Lascereste l'Italia?

quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 20/11/2011  00:35:57 L'italia con le finanze in alto rosso, la malasanità, la criminalità organizzata in buona parte del territorio, l'emercenza perenne, la scuola che non ha nemmeno la carta igenica non vi fanno dire: me ne vado, addio lascio tutto e tolgo il disturbo ? >

> I problemi dell'Italia non dipendono dall'Italia, ma dalla scarsa cultura che hanno i nostri politicanti! La sanità, per esperienza diretta, funziona anche se è ovvio che fa notizia il morto per una forbicina lasciata dopo l'operazione chirurgica e non fa mai notizia le migliaia di persone curate adeguatamente. Se poi ci si riferisce alla sporcizia e fantascienza di alcune strutture, agli sprechi la colpa è da imputare sempre a chi DIRIGE e a chi FA TAGLI e non fa investimenti. Stesso discorso per la scuola. Dell'Italia ODIO profondamente la atavica capacità di apprezzare tutto quello che è all'estero DENIGRANDO E TRASCURANDO quanto di buono, bello e prezioso abbiamo. Io che sono un artista IN ITALIA sento pesantemente questa esterofilia. Insegno in Conservatorio. Lo sport nazionale (tra politici e mentalità comune) è quello di sputarci sopra nonostante il 40% dei nostri studenti provengano da Germania, Austria, Francia, USA, Corea, Cina e Giappone!! Lo stesso vale per le nostre orchestre che (ricordate la Moratti quando fu presidente della RAI!!) vengono chiuse e, nella migliore delle ipotesi, vedono tagliati i finanziamenti. I Musei sono allo sfascio per i continui tagli, per ma mancata assunzione di nuovo personale, per gli sprechi (10 dirigenti in un solo museo e 1 solo guardiano, per esagerare il concetto). L'Italia è famosa per l'arte passata, presente e futura. L'Italia è famosa per la cultura e nessuno dei nstri politici fa davvero qualche cosa per trattenere i nostri cervelli che da noi fan la fame e all'estero sono sempre accolti a braccia aperte!! Ecco perché VOGLIO andarmene! Voglio andare soprattutto in Germania dove l'arte e chi la sa fare ai massimi livelli è sempre osannata! Per il resto non starei male in Italia! È dal 1996 che non faccio concreti in Italia. È dal 1996 che, nonostante varie cause vinte, non ottengo il compose pattuito da contratto per aver suonato per conto di alcuni Enti Locali (a breve la sentenza di pignoramento di beni pubblici). Ma se devo pensare al mio futuro e soprattutto a quello dei miei figli non resta che andare all'Estero!

Concordo pienamente,senza nulla aggiungere, con quanto dice Calosci!!Saluti. Gianni

quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 19/11/2011  23:33:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Alla tua domanda rispondo obbligatoriamente con altre domande. Serve più coraggio rimanere a "combattere" e lavorare per migliorare il nostro paese o più semplicemente andarsene a cercare "fortuna" in altri lidi? Nella decisione di andarmene sono certo che avrò un miglioramento della mia vita? Come diceva una canzone "uno su mille ce la fa" gli altri 999? Le stesse opportunità ci sono anche qui basta saperle cogliere.

quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 20/11/2011  06:21:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Incomincio a preoccuparmi nonostante abbiamo idee completamente diverse condivido quasi tutto nel tuo intervento. Condividi pienamente anche il tuo grande desiderio di emigrare in Germania, immagino prenderai casa a fianco di una centrale nucleare... il tuo grande sogno[;)]

Sergiozh ******** Due simpatici gay volevi dire! [;)] Ciao Taccio

Certamente, andrei via subito e non lo scrivo adesso, lo sto' scrivendo da anni. Dove ? In Scandinavia dove la civlta' sta ancora mantenendo uno stretto rapporto tra uomo e uomo nonche' uomo e natura, ecc. ecc… discorso lunghissimo. __________________________________________________________________ Ciao Giulio

Io ci ho vissuto al'estero e devo dire che non sono stato male... Però il calore e l'umanità che trovo in Italia NON ESISTE IN NESSUNA PARTE DEL MONDO... Tantomeno in Svizzera...[xx(] Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo

Con l impiego fatto fino a Giugno scorso, ho visto nel reparto export che almeno una famiglia al mese organizzava un contenitore di effetti personali ( mobili, televisori, vestiti pentolame ecc ecc ) per trasferirsi all' estero. Io spesso organizzavo il rientro, ma trattavasi di spostamenti diplomatici. slt Giorgio

E

quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 20/11/2011  10:59:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> E dove sarebbe il problema ? Lo so che ti rimane dificile capirne le ragioni... ma, io in Svizzera dove sei tu, non ci starei per tutto l'oro del mondo... BUONA GIORNATA Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo

quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 20/11/2011  11:03:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Hai detto bene, in Italia vorrebbero costruirle, mentre dalle tue parti le hanno costruite, anche se il problema sarebbe anche nostro, datosi che una è a 5 km dal confine italiano... Provaci ancora SAM... Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo

Io al solito vado controcorrente[^] HIc manebimus ( e aggiungo ) manemus optime. Cioè dovrei cambiare la mia Sicilia con tutto lo ****** che c'è con la Teteschia di Germania o con la Svizzera? Giammai. E' vero molti devono andare via perché non trovano lavoro. Ma hanno sempre in testa il desiderio di ritornare. Perché ? Per quanto riguarda quei due gay che si pongono il problema se vivere in Italia o trasferirsi, ti posso assicurare che la mia terra è molto tollerante. L'ultimo gay pride è stato fatto a Palermo senza nessun tipo di problema con la gente che applaudiva divertita. Salvo Pa PS Per quanto riguarda la malasanità anche non abbiamo dei centri all'avanguardia mondiale ( ti ricordo l' Ismet di Palermo (centro trapianti ) dove vengon pazienti da tutto il mondo ) chirurgia plastica, pediatria, cardiologia, ostetricia. Siamo un po' carenti per l'ortopedia e l'oculistica, ma per il resto non siamo messi peggio di tanti altri. La criminalità organizzata. Scusa Sergio, ma detto da un Svizzero, mi fa un po' sorridere. Mi viene da farti la solita battuta che faccio quando sento questa cosa e cioè: ma come farebbe la Svizzera senza i soldi che vi hanno depositato mafiosi, camorristi ed evasori fiscali?

quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 20/11/2011  11:37:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Se mi parli di sistemazione alberghiera negli ospedali italiani quindici anni fa hai ragione. Ma da allora molta acqua è passata sotto i ponti. Ovviamente, stiamo parlando di sanità pubblica, non di quella privata, perchè la differenza potrebbe essere questa. Magari in Svizzera dove tu vivi, la sanità è più privata che pubblica, mentre da noi il privato è marginale e viene visto, erroneamente secondo me, come un cancro. Quando invece, da una sana concorrenza fra gestione privata e pubblica della sanità, trarrebbero benefici entrambe e forse anche le casse dello stato. Ma lasciamo perdere questo discorso perché porterebbe la discussione OT. Salvo Pa PS aggiungo, avendo letto anche il tuo post in risposta ad Yuma. La vocazione della Sicilia è turistico, agricola e marinara. Le industrie sono state e sono fuori posto da noi. A me non risulta che il 4 per cento dei bambini gelesi nascono malformati. Se per piacere mi linki da dove hai appreso la notizia,, ne sono, da pediatra, molto interessato.

- in svizzera le strutture ospedaliere pubbliche e private sono entrambe buone con la differenza forse che quelle private danno più comfort alberghiero mentre quelle pubbliche sono spesso più avanzate dal profilo tecnico. Esattamente come da noi. Invece, ti volevo chiedere. In Svizzera esiste una medicina di base come da noi col medico di famiglia pagato dal servizio sanitario. Esiste un pediatra per ogni bambino sempre gratis fino a 14 anni come da noi? Cioè è prevista una figura di medico pediatra che segue un bambino dalla nascita fino all'adolescenza senza che la famiglia debba mettere mano al partafogli ogni volta che un figlio ha un problema ? Salvo Pa