È l'unica forma di uguaglianza che troveremo su questa vita terrena.. nell'aldila' non ci crediamo però potremmo reincarnarmi tu non so io in un agnello sicuramente
In risposta al messaggio di Ummagamma del 28/01/2017 alle 21:20:10
È l'unica forma di uguaglianza che troveremo su questa vita terrena.. nell'aldila' non ci crediamo però potremmo reincarnarmi tu non so io in un agnello sicuramente # il mare d''inverno è un concetto che la mente mia considera # w. ummagamma
Ti auguro che non sia un agnello di nome ....
Lapo In risposta al messaggio di Federthago del 28/01/2017 alle 22:02:54
Ti auguro che non sia un agnello di nome ....Lapo Federico
In risposta al messaggio di Ummagamma del 28/01/2017 alle 16:49:29
Periodaccio per me, due gg fa è deceduto un altro mio carissimo amico di nome Gratiliano, che tra l'altro era nato lo stesso giorno mese anno mio..quindi 60 anni.. anche lui come Armando, non fumava .. vita sana fisico asciuttoed uno stile di vita che certo non lasciava prevedere un infarto fulminante.. passo in rassegna i conoscenti che negli ultimi anni sono deceduti per questo motivo..e trovo una coincidenza...tutti avevano avuto qualche giorno prima un forte stress..uno, un mio collega all'epoca di 43 anni era rimasto chiuso nell'ascensore a causa di un guasto per un ora abbondante..ed aveva avuto un attacco di panico, infarto dopo tre giorni.. un altro ancora, di 62 anni non fumatore...un dispiacere per un lutto muore per infarto dopo due giorni mentre era affacciato al balcone..Armando Yuma 58, sappiamo che aveva avuto un grande spavento per la tromba d'aria che dieci giorni prima del suo decesso aveva colpito Ladispoli, e provocato ingenti danni alla sua abitazione, come da suo racconto sul forum. quindi, dato che lo stress è uno dei fattori determinanti, forse quello decisivo per l'insorgere di questo evento nefasto, tanto vale .... # il mare d'inverno è un concetto che la mente mia considera # w. ummagamma
quindi, dato che lo stress è uno dei fattori determinanti, forse quello decisivo per l'insorgere di questo evento nefasto,
In risposta al messaggio di ergosum del 29/01/2017 alle 11:13:42
quindi, dato che lo stress è uno dei fattori determinanti, forse quello decisivo per l'insorgere di questo evento nefasto, Non è esattamente così. Lo stress, per una serie di motivi, aggredisce le cellule delcorpo e ne riduce le difese (sistema immunitario) Poi ogni soggetto, in funzione di età, predisposizione genetica, stile di vita ecc, ha parti più deboli e che cedono prima. Per molti è l'apparato digerente, per altri il cuore, ecc
Ci dobbiamo prima mettere d'accordo per cosa intendiamo per stress, e come ognuno di noi reagisce di fronte ad un evento genericamente definito "stressante".
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/01/2017 alle 12:45:17
Ci dobbiamo prima mettere d'accordo per cosa intendiamo per stress, e come ognuno di noi reagisce di fronte ad un evento genericamente definito stressante. Una forte delusione, una sconfitta nella vita fornisce l'occasioneper alcuni di diventare più forti ed abituarsi a prendere per le corna il toro , per altri un avvitamento verso l'inferno ed anche i danni all'organismo di cui fai cenno. Io per esempio, a causa del lavoro che ho svolto qualche decennio fa (antiterrorismo) sono affetto dalla sindrome da stress post traumatico. comune a chi ha visto degli orrori in guerra.. non posso vedere scene di violenza mi disturbano pure le immagini di predazione tra animali # il mare d''inverno è un concetto che la mente mia considera # w. ummagamma
Da 4 anni soffro di un male che mi impedisce di vivere sereno la mia quotidianità . Forti dolori quando sto seduto, dolori che
In risposta al messaggio di bruno b del 29/01/2017 alle 14:07:41
Da 4 anni soffro di un male che mi impedisce di vivere sereno la mia quotidianità . Forti dolori quando sto seduto, dolori che diminuiscono fortemente se sto in piedi e poi scompaiono di notte .Ho fatto esami in quantitàindustriale, il che mi generavano ansia in attesa dell'esecuzione e degli esiti. colonsopie, Ecografie, tac , Neruroligi, proctologi, risonanze magnetiche ,lastre, osteopati ......niente se non sospetti di nevralgie del nervo pudendo. Tutti mi parlavano di stress post decesso dei miei genitori, stress accumulato negli anni in cui io e mia moglie li abbiamo accuditi. Io, al contrario, credo che si usi il termine stress per giustificare qualche cosa a cui non si sa dare risposte mediche efficaci . Intanto mi tengo il male che mi limita anche nei viaggi in camper, che è la passione a cui mai vorrei rinunciare. Bruno Se tremi per l''indignazione davanti alle ingiustizie, allora sei mio fratello. Che Guevara
Un abbraccio caro Bruno
In risposta al messaggio di bruno b del 29/01/2017 alle 14:07:41
Da 4 anni soffro di un male che mi impedisce di vivere sereno la mia quotidianità . Forti dolori quando sto seduto, dolori che diminuiscono fortemente se sto in piedi e poi scompaiono di notte .Ho fatto esami in quantitàindustriale, il che mi generavano ansia in attesa dell'esecuzione e degli esiti. colonsopie, Ecografie, tac , Neruroligi, proctologi, risonanze magnetiche ,lastre, osteopati ......niente se non sospetti di nevralgie del nervo pudendo. Tutti mi parlavano di stress post decesso dei miei genitori, stress accumulato negli anni in cui io e mia moglie li abbiamo accuditi. Io, al contrario, credo che si usi il termine stress per giustificare qualche cosa a cui non si sa dare risposte mediche efficaci . Intanto mi tengo il male che mi limita anche nei viaggi in camper, che è la passione a cui mai vorrei rinunciare. Bruno Se tremi per l''indignazione davanti alle ingiustizie, allora sei mio fratello. Che Guevara
Io proverei a vedere uno specialista di questa sindrome
https://it.m.wikipedia.org/wiki...
, aveva 69 anni, conduceva una vita sana, non fumava, non beveva, la sua alimentazione era fondamentalmente vegetariana e con poche proteine animali, scantonava solo quando veniva da me e gli preparavo un bell'abbacchio alla brace accompagnato da un buon rosso..
un fisico asciutto, atletico, si teneva in forma nella palestra che avava attrezzato nel piano interrato della villetta, viveva bene e in serenità economica. Insomma... è morto sano
.
, fumo con moderazione, mangio perlopiù alimenti sani,, bevo solo roba buona e tr.. per quanto possibile, non vorrei morire sano.
.
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2017 alle 10:13:36
Parte cinica del discorso. La cadiopatia ha un vantaggio, ti porta via in fretta e relativamente senza dolore. In questi giorni sto vivendo la vicenda di mio padre, 90 anni. Ha avuto nella vita diversi guai, menisco, ernie,occhi, retto, prostata, ma mai nulla di sistemico, cuore perfetto e vita sana. Però con problemi di parkinson senile che lo hanno allontanato sempre di più dal mondo. E' ospedalizzato da più di un mese, è alla terza polmonite di fila, guarisce parliamo di dimissioni e zac, la riprende. Maledetta robustezza, non ce la fa ad andarsene via, non deglutisce, non parla, oramai è sempre meno vigile, vede solo noi (ma non riesce più nemmeno ad aprire gli occhi) e un muro di ospedale, ma questa è vita ? Ma aver resistenza a tutto lo porta a vivere suo malgrado, contro ogni logica. Meglio, molto meglio una malattia che ti porta via in fretta, come la cardiopatia. In queste settimane passato a guardarlo, mi sono chiesto, ma a cosa serve vivere a lungo per vivere in queste condizioni miserevoli ? Prendiamoci appieno la vita quando siamo in grado di gustarla, e cerchiamo di avere il coraggio di lasciarla quando è ora. Vivere di chili di pastiglie, non poter fare più nulla, perdere coscienza di cosa c'è intorno, non comunicare col mondo, ha davvero senso, è vita ? Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Mi dispiace. Vedere soffrire le persone care è molto doloroso . Bruno
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2017 alle 10:13:36
Parte cinica del discorso. La cadiopatia ha un vantaggio, ti porta via in fretta e relativamente senza dolore. In questi giorni sto vivendo la vicenda di mio padre, 90 anni. Ha avuto nella vita diversi guai, menisco, ernie,occhi, retto, prostata, ma mai nulla di sistemico, cuore perfetto e vita sana. Però con problemi di parkinson senile che lo hanno allontanato sempre di più dal mondo. E' ospedalizzato da più di un mese, è alla terza polmonite di fila, guarisce parliamo di dimissioni e zac, la riprende. Maledetta robustezza, non ce la fa ad andarsene via, non deglutisce, non parla, oramai è sempre meno vigile, vede solo noi (ma non riesce più nemmeno ad aprire gli occhi) e un muro di ospedale, ma questa è vita ? Ma aver resistenza a tutto lo porta a vivere suo malgrado, contro ogni logica. Meglio, molto meglio una malattia che ti porta via in fretta, come la cardiopatia. In queste settimane passato a guardarlo, mi sono chiesto, ma a cosa serve vivere a lungo per vivere in queste condizioni miserevoli ? Prendiamoci appieno la vita quando siamo in grado di gustarla, e cerchiamo di avere il coraggio di lasciarla quando è ora. Vivere di chili di pastiglie, non poter fare più nulla, perdere coscienza di cosa c'è intorno, non comunicare col mondo, ha davvero senso, è vita ? Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
...fino all'ultimo respiro. Mi dispiace. Lui vuole così e così deve essere.
In risposta al messaggio di urbani 1 del 30/01/2017 alle 21:26:54
...fino all'ultimo respiro. Mi dispiace. Lui vuole così e così deve essere. E poi a te, dopo, dopo mancherà. E ti mancherà in tutto e per tutto. E ti mancherà anche per come è adesso. Il fine giustifica il mezzo
Lui chi?