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mastroenrico
mastroenrico
03/10/2007 2191
Inserito il 14/03/2012 alle: 09:58:15
Mi rendo sempre più conto che siamo un popolo al quale si può fare di tutto e che non si ribella mai. Un popol*****he agli albori del terzo millennio sta ancora discutendo della questione Nord Sud, Italia unita o Secessione. Ancora siamo divisi tra coloro che pensano che una Destra o una Sinistra al governo ci cambierebbe la vita. Il prezzo del petrolio al barile è tornato ai livelli di moltissimi anni fa e il carburante alla pompa sale senza alcun controllo da parte dei governi. E' salito con la Sinistra, è salito con la Destra , sta salendo con il governo tecnico. Ma è mai possibile che stiamo li' a discutere del fatto che Bossi sia o meno psicopatico o che Bersani sia o meno privo di midollo e non andiamo in massa sotto i " Palazzi" a paralizzare tutto? Ci dobbiamo rendere conto che qualcosa non quadra, un paese che carica di tasse il carburante in questo modo e che consente alle multinazionali di aumentare a dismisura il costo alla pompa è un paese che non vuole la ripresa economica. L'economia gira se la gente spende. La gente spende se può uscire e girare. Negli ultimi mesi a Roma il traffico è diminuito di parecchio ( e questa è una buona notizia) ma il sabato non trovi più code in uscita di persone che trascorrono il finesettimana fuoriporta o si recano al paesello. Io ho dovuto drasticamente tagliare le uscite col camper perchè oggi fare una uscitina di 100/200 km è diventato antieconomico. Tutto l'indotto ne risente, i paesi nei dintorni delle grandi Città che vivono proprio del turismo domenicale hanno dei forti disagi e le attività ricettive e di ristoro rischieranno di chiudere. Ma al di là dei nostri interessi da camperisti, che sono veramente poca cosa di fronte ai problemi di tutti, rimane il discorso che qui in Italia siamo capaci di fare fuoco e fiamme se sospendono il campionato di calcio e poi stiamo li' come pecoroni a guardare il gasolio che sale senza che ce ne spieghino i motivi. Non mi sembra di aver sentito nessuna sigla sindacale minacciare scioperi o agitazioni per questo motivo. Non voglio pensare che possano avere interesse a non smuovere le acque, ma ti pare... sono rappresentanti del popolo e dei lavoratori non farebbero mai nulla contro di noi[:(!]. Però se non ci pensano i sindacati ci potrebbe pensare anche il popolo direttamente. Siamo nell'era di internet, non ci vorrebbe molto a darsi una specie di appuntamento generale in un dato luogo pacificamente, con tutti i nostri mezzi: Camper , auto , camion, taxi, moto e fermarsi un po' a riflettere e a chiedere spiegazioni. Un appuntamento generale nel nome della tranquillità e della pace, senza violenze o intemperanze. Pensate per un attimo a cosa accadrebbe se improvvisamente convergessero verso il centro o sui raccordi stradali migliaia( se non milioni) di veicoli , tutti piano piano e tutti tranquillamente a chiedere spiegazioni. Dite che non si otterrebbe nulla? Ah, certo questo è quello che si sente sempre dire da quelli di parte , quando c'è uno scioperò. Però, ad esempio in Francia, mi è capitato di assistere alla quasi paralisi del paese da parte degli statali ( appoggiati anche dagli altri lavoratori , perchè li sono uniti i lavoratori e non contro) e dopo alcuni giorni la vertenza si è risolta con ottimo profitto per i dimostranti. In ogni caso se ne parlerebbe anche a livello internazionale e avremmo dimostrato che un minimo di attributi forse li abbiamo. Ha più dignità un popolo costretto da una dittatura a subire angherie con la violenza che un popolo come noi che le subisce da una democrazia senza neanche reagire. Approvo in buona parte l'operato dell'attuale governo Monti, e sono molto contento di vedere che finalmente si riesce a far pagare le tasse a qualcuno che da sempre svicolava. Ma nel contempo disapprovo completamente l'ennesimo carico fiscale sui carburanti e la connivenza con le multinazionale che aumentano i prezzi. Uno stato serio avrebbe già ricreato una compagnia Statale per la raffinazione e la rivendita del carburante a prezzi calmierati come già si era tentato di fare nel passato, cosa che è costata la vita ad un certo Enrico Mattei. Andare dalle multinazionali ed imporre un minimo di regole. O abbassate i prezzi a livelli accettabili e economicamente giustificabili, o vi togliamo la gestione e la concessione delle pompe. Anche questo si potrebbe andare a chiedere in una bella giornata trascorsa insieme ad altre centinaia di migliaia di veicoli a passo d'uomo. Internet c'è. Possibile che tutto questo dia fastidio solo a me?
Nono Minimo
Nono Minimo
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Inserito il 14/03/2012 alle: 10:41:17
quote:Risposta al messaggio di mastroenrico inserito in data 14/03/2012  09:58:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Enrico. Non ci crederai ma questa mattina ero in macchina al telefono con un cliente DISPERATO che piangeva. Dopo la telefonata mi sono fermato in un bar per calmarmi un pò e far rientrare il magone a livelli sopportabili. Tra i pensieri tumultuosi che si affollavano nel mio cranio uno ha 'saltato la fila'.... volevo aprire un 3d su COL... non sapevo cosa scrivere ma la tua PRIMA RIGA E' PERFETTA. Il resto del post non l'ho letto con attenzione (lo farò!) ma intanto ti ringrazio per una serie di motivi... 1) Non mi sento più solo 2) Hai avuto il coraggio che a me è mancato 3) Hai, secondo me, colto il problema che ci attanaglia.... la nostra classe politica alleata con la nostra ignavia. Non sò come si evolverà il topic e nemmeno mi aspetto che risolva nulla ma se ottenesse anche un piccolissimo coagulo di pensieri e desse come risultato due camper (il mio e il tuo?) davanti ai palazzi del potere sarà già servito a tanto. Ancora grazie. A presto. Gigi
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luke66PN
luke66PN
16/05/2008 2271
Inserito il 14/03/2012 alle: 10:48:41
Quoto in tutto il tuo intervento, per tentare di dare una possibile risposta, il mio pensiero è che la maggior parte degli italiani, popolo disunito da sempre, abbia in testa solo il "perchè io?" Anche andando a protestare pacificamente, il tutto poi subirebbe inevitabilmente ingerenze politicizzate o anarco-insurrezionaliste e inizierebbero le violenze, con tutte le conseguenze che tristemente conosciamo...a questo punto chi è disposto a rischiare cosa? La macchina, il camper, che brucerebbe come un cerino?, magari acquistati a prezzo di notevoli sacrifici?, la vita stessa? non so... indubbiamente la protesta pacifica la vedo come una utopia, che finirebbe ancora una volta a taralluci e vino... sono sempre più perplesso... Ciao Luca PN Il denaro va chiesto ai poveri: ne hanno poco, ma sono in tanti E.Petrolini
Nono Minimo
Nono Minimo
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Inserito il 14/03/2012 alle: 10:55:53
quote:Risposta al messaggio di luke66PN inserito in data 14/03/2012  10:48:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Riguardo al camper... mi hai convinto[:o)][8D].... possiamo andarci in treno+autostop!
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mastroenrico
mastroenrico
03/10/2007 2191
Inserito il 14/03/2012 alle: 10:58:44
Intanto grazie delle risposte. Poi volevo sottolineare che io non parlo di una protesta di camperisti ma di cittadini. Si potrebbe andare con la macchina, con il camion, con il camper, con la moto ma anche solo a piedi perchè venire in macchina a Roma costerebbe troppo di benzina. Non la vorrei mai ridurre ad una protesta tra camperisti. Sai che storie ci ricamerebbero sopra, già passiamo per ricchi benestanti ci mancherebbe anche che venissimo presi in giro dagli altri lavoratori e cittadini come noi. Il disagio è generale.
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Inserito il 14/03/2012 alle: 11:11:15
quote:Risposta al messaggio di mastroenrico inserito in data 14/03/2012  09:58:15 Però, ad esempio in Francia, mi è capitato di assistere alla quasi paralisi del paese da parte degli statali ( appoggiati anche dagli altri lavoratori , perchè li sono uniti i lavoratori e non contro) e dopo alcuni giorni la vertenza si è risolta con ottimo profitto per i dimostranti. >
> Il problema italiano viene da lontano e fu causato dalle confederazioni storiche. Nel 1993, sotto il Governo Dini con Amato Ministro dell'Economia (considerato un "governo amico"), le confederazioni si mangiarono 40 anni si sindacalismo serio. -fu tolta la contingenza che recuperava, anche se parzialmente, il gap tra inflazione e stipendi tra un contratto nazionale ed un altro; -fu eliminato, di fatto, il diritto allo sciopero riducendolo ad un solo giorno ogni 15 e se si viola questa imposizione si incappa nel reato penale se sei un dipendente; Tutto in cambio di una cosa apparentemente democratica, ma nella realtà, per come si svolge, assolutamente antidemocratica. Questa cosa si chiama RSU. Si vota un candidato a livello locale (con logiche locali) ma il voto vale per stabilire la rappresentatività nazionale dei vari sindacati (senza ovviamente votare nessuno dei vertici). Fu una mossa astuta per abbattere i sindacati autonomi di settore che a differenza delle confederazioni storiche hanno solo sedi centralizzate (Cobas, Unicobas, ecc...). Sindacati che gestivano bene il loro ruolo. Poi con le RSU e la impossibilità fisica di trovare chi potesse presentare liste in ogni luogo di lavoro sono scomparsi dai tavoli contrattuali pur avendo MOLTI PIÙ TESSERATI dei sindacato "storici". I tesserati quelli che volontariamente ogni mese con prelievo automatico dallo stipendio finanziano il sindacato di appartenenza. In Francia probabilmente si può scioperare per più giorni, da noi, dal 1993 non è più possibile farlo. Ci hanno scippato la DEMOCRAZIA in favore della PARTITOCRAZIA. Noi votiamo per un partito poi è il partito che tra mattarellum e porcellum sceglie chi comanda! Questo siamo e questo ci meritiamo!
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agi73
agi73
08/04/2011 3645
Inserito il 14/03/2012 alle: 11:27:48
Voglio per un attimo andare contro corrente. Sul venerdì di repubblica c'è un articolo dove faceva notare che il lusso è in aumento,prendeva esempio le vie vip di Milano dove c'è di tutto a prezzi non almeno alla mia portata. Le auto di lusso sono aumentate mentre le utilitarie sono diminuite,nonostante la crisi la gente già sento parlare di vacanze. In Italia non c'è la rivolta ancora perchè ci sono ancora quelli che stanno bene,quelli che nonostante tutto fanno la vita di prima e di più....insomma ci sono ancora troppi che invece di impoverirsi si sono arricchiti e con la scusa della crisi lamentano perdite o meglio portano le loro aziende fuori e tutti in cassa integrazione. In Italia la nostra spesa non è maggiore rispetto agli altri paesi in base al P.I.L ma è speso male per colpa dell'evasione,mafia ,camorra,corruzione,mazzette ,gente incompetente,politici incompetenti messi in consigli regionali o provinciali. Insomma siamo molto complicati e anche noi cittadini ci mettiamo del nostro.
Nono Minimo
Nono Minimo
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Inserito il 14/03/2012 alle: 11:53:37
Il Professor Calosci ha fatto un'analisi che mi sento di condividere.... sapere da 'dove veniamo' per capire meglio 'dove siamo' e dove stiamo andando(?). Anche Agi ha detto cose che condivido. Aggiungo... Le condizioni che si stanno creando nel paese fanno immaginare un sentimento di strisciante insofferenza verso la 'casta' ben maggiore rispetto a quella conclamata. Che nessuno dimentichi dove possono portare e come possono essere colte e sfruttate. A forza di 'ingoiare' prima o poi si 'vomita' e non sempre si è in grado di prevedere quando e come accadrà. Il 'Sindacato' è divenuto, col tempo, sempre più casta arrivando a prestare uomini alla politica attiva che hanno anche raggiunto posizioni di rilievo. Se il lusso e la ricchezza aumentano in alcune vie/zone/aree del nostro paese non lo vedo come un segnale positivo ma anzi, come un indicatore pericoloso perchè significa che si sta alzando il divario tra una minoranza e una maggioranza di cittadini. La mia visione è che questo può avere un potere detonante spaventoso per la società con tutto quello che potenzialmente ne potrebbe derivare. Forse siamo ancora in tempo per evitare che si arrivi a una lacerazione cruenta della società o forse no ma direi che è il caso di non sfidare la fortuna e, soprattutto, la pazienza della popolazione.
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mastroenrico
mastroenrico
03/10/2007 2191
Inserito il 14/03/2012 alle: 11:53:59
Si parla delle vacanze nonostante la crisi così come in Brasile si parla del Carnevale. Lo sfizio e l'evasione spesso sono l'ultima cosa che si va a togliere ma non perchè in fondo la crisi non sia così grave ma semplicemente perchè non essendo delle bestie non viviamo semplicemente per mangiare e riprodurci ma anche per gratificarci ed evolvere . Tanti di noi che a costo di incredibili sacrifici non vogliono privare loro stessi e la famiglia di una meritata vacanza tagliano le spese in altri campi molto importanti. Si vede spesso la coda nei Discount più infimi a danno della salute e tagli ad attività culturali e sportive. Io parlo di vacanza ma non acquisto un capo di vestiario per me dall'anno scorso, non posso andare in palestra o in piscina se voglio mandarci i miei figli e se una volta ogni due masi vado al ristorante lo faccio solo grazie a groupon a prezzo ridotto. Il teatro? Un ricordo Concerti? Non si può. Ho potuto far vedere ai miei figli mondi e culture diversi grazie al camper e ora rischio di non far camminare neanche più lui per colpa del gasolio. Non aspettiamo di essere ridotti all'abbrutimento culturale per ribellarci. Io sono un appassionato lettore ed un appassionato ascoltatore ( per trenta anni anche esecutore) di musica ma oggi devo rinunciare ad acquistare i libri che vorrei e la musica la scarico da internet. Da mangiare non mi manca ed ho anche un lavoro fisso. Sono pure tra i fortunati dunque; figuriamoci gli altri. Quando ero disoccupato tanti anni fa, mi arrabattavo in mille modi facendo consegne ed andando a fare il rappresentante. Oggi con i costi della benzina non potrei fare neanche quello.
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Freccia del Nord
Freccia del ...
19/09/2010 165
Inserito il 14/03/2012 alle: 12:35:35
Condivido tutto quanto è stato detto. Non ho le capacità di fare osservazioni macro economiche e/o politiche ma di getto mi viene da pensare che la soluzione di tutto potrebbe essere la rivolta popolare ma poi penso anche a chi potrebbe dirigere la nuova Italia cioè...attualmente nessuno. C'è crisi eccome riduciamo le spese per cose che riteniamo oramai superflue e fino a quando non verrà "intaccato" il pane in tavola resteremo li ad attendere momenti migliori. Siamo in un paese fino a prova contraria democratico con tutti i pro e contro e le contraddizioni del caso e siamo ancora in possesso dello strumento fenomenale chiamato "VOTO". Da parecchio tempo la mia X sulla scheda va al partito cosiddetto "del comico". Non so se è la scelta giusta ma di certo ha pensieri e programmi completamente rivoluzionari rispetto alla solita minestra riscaldata che gli altri da 30 anni ci propinano. Forse anche questo è un modo democratico per provare a cambiare tanto peggio di così c'è solo la Grecia. Mario
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 14/03/2012 alle: 14:40:29
Chi ci rappresenta è ciò che siamo. [Edit]: gli asterischi qui sotto sono il taglio (giusto o sbagliato, non giudico) che Col ha operato nel mio intervento. Poichè, però, ciò toglie significato al paragrafo di apertura, ritengo sia il caso di dire che, nel pezzo tagliato, riportavo tre famosi nomi di personaggi politici di cui, almeno due, alquanto opinabili, sia per precedenti trascorsi che per l'attività svolta. ********* E' che in Italia, il rischio del comunismo ci ha fatto indebitare ogni oltre ragionevole dubbio sia per addomesticare il popolino (vedi pensioni baby, pensioni senza contributi ma solo con una dichiarazione del sindacato - legge Mosca) sia per finanziare i partiti tramite tangenti e relative cattedrali nel deserto; il Pci era finanziato da una potenza nemica. Oggi, in nome di un buonismo che definirei penoso, abbiamo l'assistenza gratuita anche per chi non ha mai contribuito; uno del Gunda-Gunda, scappa in Italia ed ha le cure gratis, compresa anche la priorità nelle prenotazioni; diamo da mangiare a gente che viene qua solo per quello, così diamo un migliaio e passa di euro al mese per ognuno di loro alle associazioni chiamate onluss ma che non presentano mai un rendicono della gestione economica. Non ci si può fidare neanche dei boy-scout... vedi Lusi. Il sindacato ha fatto sempre i cacchi suoi: tutti i segretari son diventati parlamentari dei relativi partiti di riferimento; come ci si può fidare di costoro? Quale indipendenza dalla politica potevano e possono avere? Metteteci una giustizia che non risponde a nessuno e può fare il bello ed il cattivo tempo; per ora si limita a non fare assolutamente nulla, ad andare in ufficio quando e come aggrada; nessuno può fare affidamento sulla giustizia, tutti sanno che è meglio non imboccare quella strada per dipanare una lite. In più, l'organo preposto per i controlli fiscali... qui mi devo fermare, ma tanto sapete quello che scriverei perchè lo sappiamo tutti, non invento niente. Fumo negli occhi ne buttano parecchio; a me personalmente (lavoratore dipendente) hanno affibiato, anni fa, una multa di 50.000 lire perchè avevo scritto, in un delle miriadi di pagine del 740, un codice fiscale con una lettera che sembrava una V al posto di una U. Non avevo fatto un errore sostanziale, avevo pagato il dovuto, ma l'errore formale me l'hanno fatto pagare. Questo era (ed è) il giochetto usato per far numero sui controlli effettuati, lasciando indisturbati (indisturbati? m'avete capito) coloro che andavano controllati. Cosa vai a discutere del prezzo del gasolio: come puoi dire alle compagnie di abbassare il prezzo se il prezzo risente per due terzi degli aggravi imposti da coloro che dovrebbero discuterlo. Poi, guardate all'estero, ogni distributore è gestito da un cassiere e basta: da noi i distributori pullulano di uomini e donne con la bella tutina della compagnia; adesso un po' s'è sfoltito, ma fino a qualche anno fa ogni condominio aveva il suo distributore. Insomma, il Paese europeo che, nel dopoguerra, ha avuto il più forte Partito Comunista e la più alta percentuale di sindacalizzazione e relative lotte sindacali, si trova oggi con la classe operaia peggio pagata in Europa. Mi spiegate perchè? A cosa son serviti tutti quegli scioperi che abbiamo fatto, compreso lo sciopero contro Pinochet? L'è tutto da rifare diceva Bartali; anzi sarebbe tutto da rifare ma ormai è tardi e si possono fare solo danni maggiori. Sono rassegnato. Giovanni

Modificato da Giovanni il 14/03/2012 alle 19:14:32
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mastroenrico
mastroenrico
03/10/2007 2191
Inserito il 14/03/2012 alle: 15:03:35
Come vedi siamo ancora li' a buttarla sui partiti e sui nomi mentre qualsiasi partito sia venuto ha sempre e comunque puntato sulla benzina. Per il resto non condivido molto il tuo discorso perchè quello che per te è un punto negativo ( cioè l'aiuto medico agli stranieri e rifugiati) per me è l'unico motivo di consolazione e l'illusione di vivere in un paese civile. Il problema non è mai l'aiuto che diamo agli stranieri, sono briciole e comunque è dovere di una società civile aiutare che versa in condizioni di bisogno. Il problema è quello che non diamo ai cittadini Italiani, ai pensionati, ai malati e ai disoccupati. Ti prego, non cadere nel luogo comune di pensare che gli immigrati tolgono agli Italiani perchè non è così. Agli Italiani non sarebbe venuto alcun beneficio di sorta anche se avessero chiuso tutte le frontiere. Ma fa comodo farlo credere a tanti xenofobi e facinorosi che comunque portano voti. " Divide et impera" è da sempre il motto di chi vuol mettere fratello contro fratello, Italiano del nord contro Italiano del sud, bianco contro nero ecc ecc. Ma qui stiamo uscendo dalla questione che proponevo io. Chi pecora si fa, il lupo se la mangia. Mi piacerebbe solamente far vedere e, forse capire, che tante ma tante persone sono stanche di vedersi togliere giorno dopo giorno il potere d'acquisto senza una spiegazione. Che ci sarebbero stati tanti a sostenere che non serve a niente lo avevo già messo in conto e scritto nei precedenti post. Le loro motivazioni poi sono tutte da vedere.
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unknow
unknow
29/02/2008 296
Inserito il 14/03/2012 alle: 16:53:01
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 14/03/2012  14:40:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Quoto tutto! Hai perfettamente descritto la situazione del nostro paese. Saluti
16
paolof
paolof
rating

28/12/2008 15131
Inserito il 14/03/2012 alle: 16:54:47
Ci dobbiamo rendere conto che qualcosa non quadra, un paese che carica di tasse il carburante in questo modo e che consente alle multinazionali di aumentare il carburante alla pompa sale senza alcun controllo da parte dei governi. Uno stato serio avrebbe già ricreato una compagnia Statale per la raffinazione e la rivendita del carburante a prezzi calmierati Il prezzo è drogato dalle tasse che incidono in maniera enorme. Lo stato sta controllano ikl prezzo; eccome[V][}:)], nel senso che lo ha aumentato ancora con le accise dell'ultima manovra. Quindi il problema sono le tasse enon tanto le compagnie. A livello europeo il prezzo industriale è abbastanza livellato. Non trova senso il "calmierare il prezzo" per i motivi appena citati e anche perchè l'ENI che detiene la maggior quota di mercato nazionale è in realtà una azienda statale
quote:Risposta al messaggio di mastroenrico inserito in data 14/03/2012  09:58:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Saluti Paolo
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Team di Moderazione
Team di Mode...
10/01/2010 1912
Inserito il 14/03/2012 alle: 17:18:24
Se ci saranno ulteriori riferimenti alla politica dovremo spostare la discussione su Extra. Grazie della collaborazione.id="red"> Il Team di Moderazione
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V Lmc
V Lmc
22/09/2006 681
Inserito il 14/03/2012 alle: 17:53:30
Rispondo sapendo di suscitare critiche pazzesche. La storia purtroppo ci insegna tante cose, e ci dimostra che non è solo da oggi ma da quasi sempre siamo un popolo di pecoroni. Siamo sempre stati sottomessi a tutti, ai Francesi, agli spagnoli, ai Germanici, e salvo qualche breve periodo ( quello dei comuni e della Rep di Venezia) abbiamo dato la nostra impronta al mondo. " Ai serva Italia" scriveva Dante nel 300 e " Dagli atri muscosi....un volgo disperso" scriveva il Manzoni nell 800, se siamo una nazione ( si festeggiano i 150 anni ) lo dobbiamo in gran parte ad altre nazioni. E' vero ci sono stati eroi che hanno dato la vita per la libertà dal risorgimento ai moltissimi partigiani morti nella seconda guerra mondiale, ma nella massa sono episodi sporadici che non caratterizzano il carattere di un popolo. Guardando quello che posso aver visto nella mia vita di ultra sessantenne posso solo dire che siamo una nazione solo sulla carta perchè non esiste una coscienza nazionale ed un orgoglio dei singoli di appartenere ad essa. Siamo stati e siamo tuttora una barzelletta anche per nazioni che per storia, cultura, democrazia e libertà sono da noi lontane anni luce eppure sono più quotate di noi nei palazzi che contano. Abbiamo paura della nostra ombra quando si tratta di far valere i nostri diritti con le autorità però siamo capaci di fare i prepotenti con i deboli. Purtroppo non c'è rimedio perchè i giovani che dovrebbero essere quelli che potrebbero dare la svolta si sono adagiati in questo andazzo e non hanno spirito combattivo per imprimerla. La colpa? Di tutti noi, da tutti i governi che si sono succeduti ( e quindi nostra che abbiamo continuato a votarli), della scuola che non ha più insegnato per prima cosa ad essere uomini. Si parla di buonismo. Logico è più facile dire di si che negare, è più facile permettere soprusi, rapine, omicidi, ecc che combatterli. Esempi ad iosa. Vi dice niente il Cermis? 20 morti causati da da un aereo statunitense senza nessuna spiegazione da parte degli Usa e senza nessun provvedimento da parte Italiana. Non mi risulta che ne sia stato richiamato il Ns. Ambasciatore ne che che siano stati formalizzat atti ufficiali contro il governo degli Stati Uniti. L'unico atto di forza Italiano fu quello relativo allo spiegamento di forze a Sigonella per l'affare della Achille Lauro. Signori questa è l'Italia inutile nasconderlo, poi ognuno di noi preso a se stante nella stragarande maggioranza dei casi è come si dice un uomo con le sue paure, le sue speranze ed ambizioni, degno di rispetto, ma uniti non siamo assolutamente una nazione Maurizio
Nono Minimo
Nono Minimo
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Inserito il 14/03/2012 alle: 18:15:07
Provo ad andare oltre anche se tutto quello che è stato scritto meriterebbe di essere discusso.... E' chiaro a tutti come siamo. Se non ho mal interpretato il senso del topic quella di Enrico è un'esortazione a cambiare. Si tratta di capire quello che vogliamo essere da qui in avanti. Ciao Gigi
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 14/03/2012 alle: 19:43:27
quote:Risposta al messaggio di mastroenrico inserito in data 14/03/2012  15:03:35 Per il resto non condivido molto il tuo discorso perchè quello che per te è un punto negativo ( cioè l'aiuto medico agli stranieri e rifugiati) per me è l'unico motivo di consolazione e l'illusione di vivere in un paese civile. ... >
> Non volevo ritornare sull'argomento ma visto che hai ampliato la discussione sull'argomento, mi tiri per i capelli ad intervenire. Sia chiaro, ognuno è padrone delle sue idee, ogni idea, ogni opinione merita rispetto. Non so quanti anni tu abbia, non so da che ceto sociale tu provenga. Già dal 1800 gli italiani emigravano all'estero, nel primo 900 ed anche subito dopo la guerra. Io non so come erano le condizioni di coloro erano partiti prima della guerra ma ti posso testimoniare il caso di miei parenti partiri subito dopo la guerra, partiti per l'Argentina. Poveri disgraziati, non avevano pane a sufficienza (di companatico non se ne parlava neanche), mangiavano erba di campo a colazione, pranzo e cena se l'erba la trovavano; acqua dal pozzo o dal ruscello di vena. Non c'era ancora la parrocchietta (Caritas e simili) che aiutavano i poveri. Queste erano le condizioni di molti degli emigranti italiani che sono andati a trovare un pezzo di pane all'estero. Mi dirai, perchè ti dico ciò. Te lo dico perchè mi ricordo benissimo quell'ultima partenza (nonna di 84 anni, padre di 46, due figli ventenni; due altri figli rimasti qua in Italia; la mamma morta durante un bombardamento). Sai quali erano le loro preoccupazioni? Avere un tetto in Argentina appena arrivati, avere un lavoro appena arrivati ed a questo avevano pensato ed organizzato quelli partiti prima di loro ma, ricordo come ora le raccomandazioni: 'Tienti stretto il passaporto, non perderlo'. Gli emigranti che vengono in Italia, nella quasi totalità dei casi, sono intenzionalmente senza documenti. Come dovremo giudicarli? Si fa spesso il paragone con gli emigranti italiani, che siamo stati anche noi emigranti: vero, ma i nostri andavano a cercar lavoro, non di vivere da parassita. Poi mi scrivi che "Il problema è quello che non diamo ai cittadini Italiani, ai pensionati, ai malati e ai disoccupati.". Giusto, ovvio, come essere per la Pace e contro la Guerra o contro la Fame nel Mondo, chi non lo è? Ma con quali fondi? Abbiamo un Quirinale che ci costa molto più della Casa Bianca: penso, pro-americano o controamericano, che ci siano enormi differenze di pratiche da gestire. Abbiamo un barbiere della Camera dei Deputati che prende mensilmente quanto io prendo all'anno di pensione dopo 46 anni di lavoro. La sai l'ultima sulla riduzione dello stipendio dei nostri Parlamentari? Hanno costituito una commissione ad hoc per verificare la media europea dello stipendio dei parlamentari. Da questo, te lo dico ma lo saprai già, scaturirà un aumento dei loro emolumenti perchè risulterà che il loro stipendio è più basso della media europea ma quegli altri non hanno tutte le indennità che hanno i nostri. All'estero prendono lo stipendio e poco più, in Italia lo stipendio è solo una delle tantissime voci dei loro lauti compensi. Monti, marionetta del triunvirato, che può fare? Tenere il cerino in mano anzichè lasciarlo spegnere nelle mani dei politici di professione. Tutto quello che fa deve essere approvato dal triunvirato, quindi, quali decisioni può prender? Infatti, la casta non è stata toccata, anzi! Piuttosto, a questo punto, è meglio pensare alla buona stagione che sta per arrivare e sperare di arrivarci con meno sangue amaro possibile. Giovanni
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ferroduro
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rating

22/01/2008 1771
Inserito il 14/03/2012 alle: 19:45:01
ci sta' bene tutto aumenti e tutto il resto siamo pecore pecore pecore pecore pecore pecore pecore pecore pecore pecore pecore pecore!
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luke66PN
luke66PN
16/05/2008 2271
Inserito il 14/03/2012 alle: 20:45:59
Ok allora, quando si fa? Lunedì no che ci ho allenamento Martedì no che ci ho la birretta con gli amici Mercoledì no che ci è la ciempions Giovedì no che ci ho la partita di calcetto Venerdì no che ci ho la riunione che mi premiano come mejo venditore Sabato no che ci è gli anticipi Domenica no che primo non ci kaga nessuno, secondo si incomincia il GP di Formula Uno Ragazzi, me sa che nun se pò fa....[xx(][xx(][xx(][xx(] Beee, Beeeee, BEEEEEE, BEH, Beh... Luca PN Il denaro va chiesto ai poveri: ne hanno poco, ma sono in tanti E.Petrolini
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poweremme
poweremme
08/01/2011 20
Inserito il 14/03/2012 alle: 21:03:41
prima di fare l'italia,si dovevano fare gli italiani[:)]
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