In risposta al messaggio di Giovanni del 08/10/2018 alle 18:16:19Ormai le grandi e piccole aziende usano sterilizzare il mosto e quindi eliminare i lieviti naturali presenti sulle bucce, per poi innestarvi i lieviti selezionati, ecco perchè si ha sempre lo stesso standard di un determinato vino.
Ovviamente non c'è più il vino di una volta. Oggi la cantina vende anni e mesi prima della vendemmia, ha le prenotazioni su una definita qualità, qualsiasi marchio importante o meno, noto o non noto. Quindi, per esempio,il Pinot Grigio prodotto dalla Cantina X, deve garantire sempre lo stesso gusto e le stesse caratteristiche. Una volta, il gusto cambiava da botte a botte, per non parlare da anno ad anno. Oggi, tutti gli anni e tutte le botti hanno lo stesso gusto. Per ottenere ciò si vendemmia al momento giusto con l'uva che ha raggiunto un determinato stato chimico mentre una volta si vendemmiava quando era compatibile con le altre attività dell'agricoltore. La fermentazione del mosto avviene per temperature e tempi controllati ed alla fine, con pochissimi interventi chimici, si ottiene tutti gli anni la stessa qualità. Quei grossi silos d'acciaio (credo d'acciaio) sono a temperatura controllata, cioè possono scaldare o raffreddare il mosto in fermentazione. Un trucchetto che vale nel 90% dei casi e forse più, per valutare la qualità di un vino imbottigliato (vino e spumante) è di controllare la fattura del fondo della bottiglia: se rientra poco o niente, è di scarsa qualità; più è profondo questo rientro, più il contenuto è di qualità. Giovanni
In risposta al messaggio di Ummagamma del 08/10/2018 alle 22:38:13Un buon Teroldego millesimato del trentino allora. Se non l'hai già provato te lo consiglio. Ciao Ezio
Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni. Leonardo da Vinci (1452 – 1519) P.S. I miei nonni materni erano Toscani ..nonno di Firenze e Nonna di Pisa, mio padre era nato dove si produce il Cannonau... ovvio che per genetica mi piacciono i vini tosti
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"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di Ummagamma del 08/10/2018 alle 15:26:42Per la mia esperienza è impossibile che un vino che venga dalla zona di Bolgheri costi così poco. Da quelle parti ( 30 km da casa mia ) paghi di più per annusarlo
Questo è il rosso Toscano trovato alla Coop di Follonica a metà settembre pagato 3,90 a bottiglia, ne ho prese due scatole totale 12 bottiglie. Prodotto nella zona “nobile” di Bolgheri. Squisito. Purtroppo la Coop di Roma non è paragonabile a quelle della Toscana.
In risposta al messaggio di Franzino del 09/10/2018 alle 09:29:11E' un blend di sangiovese e cab. souvignon...
Per la mia esperienza è impossibile che un vino che venga dalla zona di Bolgheri costi così poco. Da quelle parti ( 30 km da casa mia ) paghi di più per annusarlo . Comunque , per tornare alla domanda iniziale, iomi approvvigiono di vino, per tutti i giorni, da una cantina locale di cui conosco , ormai, tutti ( producono S.Torpè DOC) e per il resto in giro per l'Italia, a seconda dei posti dove mi trovo cercando produttori dove acquistare vino locale. Per esempio sono rientrato ieri dalla Valtellina dove ho preso alcune bottiglie di Rosso Valtellina ( sempre di un produttore locale, di cui si possono vedere le vigne ) , a giugno ho importato un quantitativo di Primitivo da Manduria, ad agosto del Cannonau dalla Sardegna. Due volte l'anno, alternandomi con mio cognato, provvedo ad acquisti nella zona di Cuneo dove sono in contatto con un produttore che mi rifornisce di vari tipi di vino , anche se io preferisco Arneis e Nebbiolo. Per il controllo qualità mi affido al cognato di cui sopra che è intollerante ai solfiti: oltre una certa soglia deve ricorrere alle pasticche per lo stomaco.
In risposta al messaggio di ezio59 del 09/10/2018 alle 09:19:00Ti prendo in parola
Un buon Teroldego millesimato del trentino allora. Se non l'hai già provato te lo consiglio. Ciao Ezio
In risposta al messaggio di Franzino del 09/10/2018 alle 09:29:11
Per la mia esperienza è impossibile che un vino che venga dalla zona di Bolgheri costi così poco. Da quelle parti ( 30 km da casa mia ) paghi di più per annusarlo . Comunque , per tornare alla domanda iniziale, iomi approvvigiono di vino, per tutti i giorni, da una cantina locale di cui conosco , ormai, tutti ( producono S.Torpè DOC) e per il resto in giro per l'Italia, a seconda dei posti dove mi trovo cercando produttori dove acquistare vino locale. Per esempio sono rientrato ieri dalla Valtellina dove ho preso alcune bottiglie di Rosso Valtellina ( sempre di un produttore locale, di cui si possono vedere le vigne ) , a giugno ho importato un quantitativo di Primitivo da Manduria, ad agosto del Cannonau dalla Sardegna. Due volte l'anno, alternandomi con mio cognato, provvedo ad acquisti nella zona di Cuneo dove sono in contatto con un produttore che mi rifornisce di vari tipi di vino , anche se io preferisco Arneis e Nebbiolo. Per il controllo qualità mi affido al cognato di cui sopra che è intollerante ai solfiti: oltre una certa soglia deve ricorrere alle pasticche per lo stomaco.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 09/10/2018 alle 20:56:12In realtà ogni regione ha grandi vini. Ad esempio io conosco il teroldego e marzemino anche se sono fuori zona.
Ti prendo in parola
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/10/2018 alle 23:28:35Grazie Dani, prendo nota
In realtà ogni regione ha grandi vini. Ad esempio io conosco il teroldego e marzemino anche se sono fuori zona. Solo una cosa: quando parlate di Piemonte, non parlate solo di Barolo, lo ritengo sconcertante. Visto da noipiemontesi il Barolo è abbastanza uno specchietto per le allodole, di certo un grande vino ma che alla fine non può essere quotidiano. Anche vini che una volta erano considerati come popolari, come il Barbera (mosso) e il dolcetto (fermo) sopratutto il Dolcetto di Dogliani, hanno livelli di qualità che hanno ben superato la fama di vini popolari e sono entrati nell'olimpo dei grandi. Ci sono poi moltissimi nebbioli, tra cui il semivaldostano Carema, e poi grandi vini di nicchia come pelaverga, rouché, roero, etc ... Certo, di solito l'appassionato fa il giro delle cantine e si fa la scorta annua, e in questo purtroppo io non so esserti di aiuto.
In risposta al messaggio di ezio59 del 08/10/2018 alle 11:17:48Visto che lavori nei NAS, toglimi una curiosità il vino venduto negli hard discount a €0,80 il litro, che razza di vino è?
Ciao Dani, per toglierti il dubbio. Sono entrato nei NAS nel 1986 con lo scandalo del vino al metanolo, poi il controllo delle cantine e del vino è stato uno dei miei lavori preferiti. Ti assicuro che alcune cantine (pocheper fortuna) erano piene di vino non fatto con l'uva. Poi, come dici giustamente, ci sono processi di arricchimento legali e altri no, anche innocui, ma non ammessi, come ad esempio l'aggiustamento del grado alcoolico con lo zucchero .
In risposta al messaggio di Ummagamma del 09/10/2018 alle 20:59:55Non metto in dubbio il tuo acquisto, dico solo che , per la mia esperienza , dubito che quello sia vino fatto con le uve di Bolgheri, altrimenti non si capisce come un Grattamacco ( cantina di Bolgheri che conosco ) venda ad almeno 15-18 euro il suo vino più "scarso".
Ho messo apposta la foto della bottiglia, se ingrandisci vedi pure la provenienza.. certo che conosco Bolgheri e dintorni, da anni ci passo una gran parte dell’estate, Comunque alla Coop di Follonica c’erano anche dei Sassicaia protetti da un vetro blindato
In risposta al messaggio di Clint del 10/10/2018 alle 08:19:12Ciao, è difficile rispondere!. Ti posso solo assicurare che anche di quei vini vengono prelevati campioni per le analisi che poi danno vari risultati. Come ho già detto io diffido dei vini con quel prezzo, anche se a volte qualche bottiglia la compero (ma ad un prezzo più alto) per annaffiare l'arrosto o per cuocere un tipo di pere piccole e dure che poi vanno servite quasi candite immerse nel concentrato che rimane dopo la bollitura .
Visto che lavori nei NAS, toglimi una curiosità il vino venduto negli hard discount a €0,80 il litro, che razza di vino è? Gianluigi
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"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di Franzino del 10/10/2018 alle 09:14:05Infatti la bottiglia dell’ultima foto costa prezzo pieno 14 - 15 euro
Non metto in dubbio il tuo acquisto, dico solo che , per la mia esperienza , dubito che quello sia vino fatto con le uve di Bolgheri, altrimenti non si capisce come un Grattamacco ( cantina di Bolgheri che conosco ) vendaad almeno 15-18 euro il suo vino più scarso. Molti anni fa, qui dalle mie parti, beccarono una partita di Sassicaia totalmente contraffatta, dalla bottiglia all'etichetta e, ovviamente, il contenuto. Se ne accorsero perchè la quantità ( che poi sequestrarono ) era di gran lunga superiore a tutta la vera produzione di quel vino. Non mi meraviglio più di nulla.
In risposta al messaggio di ezio59 del 10/10/2018 alle 09:33:05Mi spieghi cosa significa " le analisi danno vari risultati", da profano non capisco il significato...
Ciao, è difficile rispondere!. Ti posso solo assicurare che anche di quei vini vengono prelevati campioni per le analisi che poi danno vari risultati. Come ho già detto io diffido dei vini con quel prezzo, anche se avolte qualche bottiglia la compero (ma ad un prezzo più alto) per annaffiare l'arrosto o per cuocere un tipo di pere piccole e dure che poi vanno servite quasi candite immerse nel concentrato che rimane dopo la bollitura .
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/10/2018 alle 23:28:35Hai tralasciato il Barbaresco che in cerete annate eguaglia e a volte supera i migliori Barolo, il Dolcetto di Dogliani l'ho assaggiato anni fa proprio durante un mio viaggio alla scoperta delle Langhe, sarà stata l'annata un pò sfavorevole ma lo trovai un tantinello "cancarùn" come si dice dalle vostre parti.
In realtà ogni regione ha grandi vini. Ad esempio io conosco il teroldego e marzemino anche se sono fuori zona. Solo una cosa: quando parlate di Piemonte, non parlate solo di Barolo, lo ritengo sconcertante. Visto da noipiemontesi il Barolo è abbastanza uno specchietto per le allodole, di certo un grande vino ma che alla fine non può essere quotidiano. Anche vini che una volta erano considerati come popolari, come il Barbera (mosso) e il dolcetto (fermo) sopratutto il Dolcetto di Dogliani, hanno livelli di qualità che hanno ben superato la fama di vini popolari e sono entrati nell'olimpo dei grandi. Ci sono poi moltissimi nebbioli, tra cui il semivaldostano Carema, e poi grandi vini di nicchia come pelaverga, rouché, roero, etc ... Certo, di solito l'appassionato fa il giro delle cantine e si fa la scorta annua, e in questo purtroppo io non so esserti di aiuto.
In risposta al messaggio di Clint del 10/10/2018 alle 10:07:54Ciao, significa che non si può generalizzare perchè dipende dai campioni dei vini, se da tavola, doc, docg, igt, ecc. che devono sottostare a determinati parametri ed ai disciplinari di produzione, poi viene controllata anche l'etichettatura che ha una legge a se stante. Questo in poche parole, ma l'argomento è complesso.
Mi spieghi cosa significa le analisi danno vari risultati, da profano non capisco il significato...
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"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 10/10/2018 alle 11:50:35Si anche il Barbaresco. In realtà da noi i vini sono davvero tanti che si rischia di non tenerli a mente. C'è anche il Gringnolino, il Feisa che non amo perché frizzante stile lambrusco, il bianchi (erbaluce, arneis, cortese), etc ...
Hai tralasciato il Barbaresco che in cerete annate eguaglia e a volte supera i migliori Barolo, il Dolcetto di Dogliani l'ho assaggiato anni fa proprio durante un mio viaggio alla scoperta delle Langhe, sarà stata l'annataun pò sfavorevole ma lo trovai un tantinello cancarùn come si dice dalle vostre parti. Ma fu in una osteria di Barolo che, dopo tre bicchieri, stavo scappando con una prodruttrice di vino sotto gli occhi di mia moglie incavolatissima perchè stavo facendo lo sce.mo.