In risposta al messaggio di StefanoSiena del 23/08/2017 alle 19:39:33Voglio sperare che sia di origine tettonica, ma vista l'area interessata qualcosa mi dice che non è così, vedremo se ci saranno delle accelerazioni dei movimenti magmatici in tutta la caldera sotterranea che va dal Vesuvio fino ai Campi Flegrei.
Buon pomeriggio, il terremoto di Ischia è di origine tettonica (da non confondersi con le amatissime tette) e non di origine vulcanica. Preoccupa però la vasta deformazione del suolo rilevata dai satelliti nella zona flegrea,che raggiunge un diametro di circa 30 km. e potrebbe interessare anche parte del mare sino all'isola. La madre terra è ancora incandescente e non solo per il caldo di questi giorni...
CLASSIFICAZIONE SISMICA DI TUTTI I COMUNI ITALIANi
COME RENDERE ANTISISMICA UNA VECCHIA CASA IN PIETRA
In risposta al messaggio di StefanoSiena del 23/08/2017 alle 19:39:33Ciao Stefano, altro che preoccupante.. se scoppia quella pentola, più estesa di quella di Yellowstone, .. non ci voglio neanche pensare.
Buon pomeriggio, il terremoto di Ischia è di origine tettonica (da non confondersi con le amatissime tette) e non di origine vulcanica. Preoccupa però la vasta deformazione del suolo rilevata dai satelliti nella zona flegrea,che raggiunge un diametro di circa 30 km. e potrebbe interessare anche parte del mare sino all'isola. La madre terra è ancora incandescente e non solo per il caldo di questi giorni...
In risposta al messaggio di Mocambo del 23/08/2017 alle 13:24:56In breve, lo stato ti dà la patente di guida e tu ti vai a schiantare, è colpa dello stato o tua?
Cioe... se lo stato stabilisce tramite i suoi esperti, come deve essere costruita la tua casa, e poi se tu la fai cosi e ti va giu, perche lo stato si e' sbagliato, la colpa e' tua? In breve, lo stato ti dà la patentedi guida e tu ti vai a schiantare, è colpa dello stato o tua? Al limite Il problema non sono le regole date, ma l'errata applicazione, poi è anche questione di imprevedibilità delle cose umane . Stai certa che le case antisismiche non sono indistruttibili resistono solo un pò di più.
In risposta al messaggio di jana del 23/08/2017 alle 22:10:50I progetti non li valida lo stato. I progetti vengono validati dagli architetti ed ingegneri iscritti all'albo ( così come gli impianti elettrici li certificano gli elettrici, etc etc.) Il comune (stato) certifica con i timbri e tobretti che i progetti siano fatti secondo legge del cui rispetto è responsabile il geometra/architetto/ingegnere di cui sopra.
In breve, lo stato ti dà la patente di guida e tu ti vai a schiantare, è colpa dello stato o tua? esempio sbagliatissimo. Se lo stato mi da la patente di guida e poi in una 4 corsie fa una deviaizone a L senza nessun limitee senza nessun cartello, lo stato e' responsabile, si mi schianto. Io rispetto quello che mi dice di fare lo stato. Tramite i suoi esperti. se devo sapere io come fare la casa, che cavolo ci vado fare in un ufficio tecnico per avere tutti i permessi e tutti i timbri?
In risposta al messaggio di Tequi del 23/08/2017 alle 22:51:47Lo stato non rimborsa i danni ma aiuta la popolazione a riprendersi. Ovvero questo dovrebbe essere il principio. Ad oggi non esiste un forte motivo per abitare in case antisismiche. Se lo stato paga sempre tutto non conviene, basta sfangarla durante la scossa. Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate.
I progetti non li valida lo stato. I progetti vengono validati dagli architetti ed ingegneri iscritti all'albo ( così come gli impianti elettrici li certificano gli elettrici, etc etc.) Il comune (stato) certifica con itimbri e tobretti che i progetti siano fatti secondo legge del cui rispetto è responsabile il geometra/architetto/ingegnere di cui sopra. Se poi Caio fa fare i lavori alla ditta del menga che paga poco e che non ha gente capace di fare secondo norma è un problema di chi ha commissionato il lavoro. Per la tua casa il progetto te lo ha fatto il comune? Non credo...
In risposta al messaggio di dani1967 del 24/08/2017 alle 01:09:15A me sembra che il forte motivo per abitare in case antisismiche sia che se viene il terremoto e sei in casa hai una probabilita' piu' alta di uscire di casa vivo dopo il terremoto.
Lo stato non rimborsa i danni ma aiuta la popolazione a riprendersi. Ovvero questo dovrebbe essere il principio. Ad oggi non esiste un forte motivo per abitare in case antisismiche. Se lo stato paga sempre tutto non conviene, basta sfangarla durante la scossa. Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate.
In risposta al messaggio di sergiozh del 24/08/2017 alle 01:59:20Bisognerebbe provare essere li quando succede... Forse basterrebe uan simulazione? Noi ancora prima del "nostro" terremoto abbiamo preso una casa qui all'estero e l'abbiamo fatta ristrutturare. I terremoti che ho provato prima erano di lieve entita senza danni ma comunque ho preso tanta paura, che abbiamo fatto rinforzare la casa in tutti i modi possibili. Anche se i muri sono spessi mezzo metro, abbiamo fatto rinforzare le fondamenta e fare il cordolo in cemento armato, che non c'era. Ci sono le travi supplementari trasversali n legno a vista e quelle metalliche che non si vedono con dei lastroni terminali che legano la casa da vari lati. La gente qua rideva, che stiamo buttando i soldi, qua di terremoti non ce ne sono. Certo, peccato che 250 anni fa la citta di Komarno a 45 km e' stata parzialmente distrutta dal terremoto... Pero poi il problema e', di essere nella propria casa quando succede e non in un negozio o dai amici, che invece non hanno pensato per niente...
A me sembra che il forte motivo per abitare in case antisismiche sia che se viene il terremoto e sei in casa hai una probabilita' piu' alta di uscire di casa vivo dopo il terremoto. questo vale specialmente in zone comeischia che a intervalli vari viene colpita da un terremoto poco profondo. Se abiti in sardegna magari la casa antisismica non e' proprio necessaria ma in altri posti d'italia serve se sai che prima o poi li arriva il terremoto. Posti come appunto amatrice, ischia, messina e simili.
In risposta al messaggio di dani1967 del 24/08/2017 alle 01:09:15"Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate."
Lo stato non rimborsa i danni ma aiuta la popolazione a riprendersi. Ovvero questo dovrebbe essere il principio. Ad oggi non esiste un forte motivo per abitare in case antisismiche. Se lo stato paga sempre tutto non conviene, basta sfangarla durante la scossa. Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate.
In risposta al messaggio di franco49tn del 23/08/2017 alle 20:43:33Caro Franco, apprezzo il tuo copioso articolo, ma da tecnico e costruttore, posso assicurarti che le coste non stanno esattamente come sono rappresentate nell'articolo e nella sezione che hai allegato.
Occorre leggere le regole per la casa antisismica prima di comperare o ristrutturare : TERREMOTO: LE REGOLE PER UNA CASA ANTISISMICA NOTA: il vecchio articolo “Le 9 regole per una casa antisismica” è stato rimosso,dato che non è più presente nel sito che lo aveva pubblicato in origine e da cui lo avevamo citato. Vedi anche: CLASSIFICAZIONE SISMICA DI TUTTI I COMUNI ITALIANi Vedi anche: COME RENDERE ANTISISMICA UNA VECCHIA CASA IN PIETRA Come migliorare la resistenza della propria casa: gli interventi per mettere in sicurezza l’abitazione dal Corriere della Sera – Il primo passo per aumentare la resistenza sismica di una casa è ovviamente la valutazione delle sue condizioni. Il progetto della casa, salvo modifiche e variazioni, fornisce già informazioni molto preziose sulla resistenza della casa ai sismi. Per fare indagini più approfondite sui materiali utilizzati e lo stato dei punti deboli (pilastri, giunzioni tra pareti, commissioni tra tetto e struttura) occorre prevedere piccole demolizioni. Per la valutazione, è bene rivolgersi a progettisti, direttori dei lavori e collaudatori che siano coscienziosi e preparati in materia. La legge infatti non dà indicazioni sulle specifiche competenze che devono avere le figure autorizzate a eseguire verifiche e progetti antisismici, ma richiede solo che siano ingegneri, architetti o geometri iscritti da almeno dieci anni ai rispettivi albi professionali. Per quanto riguarda i costi, infine, indicazioni di massima possono essere tratte nell’Ordinanza 3362/2004 con la quale è stato varato un programma di valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e infrastrutturale pubblico e di intervento di adeguamento sismico. Per quanto riguarda la valutazione di vulnerabilità i costi oscillano tra i 3 €/m3 per fabbricati di piccole dimensioni ai 0,50 €/m3 per fabbricati di grandi dimensioni. Per l’adeguamento sismico, il costo parametrico è stabilito nella misura massima di 150 €/m3, ma dipende dalla distanza tra la prestazione richiesta dal fabbricato nella zona sismica di riferimento e quella valutata nella fase di analisi dello stato attuale. Sono costi che vanno dal 50% fino al 70-80% del costo di costruzione, soglia rispetto alla quale evidentemente diviene certamente più conveniente la demolizione e la ricostruzione. Tetto Se il tetto spinge sulle pareti in modo da allontanarle è il caso di prevedere un intervento di adeguamento. In genere l’adozione di tecniche antisismiche è consigliata quando si rifà la copertura, perché non comporta un eccessivo aumento dei costi. Solaio Il collegamento tra solaio e pareti è il punto debole delle case in muratura. Esistono diverse tecniche di adeguamento antisismico (placcaggi con ferri, iniezioni di resine, installazione di tiranti) da valutare caso per caso. Muratura Il consolidamento delle pareti dipende dalla tecnica costruttiva utilizzata, dall’epoca dell’immobile e dalla eventuale presenza di vincoli estetici per edifici storici. Gli interventi possono arrivare a costare 500 euro al mq. Struttura in cemento armato Si può migliorare la resistenza di pilastri e travi rivestendoli con speciali camicie in materiali leggeri, acciaio o anche cemento armato. Oppure intervenire nell’intera struttura inserendo nuovi elementi (controventi in acciaio, dissipatori). Pareti Le pareti divisorie non vengono rinforzate, al limite rivestite con retine di contenimento che evitano il crollo. Le pareti portanti, invece, vanno controllate, specialmente in presenza di crepe, ed eventualmente consolidate.
In risposta al messaggio di StefanoSiena del 24/08/2017 alle 10:15:45Ottimo intervento Stefano, ma non hai certo bisogno dei miei complimenti ;)
Caro Franco, apprezzo il tuo copioso articolo, ma da tecnico e costruttore, posso assicurarti che le coste non stanno esattamente come sono rappresentate nell'articolo e nella sezione che hai allegato. Ho potuto visionarepersonalmente gli effetti dell'ultimo sisma in un paesino limitrofo ad Arquata del Tronto e debbo dire a malincuore che attualmente c'è grande confusione anche nelle tecniche di adeguamento e/o miglioramento sismico sino ad oggi attuate. Ho potuto rilevare quanto segue: -il rifacimento delle coperture interamente in cemento armato su abitazioni in pietra, che tecnici e costruttori blasonavano come la soluzione ideale per evitare che le murature si aprissero, ha sortito invece l'effetto contrario, appesantendo la costruzione e quindi facilitando il crollo della stessa. Ho personalmento visto una costruzone collassata il cui tetto è rimasto invece intatto, evidentemente il tetto è stato realizzato a regola d'arte, ma la sottostante struttura, in caso di sisma non era idonea a sostenerlo. -i betoncini armati per il rinforzo di pareti murarie non hanno funzionato (se non quelli realizzati con sommo criterio e su entrambi i lati della parete). -stesso risultato, spesso scadente, degli elementi metallici di ricucitura delle cantonate, tranne le così dette catene da lato a lato dell'edificio che hanno invece sortito l'effetto desiderato. -nei centri storici specialmente, dove i palazzi sono allineati e magari un muro portante di confine è comune con l'altro edificio, ditemi come è possibile consolidare in maniera antisismila le fondazioni ed eventualmente installare le così dette slitte per separare le abitazioni dal terreno? -negli ultimi terremoti devastanti (Aquila e Monti Sibillini) dei circa 600 morti registrati il 15% circa e quindi una novantina di morti (mica noccioline) è stato causato dallo schiacciamento per il crollo delle strutture secondarie quali tramezzi, mobilio ecc... Ditemi voi un costruttore come deve fare? Se rinforzo il collegamento delle tramezzature e delle contropareti di taponamento alle travi ed ai solai di pavimentazione e di soffitto infrango la Legge che regola la limitazione della trasmissione di rumori negli immobili limitrofi (che imporrebbe che i tramezzi fossero completamente staccati mediante membrane per non trasmettere il rumore agli altri livelli) e se lo faccio infrango la legge sulla sismica che mi impone di rinforzare il collegamento delle tramezzature e delle contropareti di tamponamento? Sarà il caso che chi deve legiferare ci dica quale delle due regole dobbiamo infrangere...! In buona sostanza, costruire nuove abitazioni in maniera antisismica è possibile e non tanto difficile, così come è possibile adeguare o migliorare sismicamente le vecchie costruzioni anche storiche. L'esempio è Norcia, dove sono crollate le chiese e le cattedrali (difficilmente adeguabili sulle quali peraltro non si era intervenuti in maniera risulutiva) ma le abitazioni anche se hanno subito danni non sono collassate, con il risultato che non ci sono stati morti e questo è il massimo risultato da perseguire nei centri storici antichi, valutando gli interventi da fare caso per caso, palazzo per palazzo. Questo è possibile solo se ad intervenire saranno POOL di tecnici e di imprese altamente qualificati (gli interventi fatti anche recentemente specialmente da albanesi e kosovari che si sono improvvisati costruttori edili, sono ben visibili, anzi poco visibili perchè le case sono cumuli di calcinacci).
In risposta al messaggio di Sandvik del 25/08/2017 alle 12:02:16Tanto nella zona di Norcia che ad Amatrice, case moderne in muratura Armata non hanno avuto sostanzialmente nessun danno, e rimesse su le suppellettili da cadute, salvo recuperare il terribile spavento, gli occupanti sono potuti rientrare. Se la casa è verificata allo stato limite del danno
Non dimentichiamo che l'adeguamento sismico di una struttura e' volto a farla resistere anche con sue deformazione; ma a NON crollare sulla testa degli occupanti e/o a permettere agli stessi di poterla evacuare in tempi ragionevolia mettersi in salvo. Pertanto le costruzioni di Norcia hanno svolto egregiamente il loro compito proprio per quanto scritto sopra. Ben altri discorso e' la tecnologia delle costruzioni applicata in Giappone; ma il discorso diventa lunghissimo... (prima o poi qualcuno citera' il Giappone)
https://it.wikipedia.org/wiki/S...
In risposta al messaggio di mapalib del 25/08/2017 alle 12:53:30Allora, io sono stato molto sintetico, ma la situazione è questa
come è stato più volte scritto anche qui, una cosa sono le nuove costruzioni, per le quali è possibile chiedere all'antisismica sia la salvezza degli abitanti che della casa, un'altra sono quelle preesistenti, dove nellamaggior parte dei casi si può fare qualcosa solo sulla seconda. quanto alle polizze adottate dagli altri paesi, quali sono? che rischio sismico medio hanno? e che reddito medio? in Italia nessun governo ha avuto, credo, il tempo necessario tra un terremoto e l'altro per lavorare a qualcosa che non fosse in regime di emergenza, sia concreta che emotiva... questo non vuol dire che se qualcuno troverà una soluzione intelligente che non venga percepita come l'ennesimo balzello per fare cassa, gli italiani non siano disposti a sostenerla.
http://italiaassicurazioni.com/...
http://www.firstonline.info/New...
https://terremotiegrandirischi....
In risposta al messaggio di mapalib del 25/08/2017 alle 14:57:00Non è così. In alcuni paesi non è possibile scindere questa assicurazione da quella generica contro gli incendi etc ... che è praticamente ubiquitaria e necessaria se fai ad esempio un mutuo. In pratica in paesi come la francia, è una assicurazione estremamente diffusa in quanti molti, come da noi, sottoscrivono quella antincendio. In pratica, pur non essendo obbligatoria formalmente, non potendo scinderla le compagnie da quella generica sui rischi di una casa o un'auto, e questo vale anche per le alluvioni, è estremamente diffusa. questo sentito in diretta dai tecnici francesi a riguardo. Questo si intende per semioggligatoria.
quindi gli unici due paesi al mondo dove è obbligatoria sono Romania Turchia, ma solo formalmente perchè poi non ce 'ha (ancora) quasi nessuno, mentre in Nuova Zelanda sono assicurate il 95% delle case pur non essendoobbligatoria, ma non mi sembra un replicabile per il resto del mondo, specie da noi... mi sembra la conferma che al momento nessuno abbia ancora trovato la quadra al problema assicurazioni e terremoto.
http://www.firstonline.info/New...