In risposta al messaggio di ergosum del 16/01/2018 alle 10:20:29Eravamo in 40 in un tendone riscaldato, due vaccinati e 38 no, i non vaccinati tutti influenzati, saranno anche inefficaci ma forse non é solo uno il parametro...
Quest'anno più che mai, sta avvenendo che l'epidemia di influenza colpisce chi ha fatto il vaccino addirittura di più rispetto a chi non lo ha fatto! L'inefficacia del vaccino l' avevano già segnalata in Australia,l'ha confermata il CDC USA, ora lo stiamo toccando con mano pure in Italia. Esempi di notizie locali “L’influenza si fa beffe del vaccino” ... “L’influenza si accanisce sui vaccinati” ... Questo per evidenziare alcune cose. Come l'informazione sull'inefficacia del vaccino sia tenuta nascosta a livello nazionale e si continui a consigliare la vaccinazione pur sapendo che quest'anno è inefficace. Si sa che sono più di un centinaio i virus che provocano le sindromi influenzali mentre il vaccino è sempre mirato contro 3-4 virus “vecchi”, isolati due-otto anni prima. A volte ci prendono, quest'anno per niente. E’ pertanto ingannevole far credere ai cardiopatici, agli anziani o a chi soffre di disturbi respiratori – oltre alle donne in gravidanza e ai bambini – che il vaccino anti influenzale dia una grande protezione dalle sindromi influenzali. La vaccinazione è un atto medico e come tale, ha i potenziali effetti avversi. Se tale atto medico non ha effetti benefici (ci si ammala indifferentemente se vaccinati o no) , rimangono quelli negativi. Si arriva poi a tali situazioni: l'influenza ha ucciso 8 persone a Santa Barbara, in due settimane. 7 su 8 erano vaccinati. ... //// Non c’è nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi ci portano non dove dobbiamo arrivare, ma dove vanno tutti” SENECA
In risposta al messaggio di Grinza del 16/01/2018 alle 13:38:33Eravamo in 40 in un tendone riscaldato, due vaccinati e 38 no, i non vaccinati tutti influenzati, saranno anche inefficaci ma forse non é solo uno il parametro...
Eravamo in 40 in un tendone riscaldato, due vaccinati e 38 no, i non vaccinati tutti influenzati, saranno anche inefficaci ma forse non é solo uno il parametro... Immagino l’assalto dell’influenza ai vaccinati....
In risposta al messaggio di ergosum del 16/01/2018 alle 14:23:27Il vaccino era un trivalente, ovvio che se poi il ceppo si modifica é normale che il vaccino abbia meno effetto, sono statistiche che hanno poco senso perché non sapremo mai quanti ne avrebbe stesi il virus...
Eravamo in 40 in un tendone riscaldato, due vaccinati e 38 no, i non vaccinati tutti influenzati, saranno anche inefficaci ma forse non é solo uno il parametro... Parlando di esperienze dirette nella società sportivache frequento l'influenza è stata molto più democratica: circa metà dei colpiti erano vaccinati. (E' nato da ciò lo spunto del post) Ma le statistiche a così corto raggio hanno poca valenza. Le conferme sulla scarsa efficacia quest'anno, giungono da organi sanitari e sono confermate sul campo da molti medici. Quello che noto è che non ne viene fatto un minimo cenno e che continuano a consigliare fortemente il vaccino antinfluenzale come metodo per mettersi al riparo da problemi. La realtà dice che quest'anno è più che mai un messaggio ingannevole.
In risposta al messaggio di 4road del 16/01/2018 alle 16:46:41il vaccino non evita di prendere l'influenza ( forse alcuni casi si) ma di prenderla in modo lieve.
Certo è che ogni anno c'è un martellamento mediatico sui vaccini anti influenzali che qualche dubbio lo solleva, sembra una campagna pubblicitaria! Io lo facevo anni fa e l'ho fatto per diversi anni, poi sinceramente ogni anno mi ammalavo lo stesso e allora non l'ho più fatto.Però un'influenza come questa che ho preso quest'anno è da un pò che non me la ricordo!
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 16/01/2018 alle 16:57:15No amico mio, è una frase che il nonno di Vasco ripeteva di frequente che poi lui ha ripreso nei suoi concerti. Nei suoi primi concerti (il primo che ho visto io era nel 1983) era lui a dirla in apertura, poi dopo qualche anno ha delegato a Spagnoli sia l'apertura del concerto che il ringraziamento ai componenti della band. Se vogliamo mettere i puntini sugli i non è di Vasco ma di suo nonno...
il vaccino non evita di prendere l'influenza ( forse alcuni casi si) ma di prenderla in modo lieve. poi molti confondono influenza con raffreddore/bronchite P.S. la frase che hai in firma, non è di vasco ma di diego spagnoli, il suo direttore di palco
In risposta al messaggio di bradipo66 del 16/01/2018 alle 20:54:40OK, hai ribadito i consigli che ormai sentiamo da decenni.
I pericoli non derivano tanto dall'influenza in sé, ma dalle complicanze che possono seguire ( disidratazione e squilibri elettrolitici, scompensi cardiocircolatori, sovrainfezioni batteriche ....) e, nelle persone giàdefedate o portatrici di altre patologie importanti possono risultare fatali da qui il consiglio della vaccinazione. Per le persone in buona salute raramente l'influenza rappresenta un pericolo vero, piuttosto viene consigliata la vaccinazione più per evitare costi e problemi sociali ( ridurre le giornate di malattie e quindi minori interruzioni e costi sanitari, per aziende e servizi pubblici). E' vero che il vaccino è un atto medico e come tale vanno considerati rischi e benefici.
In risposta al messaggio di dani1967 del 16/01/2018 alle 22:39:44Tecnicamente si chiamano acchiappa like, mettere una notizia solo per alimentare il sito...e per dar ragione ai soliti no-Vax, vegani, la terra é piatta...
Allora, nella speranza che la mia risposta non si perda nella rete come la precedente, riassumiamo. Vengono citati due articoli di importanti riviste scientifiche internazionali, Ilgiornaledeltrentino e laprovinciadicomo.Il primo cita un medico di base che ha anche sentito due colleghi, ovvero poco più della valenza di grinza o mia. Nessuna verifica del giornalista, un dato buttato così. Il secondo, invece molto coscienzioso, intanto premette che quel vaccino è importante e va fatto, e poi intervista un esperto che spiega il perché del fallimento parziale del vaccino, ovvero in molti manca un ceppo. Quindi, anche solo a leggere gli articoli più vicini a noi e citati, mi pare che non vi siano problemi a seguire le indicazioni dei medici che prescrivono i vaccini alle categorie a rischio. Sull'articolo dei casi in USA mi manterrei neutro, visto che magari bisognerebbe saperne di più.
In risposta al messaggio di dani1967 del 16/01/2018 alle 22:39:44Per esperienza personale diffido degli articoli di giornali che vengono fatti per fare colpo e alimentare polemiche, e vendite, senza indagare adeguatamente sui contenuti, d'altra parte non è importante la verità, ma creare scoop e cavalcare l'onda. L'importanza delle testate giornalistiche e delle persone intervistate lo conferma. Come spesso accade di dati ufficiali neanche a parlarne. Non dico che quest'anno il vaccino non sia stato un flop, ma per dichiararlo occorrono prove e dati statistici più ampi. Passata l'onda non ne sapremo più niente e nessun giornalista verrà a dirci se era vero il flop o meno, come la vaccinazione sul morbillo, ora di questa malattia non ne sappiamo più niente mentre, quando divampava la polemica vaccini obbligatori eravamo aggiornati su ogni caso nuovo. Io personalmente non ho mai fatto la vaccinazione antinfluenzale e guardo in maniera critica alla diffusione sempre maggiore di obblighi vaccinali, il problema è che manca un vero giornalismo d'inchiesta che possa chiarire le idee in maniera seria e documentata.
Allora, nella speranza che la mia risposta non si perda nella rete come la precedente, riassumiamo. Vengono citati due articoli di importanti riviste scientifiche internazionali, Ilgiornaledeltrentino e laprovinciadicomo.Il primo cita un medico di base che ha anche sentito due colleghi, ovvero poco più della valenza di grinza o mia. Nessuna verifica del giornalista, un dato buttato così. Il secondo, invece molto coscienzioso, intanto premette che quel vaccino è importante e va fatto, e poi intervista un esperto che spiega il perché del fallimento parziale del vaccino, ovvero in molti manca un ceppo. Quindi, anche solo a leggere gli articoli più vicini a noi e citati, mi pare che non vi siano problemi a seguire le indicazioni dei medici che prescrivono i vaccini alle categorie a rischio. Sull'articolo dei casi in USA mi manterrei neutro, visto che magari bisognerebbe saperne di più.
In risposta al messaggio di dani1967 del 16/01/2018 alle 22:39:44Vengono citati due articoli di importanti riviste scientifiche internazionali, Ilgiornaledeltrentino e laprovinciadicomo.
Allora, nella speranza che la mia risposta non si perda nella rete come la precedente, riassumiamo. Vengono citati due articoli di importanti riviste scientifiche internazionali, Ilgiornaledeltrentino e laprovinciadicomo.Il primo cita un medico di base che ha anche sentito due colleghi, ovvero poco più della valenza di grinza o mia. Nessuna verifica del giornalista, un dato buttato così. Il secondo, invece molto coscienzioso, intanto premette che quel vaccino è importante e va fatto, e poi intervista un esperto che spiega il perché del fallimento parziale del vaccino, ovvero in molti manca un ceppo. Quindi, anche solo a leggere gli articoli più vicini a noi e citati, mi pare che non vi siano problemi a seguire le indicazioni dei medici che prescrivono i vaccini alle categorie a rischio. Sull'articolo dei casi in USA mi manterrei neutro, visto che magari bisognerebbe saperne di più.
In risposta al messaggio di ergosum del 17/01/2018 alle 10:14:51In sanità c'è un giro enorme di soldi e,specialmente in Italia, le case farmaceutiche hanno interessi e grande potere. Rispetto ad altri Paesi europei ( Francia, Germania... ) il costo dei farmaci ( e quindi vaccini) è nettamente superiore, così come la spesa sanitaria. Ovviamente, dopo avere investito grandi capitali nella produzione del vaccino antinfluenzale, non potevano certo buttarlo via e trovare professionisti e politici consenzienti a spingere per i loro interessi non è mai stato un problema ( la storia della sanità italiana, e non solo, è piena di fulgidi esempi ). Certo, queste solo supposizioni..., ma a volte a pensar male la si azzecca.
Vengono citati due articoli di importanti riviste scientifiche internazionali, Ilgiornaledeltrentino e laprovinciadicomo. Il primo cita un medico di base che ha anche sentito due colleghi, ovvero poco più della valenza digrinza o mia. Nessuna verifica del giornalista, un dato buttato così. I quotidiani riportano solo interviste o pareri di medici che hanno denunciato l’inefficacia del vaccino. Parlavano di autorità sanitarie Australiane che avevano riscontrato la scarsa efficacia. Per motivi geografici la stagione fredda e l’epidemia influenzale in Australia anticipano quella europea e italiana di sei mesi Con una rapida ricerca ho trovato questo di cui riporto tradotto solo un passo riassuntivo “…Se i virus influenzali circolanti A (H3) predominano nella stagione influenzale dell'emisfero settentrionale del 2017/18 [21], i nostri risultati suggeriscono che il vaccino potrebbe conferire una protezione limitata. Le autorità sanitarie dovrebbero prendere in considerazione altre misure di prevenzione dell'influenza, compresi antivirali e messaggi di promozione della salute, ….” Il CDC USA. ha poi confermato tale valutazione. ..... Quindi, anche solo a leggere gli articoli più vicini a noi e citati, mi pare che non vi siano problemi a seguire le indicazioni dei medici che prescrivono i vaccini alle categorie a rischio. Il problema sta solo che pur sapendo quest'anno dell'inefficacia del vaccino antinfluenzale causa ceppi diversi di virus, lo hanno promosso allo stesso modo. Consigliato fortemente e praticato alle categorie a rischio, pur se in pratica l'influenza colpisce indistintamente vaccinati e non. Pertanto se da una pratica medica non hai vantaggi, ti rimangono solo i potenziali rischi.
In risposta al messaggio di bradipo66 del 17/01/2018 alle 11:32:56È capitato già in varie occasioni. Quindi, visti i trascorsi, mi sembra legittimo essere un tantino sospettosi.
In sanità c'è un giro enorme di soldi e,specialmente in Italia, le case farmaceutiche hanno interessi e grande potere. Rispetto ad altri Paesi europei ( Francia, Germania... ) il costo dei farmaci ( e quindi vaccini) ènettamente superiore, così come la spesa sanitaria. Ovviamente, dopo avere investito grandi capitali nella produzione del vaccino antinfluenzale, non potevano certo buttarlo via e trovare professionisti e politici consenzienti a spingere per i loro interessi non è mai stato un problema ( la storia della sanità italiana, e non solo, è piena di fulgidi esempi ). Certo, queste solo supposizioni..., ma a volte a pensar male la si azzecca.