In risposta al messaggio di Giovanni del 06/10/2017 alle 11:20:36
La discussione sta prendendo una bella piega! Bossi, il sessuologo non il politico, ebbe a dire che, nei confronti del rapporto sessuale, l'uomo è un innaffiatoio, la donna deve prima innamorarsi. Infatti, anche se vorrebbe, difficilmente una donna te la presta alla prima uscita. Guarda al supermercato, io mi ci soffermo spesso a guardare. Gli uomini, lista alla mano, arrivano allo scaffale della pasta, prendono il pacco di spaghetti n. 5 della Barilla e lo mettono nel carrello. 3 secondi. La donna, pur essendo 50 anni che consuma quel tipo di pasta, arriva allo scaffale, guarda il pacco degli spaghetti n. 5, guarda tutti i formati di pasta che stanno vicino, prende il pacco degli spaghetti n.5 della Barilla, lo gira e rigira fra le mani, a volte lo rimette a posto per prenderne un altro, sempre spaghetti n. 5 della Barilla. Dopo mezz'ora, finalmente, lo depone nel carrello. E' vero o non è vero? Così fanno con gli uomini. Deve innamorarsi, ovvero deve convincersi dei essersi innamorata prima di prestarla. Noi uomini, basta qualche attributo valido, in numero inversamente proporzionale alla fame, che tutte vanno bene, 10 secondi e via per nuove avventure. Fin adesso per scherzarci su. Purtroppo le cose son cambiate. La pillola ha liberato la donna, sia sessualmente (non correndo rischi di maternità indesiderate), sia nel mondo del lavoro dove vicinanza del collega o del capo non crea problemi per lo stesso motivo. Finalmente e giustamente libera, come deve essere. Il problema è che prima della pillola, se erano disponibili 10 cartucce, si doveva cercare la ragazza che permettesse di spararle. Difficile da trovare, le si tentava di tutte per convincere la ragazza: questo era il corteggiamento. C'è oggi una situazione diversa: per l'uomo son rimaste sempre 10 cartucce da sparare (non c'è pannello fotovoltaico che incrementi questo numero) mentre per la donna, non avendo limiti fisici, le 10 cartucce sono poche per cui il corteggiamento si è oggi invertito: è la donna che corteggia l'uomo e non viceversa, nella ricerca di quante più cartucce da sparare. La donna, contrariamente all'uomo, poi, racconta tranquillamente cosa succede con l'uno o con l'altro mettendo alla berlina quello meno prestante ed un ragazzo, messo sessualmente alla berlina da una ragazza, difficilmente si accosterà di nuovo ad una donna: quello laggiù funziona con la testa, non è un braccio che si alza e si abbassa a volontà. Da qui un crescendo di ragazzi gay. Giovanni
Analizziamola cosa dal punto di vista evolutivo.
Noi siamo degli involucri che i nostri geni utilizzano per sopravvivere e prevalere sugli altri geni; i geni che generano esseri che sono più bravi a riprodurli sopravviveranno e prevarranno sui geni che producono individui meno abili.
I geni dell'uomo e della donna che si incontrano hanno interessi contrapposti. Entrambi vorrebbero riprodursi il più possibile spendendo per la cosa la minore energia possibile. L'uomo è favorito, in pochi minuti (sic) ha fatto il suo lavoro e può andarsene a cercare un'altra femmina da usare per riprodurre il proprio corredo genetico.
Per la donna è un casino, per lei vuol dire dover generare un essere e ci lavora almeno 9 mesi, nutrirlo direttamente per più di un anno e allevarlo per altri 15 (oggi 25). Per cui si fa furba, e seleziona attentamente un uomo, selezionandone uno che sia predisposto a non distribuire a caso il suo corredo genetico e che offra garanzie nella collaborazione per allevarlo. L'uomo a questo punto seleziona una donna che valga questo investimento, e che quindi abbia ottimali caratteristiche riproduttive, un fisico equilibrato, una buona produzione di latte e un bacino adeguato a far uscire efficientemente un bimbo. Per l'uomo il fisico è importante ma non così indispensabile, alla fine un maschi troppo alfa potrebbe non dare garanzie di affidabilità. Per specie in cui l'allevamento dei cuccioli non è complicato, l'attaccamento della coppia non è così indispensabile, e delle volte si ovvia con comportamenti di gruppo. Le femmine sono comunque sempre sfavorite, pensare una gallina che fa quotidianamente un uovo, quante risorse in più spende del gallo. I sapiens sapiens sono tra gli animali che hanno un periodo più lungo e difficile di allevamento dei cuccioli, per cui sono sicuramente stati evolutivamente favoriti i soggetti che hanno assunto un reciproco atteggiamento collaborativo, il che si è concretizzato con l'innamoramento reciproco e una certa quale dose di fedeltà. Anche se sopratutto nel maschio permane la tendenza a riprodurre maggiormente il proprio corredo genetico; e siccome queste caratteristiche possono non essere esclusive di un sesso, anche le figlie possono prendere queste caratteristiche dai padri.
Dopo il pistolotto scientifico, per quel che mi riguarda, col poco tempo che ho figurarsi se posso anche solo pensare una cosa simile. Ho troppe cose da fare e pensare, l'ultima cosa al mondo che mi viene in mente è una roba simile.
https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
Modificato da dani1967 il 06/10/2017 alle 11:41:01