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› montagnaUn'altra valanga in quota travolge altri due scialpinisti che attivano l'airbag e ...
In risposta al messaggio di salito del 06/01/2023 alle 15:52:14L'airbag è un bell'oggettino, mi stupisce che ci sia così tanta neve da renderlo necessario; qui sulle alpi occidentali oramai si può scendere ovunque ci sia neve, condizioni di neve totalmente trasformata.
non per nulla le vittime sono quelle meno attrezzate o con attrzzature non adeguate . C'era notizia di due sci alpinisti travolti ma si sono auto salvati avendo loro in dotazione gli airbag che gli hanno tenuti a gala.ildolomiti.it › montagna Un'altra valanga in quota travolge altri due scialpinisti che attivano l'airbag e ... 7 dic 2022 — ovviamente tutti coscienti che una volta scesi dall auto teleferica sciovia si entra in ambiente allo stato naturale e noi dobbiamo adeguarci .( lo vidi come unico esemplare qui a Merano a due minuti a piedi fuori dalle passeggiate Gilf , percorribili con abbigliamenti da città.) ( dove in questi giorni si è rotto il ghiaccio e un cagnolino è annegato ...magari avessero denunciato il padrone...)
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/01/2023 alle 15:11:22Chiaro :)
Versione breve. Se ti prendi un buon guscio per il piumino puoi anche risparmiare e prendere un primo prezzo.
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/01/2023 alle 12:05:18Ciao riletto bene anche la versione"lunga "
Ieri dallo smartphone ero mezzo embriaco e mi sono espresso male. Io fossi in te non prenderei un duvet (piumino) tecnico. E' un oggetto molto specifico, che io avevo preso per fare skialp in norvegia, dove sudavo molto earrivavo in cima con temperature molto basse, lo stesso vale per gite che facevo quando sulle alpi si scende a -20. Invece che avere nello zaino mille indumenti ingombranti e dalla notevole massa, sali poco vestito, arrivi in cima, anche se sudato, ti metti quello e stai caldo. Ma è un indumento molto caldo, che non sempre protegge dalla pioggia, usi solo in pieno inverno, non robustissimo etc ... sempre che tu non vada a prendere i capi estremi marmot, north face etc ... che costano un botto e servono per il vero alpinismo. Invece la cosa migliore in montagna è avere un buon guscio (questo è solo un esempio) che deve essere una giacca SENZA IMBOTTITURA impermeabile, che resiste al vento, un pelo spessa come tessuto, che non ha funzioni veramente termiche, possibilmente con cerniere per far traspirare. Questa giacca lavora sia d'estate anche sopra abbigliamento leggero se prendi un temporale e devi restare asciutto, in quanto traspira e ti permette di muoverti senza infradiciarti di sudore, sia di inverno in quanto se associata a abbigliamento termico tecnico sotto protegge da tormente di neve, e vento. Che ci sia una nevicata e quindi tendi a marcirti, o che ci sia magari una forte tormenta, il guscio con abbigliamento sotto ti protegge. Sotto devi avere tutti gli strati in tessuti tecnici traspiranti, io evito lana e cotone attentamente. Mediamente una maglia soprapelle, un pile, un windstopper/pilecaldo/piumino intermedio/gilet in base alle condizioni. In questo senso può tranquillamente bastare un piumino di marca intermedia e peso mediopiccolo, visto che sta sotto il guscio, anche di deca se vuoi. Adesso ci sono anche quelli con le maniche non in piuma, magari non in vera piuma, proprio come sottoguscio. EVITA LE GIACCHE DA SCI IMBOTTITE, SERVONO SOLO PER LO SCI SU PISTA O SNOWBOARD, SONO INGESTIBILI PER ESCURSIONISMO. Per il guscio valuta tu, puoi spendere di più e prendere salewa, north face, haglofos, montura, marmot, magari cerchi una offerta, oppure accetti che ti duri qualche anno in meno e prendi cmp Magari valuta che siano comodi ed elastici. Io ho un bel guscio in gore 3 strati della marmot di molti anni, ma spesso ne uso uno di deca che cambio più spesso. Se come dici non sei addirittura mai stato sotto zero, cmp, deca o simili comunque vanno bene. Gli abbigliamenti davvero tecnici servono per condizioni complicate, tipo iceclimbing (e ancora, spesso usavamo abbigliamenti di recupero visto che i danni erano facili). Se una cosa è calda, lo è a prescindere dalla marca. Magari ha una colonna d'acqua minore, vuol dire che dura qualche anno in meno se prendi molta pioggia. Poi se vuoi, quando stai a valle, in campeggio di inverno, per passeggiare nei paesi, prendi il piumino che trovi, non conta che sia tecnico, in base alle esigenze, li anche clado perché non ti muovi.
In risposta al messaggio di giomiller del 08/01/2023 alle 10:04:37Allora, non ci sono regolette così automatiche. Va valutata ogni volta, perché in effetti di estate puoi trovare caldissimo anche in montagna o magari finire sotto zero, dipende dal momento, dai posti, dalla quota.
Ciao riletto bene anche la versionelunga Potrebbe essere questa una soluzione? Estate maglietta termica leggera guscio e pile scorta in caso di freddo intenso può bastare? (+ porto anche maglietta ricambio) inverno maglietta termica pile guscio e piumino leggero da mettere eventualmente sopra all'arrivo se molto freddo? Sintesi corretta? Ho letto un po di recensioni sui gusci e c'è chi lo usa anche per andare in moto quindi effetto antivento molto elevato direi Grazie
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In risposta al messaggio di dani1967 del 11/07/2023 alle 09:56:28Due alpinisti esperti dispersi sul Monte Bianco
Non vorrei che si andasse troppo oltre. Nel senso che gli incidenti capitano, a tutti. E 9/10 gli incidenti col senno del poi potevanoe ssere evitati. Ho frequentato molto alpinisti di punta, e tutti abbiamo concordato cheil limite tra la ca***ta e la grande impresa è sempre labile. Se poi l'infortunio c'è davvero, pensiamo i casi sulle bici, i soccorritori sono orgogliosi del loro e non se ne lamentano. In una economia come quella del TAA ci sta investire nel soccorso alpino a fronte dell'immenso impatto economico del turismo; pensare che si lascia il turista a languere su un sentiero porterebbe ad un danno immenso. Certo, fa rabbia, ma non è l'odio sui social la risposta, del resto non lo è mai. Forse tocca riproporre la cultura della montagna e della sicurezza. Ad esempio alcune gite potrebbero essere quotidianamente proposte con un forte contributo pubblico. Sei in albergo o campeggio, vuoi salire sulla punta x , beh, se vuoi c'è la gita accompagnata. E chi ti accompagna racconta come si organizza una gita. La butto li, è una vita che organizzo corsi di alpinismo, per me è una missione combattere la passività nell'andare in montagna.
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In risposta al messaggio di salito del 15/07/2023 alle 11:45:37Per me sono fortunati. Sono stati salvati ed i soccorsi sono potuti intervenire velocemente.
incoscienti . sfortunati ?
In risposta al messaggio di salito del 15/07/2023 alle 11:45:37Allora, dalla tastiera è sempre facile fare gli esperti.
incoscienti . sfortunati ?
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In risposta al messaggio di salito del 19/07/2023 alle 12:04:34Beh, zanella dice cose molto condivisibili. In primis la responsabilità degli albergatori, che già dicevo io.
il distacco del ghiacciaio della Marmolada deve ricordarci che in ogni momento e ogni luogo può succedere l imprevisto Poi ogni ambiente ha le sue particolari pericolosità Anche stare sul divamo ha i suoi rischi Perla montagna chi la vuole frequentare feve sapere dove andrà,previsioni meteo ,caldo, freddo, coscienza del proprio stato fisico. Purtroppo c 'e troppa facilon eria Troppe facilitazioni tilo impianti di risalita motori sulle bici 4x4 che portano in wuota tutti pure i tacchi 12 lei e lui scarpe di vernice anzi pure le infradito e altre vestiari inadeguati
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In risposta al messaggio di salito del 19/07/2023 alle 21:25:39Certamente è una cosa che colpisce molto. In questi giorni mio figlio ha fatto un trekking in vda con il wwf seguito da professionisti, dormendo anche in tenda in quota oltre i 2500 metri. Han preso i loro temporali, non erano soggetti a fulminazioni, ma l'hanno presa con filosofia: la tende hanno retto, loro ci scherzavano, si sono divertiti un casino.
continuano le notizie di richieste di soccorso da parte di sfortunati' fruitori della montagnaontagna in questo caso del veneto
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