quote:Risposta al messaggio di Yuma-58 inserito in data 20/05/2013 16:27:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> allora: se in un paese il 90% o più della popolazione parla la lingua tedesca DA SEMPRE e il restante parla la lingua italiana, ti sembra tanto strano che le messe vengano celebrate principalmente in lingua tedesca? Dove sta il problema? Mi pare che alla base di ciò vi siano solo il buon senso e una cultura aperta che vanno oltre i superati nazionalismi e gli sterili inquadramenti ideologici. Tutto qui buon pomeriggio a lei
quote:Risposta al messaggio di Yuma-58 inserito in data 20/05/2013 17:54:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> sempre senza polemica[:)] mi sembra di capire che vuoi veramente capire (scusa il gioco di parole) per cui ti ri-invito a leggere il romanzo "Eva dorme" della Melandri (non ho alcun interesse in merito[:)]) tanto per esemplificare: Se dall'oggi al domani decidessero, per una qualsiasi ragione politica, di "tedeschizzare" la tua regione ed obbligare, anche con la violenza, a parlare il tedesco tu cosa faresti? smetteresti tranquillamente di parlare italiano? e fra 30-40 anni ai tuoi nipoti cosa insegneresti? p.s. Conosco personalmente degli anziani che da bambini, alle scuole elementari, furono costretti a subire tali violenze da insegnanti inviati appositamente da altre regioni d'italia ed ancora oggi sono traumatizzati da ciò
quote:Risposta al messaggio di oigres inserito in data 20/05/2013 18:30:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> P.S. Conosco personalmente degli anziani che da bambini, alle scuole elementari, furono costretti a subire tali violenze da insegnanti inviati appositamente da altre regioni d'Italia ed ancora oggi sono traumatizzati da ciò id="blue"> Conosco anziani che sono rimasti traumatizzati per cose molto più gravi negli anni 35-45 il mio bisnonno imparò il tedesco rapidamente per sopravvivere e stessa cosa mio zio dopo 2 anni in campo di concentramento in Germania. Imparare un lingua non è un trauma ,due anni internato in un lager si. Ogni paese, o ogni regione ha usi è costumi, ma io quando parlo con qualcuno cerco sempre di farmi capire e non mi rifugio in un " non parlo la tua lingua " Se vogliamo essere cittadini del mondo e dell'Europa bisogna adeguarsi e guardare al futuro non al passato , il passato c'insegna molto , innanzitutto il rispetto ( cosa dimenticata da molti) e non insegnata più nelle scuole .
Al vin l'è la teta di vec quote:Risposta al messaggio di Clay inserito in data 20/05/2013 21:54:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grazie...[;)][:)] Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo C:Documents and SettingsAdministratorDocumentiImmagini2012-09-07\_MG_2547.JPG
quote:Risposta al messaggio di Yuma-58 inserito in data 20/05/2013 19:30:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Allora ti racconto un pezzettino di storia. Nel ventennio la presenza di una enclave in Italia di lingua tedesca era motivo di imbarazzo per entrambe i dittatori. Uno che doveva far valere la sua conquista (si, perché questi sono stati conquistati, non sono immigrati) e affermare l'italianità, l'altro perchè aveva come progetto l'unificazione di tutti i popoli di lingua tedesca, cui mancavano solo alcuni svizzeri e i sudtirolesi. Furono inventate quindi le "opzioni", ovvero la possibilità di queste persone di emigrare per occupare le zone conquistate dall'esercito tedesco. I sudtirolesi, popolo legatissimo alla loro terra e al loro "maso" come pochi al mondo, tanto da avere problemi di rimescolamento genetico, piuttosto che restare sotto il giogo italico e fascista, scelsero in massa di andarsene. Lo stato italiano diede loro cospicui risarcimenti, molti di loro cominciarono a partire, ma poi la guerra cambiò verso, loro scoprirono di essere sopratutto carne da macello, e l'operazione fallì. Rientrarono nella loro terra, o, in gran parte, non fecero nemmeno in tempo a partire. Stabilire i confini in base a strategie militari e non alle popolazioni, inutile dirlo, è una sciocchezza clamorosa, di cui molte enclave soffrono in giro per il mondo (anche italiane), con il problema che si creano popolazioni miste in breve non più divisibili, come oggi è Bolzano. L'europa di Shenghen con l'abbattimento delle frontiere è anche questo, l'eliminazione fisica delle frontiere. Oggi un ragazzo sudtirolese può tranquillamente farsi l'università o altre scuole in Austria, spesso distante assai meno delle corrispettive italiane. In mezzo a tutto questo, il commerciante maleducato a me pare davvero il male minore. Quello che è indegno è che con le frontiere aperte, il libero scambio tra le nazioni, questa regione debba usufruire ancora di tanti e tali benefici e disparità rispetto alle altre. Questo è davvero immorale.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di fuori rotta inserito in data 21/05/2013 09:18:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Detto tra di noi io mi trovo in difficoltà uguali ad esempio in Abruzzo, se parlano dialetto stretto. Senza parlare della Sardegna con la loro lingua più ostica del crucco.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
Al vin l'è la teta di vec quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 21/05/2013 09:20:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> quello che dici è sacrosanta verità ma ... se chiedi qualcosa in Italiano ... trovi qualcuno che ti risponde così? ... "non parlo Italiano" magari fanno un bel mix tra dialetto ed Italiano stentato ma ti rispondono! [;)] perché questa "famosa" frase è tipica solo da Bolzano a Vipiteno? Tutte, ripeto tutte le Regioni hanno il loro dialetto ed una percentuale altissima lo parla regolarmente ma come "seconda" lingua hanno l'Italiano, perchè solo in Alto Adige si sente questa frase incriminata? ... echekakkio![}:)] ciao, Giorgio
quote:Risposta al messaggio di ah pollo inserito in data 21/05/2013 12:52:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Già...[xx(][:(][:(][:(][V]
"Sì viaggiare, evitando le buche più dure.."
quote:Risposta al messaggio di ah pollo inserito in data 21/05/2013 12:52:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A sentire gli austriaci non è che il tedesco degli altoatesini sia un gran che ... ma è un sentito dire visto che per me è come l'aramaico antico. @armando Loro non sono "italiani", ma tirolesi con passaporto italiano. Di italiano hanno i documenti e basta. Per noi è strano perché siamo un territorio con ben poche minoranze, ma se vivessimo in Belgio ad esempio capiremmo meglio la questione.
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di masivo inserito in data 21/05/2013 14:44:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Certo, me lo sono inventato per vedere le reazioni...[:0] BUONA GIORNATA Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo C:Documents and SettingsAdministratorDocumentiImmagini2012-09-07\_MG_2547.JPG
quote:Yuma-58 Iscritto 14 Dic 09 inviati - 21/05/2013 : 16:13:08 quote: Risposta al messaggio di masivo inserito in data 21/05/2013 14:44:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Certo, me lo sono inventato per vedere le reazioni... BUONA GIORNATA Il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo C:Documents and SettingsAdministratorDocumentiImmagini2012-09-07\_MG_2547.JPG Edited by - Yuma-58 on 21/05/2013 16:14:34>> per questo motivo non sono mai intervenuto [;)]