http://www.ansa.it/toscana/noti...
In risposta al messaggio di bottastra del 10/07/2015 alle 22:58:04
Purtroppo io sono convinto che, a fronte di un caso che viene scoperto, ce ne sono altri mille che non verranno mai scoperti ! Temo che sia una situazione piuttosto generalizzata, anche se - per fortuna - non sempre si arrivaa certi eccessi. Dubito, infatti, che gli anziani ospitati nelle case di riposo, possano ricevere un trattamento di tipo...alberghiero, come vorrebbero farci credere certe pubblicità (ovviamente possono anche esserci delle eccezioni, soprattutto se si tratta di strutture di alto livello). E' per questo che io penso che gli anziani, ove possibile, dovrebbero essere lasciati nelle loro case, fruendo ovviamente della necessaria assistenza domiciliare.
ti straquoto!!!
In risposta al messaggio di bottastra del 11/07/2015 alle 09:50:35
Spesso quella di mettere gli anziani nelle case di riposo è un'iniziativa dettata dalla necessità di liberarsi definitivamente di qualsiasi onere di assistenza. Una badante probabilmente potrebbe anche costare meno,ma resterebbe comunque la gestione di una serie di problematiche che non possono certo essere delegate a terzi (rapporti con i medici, pagamento delle bollette, gestione della casa, ecc.). Tutte cose di cui, nella stragrande maggioranza dei casi, ci si potrebbe fare carico con un minimo di spirito di sacrificio. A me fanno sorridere quelle persone che, per paura di dare un'immagine negativa di sè, vanno dicendo in giro che è stato lo stesso anziano a voler andare nella casa di riposo ! Certo, qualche volta può anche accadere, ma solo perché l'anziano magari ha subìto mesi e mesi di lavaggio di cervello da parte dei congiunti: ovvio che, alla fine, qualcuno ceda, non foss'altro che per stanchezza e per non sentirsi di peso per gli altri. Io, però, non ho mai conosciuto un anziano che abbia espresso un desiderio del genere, senza aver subìto alcun tipo di condizionamento. Di solito, chi dice che - quando sarà il momento - non avrà problemi ad andare di propria volontà in una casa di riposo, lo fa perché si sente crede ancora lontanissimo da quel momento ! Ma vorrei tanto vedere quelle stesse persone quando quel momento arriverà.....
"Spesso quella di mettere gli anziani nelle case di riposo è un'iniziativa dettata dalla necessità di liberarsi definitivamente di qualsiasi onere di assistenza.
In risposta al messaggio di bottastra del 11/07/2015 alle 10:25:10
Ecco vedi: come ho appena detto, queste cose sono facili a dirsi quando non ci si trova dentro ! Mi dici come faresti a determinare quale sarebbe il momento giusto per mettere in atto il tuo piano ? Credo sia nella naturaumana aggrapparsi sempre e comunque alla speranza di potercela fare e, semmai ci si dovesse rendere conto di non potercela proprio fare, probabilmente non si sarebbe più nelle condizioni psico-fisiche per poter prendere la benché minima iniziativa !
Discorso complesso che può portare lontani dall'argomento centrale..
In risposta al messaggio di bottastra del 12/07/2015 alle 08:18:11
Non escludo che possano esserci delle eccezioni, ma sono convinto che molto spesso queste strutture non sono in grado di offrire un servizio di assistenza a 360°, di cui spesso necessitano molte delle persone che vi vengonoospitate. Non so con quali criteri vengano svolte le ispezioni della ASL, ma - se di tanto in tanto si scoprono situazioni così scandalose - evidentemente qualcosa non funziona come dovrebbe, a partire dalla facilità con cui si rilasciano le autorizzazione per l'apertura di queste RSA. Del resto, mi piacerebbe capire nel dettaglio in cosa consistono queste verifiche periodiche da parte della ASL ! Viene ispezionata soltanto la struttura o si provvede anche a verificare le condizioni igienico-sanitarie dei singoli ospiti e pazienti ? E poi mi chiedo: esistono dei controlli sulla qualificazione professionale del personale e sull'adeguatezza numerica dello stesso nel corso delle 24 ore, rispetto al numero di pazienti ospitati ? E' davvero assicurata la costante presenza di personale medico che spesso, invece, risulta solo sulla carta o è reperibile per alcune ore e solo in taluni giorni della settimana ? Vengono fatti dei controlli sulla frequenza con cui si effettua il cambio dei pannoloni e viene curata l'igiene personale dei pazienti ? Per me dovrebbe esserci una scheda, a mo' di cartella clinica, dove annotare i singoli interventi di assistenza (e non mi pare che sia prevista). Esiste un servizio di assistenza per i pazienti che non sono in grado di alimentarsi autonomamente ? Per quel che ho potuto vedere io, questo servizio è affidato quasi sempre a dei volontari, che possono esserci come anche non esserci ! E potrei continuare ancora..... Ripeto: non escludo che possano esserci delle eccezioni, ma ho il timore che - in generale - la situazione sia molto carente, soprattutto in quelle strutture che ospitano persone con rette totalmente o parzialmente a carico della Regione. Io penso che se si frequentassero certe strutture con la dovuta assiduità e fuori dagli orari di visita dei parenti, molti cambierebbero parere sull'opportunità di affidare a loro i propri cari !
E' un discorso troppo complesso per poterne parlare davanti ad una tastiera. Proverò per quanto ne sia capace. Non so se e quali tipo di RSA conoscete, sarà che io sono abituato diversamente a quanto credete che sia la verità. Come in tutti settori ci sono lavoratori che lo fanno per tirare sera e quelli che lo fanno consapevolmente e professionalmente. Vi assicuro che l'occhio chiuso avviene nelle strutture statali regionali o comunali sicuramente non in una privata come la nostra.
In risposta al messaggio di misterpin del 12/07/2015 alle 19:31:59
E' un discorso troppo complesso per poterne parlare davanti ad una tastiera. Proverò per quanto ne sia capace. Non so se e quali tipo di RSA conoscete, sarà che io sono abituato diversamente a quanto credete che sia laverità. Come in tutti settori ci sono lavoratori che lo fanno per tirare sera e quelli che lo fanno consapevolmente e professionalmente. Vi assicuro che l'occhio chiuso avviene nelle strutture statali regionali o comunali sicuramente non in una privata come la nostra. Non escludo che possano esserci delle eccezioni, ma sono convinto che molto spesso queste strutture non sono in grado di offrire un servizio di assistenza a 360°, di cui spesso necessitano molte delle persone che vi vengono ospitate. E qui ti sbagli non fare di tutta un erba un fascio se vuoi vieni a trovarci e lo vedrai con i tuoi occhi hai una visione delle cose per quello che vedi in tv e certamente non ti fanno vedere le cose che vanno bene ma solo in quei tristi casi Non so con quali criteri vengano svolte le ispezioni della ASL, ma - se di tanto in tanto si scoprono situazioni così scandalose - evidentemente qualcosa non funziona come dovrebbe, a partire dalla facilità con cui si rilasciano le autorizzazione per l'apertura di queste RSA. Puoi ben immaginare che esistano dei parametri da rispettare, dalla costruzione al personale, agli spazi, alle attività da fare etc etc. poi siamo in Italia e tutti i giorni si leggono che ci sono dei furbi che vengono pescati ma questo avviene anche per altre attività per non parlare di di chi ci vuole governare Del resto, mi piacerebbe capire nel dettaglio in cosa consistono queste verifiche periodiche da parte della ASL ! Ti controllano dalla A alla Z anche nei frigoriferi dei reparti se c'è qualcosa fuori dalle confezioni o la data di scadenza dei cibi nella cucina o quella dei farmaci ma l'elenco non esiste perchè è tutto quello che esiste nella struttura Viene ispezionata soltanto la struttura o si provvede anche a verificare le condizioni igienico-sanitarie dei singoli ospiti e pazienti ? Certamente basta fare un giro in struttura e certe situazioni igienico sanitarie sono difficili da non vedere E poi mi chiedo: esistono dei controlli sulla qualificazione professionale del personale e sull'adeguatezza numerica dello stesso nel corso delle 24 ore, rispetto al numero di pazienti ospitati ? Il nostro personale al 90% lo abbiamo formato noi. Ci sono dei parametri ospiti/personale sanitario che devono essere rispettati ed il controllo oltre a quello visivo, l'ASL guarda le timbrature del personale per vedere in ogni turno il personale presente. E' davvero assicurata la costante presenza di personale medico che spesso, invece, risulta solo sulla carta o è reperibile per alcune ore e solo in taluni giorni della settimana ? Le direttive per nr di personale le indica l'ASL e se non rispettato c'è la chiusura del reparto Vengono fatti dei controlli sulla frequenza con cui si effettua il cambio dei pannoloni e viene curata l'igiene personale dei pazienti ? Per me dovrebbe esserci una scheda, a mo' di cartella clinica, dove annotare i singoli interventi di assistenza (e non mi pare che sia prevista). Esatto da noi esiste ospite per ospite Esiste un servizio di assistenza per i pazienti che non sono in grado di alimentarsi autonomamente ? Per quel che ho potuto vedere io, questo servizio è affidato quasi sempre a dei volontari, che possono esserci come anche non esserci ! Noi abbiamo il personale che se ne occupano e credimi i famigliari non si lamentano E potrei continuare ancora.... quando vuoi Ripeto: non escludo che possano esserci delle eccezioni, ma ho il timore che - in generale - la situazione sia molto carente, soprattutto in quelle strutture che ospitano persone con rette totalmente o parzialmente a carico della Regione. Sbagliato esistono le eccezioni Io penso che se si frequentassero certe strutture con la dovuta assiduità e fuori dagli orari di visita dei parenti, molti cambierebbero parere sull'opportunità di affidare a loro i propri cari ! Prova a venirci a trovare in qualsiasi ora anche di notte, probabilmente se in 13 anni non abbiamo mai avuto un addebito dell'ASL, se loro ci mandano i pazienti e addirittura i loro famigliari, se i NAS ci hanno fatto i complimenti probabilmente siamo l'eccezione che conferma la regola Fil
Credo di aver riconosciuto che esistono sicuramente delle eccezioni e, quindi, non metto in dubbio che nella tua struttura le cose funzionino alla perfezione.