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Ischia, il Vesuvio ed i Campi Flegrei

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Salvo Sa 2
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Inserito il 23/08/2017 alle: 19:48:51
In risposta al messaggio di StefanoSiena del 23/08/2017 alle 19:39:33

Buon pomeriggio, il terremoto di Ischia è di origine tettonica (da non confondersi con le amatissime tette) e non di origine vulcanica. Preoccupa però la vasta deformazione del suolo rilevata dai satelliti nella zona flegrea,
che raggiunge un diametro di circa 30 km. e potrebbe interessare anche parte del mare sino all'isola. La madre terra è ancora incandescente e non solo per il caldo di questi giorni...
...
Voglio sperare che sia di origine tettonica, ma vista l'area interessata qualcosa mi dice che non è così, vedremo se ci saranno delle accelerazioni dei movimenti magmatici in tutta la caldera sotterranea che va dal Vesuvio fino ai Campi Flegrei. frown
"E' bene che si sappia che le vipere non sono immuni dal veleno che producono"
17
franco49tn
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24/01/2008 10348
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Inserito il 23/08/2017 alle: 20:43:33
Occorre leggere le regole per la casa antisismica
prima di comperare o ristrutturare :

TERREMOTO: LE REGOLE PER UNA CASA ANTISISMICA
 
NOTA: il vecchio articolo “Le 9 regole per una casa antisismica” è stato rimosso, dato che non è più presente nel sito che lo aveva pubblicato in origine e da cui lo avevamo citato.
Vedi anche:

CLASSIFICAZIONE SISMICA DI TUTTI I COMUNI ITALIANi


Vedi anche:

COME RENDERE ANTISISMICA UNA VECCHIA CASA IN PIETRA


Come migliorare la resistenza della propria casa: gli interventi per mettere in sicurezza l’abitazione
dal Corriere della Sera – Il primo passo per aumentare la resistenza sismica di una casa è ovviamente la valutazione delle sue condizioni. Il progetto della casa, salvo modifiche e variazioni, fornisce già informazioni molto preziose sulla resistenza della casa ai sismi. Per fare indagini più approfondite sui materiali utilizzati e lo stato dei punti deboli (pilastri, giunzioni tra pareti, commissioni tra tetto e struttura) occorre prevedere piccole demolizioni.
 
Per la valutazione, è bene rivolgersi a progettisti, direttori dei lavori e collaudatori che siano coscienziosi e preparati in materia. La legge infatti non dà indicazioni sulle specifiche competenze che devono avere le figure autorizzate a eseguire verifiche e progetti antisismici, ma richiede solo che siano ingegneri, architetti o geometri iscritti da almeno dieci anni ai rispettivi albi professionali. Per quanto riguarda i costi, infine, indicazioni di massima possono essere tratte nell’Ordinanza 3362/2004 con la quale è stato varato un programma di valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e infrastrutturale pubblico e di intervento di adeguamento sismico.
Per quanto riguarda la valutazione di vulnerabilità i costi oscillano tra i 3 €/m3 per fabbricati di piccole dimensioni ai 0,50 €/m3 per fabbricati di grandi dimensioni. Per l’adeguamento sismico, il costo parametrico è stabilito nella misura massima di 150 €/m3, ma dipende dalla distanza tra la prestazione richiesta dal fabbricato nella zona sismica di riferimento e quella valutata nella fase di analisi dello stato attuale. Sono costi che vanno dal 50% fino al 70-80% del costo di costruzione, soglia rispetto alla quale evidentemente diviene certamente più conveniente la demolizione e la ricostruzione.
casa-tabella-01.gif
Tetto
Se il tetto spinge sulle pareti in modo da allontanarle è il caso di prevedere un intervento di adeguamento. In genere l’adozione di tecniche antisismiche è consigliata quando si rifà la copertura, perché non comporta un eccessivo aumento dei costi.
Solaio
Il collegamento tra solaio e pareti è il punto debole delle case in muratura. Esistono diverse tecniche di adeguamento antisismico (placcaggi con ferri, iniezioni di resine, installazione di tiranti) da valutare caso per caso.
 
Muratura
Il consolidamento delle pareti dipende dalla tecnica costruttiva utilizzata, dall’epoca dell’immobile e dalla eventuale presenza di vincoli estetici per edifici storici. Gli interventi possono arrivare a costare 500 euro al mq.
Struttura in cemento armato
Si può migliorare la resistenza di pilastri e travi rivestendoli con speciali camicie in materiali leggeri, acciaio o anche cemento armato. Oppure intervenire nell’intera struttura inserendo nuovi elementi (controventi in acciaio, dissipatori).
Pareti
Le pareti divisorie non vengono rinforzate, al limite rivestite con retine di contenimento che evitano il crollo. Le pareti portanti, invece, vanno controllate, specialmente in presenza di crepe, ed eventualmente consolidate.

 
Franco
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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14063
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Inserito il 23/08/2017 alle: 21:19:13
In risposta al messaggio di StefanoSiena del 23/08/2017 alle 19:39:33

Buon pomeriggio, il terremoto di Ischia è di origine tettonica (da non confondersi con le amatissime tette) e non di origine vulcanica. Preoccupa però la vasta deformazione del suolo rilevata dai satelliti nella zona flegrea,
che raggiunge un diametro di circa 30 km. e potrebbe interessare anche parte del mare sino all'isola. La madre terra è ancora incandescente e non solo per il caldo di questi giorni...
...
Ciao Stefano, altro che preoccupante.. se scoppia quella pentola, più estesa di quella di Yellowstone, .. non ci voglio neanche pensare.
 
Pace, salute, serenità
jana
jana
-
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Inserito il 23/08/2017 alle: 22:10:50
In risposta al messaggio di Mocambo del 23/08/2017 alle 13:24:56

Cioe... se lo stato stabilisce tramite i suoi esperti, come deve essere costruita la tua casa, e poi se tu la fai cosi e ti va giu, perche lo stato si e' sbagliato, la colpa e' tua? In breve, lo stato ti dà la patente
di guida e tu ti vai a schiantare, è colpa dello stato o tua? Al limite Il problema non sono le regole date, ma l'errata applicazione, poi è anche questione di imprevedibilità delle cose umane . Stai certa che le case antisismiche non sono indistruttibili resistono solo un pò di più.
...
In breve, lo stato ti dà la patente di guida e tu ti vai a schiantare, è colpa dello stato o tua?
esempio sbagliatissimo. Se lo stato mi da la patente di guida e poi in una 4 corsie fa una deviaizone a L senza nessun limite e senza nessun cartello, lo stato e' responsabile, si mi schianto. Io rispetto quello che mi dice di fare lo stato. Tramite i suoi esperti. se devo sapere io come fare la casa, che cavolo ci  vado fare in un ufficio tecnico per avere tutti i permessi e tutti i timbri?
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.

Modificato da jana il 23/08/2017 alle 22:11:33
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Tequi
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Inserito il 23/08/2017 alle: 22:51:47
In risposta al messaggio di jana del 23/08/2017 alle 22:10:50

In breve, lo stato ti dà la patente di guida e tu ti vai a schiantare, è colpa dello stato o tua? esempio sbagliatissimo. Se lo stato mi da la patente di guida e poi in una 4 corsie fa una deviaizone a L senza nessun limite
e senza nessun cartello, lo stato e' responsabile, si mi schianto. Io rispetto quello che mi dice di fare lo stato. Tramite i suoi esperti. se devo sapere io come fare la casa, che cavolo ci  vado fare in un ufficio tecnico per avere tutti i permessi e tutti i timbri?
...
I progetti non li valida lo stato. I progetti vengono validati dagli architetti ed ingegneri iscritti all'albo ( così come gli impianti elettrici li certificano gli elettrici, etc etc.) Il comune (stato) certifica con i timbri e tobretti che i progetti siano fatti secondo legge del cui rispetto è responsabile il geometra/architetto/ingegnere di cui sopra.
Se poi Caio fa fare i lavori alla ditta del menga che paga poco e che non ha gente capace di fare secondo norma è un problema di chi ha commissionato il lavoro.
Per la tua casa il progetto te lo ha fatto il comune? Non credo...
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 24/08/2017 alle: 01:09:15
In risposta al messaggio di Tequi del 23/08/2017 alle 22:51:47

I progetti non li valida lo stato. I progetti vengono validati dagli architetti ed ingegneri iscritti all'albo ( così come gli impianti elettrici li certificano gli elettrici, etc etc.) Il comune (stato) certifica con i
timbri e tobretti che i progetti siano fatti secondo legge del cui rispetto è responsabile il geometra/architetto/ingegnere di cui sopra. Se poi Caio fa fare i lavori alla ditta del menga che paga poco e che non ha gente capace di fare secondo norma è un problema di chi ha commissionato il lavoro. Per la tua casa il progetto te lo ha fatto il comune? Non credo...
...
Lo stato non rimborsa i danni ma aiuta la popolazione a riprendersi. Ovvero questo dovrebbe essere il principio. Ad oggi non esiste un forte motivo per abitare in case antisismiche. Se lo stato paga sempre tutto non conviene, basta sfangarla durante la scossa. Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
sergiozh
sergiozh
-
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Inserito il 24/08/2017 alle: 01:59:20
In risposta al messaggio di dani1967 del 24/08/2017 alle 01:09:15

Lo stato non rimborsa i danni ma aiuta la popolazione a riprendersi. Ovvero questo dovrebbe essere il principio. Ad oggi non esiste un forte motivo per abitare in case antisismiche. Se lo stato paga sempre tutto non conviene, basta sfangarla durante la scossa. Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate.
A me sembra che il forte motivo per abitare in case antisismiche sia che se viene il terremoto e sei in casa hai una probabilita' piu' alta di uscire di casa vivo dopo il terremoto.

questo vale specialmente in zone come ischia che a intervalli vari viene colpita da un terremoto poco profondo. Se abiti in sardegna magari la casa antisismica non e' proprio necessaria ma in altri posti d'italia serve se sai che prima o poi li arriva il terremoto. Posti come appunto amatrice, ischia, messina e simili.
ik6Amo
ik6Amo
-
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Inserito il 24/08/2017 alle: 08:51:16
Non credo ci sia possibilità di assicurare i fabbricati contro il terremoto ovvero, la possibilità forse c'è anche, ma a che prezzo? Anche con un intervento statale in merito, essendo le assicurazioni private, penso non si ottenga nulla.
Anche il tanto ventilato "fascicolo del fabbricato", secondo me non serve a nulla. Il sistema prevede verifiche periodiche da parte di tecnici che, per latipologia del lavoro e le responsabilità che comporta la relazione che espone il risultato, sarebbero costose quanto l'assicurazione. E cosa accadrebbe se un tecnico dichiarasse che un fabbricato è a rischio? Si sgombera fino a quando non viene riparato?
Penso che il problema sia da affrontare in tutt'altro modo. innanzitutto è necessario informare bene la popolazione sui rischi che comporta l'abitare in un fabbricato non idoneo, magari inserendo (in parte già ci sono ma secondo me non sono sufficienti) sgravi fiscali e facilitazioni per chi decide di ristrutturare per rendere antisismico l'immobile; poi è necessario che ci sia una SERIA campagna informativa sui rischi del terremoto e sui comportamenti da tenere in caso di scossa. Ad es. qui da noi tutti i mobili alti e soggetti a caduta (armadi, librerie e simili) sono ancorati alle pareti. In questo modo evitiamo che ci cadano addosso. Anche le cose pesanti, poggiate sui mobili, debbono essere assicurate contro la caduta. Gli sportelli degli armadi dove ci sono oggetti che possono cadere debbono avere una chiusura di sicurezza; è bene dormire avendo sempre con sè sul comodino una torcia elettrica efficiente ed un paio di scarpe che possono essere indossate rapidamente. In caso di scossa evitare uscire dalla casa in maniera sconsiderata, percorrere scalinate od uscire sui balconi, ma trovare un punto della casa strutturalmente più sicuro e sostare lì fino alla fine. Può essere valido mettersi sotto un tavolo, un letto od altro mobile che offre rifugio. Nell'uscire, dopo la scossa, accertarsi che non ci sia possibilità di caduta di materiali dall'alto ecc.
Queste cose, ed altre che ho omesso, vanno insegnate in tutte le scuole, pubblicizzate sui Media, in modo che tutti sappiano come comportarsi.
A questo va aggiunto uno schema delle zone sismicamente più pericolose in Italia, in modo da informare bene la gente,  sensibilizzandola ad effettuare le eventuali modifiche ai fabbricati.
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!

Modificato da ik6Amo il 24/08/2017 alle 08:51:51
jana
jana
-
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Inserito il 24/08/2017 alle: 09:34:28
In risposta al messaggio di sergiozh del 24/08/2017 alle 01:59:20

A me sembra che il forte motivo per abitare in case antisismiche sia che se viene il terremoto e sei in casa hai una probabilita' piu' alta di uscire di casa vivo dopo il terremoto. questo vale specialmente in zone come
ischia che a intervalli vari viene colpita da un terremoto poco profondo. Se abiti in sardegna magari la casa antisismica non e' proprio necessaria ma in altri posti d'italia serve se sai che prima o poi li arriva il terremoto. Posti come appunto amatrice, ischia, messina e simili.
...
Bisognerebbe provare essere li quando succede... Forse basterrebe uan simulazione? Noi ancora prima  del "nostro" terremoto abbiamo preso una casa qui all'estero e l'abbiamo fatta ristrutturare. I terremoti che ho provato prima erano di lieve entita senza danni ma comunque ho preso tanta paura, che abbiamo fatto rinforzare la casa in tutti i modi possibili. Anche se i muri sono spessi mezzo metro, abbiamo fatto rinforzare le fondamenta e fare il cordolo in cemento armato, che non c'era. Ci sono le travi supplementari trasversali n legno a vista e quelle metalliche che non si vedono con dei lastroni terminali che legano la casa da vari lati. La gente qua rideva, che stiamo buttando i soldi, qua di terremoti non ce ne sono. Certo, peccato che 250 anni fa la citta  di Komarno a 45 km e' stata  parzialmente distrutta dal terremoto...  Pero poi il problema e', di essere nella propria casa quando succede e non in un negozio o dai amici, che invece non hanno pensato per niente...
(si capisce che ho il terrore dei terremoti, vero?)
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
22
mapalib
mapalib
04/08/2003 16483
Rispondi Abuso
Inserito il 24/08/2017 alle: 10:14:35
In risposta al messaggio di dani1967 del 24/08/2017 alle 01:09:15

Lo stato non rimborsa i danni ma aiuta la popolazione a riprendersi. Ovvero questo dovrebbe essere il principio. Ad oggi non esiste un forte motivo per abitare in case antisismiche. Se lo stato paga sempre tutto non conviene, basta sfangarla durante la scossa. Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate.
"Se l'assicurazione per la casa fatta male fosse insostenibile, ecco che quelle case verrebbero abbandonate."

Diciamo meglio: quelle famiglie sarebbero senza casa, una specie di "terremoto di stato" e senza possibilità di ricevere aiuti...
Dani, scusa se te lo dico, ma mi pare che tu abbia una visione troppo tecnica del problema.
Ci sono solo due modi per eliminare i rischi legati alle zone sismiche: abbandonarle, come avrebbero fatto gli antichi, oppure fare come i giapponesi che per secoli hanno vissuto in case di tela e bambù e quindi oggi hanno le mani libere (e i danè) per costruire edifici a prova di bomba.
Noi non vogliamo fare come i primi e non possiamo fare come i secondi, quindi possiamo solo adattarci e arrangiarci in qualche modo come abbiamo sempre fatto. Una soluzione per l'Italia non c'è.
 
18
StefanoSiena
StefanoSiena
15/11/2007 7649
Rispondi Abuso
Inserito il 24/08/2017 alle: 10:15:45
In risposta al messaggio di franco49tn del 23/08/2017 alle 20:43:33

Occorre leggere le regole per la casa antisismica prima di comperare o ristrutturare : TERREMOTO: LE REGOLE PER UNA CASA ANTISISMICA NOTA: il vecchio articolo “Le 9 regole per una casa antisismica” è stato rimosso,
dato che non è più presente nel sito che lo aveva pubblicato in origine e da cui lo avevamo citato. Vedi anche: CLASSIFICAZIONE SISMICA DI TUTTI I COMUNI ITALIANi Vedi anche: COME RENDERE ANTISISMICA UNA VECCHIA CASA IN PIETRA Come migliorare la resistenza della propria casa: gli interventi per mettere in sicurezza l’abitazione dal Corriere della Sera – Il primo passo per aumentare la resistenza sismica di una casa è ovviamente la valutazione delle sue condizioni. Il progetto della casa, salvo modifiche e variazioni, fornisce già informazioni molto preziose sulla resistenza della casa ai sismi. Per fare indagini più approfondite sui materiali utilizzati e lo stato dei punti deboli (pilastri, giunzioni tra pareti, commissioni tra tetto e struttura) occorre prevedere piccole demolizioni. Per la valutazione, è bene rivolgersi a progettisti, direttori dei lavori e collaudatori che siano coscienziosi e preparati in materia. La legge infatti non dà indicazioni sulle specifiche competenze che devono avere le figure autorizzate a eseguire verifiche e progetti antisismici, ma richiede solo che siano ingegneri, architetti o geometri iscritti da almeno dieci anni ai rispettivi albi professionali. Per quanto riguarda i costi, infine, indicazioni di massima possono essere tratte nell’Ordinanza 3362/2004 con la quale è stato varato un programma di valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio e infrastrutturale pubblico e di intervento di adeguamento sismico. Per quanto riguarda la valutazione di vulnerabilità i costi oscillano tra i 3 €/m3 per fabbricati di piccole dimensioni ai 0,50 €/m3 per fabbricati di grandi dimensioni. Per l’adeguamento sismico, il costo parametrico è stabilito nella misura massima di 150 €/m3, ma dipende dalla distanza tra la prestazione richiesta dal fabbricato nella zona sismica di riferimento e quella valutata nella fase di analisi dello stato attuale. Sono costi che vanno dal 50% fino al 70-80% del costo di costruzione, soglia rispetto alla quale evidentemente diviene certamente più conveniente la demolizione e la ricostruzione. Tetto Se il tetto spinge sulle pareti in modo da allontanarle è il caso di prevedere un intervento di adeguamento. In genere l’adozione di tecniche antisismiche è consigliata quando si rifà la copertura, perché non comporta un eccessivo aumento dei costi. Solaio Il collegamento tra solaio e pareti è il punto debole delle case in muratura. Esistono diverse tecniche di adeguamento antisismico (placcaggi con ferri, iniezioni di resine, installazione di tiranti) da valutare caso per caso. Muratura Il consolidamento delle pareti dipende dalla tecnica costruttiva utilizzata, dall’epoca dell’immobile e dalla eventuale presenza di vincoli estetici per edifici storici. Gli interventi possono arrivare a costare 500 euro al mq. Struttura in cemento armato Si può migliorare la resistenza di pilastri e travi rivestendoli con speciali camicie in materiali leggeri, acciaio o anche cemento armato. Oppure intervenire nell’intera struttura inserendo nuovi elementi (controventi in acciaio, dissipatori). Pareti Le pareti divisorie non vengono rinforzate, al limite rivestite con retine di contenimento che evitano il crollo. Le pareti portanti, invece, vanno controllate, specialmente in presenza di crepe, ed eventualmente consolidate.  
...
Caro Franco, apprezzo il tuo copioso articolo, ma da tecnico e costruttore, posso assicurarti che le coste non stanno esattamente come sono rappresentate nell'articolo e nella sezione che hai allegato.
Ho potuto visionare personalmente gli effetti dell'ultimo sisma in un paesino limitrofo ad Arquata del Tronto e debbo dire a malincuore che attualmente c'è grande confusione anche nelle tecniche di adeguamento e/o miglioramento sismico sino ad oggi attuate.
Ho potuto rilevare quanto segue:
-il rifacimento delle coperture interamente in cemento armato su abitazioni in pietra, che tecnici e costruttori blasonavano come la soluzione ideale per evitare che le murature si aprissero, ha sortito invece l'effetto contrario, appesantendo la costruzione e quindi facilitando il crollo della stessa.
Ho personalmento visto una costruzone collassata il cui tetto è rimasto invece intatto, evidentemente il tetto è stato realizzato a regola d'arte, ma la sottostante struttura, in caso di sisma  non era idonea a sostenerlo.
-i betoncini armati per il rinforzo di pareti murarie non hanno funzionato (se non quelli realizzati con sommo criterio e su entrambi i lati della parete).
-stesso risultato, spesso scadente, degli elementi metallici di ricucitura delle cantonate, tranne le così dette catene da lato a lato dell'edificio che hanno invece sortito l'effetto desiderato.
-nei centri storici specialmente, dove i palazzi sono allineati e magari un muro portante di confine è comune con l'altro edificio, ditemi come è possibile consolidare in maniera antisismila le fondazioni ed eventualmente installare le così dette slitte per separare le abitazioni dal terreno?
-negli ultimi terremoti devastanti (Aquila e Monti Sibillini) dei circa 600 morti registrati il 15% circa e quindi una novantina di morti (mica noccioline) è stato causato dallo schiacciamento per il crollo delle strutture secondarie quali tramezzi, mobilio ecc...
Ditemi voi un costruttore come deve fare? Se rinforzo il collegamento delle tramezzature e delle contropareti di taponamento alle travi ed ai solai di pavimentazione e di soffitto infrango la Legge che regola la limitazione della trasmissione di rumori negli immobili limitrofi (che imporrebbe che i tramezzi fossero completamente staccati mediante membrane per non trasmettere il rumore agli altri livelli) e se lo faccio infrango la legge sulla sismica che mi impone di rinforzare il collegamento delle tramezzature e delle contropareti di tamponamento?
Sarà il caso che chi deve legiferare ci dica quale delle due regole dobbiamo "infrangere"...!

In buona sostanza, costruire nuove abitazioni in maniera antisismica è possibile e non tanto difficile, così come è possibile adeguare o migliorare sismicamente le vecchie costruzioni anche storiche.
L'esempio è Norcia, dove sono crollate le chiese e le cattedrali (difficilmente adeguabili sulle quali peraltro non si era intervenuti in maniera risulutiva) ma le abitazioni anche se hanno subito danni non sono collassate, con il risultato che non ci sono stati morti e questo è il massimo risultato da perseguire nei centri storici antichi, valutando gli interventi da fare caso per caso, palazzo per palazzo.

Questo è possibile solo se ad intervenire saranno POOL di tecnici e di imprese altamente qualificati (gli interventi fatti anche recentemente specialmente da albanesi e kosovari che si sono improvvisati costruttori edili, sono ben visibili, anzi poco visibili perchè le case sono cumuli di calcinacci).


 
con simpatia eSSe eSSe

“veritas filia temporis”

Modificato da StefanoSiena il 24/08/2017 alle 10:26:45
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Sandvik
Sandvik
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01/01/2010 9327
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Inserito il 24/08/2017 alle: 12:15:38
In risposta al messaggio di StefanoSiena del 24/08/2017 alle 10:15:45

Caro Franco, apprezzo il tuo copioso articolo, ma da tecnico e costruttore, posso assicurarti che le coste non stanno esattamente come sono rappresentate nell'articolo e nella sezione che hai allegato. Ho potuto visionare
personalmente gli effetti dell'ultimo sisma in un paesino limitrofo ad Arquata del Tronto e debbo dire a malincuore che attualmente c'è grande confusione anche nelle tecniche di adeguamento e/o miglioramento sismico sino ad oggi attuate. Ho potuto rilevare quanto segue: -il rifacimento delle coperture interamente in cemento armato su abitazioni in pietra, che tecnici e costruttori blasonavano come la soluzione ideale per evitare che le murature si aprissero, ha sortito invece l'effetto contrario, appesantendo la costruzione e quindi facilitando il crollo della stessa. Ho personalmento visto una costruzone collassata il cui tetto è rimasto invece intatto, evidentemente il tetto è stato realizzato a regola d'arte, ma la sottostante struttura, in caso di sisma  non era idonea a sostenerlo. -i betoncini armati per il rinforzo di pareti murarie non hanno funzionato (se non quelli realizzati con sommo criterio e su entrambi i lati della parete). -stesso risultato, spesso scadente, degli elementi metallici di ricucitura delle cantonate, tranne le così dette catene da lato a lato dell'edificio che hanno invece sortito l'effetto desiderato. -nei centri storici specialmente, dove i palazzi sono allineati e magari un muro portante di confine è comune con l'altro edificio, ditemi come è possibile consolidare in maniera antisismila le fondazioni ed eventualmente installare le così dette slitte per separare le abitazioni dal terreno? -negli ultimi terremoti devastanti (Aquila e Monti Sibillini) dei circa 600 morti registrati il 15% circa e quindi una novantina di morti (mica noccioline) è stato causato dallo schiacciamento per il crollo delle strutture secondarie quali tramezzi, mobilio ecc... Ditemi voi un costruttore come deve fare? Se rinforzo il collegamento delle tramezzature e delle contropareti di taponamento alle travi ed ai solai di pavimentazione e di soffitto infrango la Legge che regola la limitazione della trasmissione di rumori negli immobili limitrofi (che imporrebbe che i tramezzi fossero completamente staccati mediante membrane per non trasmettere il rumore agli altri livelli) e se lo faccio infrango la legge sulla sismica che mi impone di rinforzare il collegamento delle tramezzature e delle contropareti di tamponamento? Sarà il caso che chi deve legiferare ci dica quale delle due regole dobbiamo infrangere...! In buona sostanza, costruire nuove abitazioni in maniera antisismica è possibile e non tanto difficile, così come è possibile adeguare o migliorare sismicamente le vecchie costruzioni anche storiche. L'esempio è Norcia, dove sono crollate le chiese e le cattedrali (difficilmente adeguabili sulle quali peraltro non si era intervenuti in maniera risulutiva) ma le abitazioni anche se hanno subito danni non sono collassate, con il risultato che non ci sono stati morti e questo è il massimo risultato da perseguire nei centri storici antichi, valutando gli interventi da fare caso per caso, palazzo per palazzo. Questo è possibile solo se ad intervenire saranno POOL di tecnici e di imprese altamente qualificati (gli interventi fatti anche recentemente specialmente da albanesi e kosovari che si sono improvvisati costruttori edili, sono ben visibili, anzi poco visibili perchè le case sono cumuli di calcinacci).  
...
Ottimo intervento Stefano, ma non hai certo bisogno dei miei complimenti ;)
 
__________________________________________________________________
Ciao
Giulio
18
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 25/08/2017 alle: 09:37:06
@mapalib
Senza dubbio è il parere di chi ha formato e visto numerosi piani di finanziamento pubblico per calamità naturali, ed ha visto le sperequazioni e ingiustizie che ne sono conseguite. Nel caso del centroitalia, a fronte delle denunce di lentezze o che, la norma è quella davvero più vergognosa e calabraghe e che meno in qualche modo incentiva nel futuro a costruire in modo antisismico. Probabilmente da esperto so che siamo l'unico paese al mondo a fare una cosa simile e che tutti i paesi del mondo hanno normative che cercano di perseguire sia l'obbiettivo di avere una ricostruzione per i privati (non si discute, non si può rimanere con i paesi pieni di macerie perché i privati non hanno la capacità economica di ricostruire) che di tutelare i conti pubblici e responsabilizzare i proprietari. Del resto il dato è sotto gli occhi di tutti, il sistema attuale non funziona in quanto ci ritroviamo SEMPRE di fronte alle solite scene  e a dire le solite cose.

@Franco & Stefano
Quello postato da Franco mi pare uno schema sintetico che aiuta un cittadino ad individuare gli elementi di vulnerabilità e a dare una generica idea di quali possano essere le tecniche di risanamento, ovvio che poi passate al vaglio di un tecnico può avere un limite, però mi pare per i non esperti una buona base di partenza. Andate in casa vostra e riflettete su quello che viene segnalato in quello schema.
La questione dei tetti ad Arquata è tristemente vera, anzi, rincarerei la dose: a dire dei tecnici del luogo quella di fare i tetti pesanti in cls era una prescrizione obbligatoria del Piano Regolatore di un certo periodo, in base ad alcuni concetti ampiamente superati, che ha comportato a Pescara del Tronto molti danni (non so vittime, li  ho visto solo molto di lontano) , in quanto sembrerebbe che alcuni di questi tetti siano partiti come frisbee da una casa andando a "tagliare" quelle a fianco.
Per quanto concerne Norcia, io invece non esagererei con gli entusiasmi. Non ci sono stati morti nella seconda scossa per due motivi, il primo è che le case fatte peggio si sono prese una scossa più scarsa il 24 agosto e si sono danneggiate, e quindi sono state abbandonate, però non tanto quanto quelle di Amatrice e Arquata da fare vittime; queste case con la scossa di fine ottobre hanno avuto, anche se moderne, gravissimi danni, ho visto fenomeni di eliminazione di piano soffice come quelli postati da ik6mo, villette a schiera relativamente moderne devastate, interi condomini massacrati gravemente (la zona rossa di Cascia era impressionante) anche laddove erano stati fatti lavori post Colfiorito, che spesso sono stati fatti in maniera assolutamente pressapochista. Secondo elemento per evitare i morti è stato, notoriamente, il fatto che ci fosse stato un foreschock poco prima. Ma a mio avviso l'idea che a Norcia sia andata bene agli edifici è poco più che un luogo comune.
Vero che molte vittime sono legate al crollo di elementi secondari, e qui c'è proprio il male della mancanza di cultura antisismica, come tenere armadi storici pesantissimo non ancorati, il crocifisso in noce sopra il letto, etc ...
I tramezzi fanno parte della casa, e, per quanto elementi non strutturali, se ben fatti non debbono ribaltarsi sul letto.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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Sandvik
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01/01/2010 9327
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Inserito il 25/08/2017 alle: 12:02:16
Non dimentichiamo che l'adeguamento sismico di una struttura e' volto a farla resistere anche con sue deformazione; ma a NON crollare sulla testa degli occupanti e/o a permettere agli stessi di poterla evacuare in tempi ragionevoli a mettersi in salvo.
Pertanto le costruzioni di Norcia hanno svolto egregiamente il loro compito proprio per quanto scritto sopra.
Ben altri discorso e' la tecnologia delle costruzioni applicata in Giappone; ma il discorso diventa lunghissimo... (prima o poi qualcuno citera' il Giappone)
__________________________________________________________________
Ciao
Giulio
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 25/08/2017 alle: 12:14:26
In risposta al messaggio di Sandvik del 25/08/2017 alle 12:02:16

Non dimentichiamo che l'adeguamento sismico di una struttura e' volto a farla resistere anche con sue deformazione; ma a NON crollare sulla testa degli occupanti e/o a permettere agli stessi di poterla evacuare in tempi ragionevoli
a mettersi in salvo. Pertanto le costruzioni di Norcia hanno svolto egregiamente il loro compito proprio per quanto scritto sopra. Ben altri discorso e' la tecnologia delle costruzioni applicata in Giappone; ma il discorso diventa lunghissimo... (prima o poi qualcuno citera' il Giappone)
...
Tanto nella zona di Norcia che ad Amatrice, case moderne in muratura Armata non hanno avuto sostanzialmente nessun danno, e rimesse su le suppellettili da cadute, salvo recuperare il terribile spavento, gli occupanti sono potuti rientrare.  Se la casa è verificata allo stato limite del danno

https://it.wikipedia.org/wiki/S...


risulta immediatamente utilizzabile.
Quindi vero che una casa in primis deve permetterti di avere salva la vita, ma a fronte di un impegno economico per costruire con tecnologie moderne, può e deve darti di più. Ripeto, non è solo questione di accelerazioni locali, ma vicino a case devastate ne ho viste altre immediatamente utilizzabili, anche senza essere come si dice in legno. quelle messe meglio erano in muratura armata, una tecnologia ancora oggetto di brevetto italiano che mi è sembrata magnifica.

Ancora sull'assicurazione. Se in altri paesi si assicura, una via ci può essere. Ci hanno provato diversi PDC a proporlo timidamente, secondo me dopo che hanno parlato con i tecnici, ma ogni volta la cosa è stata politicamente immediatamente chiusa. E' una roba politica, perché fa venire i nodi al pettine, e questo sono i cittadini a non volerlo. Meglio il pistolotto antipolitico standard.

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R.L. Stevenson
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Sandvik
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01/01/2010 9327
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Inserito il 25/08/2017 alle: 12:48:29
Dani, io mi riferivo all'adeguamento del costruito e' ovvio che invece il nuovo debba dare di piu', anzi, e' obbligatorio e non solo perche' lo dice la normativa, ma per intelligenza umana
__________________________________________________________________
Ciao
Giulio
22
mapalib
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04/08/2003 16483
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Inserito il 25/08/2017 alle: 12:53:30
come è stato più volte scritto anche qui, una cosa sono le nuove costruzioni, per le quali è possibile chiedere all'antisismica sia la salvezza degli abitanti che della casa, un'altra sono quelle preesistenti, dove nella maggior parte dei casi si può fare qualcosa solo sulla seconda.
quanto alle polizze adottate dagli altri paesi, quali sono? che rischio sismico medio hanno? e che reddito medio? 
in Italia nessun governo ha avuto, credo, il tempo necessario tra un terremoto e l'altro per lavorare a qualcosa che non fosse in regime di  emergenza, sia concreta che "emotiva"...
questo non vuol dire che se qualcuno troverà una soluzione intelligente che non venga percepita come l'ennesimo "balzello" per fare cassa, gli italiani non siano disposti a sostenerla.
 
18
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 25/08/2017 alle: 13:36:07
In risposta al messaggio di mapalib del 25/08/2017 alle 12:53:30

come è stato più volte scritto anche qui, una cosa sono le nuove costruzioni, per le quali è possibile chiedere all'antisismica sia la salvezza degli abitanti che della casa, un'altra sono quelle preesistenti, dove nella
maggior parte dei casi si può fare qualcosa solo sulla seconda. quanto alle polizze adottate dagli altri paesi, quali sono? che rischio sismico medio hanno? e che reddito medio?  in Italia nessun governo ha avuto, credo, il tempo necessario tra un terremoto e l'altro per lavorare a qualcosa che non fosse in regime di  emergenza, sia concreta che emotiva... questo non vuol dire che se qualcuno troverà una soluzione intelligente che non venga percepita come l'ennesimo balzello per fare cassa, gli italiani non siano disposti a sostenerla.  
...
Allora, io sono stato molto sintetico, ma la situazione è questa

http://italiaassicurazioni.com/...


http://www.firstonline.info/New...


Quello che non capita è che il cittadino venga coperto a fondo perduto al 100 %, con tanto di lavatrice in casa.

https://terremotiegrandirischi....


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mapalib
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04/08/2003 16483
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Inserito il 25/08/2017 alle: 14:57:00
quindi gli unici due paesi al mondo dove è obbligatoria sono Romania  Turchia, ma solo formalmente perchè poi non ce 'ha (ancora) quasi nessuno, mentre in Nuova Zelanda sono assicurate il 95% delle case pur non essendo obbligatoria, ma non mi sembra un replicabile per il resto del mondo, specie da noi...
mi sembra la conferma che al momento nessuno abbia ancora trovato la quadra al problema assicurazioni e terremoto.
18
dani1967
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03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 25/08/2017 alle: 15:55:21
In risposta al messaggio di mapalib del 25/08/2017 alle 14:57:00

quindi gli unici due paesi al mondo dove è obbligatoria sono Romania  Turchia, ma solo formalmente perchè poi non ce 'ha (ancora) quasi nessuno, mentre in Nuova Zelanda sono assicurate il 95% delle case pur non essendo
obbligatoria, ma non mi sembra un replicabile per il resto del mondo, specie da noi... mi sembra la conferma che al momento nessuno abbia ancora trovato la quadra al problema assicurazioni e terremoto.
...
Non è così. In alcuni paesi non è possibile scindere questa assicurazione da quella generica contro gli incendi etc ... che è praticamente ubiquitaria e necessaria se fai ad esempio un mutuo. In pratica in paesi come la francia, è una assicurazione estremamente diffusa in quanti molti, come da noi, sottoscrivono quella antincendio. In pratica, pur non essendo obbligatoria formalmente, non potendo scinderla le compagnie da quella generica sui rischi di una casa o un'auto, e questo vale anche per le alluvioni, è estremamente diffusa. questo sentito in diretta dai tecnici francesi a  riguardo. Questo si intende per semioggligatoria.
Ma ripeto, non è detto che laddove non intervenga una assicurazione, allora arrivi il papà stato a fondo perduto indiscriminatamente. Questa è la fondamentale differenza.  Per capirsi se leggi da

http://www.firstonline.info/New...


sulla francia "Ruolo delle compagnie di assicurazione: le compagnie operano singolarmente e coprono ogni aspetto dell’attività assicurativa. Dal 1997 le compagnie possono rifiutare la copertura di beni situati in zone ad alto rischio nel caso gli insediamenti risalgono ad epoca successiva l’approvazione dei «Piani di prevenzione del rischio naturale” (PPR) introdotti nel 1995 con la legge Barnier. Tale legge è considerata importante per l’incentivazione alla prevenzione."
Questo concetto essenziale comporta una cosa: certo, puoi non assicurarti, ma se non lo fai rischi seriamente di attaccarti al tram e non solo, se hai un edificio seriamente a rischio, rischi nessuna copertura. Impedendo alle assicurazioni di scindere nei contratti le varie tipologie di rischi e accorpandole all'incendio al quale tutti bene o male spesso ci assicuriamo, ovviamente le assicurazioni hanno una base estremamente ampia su cui spalmare il rischio. Se noi sommiamo le spese per le coperture che lo stato ha dato agli eventi naturali, troviamo una fetta importante, essenziale del nostro debito pubblico. Certo, i danni alle infrastrutture pubbliche comunque vanno pagati, ma se invece che inventare il solito pistolotto ragionassimo dove i nostri conti sanguinano di più e inutilmente, forse potremmo sistemare qualche cosa. Pensa ado oggi lo stato sta pagano Aquila, Emilia, Amatrice/Norcia e pure questo piccolino, e i nostri conti sono disperati. Ma ha senso ?

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