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Mai più in macchina. Ieri per l'ultima volta, auto, pullman e camper sono stati autorizzati a posteggiare ai piedi del Mont-Saint Michel, il borgo-abbazia normanno, icona da 3 milioni di turisti annui, celebre per la peculiarità di mostrarsi a tratti come isola, a tratti come promontorio annesso alla terraferma, grazie alle maree di 14 metr della costa nord-occidentale francese e alla particolare conformazione del terreno e del piccolo golfo al centro del quale il particolare promontorio è collocato. Da oggi si va solo con i bus navetta, i Passeur di colore metallizzato che trasporteranno decine, centinaia di migliaia di visitatori, moltissimi italiani, prima al cospetto poi nel cuore di uno dei luoghi più suggestivi del pianeta. Una località-poster, cartolina, ma di quelle che non tradiscono. Neanche quando si ha la sventura di imbattervisi a ferragosto, e nelle anguste stradine del borgo quasi non si circola, a piedi, per il sovraffollamento. Il parcheggio che permetteva, nelle fasi di bassa marea, di lasciare i mezzi privati a ridosso del promontorio, è stato definitivamente chiuso, parte di un progetto ultradecennale nato per restituire allo splendido sito Patrimonio Unesco il suo caractère maritime, cioè il suo status di isola part time, unico al mondoquote:Risposta al messaggio di tico inserito in data 28/04/2012 22:22:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se ci penso che il 24 dicembre eravamo li, ma essendo consapevolmente arrivati ormai in orario di marea montante, ci siamo trovati un posto obbligato sulla terra ferma e il percorso fino al monte è stato fatto a piedi Il problema non è stato il tragitto all'andata, accompagnati da un vento freddo, quanto il ritorno, praticamente sferzati da un vento gelido La strada veniva ormai rischiarata solo dai fari dalle rare autovetture dei locali che tornavano verso la terra ferma, mentre in compenso, il monte era illuminato da un brulicare di lucine lampeggianti, appositamente installate per le festività natalizie E che dire il giorno dopo, Santo Natale, col camper posteggiato proprio vicino al monte, su uno spiazzo appositamente dedicato, in compagnia di pochi altri, di cui un paio italiani, che come noi, hanno deciso per quella meta Pazienza, da quello che leggo ormai dovro serbarne il ricordo, diventando impossibile poter raggiungere il luogo da vicino, con l'obbligo di restarne lontani, almeno con i mezzi non autorizzati Per carità, ottima e lodevole iniziativa, quella francese, per riportare il tutto alle origini, ma comunque anche stare vicini aveva un certo fascino p. s. - se ti serve qualche foto ricordo, posso pubblicarla