In risposta al messaggio di dani1967 del 10/10/2018 alle 13:27:15Fegato reattivo?
Si anche il Barbaresco. In realtà da noi i vini sono davvero tanti che si rischia di non tenerli a mente. C'è anche il Gringnolino, il Feisa che non amo perché frizzante stile lambrusco, il bianchi (erbaluce, arneis, cortese),etc ... Questo poi si scopre vale in quasi ogni regione. per conscere tutti i vini d'Italia ci vuole davvero una gran cultura e un fegato reattivo. Solfiti: si io li soffro davvero.
www.tannico.it
.In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 10/10/2018 alle 15:32:06Oramai col passare del tempo anche le birre sono sempre più rare sul tavolo.
Fegato reattivo? Basta bere solo ai pasti e solo una volta al giorno non più di 2-3 bicchieri, non credere che le birrette bevute en pasant a tutte le ore facciano tanto bene, pensa solo che una sbornia di birrette comporta anche una bella indigestione che certo tanto bene non fa al fegato.
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 08/10/2018 alle 16:37:29Fino a qualche anno fa , quando era ancora in vita , andavamo a mangiare la polenta da un cugino dei miei suoceri che faceva il vino pigiando l' uva.
Non conosci il mondo del vino, perchè anche i migliori vini, tranne pochissime eccezioni, hanno bisogno della chimica per correggere difetti in natura che comportano le annate scarse. E consiglierei di lasciar perdere ivini ruspanti, quelli del contadino magari fatto coi piedi... in tutti i sensi , c'è un proverbio che mi ripeteva sempre un mio carissimo amico toscano che dice: Il contadino berrà si del vino genuino, nel senso che viene dall'uva, ma non è detto che beva un buon vino. Ovviamente l'adulterazione è una cosa e la correzione del vino è un'altra, ma ti assicuro che ho bevuto dei vini sfusi in Sardegna a 2.50€/lt, come la Monica ad esempio, che non avevano niente da invidiare ai vini da 10€ a bottiglia. Attualmente bevo del vino di una coop pugliese, di cui non faccio il nome, un ottimo vino da pasto giornaliero che spedito a casa nei bag in box, mi costa 2.30€/lt. E' un blend di 13° all'80% di Negramaro e 20% di Malvasia nera.
In risposta al messaggio di teista del 10/10/2018 alle 16:02:32Ciao Walter, grazie del prezioso suggerimento
Walter penso che sei d'accordo con me che bisogna bere poco e sempre di qualità. Concordo con te che d'estate un bianco o un rosato sono più gradevoli ma conta anche il fatto che uno li beve freddi, e spesso la temperaturafredda copre anche alcune lacune del vino. Bere deve essere sempre un piacere. Per farmi una idea di prezzi vado spesso a vedere su www.tannico.it . Spesso poi fuori trovo prezzi inferiori. Un mio caro amico sommelier mi ha sempre detto di lasciare stare i vini del contadino. Saranno pure fatti con l'uva ma è meglio lasciarli bere a loro. Ps. Ciao walter, da walter.
In risposta al messaggio di massibabi del 10/10/2018 alle 18:44:06Che la qualità si paghi è un dato certo, come è certo che seguendo i disciplinari di produzione, se un tal vino di qualità sfora la produzione massima consentita, l'eccesso viene declassato a vino da tavola. Sto parlando dello stesso vino che poi viene venduto ad un prezzo molto inferiore e per forza di cose ha lo stesso nome in etichetta. A molte cantine questo non piace ma quelle corrette lo fanno. Quindi si può bere del buon vino a prezzi bassi ma non ridicoli.
leggendo i post mi sono messo proprio a ridere ma di brutto almeno su alcuni Questo è il mio settore, se volete un consiglio come prima cosa smettete di guardare le offerte dei super quel vino in offerta non lo troveretemai sullo scaffale al prezzo pieno (sono specchietti per le allodole) solo in quel periodo quel vino di quella marca lo trovate al 50% sono partite di vino concordate con i produttori a prezzi stracciati e a quel prezzo ti do un prodotto che vale quel prezzo punto e poi un Brunello a 11€ ma chi ci crede che sia un brunello vero. Poi le cantine sociali li escono sempre vini uguali ogni annata lavoratissimi a costi bassissimi con magari venti qualità di vino per produrre un cabernet tipo . Signori la qualità si paga in qualsiasi settore METTIAMOCELO in testa IO lavoro per un azienda che produce e se lo vende nei suoi negozi ASSOLUTAMENTE non lo da a nessuno, la loro forza è la qualità dicono il mio nome sulla bottiglia non lo vedrete mai nei super ne in nessuna altra parte se non è un loro negozio. lo sfuso più caro arriva a 2,10€ al litro con etichetta che dichiara (che non subisce trattamenti di stabilizzazione fisico-chimica, nè di sostanze anti fermentative
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"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di Ummagamma del 10/10/2018 alle 23:10:28sarà per caso questa
Comunque il vino più buono che abbia mai gustato è un vino biologico della zona dei Castelli Romani, nei pressi di Frascati vitigni autoctoni antichissimi su terreni di origine vulcanica e dolci pendii, non mi sembracorretto fare pubblicità...le parole chiave sono Frascati vino biologico...bottiglie tra i 12 ed i 18 euro... come e’ stato detto la qualità si paga...e non si trova ne’ alla Lidl ne’ altrove,...quindi almeno per me non vino per tutti giorni, ma di tanto in tanto
cantina
?In risposta al messaggio di cortav del 10/10/2018 alle 22:06:33Povero il tuo fegato
La mia personale enoteca è (udite udite!) la LIDL. Ha vini per tanti gusti e di tanti prezzi. Ho iniziato qualche anno fa ad acquistare un prosecco a circa 6 euri la bottiglia, poi il primitivo di Manduria (sui 4 se nonsbaglio) ed è squisito, migliore anche del Bolgheri da 11. Ultimamente non hanno più un Cabernet australiano e un rosè californiano che mi piacevano molto. In assenza, al supermercato, compro tavernello che, a dispetto della nomea, non è affatto di primissimo prezzo, nè di scarsa qualità.
In risposta al messaggio di ezio59 del 11/10/2018 alle 10:03:32certamente se conosci la cantina. di sicuro no le cantine sociali
Che la qualità si paghi è un dato certo, come è certo che seguendo i disciplinari di produzione, se un tal vino di qualità sfora la produzione massima consentita, l'eccesso viene declassato a vino da tavola. Sto parlandodello stesso vino che poi viene venduto ad un prezzo molto inferiore e per forza di cose ha lo stesso nome in etichetta. A molte cantine questo non piace ma quelle corrette lo fanno. Quindi si può bere del buon vino a prezzi bassi ma non ridicoli.
In risposta al messaggio di massibabi del 11/10/2018 alle 12:02:20Pr qanto tu sia senza dubbio esperto, le generalizzazioni sono sempre da evitare. Concordo con te che di rado al supermercato ho trovato vini di soddisfazione, sulle cantine sociali mi aspetto un comportamento meno prevedibile.
certamente se conosci la cantina. di sicuro no le cantine sociali
In risposta al messaggio di dani1967 del 11/10/2018 alle 13:35:00se intendi le generalizzazioni le cantine sociali (sono tutte uguali) quantità sul comune vino poca qualità su vini di un certo livello per le tue 7/8 bottiglie annue puoi bere qualsiasi vino certo se bevi un bicchiere almeno bevi bene
Pr qanto tu sia senza dubbio esperto, le generalizzazioni sono sempre da evitare. Concordo con te che di rado al supermercato ho trovato vini di soddisfazione, sulle cantine sociali mi aspetto un comportamento meno prevedibile.E' anche probabile che molto faccia l'abitudine. Se sei abituato a bere vino e vino di larga produzione, probabilmente sei più disposto ad accettarlo. Del resto puoi vivere fino a 100 anni bevendo quel vino così come vivi fino a 100 anni usando olio di oliva di supermercato e non quello spremuto di persona al frantoio piantonando le tue olive la notte prima nel frantoio stesso. io ripeto, bevendo 7-8 bottiglie l'anno non mi faccio problemi di spesa e vado in enoteca a prendere bottiglie di cantine note. Ecco, stasera ho finalmente il tempo di prendere il Rouché.
In risposta al messaggio di massibabi del 11/10/2018 alle 14:02:09Sulle cantine sociali non sono d'accordo con te. Ne conosco di ottime con prodotti niente male, mi pare di ricordare anche con premi internazionali per alcuni vini. Cantina sociale significa che ha un certo numero di soci che portano li la loro uva che non per questo viene trattata peggio che nelle cantine mono produttori. Conosco altresì dei bravi enologi che si sono formati proprio nelle cantine sociali e poi hanno scelto la strada più remunerativa. Anche per questa voce il vino si paga di più. La mia conoscenza è maggiormente ristretta al Friuli Venezia Giulia ed al Trentino Alto Adige dove ho lavorato per parecchi anni. Altrove le cose le conosco sommariamente per sentito dire.
se intendi le generalizzazioni le cantine sociali (sono tutte uguali) quantità sul comune vino poca qualità su vini di un certo livello per le tue 7/8 bottiglie annue puoi bere qualsiasi vino certo se bevi un bicchiere almeno bevi bene nei vari concorsi enologici che facciamo tipo vinitaly ecc mai visto una cantina sociale
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"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di massibabi del 11/10/2018 alle 14:02:09Mah
se intendi le generalizzazioni le cantine sociali (sono tutte uguali) quantità sul comune vino poca qualità su vini di un certo livello per le tue 7/8 bottiglie annue puoi bere qualsiasi vino certo se bevi un bicchiere almeno bevi bene nei vari concorsi enologici che facciamo tipo vinitaly ecc mai visto una cantina sociale
questa
ad esempio è una cantina sociale