In risposta al messaggio di immortale1 del 08/04/2019 alle 20:06:08Ciao, tranquillo, la legislazione italiana sugli alimenti è una delle migliori al mondo, come pure i controlli. Che poi ci siano le mosche bianche è normale. Il N.A.S. è invidiato da tanti stati esteri, così pure gli altri organi di controllo statali, regionali e provinciali.
la mela rimane uno dei frutti più sani disponibili tutto l'anno sulla nostra tavola ... pensate ai frutti come le banane che vengono prodotte in paesi lontani e hanno un processo di maturazione forzato e chissà checavolo ci mettono dentro per farle arrivare sulla nostra tavola ... però sono buone e contengono molto potassio . il problema sono le leggi italiane stesse che sbandano ,ad esempio molti prodotti tipici italiani come la bresaola della valtellina dichiara igp poi se vai a documentarti la fondo scopri che la materia prima viene dal zebù brasiliano congelato e trasportato in italia per essere lavorato ,ma la nostra legge recita che se tu azienda prendi la carne a katmandù e poi la lavori in italia il prodotto finito e made in italy, a questo punto inizio a credere che tutti i maggiori maggiori prodotti doc come il parmigiano reggiano ,grana padano e prosciutto di parma chi ci garantisce che la materia prima è tutta italiana , per me manca una normativa fondamentale in italia dove sui prodotti deve esserci scritta tutta la filiera almeno su quelli DOC dichiarati made in italy , ad esempio anche sul bio è necessari fare attenzione, se il bio è tutto con materia italiana o estera e questo è specificato nella certificazione bio con sigla IT o estero
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di immortale1 del 08/04/2019 alle 20:06:08
la mela rimane uno dei frutti più sani disponibili tutto l'anno sulla nostra tavola ... pensate ai frutti come le banane che vengono prodotte in paesi lontani e hanno un processo di maturazione forzato e chissà checavolo ci mettono dentro per farle arrivare sulla nostra tavola ... però sono buone e contengono molto potassio . il problema sono le leggi italiane stesse che sbandano ,ad esempio molti prodotti tipici italiani come la bresaola della valtellina dichiara igp poi se vai a documentarti la fondo scopri che la materia prima viene dal zebù brasiliano congelato e trasportato in italia per essere lavorato ,ma la nostra legge recita che se tu azienda prendi la carne a katmandù e poi la lavori in italia il prodotto finito e made in italy, a questo punto inizio a credere che tutti i maggiori maggiori prodotti doc come il parmigiano reggiano ,grana padano e prosciutto di parma chi ci garantisce che la materia prima è tutta italiana , per me manca una normativa fondamentale in italia dove sui prodotti deve esserci scritta tutta la filiera almeno su quelli DOC dichiarati made in italy , ad esempio anche sul bio è necessari fare attenzione, se il bio è tutto con materia italiana o estera e questo è specificato nella certificazione bio con sigla IT o estero
In risposta al messaggio di Giovanni del 09/04/2019 alle 07:42:25Fare la spesa al supermercato è comodo e pratico. Lo fa la maggior parte degli italiani.
Hai scritto: ...e poi la lavori in italia il prodotto finito e made in italy, a questo punto inizio a credere che tutti i maggiori maggiori prodotti doc come il parmigiano reggiano ,grana padano e prosciutto di parma chici garantisce che la materia prima è tutta italiana... Infatti; si parla di prosciutto di Parma con maiali non certo italiani che costano meno, di parmigiano reggiano con latte straniero che costa meno; per esempio, ne ho parlato pochi giorni fa, dei prodotti marchiati Colfiorito non c'è nulla di coltivato a Colfiorito: le fave secche provengono dalla Siria, le lenticchie (famose!) provengono dall'Argentina e via discorrendo. Giovanni
In risposta al messaggio di anasta del 09/04/2019 alle 13:03:09mica per tutti gli ogm devi comprare ogni anno le sementi.
Fare la spesa al supermercato è comodo e pratico. Lo fa la maggior parte degli italiani. Vuol dire che a loro va bene. Forse qualcuno ritiene di non avere alternative. Se poi qualcuno, tra cui io, vuole sapere da dove vienee cosa mangia la cosa più (relativamente) facile è entrare a far parte di un gruppo di acquisto. Basta organizzarsi. L'unione fa la forza, anzi, la conoscenza. In tal modo si riesce a controllare quasi direttamente il produttore, che di solito non è di quelli che fa bio solo per convenienza. Fare bio seriamente e vendere direttamente ai consumatori permette di vedersi riconosciuto il giusto prezzo, cosa che un piccolo produttore difficilmente avrà nel commercio convenzionale. A proposito, una domanda con risposta allegata: Sapete perchè alle donne in menopausa non vengono più (come si faceva decine di anni fà) prescritti ormoni? Perchè sono già compresi ... nella carne. Poi anche a me capita di andare a comprare carne ed altro al negozio / supermercato ecc, ma è l'eccezione. Sull'ogm volevo solo far notare che tali semi devono essere acquistati ogni anno, non è possibile ripiantare quelli prodotti l'anno prima. Monsanto e compagni poverini si sacrificano a venderli ogni anno, i coltivatori (piccoli o grandi) pagano ciò che natura offriva. Tutte le opinioni sono valide e rispettabili, io ho espresso la mia, credo sia inutile da parte mia tornare di nuovo sull'argomento Andrea
In risposta al messaggio di sergiozh del 09/04/2019 alle 13:38:43Per contratto se semini con prodotti OGM non puoi riutilizzare i sementi, una banale questione di copyright. Teoricamente oltretutto dovrebbero essere sterilizzati, ma delle volte la natura si ribella.
mica per tutti gli ogm devi comprare ogni anno le sementi. ogm significa geneticamente modificato, non significa sterile. specialmente gli ogm fatti in ambito universitario fanno semi che germinano. chi fa ogm per fare profitto invece è chiaro che vuole continuare a guadagnarci sempre ogni anno.
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