In risposta al messaggio di ezio59 del 05/01/2021 alle 21:00:25
A parte qualche situazione drammatica che lascia il segno, la neve viene vista in modo diverso dalle popolazioni che vivono nelle varie zone d'Italia. Io parlo delle Dolomiti perchè penso di conoscere quella realtà. Lidi neve si vive in particolare per il settore turistico ma non solo. Ricordo che in autunno si faceva la spesa per approntare una riserva alimentare per i giorni in cui si rimaneva isolati e senza corrente. Era normale in quasi tutti gli inverni e nessuno si lamentava perchè di turismo invernale ce n'era poco e quasi solo nella zona di Cortina. La normalità era neve, tanta, ghiaccio e freddo, anche -25° e si era vestiti poco e male, ma la legna non mancava mai e il fuoco in casa era sempre acceso. Nel lungo inverno si accudivano gli animali nelle stalle, si preparavano i salami e la vita scorreva lenta, faticosa ma in allegria e senza TV. Durante le grandi nevicate i capifamiglia si radunavano e spalavano le strade, quelle più importanti che portavano alla chiesa, alla scuola, al caseificio, alle fontane dove si abbeveravano le mucche, mentre per le altre ogni nucleo famigliare pensava per se. Ora, grazie anche alla TV ed ai media tutto sembra strano ed eccezionale, anche una normale nevicata abbondante. I locali sanno cosa fare, i turisti no. Se viene sconsigliato di muoversi o raggiungere i vari paesi loro lo fanno intasando le strade mettendosi in pericolo, poi si lamentano del disagio, della secondo loro disorganizzazione e pretendono che il Comune spali i vialetti che portano alle seconde case, perchè per loro la pala è un attrezzo incomprensibile e l'elettricità sempre e comunque un diritto, altrimenti stanno al freddo in quanto anche le stufe a pellet non funzionano. Visto poi che legna da ardere non ne hanno, la prendono di notte dalle cataste già fatte dai locali con tanto lavoro. Tutto questo per dire che ognuno vede la neve come vuole, come una manna oppure come un castigo divino dovuto ai cambiamenti climatici ecc. ecc. Allora mi viene in mente mia nonna nata nel 1898 che mi diceva negli anni immediatamente successivi al 1969 che il tempo non era più quello da quando sono andati a disturbare la Luna
In risposta al messaggio di ezio59 del 05/01/2021 alle 21:00:25Noi che viviamo vicino a valichi internazionali abbiamo il dramma che quando nevica i mezzi pesanti sempre impreparati bloccano tutto. Per il resto nelle vallate più o meno è sempre la stessa cosa. Però non sempre le cose vanno bene. Il paese dove avvenne il fatto di cui sopra era in quota e abituato alla neve, ma un caso simile non era ricordato.
A parte qualche situazione drammatica che lascia il segno, la neve viene vista in modo diverso dalle popolazioni che vivono nelle varie zone d'Italia. Io parlo delle Dolomiti perchè penso di conoscere quella realtà. Lidi neve si vive in particolare per il settore turistico ma non solo. Ricordo che in autunno si faceva la spesa per approntare una riserva alimentare per i giorni in cui si rimaneva isolati e senza corrente. Era normale in quasi tutti gli inverni e nessuno si lamentava perchè di turismo invernale ce n'era poco e quasi solo nella zona di Cortina. La normalità era neve, tanta, ghiaccio e freddo, anche -25° e si era vestiti poco e male, ma la legna non mancava mai e il fuoco in casa era sempre acceso. Nel lungo inverno si accudivano gli animali nelle stalle, si preparavano i salami e la vita scorreva lenta, faticosa ma in allegria e senza TV. Durante le grandi nevicate i capifamiglia si radunavano e spalavano le strade, quelle più importanti che portavano alla chiesa, alla scuola, al caseificio, alle fontane dove si abbeveravano le mucche, mentre per le altre ogni nucleo famigliare pensava per se. Ora, grazie anche alla TV ed ai media tutto sembra strano ed eccezionale, anche una normale nevicata abbondante. I locali sanno cosa fare, i turisti no. Se viene sconsigliato di muoversi o raggiungere i vari paesi loro lo fanno intasando le strade mettendosi in pericolo, poi si lamentano del disagio, della secondo loro disorganizzazione e pretendono che il Comune spali i vialetti che portano alle seconde case, perchè per loro la pala è un attrezzo incomprensibile e l'elettricità sempre e comunque un diritto, altrimenti stanno al freddo in quanto anche le stufe a pellet non funzionano. Visto poi che legna da ardere non ne hanno, la prendono di notte dalle cataste già fatte dai locali con tanto lavoro. Tutto questo per dire che ognuno vede la neve come vuole, come una manna oppure come un castigo divino dovuto ai cambiamenti climatici ecc. ecc. Allora mi viene in mente mia nonna nata nel 1898 che mi diceva negli anni immediatamente successivi al 1969 che il tempo non era più quello da quando sono andati a disturbare la Luna
In risposta al messaggio di eolo 58 del 04/01/2021 alle 17:52:15è fuori di dubbio che in questi decenni il clima cambi troppo in fretta e speriamo che pian piano con interventi mirati a ridurre l,inquinamento si riesca a porre rimedio.quando andavo a scuola insegnavano che il seme riposava sotto la neve anche in pianura. dal 1965 ho cominciato a viaggiare col camion con mio padre trasportavamo tronchi da GENOVA in nord ITALIA e es. DRONERO sopra CUNEO tutti gli anni nevicava parecchie volte ma siamo sempre andati ora 20 cm si blocca autostrada. (progresso)?
Una spiegazione razionale del perché c’è così tanta neve in montagna e continua a cadere quest’anno, tanto da creare non pochi problemi di sicurezza e viabilità non è facile darsela. Cio non toglie che possono anche essere eventi ciclici che si ripetono periodicamente ma forse la ragione è un’altra cosa ne pensate?
In risposta al messaggio di dani1967 del 05/01/2021 alle 10:52:27Mi riferivo al ultimo decennio, che almeno dove frequento, AltoAdige e Bellunese, neve poca, che poi è stranamente da quando uso invernali sul camper, non ha più nevicato come si deve
che prima nevicava poco, e servivano i cannoni Cosa intendi per prima ? Basta andare allo scorso anno ! Ovviamente quella dei cambiamenti climatici è una tendenza con oscillazioni. Anche il 2008 e 2009 furono caratterizzateda nevicate eccezionali, quasi tutti gli anni in Italia nevica dove non dovrebbe nevicare (centrosud) e poco dove dovrebbe farlo. Questo perché il mondo non è così semplice, e anche le correnti, le perturbazioni mutano. Ma poi quando si fa una media annuale il risultato è inesorabile. Ripeto, io ricordo da ragazzo MESI sotto lo zero, in città. Oggi se va sottozero si sparge il terrore perché arriva il burian. Sono due anni che non ci sono stati i giorni della merla. Ha fatto un natale quasi normale, quasi. Ma posso scommettere che anche quest'anno ci saranno record di periodi caldi e siccitosi e di precipitazioni che daranno il contributo annuale in 4 ore distruggendo il territorio. Non so dove ma avverrà.