quote:Risposta al messaggio di Izenborg inserito in data 02/02/2014 22:40:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> di dove sei? un amico ha avuto un ictus (61 anni) e avrebbe bisogno solo di giorno, portarlo in ospedale, un po' a spasso e farlo mangiare. "La burocrazia è l'ostacolo che l'incapace mette tra sè e le proprie responsabilità
quote:Risposta al messaggio di Izenborg inserito in data 03/02/2014 08:38:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ok, era zona milano. credo che la dote più necessaria sia la pazienza. "La burocrazia è l'ostacolo che l'incapace mette tra sè e le proprie responsabilità
quote:Risposta al messaggio di Izenborg inserito in data 02/02/2014 22:40:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>ciao. effettivamente è un lavoro molto richiesto, ma credimi è molto duro. molto spesso le persone da assistere sono affette da demenze o esiti di ischemie cerebrale che ne limitano totalmente l'autonomia e le facoltà intellettive. se si è più fortunati si può trattare di persone che hanno ancora una residua autonomia ma che non hanno più la totale capacità di attendere alle attività quotidiane come cucinare, fare le pulizie o provvedere alla propria igiene personale (fare il bagno per un anziano può essere molto rischioso) devi essere pronto ad assumere incombenze che vanno a riflettersi anche sulla sfera più intima della persona (cambiare pannoloni, praticare l'igiene intima dopo evacuazione e minzione, mobilizzare attivamente e passivamente chi non lo fà in autonomia, preparare i pasti etc etc). dalle mie parti periodicamente alcuni comuni organizzano corsi di formazione per badanti in modo da garantire minimamente gli utenti che poi avranno bisogno delle cure di queste persone. comunque è un lavoro decisamente tosto e a volte frustrante dal momento che spesso non viene giustamente riconosciuto. in bocca al lupo![:)] [:)] elena
quote:Risposta al messaggio di Izenborg inserito in data 02/02/2014 22:40:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> good office jordanbullon
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)