbia una base scientifica  Pace, salute, serenità
...
Senza pretese di basi scientifiche, ho sempre pensato che se con l'avanzare dell'età la nostra "frequenza di clock" si dovesse abbassare, allora la nostra percezione del tempo esterno sarebbe appunto di un tempo "più veloce". 
Considerazione mia eh .. comunque al di là di come nasca la cosa, confermo anche per me la sensazione di un tempo che passa più in fretta.
 
_____________ Armando
20
Tore99
Tore99
10/04/2005 10336
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Inserito il 19/05/2025 alle: 02:13:58
Confermo, confermo. Se per esempio prendo a riferimento cinque anni nei vari periodi della mia vita mi prende male. I cinque/sei anni dai quindici ai venti/ventuno sono durati un'eternità. Dalle medie all'università. Dalla bicicletta, al motorino, alla patente, alla macchina. Tutto il periodo del liceo. Le prime ragazze. Le compagnie enormi in giro. I diciott'anni. Il primo amore, il secondo e il terzo.
E se penso a quello che ho fatto dai 35 ai 40? O peggio dai 50 ai 55? Sono volati e non ho fatto niente, zero. Quello che facevo a 50 l'ho continuato a fare a 55. Mah!?
20
oigroig
oigroig
26/09/2004 2778
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Inserito il 19/05/2025 alle: 07:34:38
In risposta al messaggio di Ummagamma del 18/05/2025 alle 22:32:19

Buona sera, quando ero piccolo poi adolescente poi adulto poi mezza eta’ , sentivo parlare gli anziani, anziani ufficiali quindi over 65, del tempo che corre più velocemente per questi fortunati (o sfortunati) che ci sono
arrivati. Ora che da qualche anno faccio parte di questo segmento di eta’ posso confermare che il tempo mi corre velocissimo.. le settimane mi sembrano i giorni di una volta, i mesi mi sembrano le settimane e gli anni i mesi. La mia domanda è se agli “anziani” di Col capita la stessa cosa e a tutti se questa percezione abbia una base scientifica  Pace, salute, serenità
...
Buongiorno:


nonostante non abbia l'età ufficiale x far parte del club "anziani ufficiali ,posso garantire che la sensazione proprio questa.
una volta terminata la vita lavorativa  c'è stato un periodo breve e di assestamento una specie di " ferie prolungate" al quale non ero "preparato",nel quale i giorni passavano come in officina.
ma  e durato poco.
la percezione e proprio questa 
a lavoro un mese sembrava un anno, ora un mese sembra una settimana.
non so dire da cosa sia dovuto questa sensazione, ma è cosi,
ora i giorni/ settimane/mesi        VOLANO. 
 
Penso che alla base di tutto ciò sia la " SALUTE" che ora ti permette di fare quello che ti piace, se non fosse cosi' le giornate/settimane/mesi non avrebbero mai FINE.

SALUTE e  pizzico di FORTUNA, questa è la ricetta,
la SALUTE in  PRIMIS,e poi la fortuna di non AMMALARSI, tutto il resto si sistema.

buona vita a tutti

Giorgio
16
masivo
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24/08/2008 14683
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Inserito il 19/05/2025 alle: 09:10:01
In risposta al messaggio di Ummagamma del 18/05/2025 alle 22:32:19

Buona sera, quando ero piccolo poi adolescente poi adulto poi mezza eta’ , sentivo parlare gli anziani, anziani ufficiali quindi over 65, del tempo che corre più velocemente per questi fortunati (o sfortunati) che ci sono
arrivati. Ora che da qualche anno faccio parte di questo segmento di eta’ posso confermare che il tempo mi corre velocissimo.. le settimane mi sembrano i giorni di una volta, i mesi mi sembrano le settimane e gli anni i mesi. La mia domanda è se agli “anziani” di Col capita la stessa cosa e a tutti se questa percezione abbia una base scientifica  Pace, salute, serenità
...
Assolutamente SI ho visto 2 velocizzazioni, una dopo i 50 l' altra dopo la pensione a 59, gli ultimi 20 anni sono volati, temo che i prossimi 20 saranno ancora peggio, ho quasi 72 anni e ovviamente a superare i 90 ci arrivo, ho già firmato un contratto col creatore...poi vediamo laugh. 
Ivo
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maxime
maxime
20/08/2004 6400
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Inserito il 19/05/2025 alle: 09:37:10
Che dire...da una parte è vero ...da 6 anni in pensione (luglio 2019) e mi sembra di esserci andato ieri, dall'altra...non so cosa sia la pensione crying...in senso camperistico wink.ed altro ...
Nel 2020 con il covid, a babbo è scoppiato l'alzheimer, in maniera ingestibile ed è durato fino ad ottobre dello scorso anno, quando ha lasciato questo mondo ed ha trovato la pace. Dopo 5 mesi, mamma, ultranovantenne, da autosufficiente al 100% ha visto bene di cadere (certamente non per suo volere angry) con conseguente rottura del femore e così, come per il gioco dell'oca, sono ritornato al punto di partenza crying...ed essendo figlio unico, tutto sulle mie spalle...

Modificato da maxime il 19/05/2025 alle 11:51:04
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dani1967
dani1967
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03/09/2007 30775
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Inserito il 19/05/2025 alle: 09:38:50
In risposta al messaggio di Ummagamma del 18/05/2025 alle 22:32:19

Buona sera, quando ero piccolo poi adolescente poi adulto poi mezza eta’ , sentivo parlare gli anziani, anziani ufficiali quindi over 65, del tempo che corre più velocemente per questi fortunati (o sfortunati) che ci sono
arrivati. Ora che da qualche anno faccio parte di questo segmento di eta’ posso confermare che il tempo mi corre velocissimo.. le settimane mi sembrano i giorni di una volta, i mesi mi sembrano le settimane e gli anni i mesi. La mia domanda è se agli “anziani” di Col capita la stessa cosa e a tutti se questa percezione abbia una base scientifica  Pace, salute, serenità
...
Mia madre è in rsa e per lei il tempo non passa mai.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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salito
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21/03/2009 27671
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Inserito il 19/05/2025 alle: 09:44:26
fai caso di cosa hai fatto  ieri forse qualcosa ti ricordi
 vent anni rocordavi tutto minuto per minuto e il tempo /giorno era pieno
„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline
16
salito
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21/03/2009 27671
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Inserito il 19/05/2025 alle: 09:44:35
fai caso di cosa hai fatto  ieri forse qualcosa ti ricordi
 vent anni rocordavi tutto minuto per minuto e il tempo /giorno era pieno
„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 12730
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Inserito il 19/05/2025 alle: 09:58:07

Mi sono convinto che ognuno di noi ha delle sensazioni diverse rispetto al tempo ed anche alla velocità (km/h). Per esempio, se supero i 100 km/h ho la sensazione di correre per cui imposto il navigatore a 98 km/h e mi par di andare a passeggio. A 160 km/h (quando andavo anche a 220 km/h) ho un altro livello di sensazione, ovvero di andare velocissimo, quasi volare.

Tornando al dilemma di Umma, che fa sempre piacere leggere, è vero: il primo salto è stato nel maggio del 1970, quando ho finito il servizio di leva. Da quel giorno, i giorni sono volati sempre più. Mi par ieri mattina che dal CL (camion militare leggero) salutavo il Maresciallo (nome) con un "Ci deve morire qui!".  E son passati già 55 anni!. Per chi non ha fatto il militare di leva, questa esclamazione era per dire che noi congedati avremmo vissuto una vita diversa fuori della caserma.

Poi gli anni sono stati sempre più corti, veloci. Il primo salto sensibile è stato ai 60, dai 70 poi ogni anno ha meno giorni, dai 75 le settimane sono cortissime; mi dicono che ad 80 sarà anche peggio e questo lo testimonierò fa qualche giorno (ancora due anni di calendario ma sono equiparabili a pochi giorni).

Un'altra sensazione che è cambiata enormemente è la sensazione dello spazio. Son tornato a vedere dove sono nato e vissuto fino a 12 anni, in aperta campagna, e trovo che gli appezzamenti di terreno sono molto più piccoli di allora, le case rurali molto più vicine, insomma tutto più ristretto.

Ma, come si dice in questi casi, l'importante è la salute.

Giovanni
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dani1967
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03/09/2007 30775
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Inserito il 19/05/2025 alle: 10:04:35
In risposta al messaggio di salito del 19/05/2025 alle 09:44:35

fai caso di cosa hai fatto  ieri forse qualcosa ti ricordi  vent anni rocordavi tutto minuto per minuto e il tempo /giorno era pieno
Ti sei dimenticato di aver appena inviato il post.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
17
dani1967
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03/09/2007 30775
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Inserito il 19/05/2025 alle: 10:05:42
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/05/2025 alle 09:58:07

Mi sono convinto che ognuno di noi ha delle sensazioni diverse rispetto al tempo ed anche alla velocità (km/h). Per esempio, se supero i 100 km/h ho la sensazione di correre per cui imposto il navigatore a 98 km/h e mi
par di andare a passeggio. A 160 km/h (quando andavo anche a 220 km/h) ho un altro livello di sensazione, ovvero di andare velocissimo, quasi volare. Tornando al dilemma di Umma, che fa sempre piacere leggere, è vero: il primo salto è stato nel maggio del 1970, quando ho finito il servizio di leva. Da quel giorno, i giorni sono volati sempre più. Mi par ieri mattina che dal CL (camion militare leggero) salutavo il Maresciallo (nome) con un Ci deve morire qui!.  E son passati già 55 anni!. Per chi non ha fatto il militare di leva, questa esclamazione era per dire che noi congedati avremmo vissuto una vita diversa fuori della caserma. Poi gli anni sono stati sempre più corti, veloci. Il primo salto sensibile è stato ai 60, dai 70 poi ogni anno ha meno giorni, dai 75 le settimane sono cortissime; mi dicono che ad 80 sarà anche peggio e questo lo testimonierò fa qualche giorno (ancora due anni di calendario ma sono equiparabili a pochi giorni). Un'altra sensazione che è cambiata enormemente è la sensazione dello spazio. Son tornato a vedere dove sono nato e vissuto fino a 12 anni, in aperta campagna, e trovo che gli appezzamenti di terreno sono molto più piccoli di allora, le case rurali molto più vicine, insomma tutto più ristretto. Ma, come si dice in questi casi, l'importante è la salute. Giovanni
...
Certamente l'anno di naia è stato il più lungo della mia vita. Una rottura tale che non passava mai.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 13570
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Inserito il 19/05/2025 alle: 13:31:29
Ci leggiamo un po’ più di rado di una volta ma il piacere di leggere gli “anziani” di Col e’ immutato 
Condivido gran parte delle motivazioni al tempo che corre.
Ho avuto la fortuna di fare nella vita tutto quello che mi è piaciuto per questo mi sembra ieri se penso anche al remoto 
Addirittura questo ultimo decennio dai 60 agli attuali 68 e’ il più bello della mia esistenza, sicuramente perché ho rischiato di morire ed apprezzo dí piu le giornate anche ordinarie e banali 
Ho il rammarico di non avere avuto l’esperienza attuale quando avevo 20-30-40 anni
( e grazie graziellalaugh)

Leggo e scrivo di meno su Col rispetto a prima anche perché il tempo ogni giorno diventa sempre piu’ prezioso, ma quando capita come in questo caso di ritrovare le grandi firme yes, e’ un vero piacere 
 
Pace, salute, serenità

Modificato da Ummagamma il 19/05/2025 alle 14:07:29
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Grinza
Grinza
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16/02/2006 62102
Rispondi Abuso
Inserito il 19/05/2025 alle: 13:40:15
Io credo che molto dipende da cosa facciamo durante le giornate, se siamo impegnati, in qualsiasi attività il tempo vola ed ancora più velocemente se ciò che facciamo ci piace.

Per il resto si percepisce un calo delle facoltà motorie, ma va bene così, l’alternativa è peggio
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
18
Paolol
Paolol
24/07/2006 4665
Rispondi Abuso
Inserito il 19/05/2025 alle: 18:20:45
In risposta al messaggio di Ummagamma del 18/05/2025 alle 22:32:19

Buona sera, quando ero piccolo poi adolescente poi adulto poi mezza eta’ , sentivo parlare gli anziani, anziani ufficiali quindi over 65, del tempo che corre più velocemente per questi fortunati (o sfortunati) che ci sono
arrivati. Ora che da qualche anno faccio parte di questo segmento di eta’ posso confermare che il tempo mi corre velocissimo.. le settimane mi sembrano i giorni di una volta, i mesi mi sembrano le settimane e gli anni i mesi. La mia domanda è se agli “anziani” di Col capita la stessa cosa e a tutti se questa percezione abbia una base scientifica  Pace, salute, serenità
...
Personalmente(sono del'68,nel senso che ci sono nato e non l'ho fatto!)ho notato un modesto declino fisico attorno ai 50.Negli ultimi anni ho sostituito il cronometro con un timer nel senso che la misura del tempo è uguale(giorni mesi anni)ma faccio le cose con l'ansia di non portarle a termine per tempo.Ansia ovviamente non patologica.
Beh,basta perchè mentre scrivevo se n'è andato pure il sole!
Ciao Paolo.
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salito
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21/03/2009 27671
Rispondi Abuso
Inserito il 19/05/2025 alle: 20:31:08
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/05/2025 alle 10:04:35

Ti sei dimenticato di aver appena inviato il post.
ecco realizzato che ho poststo due volte e letto almeno quattro il tempo e ne l crattempo fatto altre cosette del tipo ...vado a rivedere...cosa ...il tempo c era...
ahhh si pure cenato
ps
ps
il temlo scorre come sempre sono io che non sono piu veloice/agile come prima .
Oggi trenta minuti per fare il percorso classico che facevo in venti non è il tempo che mi scorre veloce ma...
 
„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline

Modificato da salito il 19/05/2025 alle 20:51:04
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salito
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21/03/2009 27671
Rispondi Abuso
Inserito il 19/05/2025 alle: 20:56:23
il mio amico Franz è gia da un po' che si lamenta di come scorre veloce per lui il tempo...dice sempre achhhputega in una sera ne facevo anche quattro prima di mezzanotte adesso achhhpuittega .. mezzanotte arriva prima ...
„Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.“ — Georges Courteline
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Ummagamma
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12/12/2013 13570
Rispondi Abuso
Inserito il 19/05/2025 alle: 22:48:08
C’e’ un’altra considerazione che forse sfugge… chi sta partecipando a questo topic ha una eta’ superiore ai 70.. gli altri me compreso stanno li’..
godono in gran parte di ottima salute, si godono la vita anche grazie al camper che qui e’ il comune denominatore.
Gli stessi ricorderanno che da piccolini gli allora 60-70 enni erano proprio vecchi e solo in pochi erano in buona salute.. la maggior parte di loro parliamo
dei nostri nonni morivano prima degli 80.
Questa condizione attuale di benessere diffuso tra gli anziani si verifica per la prima volta nella storia dell’umanità e riguarda purtroppo solo una parte di fortunati che vivono nel mondo “ricco”
Mi aspetto nel corso della mia esistenza che potra’ durare secondo le statistiche altri 15-20 anni, un totale sconvolgimento di questa realtà.. quindi tra pochissimo 
Pace, salute, serenità
21
Giovanni
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28/08/2003 12730
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Inserito il 20/05/2025 alle: 08:34:33
In risposta al messaggio di Ummagamma del 19/05/2025 alle 22:48:08

C’e’ un’altra considerazione che forse sfugge… chi sta partecipando a questo topic ha una eta’ superiore ai 70.. gli altri me compreso stanno li’.. godono in gran parte di ottima salute, si godono la vita anche
grazie al camper che qui e’ il comune denominatore. Gli stessi ricorderanno che da piccolini gli allora 60-70 enni erano proprio vecchi e solo in pochi erano in buona salute.. la maggior parte di loro parliamo dei nostri nonni morivano prima degli 80. Questa condizione attuale di benessere diffuso tra gli anziani si verifica per la prima volta nella storia dell’umanità e riguarda purtroppo solo una parte di fortunati che vivono nel mondo “ricco” Mi aspetto nel corso della mia esistenza che potra’ durare secondo le statistiche altri 15-20 anni, un totale sconvolgimento di questa realtà.. quindi tra pochissimo 
...

Walter, ho qualche anno più di te, di quegli anni veloci, come ho già scritto. Noi abbiamo vissuto l'esperienza dello stravolgimento della vita quotidiana, nei primi quindici anni del dopoguerra. Quando avevo sei anni o giù di lì, era morto il vicino di casa, che veniva soprannominato il vecchio di (cognome storpiato): aveva 68 anni! Ho un ricordo di questa persona perché qualche anno prima (o mese, non mi ricordo bene) mi aveva fatto uno scherzetto ed avevo anche paura di incontrarlo. La Montessori non la conosceva ancora nessuno e, quindi, forse nell'intenzione di rassicurarmi (!) mi portarono alla camera ardente, in casa del morto. Ricordo i quattro candelabri altissimi agli angoli del letto, tutte le donne a piangere e gli uomini, tutti tristi, a bisbigliare. La parola condoglianze non la si conosceva, quindi una stretta di mano, un pianterello e via. Dalle mie parti si usava che i vicini di casa venissero a cucinare per la famiglia del morto. Però so per certo che in alcune regioni, dopo il funerale, si faceva un lauto pranzo fra i partecipanti perché ognuno portava da mangiare per se e per gli altri ed alla fine era l'occasione per un'abbuffata. Per esempio, a Piacenza si usava, di ritorno dal cimitero, che il corteo si fermasse a pranzo  in una trattoria e si mangiava una porzione di carne equina macinata cotta credo in padella. Tutt'oggi c'è la c.d. piccola e la grande: era la porzione, la prima offerta da una famiglia povera, la seconda da una benestante. 

Poi c'era il lutto: oggi, girando per le città, sembra un enorme funerale; allora di nero andavano solo le donne in lutto stretto mentre il grigio per le donne in mezzo lutto. Per gli uomini c'era la cravatta nera ed il bottone nero, oppure la fascia nera al braccio. Ne avrei da raccontare sulla vita di allora, che ricordo benissimo come oggi.

L'ultimo mio nipote ha 15 anni e due tre volte la settimana viene a pranzo da noi perché l'Istituto che frequenta ci è vicino e lui abita fuori città. S'impacchia ad ascoltare i miei racconti e per alcune cose, esclama: "Ma davvero era così?"

Basta, altrimenti mi date del chiacchierone...

Giovanni
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dani1967
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03/09/2007 30775
Rispondi Abuso
Inserito il 20/05/2025 alle: 10:30:51
In risposta al messaggio di Giovanni del 20/05/2025 alle 08:34:33

Walter, ho qualche anno più di te, di quegli anni veloci, come ho già scritto. Noi abbiamo vissuto l'esperienza dello stravolgimento della vita quotidiana, nei primi quindici anni del dopoguerra. Quando avevo sei anni
o giù di lì, era morto il vicino di casa, che veniva soprannominato il vecchio di (cognome storpiato): aveva 68 anni! Ho un ricordo di questa persona perché qualche anno prima (o mese, non mi ricordo bene) mi aveva fatto uno scherzetto ed avevo anche paura di incontrarlo. La Montessori non la conosceva ancora nessuno e, quindi, forse nell'intenzione di rassicurarmi (!) mi portarono alla camera ardente, in casa del morto. Ricordo i quattro candelabri altissimi agli angoli del letto, tutte le donne a piangere e gli uomini, tutti tristi, a bisbigliare. La parola condoglianze non la si conosceva, quindi una stretta di mano, un pianterello e via. Dalle mie parti si usava che i vicini di casa venissero a cucinare per la famiglia del morto. Però so per certo che in alcune regioni, dopo il funerale, si faceva un lauto pranzo fra i partecipanti perché ognuno portava da mangiare per se e per gli altri ed alla fine era l'occasione per un'abbuffata. Per esempio, a Piacenza si usava, di ritorno dal cimitero, che il corteo si fermasse a pranzo  in una trattoria e si mangiava una porzione di carne equina macinata cotta credo in padella. Tutt'oggi c'è la c.d. piccola e la grande: era la porzione, la prima offerta da una famiglia povera, la seconda da una benestante.  Poi c'era il lutto: oggi, girando per le città, sembra un enorme funerale; allora di nero andavano solo le donne in lutto stretto mentre il grigio per le donne in mezzo lutto. Per gli uomini c'era la cravatta nera ed il bottone nero, oppure la fascia nera al braccio. Ne avrei da raccontare sulla vita di allora, che ricordo benissimo come oggi. L'ultimo mio nipote ha 15 anni e due tre volte la settimana viene a pranzo da noi perché l'Istituto che frequenta ci è vicino e lui abita fuori città. S'impacchia ad ascoltare i miei racconti e per alcune cose, esclama: Ma davvero era così? Basta, altrimenti mi date del chiacchierone... Giovanni
...
A me piace molto questo topic perché parla di differenze tra realtà oggettiva e percezione. 
Ma attenzione che la nostra percezione del passato è tutto tranne che oggettiva. La nostra memoria è estremamente selettiva e ricordiamo quello che "ci fa comodo". Non noti che tutti da giovani erano tombeur des femmes, nessuno ha mai avuto difficoltà ad adolescente ?
Tutti dicono che è sempre peggio e c'è sempre più delinquenza. Forse solo io vivevo a Mirafiori sud di Torino negli anni 70, con un tasso di delinquenza e rischio di essere rapinati sotto cosa (capitato più volte) inimmaginabile oggi. Eppure se si guardano i numeri la delinquenza negli anni è crollata.
Ma il tempo è una cosa molto interessante, perché nelle grandi equazioni della fisica sparisce, non è una invariante dell'universo come massa ed energia. Il tempo è legato all'entropia, e alla ineluttabile degradazione dell'energia con aumento della entropia. Senza energia non c'è tempo, il tempo è sostanzialmente la misura della degradazione dell'energia. Ed è per questo che il tempo è sempre e solo relativo al posto dove si è, il tempo qui è diverso dal tempo di altrove.
Ma se ci pensiamo, quando NOI ci degradiamo sentiamo molto di più passare il tempo. Il tempo di chi si sta degradando, di chi aumenta la sua entropia molto più velocemente, è ovviamente più rapido di chi  giovane, si "degrada" molto meno.

https://www.youtube.com/watch?v...


https://it.wikipedia.org/wiki/F...


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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 20/05/2025 alle 10:34:02
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 12730
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Inserito il 20/05/2025 alle: 11:44:02
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/05/2025 alle 10:30:51

A me piace molto questo topic perché parla di differenze tra realtà oggettiva e percezione.  Ma attenzione che la nostra percezione del passato è tutto tranne che oggettiva. La nostra memoria è estremamente selettiva
e ricordiamo quello che ci fa comodo. Non noti che tutti da giovani erano tombeur des femmes, nessuno ha mai avuto difficoltà ad adolescente ? Tutti dicono che è sempre peggio e c'è sempre più delinquenza. Forse solo io vivevo a Mirafiori sud di Torino negli anni 70, con un tasso di delinquenza e rischio di essere rapinati sotto cosa (capitato più volte) inimmaginabile oggi. Eppure se si guardano i numeri la delinquenza negli anni è crollata. Ma il tempo è una cosa molto interessante, perché nelle grandi equazioni della fisica sparisce, non è una invariante dell'universo come massa ed energia. Il tempo è legato all'entropia, e alla ineluttabile degradazione dell'energia con aumento della entropia. Senza energia non c'è tempo, il tempo è sostanzialmente la misura della degradazione dell'energia. Ed è per questo che il tempo è sempre e solo relativo al posto dove si è, il tempo qui è diverso dal tempo di altrove. Ma se ci pensiamo, quando NOI ci degradiamo sentiamo molto di più passare il tempo. Il tempo di chi si sta degradando, di chi aumenta la sua entropia molto più velocemente, è ovviamente più rapido di chi  giovane, si degrada molto meno.
...

Mi faI sentire proprio un ignorante (che ignora), un incolto. 

Però io ho ben vivi certi ricordi da piccolissimo, che mia sorella (l'unica rimasta, ormai) dice che è impossibile che io ricordi certi particolari, eppure me li ricordo. Ovviamente, come ho già scritto, con curvatura dello spazio e del tempo. Dello spazio in merito alle aree che mi circondavano e del tempo dei giorni che man mano scorrono apparentemente più veloci.

Sulla delinquenza: fino a 13 anni ho abitato in campagna e l'unico rischio era quando passava la carrozza degli zingari che dovevi stare attento che non partisse qualche oca, gallina, papera, coniglio. Gli regalavi l'osso del prosciutto (questo cercavano, mi son chiesto sempre chissà perché) tanto che quando finiva un prosciutto, l'osso lo si lasciava da parte proprio per loro. Mai niente chiuso a chiave, né recinti. In città, fino a metà anni settanta si teneva giorno e notte la chiave sulla porta di casa. Sempre sulla delinquenza, chi non ricorda gli esattori dell'acquedotto, del telefono, della luce e del gas che passavano a riscuotere di casa in casa, a piedi. Vallo a fare oggi!

Giovanni
 
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