In risposta al messaggio di Giovanni del 10/04/2019 alle 16:23:45La domanda ha un suo serissimo perché e dovrebbe essere trattata su extra in quanto vede le forti differenze tra la sx moderna e la dx moderna, intese come forze che uno potrebbe parimenti scegliere senza pensare agli ***-ismi privi di senso della nostra politica attuale.
Forse dovuto ad una mia forma mentis contorta, causata forse anche dalla mia attività lavorativa per alcuni anni (analisi e soluzioni di problemi complessi), mi sto chiedendo come mai, persone pagate per questo, tipoi nostri politici od amministratori, non abbiano mai analizzato il problema del lavoro nero, del lavoratore non in regola. A chi conviene il rapporto di lavoro in nero? Conviene al datore di lavoro che su 1.000 Euro di retribuzione netta ne deve sborsare in totale almeno 1.800 se non di più; conviene al lavoratore che invece di percepire 1.000 Euro netti ne percepisce qualcuno in più; si dice che però non maturerà la pensione: sa che probabilmente al momento della cessazione dell'attività lavorativa avrebbe una pensione inferiore alla pensione sociale (poi integrata a questo importo) per cui non avrebbe alcun interesse a costituirsi un fondo pensione. Perché, invece, negli anni '50, '60 ed oltre del 1900, insomma subito dopo la guerra, era assillante la ricerca di un lavoro in regola? Allora in ogni famiglia ci doveva essere uno in regola, ed i figli maggiorenni dovevano avere un lavoro in regola. Solo i minorenni non avevano questa necessità perché a carico del genitore in regola. C'era anche che i minorenni che dovevano imparare un mestiere, andavano a bottega ed i genitori pagavano l'artigiano affinché il figlio imparasse un'arte (meccanico, falegname, idraulico, ecc.). Perché tutto questo è finito? E' finito quando hanno avuto la brillante idea dell'assistenza sanitaria gratuita per tutti. E lì è cominciato il danno. Probabilmene solo noi italiani curiamo gratis il mondo intero; negli altri Stati, Europei e non, devi avere un'assistenza sanitaria in quanto lavoratore dipendente, pensionato, artigiano, imprenditore, e, ovviamente, i loro famigliari a carico. Da questo è sparita l'assillante ricerca di un lavoro in regola, anzi viene privilegiato il contrario e questo favorisce, sempre più, il lavoro in nero. In quegli anni ('50, '60 ed oltre) se non eri iscritto all'Inam (assistenza sanitaria) dovevi pagarti il dottore, le medicine, l'ospedale e non avevi il tuo medico condotto (poi medico di famiglia) ma ti dovevi arrangiare da solo. Da qui l'assillante ricerca di un qualsiasi lavoro; oggi i giovani, non avendo questo problema, rifiutano il lavoro che c'è ma che non è gradito perché, per esempio, qualche volta c'è da fare il lavoro straordinario, lavorare il sabato e la domenica. Chiedete ad artigiani e piccoli imprenditori se assumerebbero se trovassero persone disposte a lavorare! Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 10/04/2019 alle 16:33:11
La domanda ha un suo serissimo perché e dovrebbe essere trattata su extra in quanto vede le forti differenze tra la sx moderna e la dx moderna, intese come forze che uno potrebbe parimenti scegliere senza pensare agli***-ismi privi di senso della nostra politica attuale. Personalmente ritengo l'assistenza sanitaria un caposaldo di civiltà irrinunciabile, ma senza dubbio hai anche ragione tu, il fatto di avere sanità, istruzione, strade, etc tutto pagato se sei in nero è un incentivo all'illegalità. Se vogliamo uno stato che costi meno, invece che guardare ai vitalizi, si dovrebbe riflettere meglio su cosa deve pagare lo stato. Piuttosto preferisco uno stato che aiuti di più chi, meno abile e capace, ha difficoltà a trovare una sua via, in quanto l'idea calvinista della società non mi piace.
In risposta al messaggio di Giovanni del 10/04/2019 alle 16:23:45Io più che all'entrata in vigore dell'assistenza sanitaria lo lego all'evoluzione morale ( in particolare della classe dirigente/politica) che ha fatto si che l'onestà sia passata da una virtù, ad un difetto che poteva limitare la furbizia e l'egoismo.
Forse dovuto ad una mia forma mentis contorta, causata forse anche dalla mia attività lavorativa per alcuni anni (analisi e soluzioni di problemi complessi), mi sto chiedendo come mai, persone pagate per questo, tipoi nostri politici od amministratori, non abbiano mai analizzato il problema del lavoro nero, del lavoratore non in regola. A chi conviene il rapporto di lavoro in nero? Conviene al datore di lavoro che su 1.000 Euro di retribuzione netta ne deve sborsare in totale almeno 1.800 se non di più; conviene al lavoratore che invece di percepire 1.000 Euro netti ne percepisce qualcuno in più; si dice che però non maturerà la pensione: sa che probabilmente al momento della cessazione dell'attività lavorativa avrebbe una pensione inferiore alla pensione sociale (poi integrata a questo importo) per cui non avrebbe alcun interesse a costituirsi un fondo pensione. Perché, invece, negli anni '50, '60 ed oltre del 1900, insomma subito dopo la guerra, era assillante la ricerca di un lavoro in regola? Allora in ogni famiglia ci doveva essere uno in regola, ed i figli maggiorenni dovevano avere un lavoro in regola. Solo i minorenni non avevano questa necessità perché a carico del genitore in regola. C'era anche che i minorenni che dovevano imparare un mestiere, andavano a bottega ed i genitori pagavano l'artigiano affinché il figlio imparasse un'arte (meccanico, falegname, idraulico, ecc.). Perché tutto questo è finito? E' finito quando hanno avuto la brillante idea dell'assistenza sanitaria gratuita per tutti. E lì è cominciato il danno. Probabilmene solo noi italiani curiamo gratis il mondo intero; negli altri Stati, Europei e non, devi avere un'assistenza sanitaria in quanto lavoratore dipendente, pensionato, artigiano, imprenditore, e, ovviamente, i loro famigliari a carico. Da questo è sparita l'assillante ricerca di un lavoro in regola, anzi viene privilegiato il contrario e questo favorisce, sempre più, il lavoro in nero. In quegli anni ('50, '60 ed oltre) se non eri iscritto all'Inam (assistenza sanitaria) dovevi pagarti il dottore, le medicine, l'ospedale e non avevi il tuo medico condotto (poi medico di famiglia) ma ti dovevi arrangiare da solo. Da qui l'assillante ricerca di un qualsiasi lavoro; oggi i giovani, non avendo questo problema, rifiutano il lavoro che c'è ma che non è gradito perché, per esempio, qualche volta c'è da fare il lavoro straordinario, lavorare il sabato e la domenica. Chiedete ad artigiani e piccoli imprenditori se assumerebbero se trovassero persone disposte a lavorare! Giovanni