, vedrete che il titolo che ho postato non è poi così distante dalla realtà.

In risposta al messaggio di Geogalle del 20/11/2015 alle 08:21:54
Ah ma quando andrò in pensione ..... Quante volte avete letto sul forum, in tutti questi anni, questa frase . Forse dimenticando che ci sono i nipotini da accudire amorevolmente, i genitori che abbisognano di assistenza,cure e sistemazioni logistiche Il mio caro, vecchio Carabiniere, alla soglia dei 96 (domani) è quasi impensabile lasciarlo incustodito, il nipotino (16 mesi) con entrambi i genitori impegnati professionalmente idem. Se aggiungiamo l'aggravante che non riusciamo a star più di una settimana senza veder il giovane marmocchio, vedrete che il titolo che ho postato non è poi così distante dalla realtà.
Da quando la mattina vedo due piedini che corrono ad abbracciarmi mi sono scordato delle quattro ruote ferme (credo fine Agosto) in un rimessaggio che manca poco mi scordo anche il luogo.
) In risposta al messaggio di bruno it del 20/11/2015 alle 14:52:16
si faranno vivi solo saltuariamente e solo dopo che li avrete chiamati.... già...per la mancia. Quello letto fino ad ora ha sapore di resa incondizionata, sventolio di bandiera bianca, un passo in avanti per l'umanità,quella giovane, e tre passi indietro per il vecchietto anche se non vecchietto come suo nonno ma comunque portato allo sdolcinamento. Angioletti, principini, principesse..ma che se li accudisca chi di dovere, i genitori, noi abbiamo già dato. Io non ne ho, se arrivano li vedo volentieri ma educazione e cura gliela fornisca il diretto interessato, il sottoscritto ha già corso abbastanza trent'anni fa dietro ai pargoli, mentre il vicino di camper, lietamente spaparanzato su sdraietta, leggeva il romanzo preferito sorseggiando il limoncello. I bambini non sono forse il bene maggiore? Se si, uno dei genitori cessi il lavoro cercando meno pretese da questa vita fatta dall'avere e si dedichi ai figli, i nonni non faranno di certo mancare qualche piccolo aiuto finanziario. Altro discorso sono i genitori anziani; sorvolando sul fatto che più si è vecchi e più si diventa egoisti, qualche soluzione si trova per quei pochi sacrosanti momenti in cui ci si prende una pausa: o si paga qualcuno o si delega al giovane di cui sopra almeno una visita giornaliera all'anziano nonno per il periodo di nostra assenza, converrebbe a tutti, o no. Bruno
Ne riparliamo tra 20 anni per verificare se il pensiero sarà ancora uguale
In risposta al messaggio di alexf del 20/11/2015 alle 18:19:31
Dico sempre che la mia generazione e quella da chiamarsi 'sandwich' in quanto siamo presi tra genitori e figli, tutti hanno bisogno di noi...il camper però non si tocca, ci mancherebbe!! Forse saremo fortunati però i problemidei genitori li abbiamo suddivisi con gli altri fratelli e si riusciva a trovare sempre degli spazi utili a muoversi. Con le nipotine (3 e 6) è un po' diverso però è da ormai 6 anni ce le portiamo per tutto il mese di giugno al mare con il camper poi il tempo è nostro fino a settembre. Pertanto ora abbiamo quasi tutti i we, festività e mesi estivi a disposizione in quanto nostra figlia insegna; durante la settimana però siamo veramente presi e, più il tempo passa, più ci sentiamo impegnati. C'è anche da dire che questo impegno è gratificante ed è bello vedere crescere questi bimbetti. Per i genitori invece la strada è segnata e ci si sacrifica ben sapendo che non servirà a niente ma, questa è la vita. Tornando al titolo non vedo nessun tramonto sul mio camper e farò il possibile per farlo girare sempre di più. Alessandro La vita è un viaggio, chi viaggia vive due volte.
Forse saremo fortunati però i problemi dei genitori li abbiamo suddivisi con gli altri fratelli e si riusciva a trovare sempre degli spazi utili a muoversi.


In risposta al messaggio di alexf del 21/11/2015 alle 10:59:26
Lo ritrovai seduto sul letto dell'ospedale che raccontava a due giovani infermiere i suoi atti eroici in Africa, durante l'ultima guerra Che spettacolo!! Successe anche a me.... Mio padre aveva 94 anni e stava benissimoe siamo tranquillamente partiti per la Russia con gli amici. Purtroppo ebbe un ictus e da casa non mi comunicarono la gravità e poi avevamo un visto collettivo con i cinque compagni di viaggio pertanto non potevam rientrare soli, un periodo davvero brutto. Appena usciti dal pese ci precipitammo fino in ospedale ma lo trovai praticamente incosciente ma mi strinse forte la mano, poi nulla più. Un mese dopo ci ha lasciati. Alessandro La vita è un viaggio, chi viaggia vive due volte.
Quello che hai passato lascia un segno. Ho sempre timore a muovermi più di qualche giorno, e quando squilla il cellulare, in vacanza, son sempre che penso al peggio....
"