In risposta al messaggio di marcoalderotti del 08/05/2019 alle 05:26:49Concordo su tutto
Leggi meglio.. Ho scritto che dire che la maggioranza degli insegnanti è mediocre sarebbe come affermare che gran parte degli autisti sono prepotenti... Questo non è affermare che non ci sono insegnanti mediocri. Conosconon pochi colleghi che,per quei 1350 € al mese,da 10 anni sempre gli stessi,fanno molte ore oltre l'orario di servizio,per far funzionare una scuola che subisce continui atgli economici a causa di tutti quelli che evadono le tasse e mandano i figli alla scuola pubblica... Per il resto lascio perdere,hai la tua idea e io ho la mia. Non discuto con chi,pur non avendo fatto mai quel lavoro, spara a zero su un'intera categoria. Io faccio questo lavoro da quasi 40 anni e tu ne fai un altro... Soltanto facendo un lavoro quotidianamente si possono capire i problemi che ne derivano e comprenderli meglio. Qualcuno ha scritto che gli insegnanti andrebbero controllati dal punto di vista medico e sono pienamente d'accordo. E' bene sapere che la nostra categoria è una delle poche che non ha alcun controllo in tale senso,tranne le analisi all'assunzione. Naturalmente c'è un motivo... troppo difficile individuare realmente chi si finge malato di testa da chi lo è,troppe persone fingerebbero la malattia per stare a casa... Siamo in italia e abbiamo a che fare con gli iatliani
In risposta al messaggio di chorus del 04/05/2019 alle 13:13:06parole sante.
Ai nostri tempi gli insegnanti redarguivano e castigavano, anche pesantemente. Ricordo alle elementari di essere stato messo in castigo, in ginocchio dietro alla carta geografica. Se ciò accadesse ora ne parlerebbero tuttii telegiornali e il professore/professoressa sarebbe messo/messa alla gogna. Ci si alzava in piedi quando entrava l'insegnante in segno di rispetto e non volava una mosca. Oggi gli insegnanti sono schiavi di noi genitori e degli studenti. Ahimè non ci sono più gli insegnanti di una volta, e soprattutto non ci sono più i genitori di una volta.
In risposta al messaggio di ezio59 del 08/05/2019 alle 11:14:54Sai che non è la stessa cosa vero?
Concordo su tutto Qualcuno ha scritto che gli insegnanti andrebbero controllati dal punto di vista medico e sono pienamente d'accordo A questa frase aggiungerei per par condicio, anche molti genitori, impedendogli di accedere oltre il cancello della scuola.
In risposta al messaggio di navarre del 08/05/2019 alle 15:45:26Della serie: chi paga ha il diritto di fare ciò che vuole?
Sai che non è la stessa cosa vero? Un genitore paga per avere un servizio, un insegnante viene pagato per offrire un servizio, non è che ci fa un favore.
In risposta al messaggio di navarre del 08/05/2019 alle 15:45:26Il genitore paga indirettamente e magari senza obbligo nemmeno lo manderebbe. Certo Io non paragonerei l' istruzione ad un ordinario servizio pubblico in quanto deve andare anche oltre i desideri del singolo. Di certo delle volte ricordare che è una funzione pubblica serve.
Sai che non è la stessa cosa vero? Un genitore paga per avere un servizio, un insegnante viene pagato per offrire un servizio, non è che ci fa un favore.
In risposta al messaggio di ezio59 del 08/05/2019 alle 19:27:39No, ma ha sempre ragione.
Della serie: chi paga ha il diritto di fare ciò che vuole?
In risposta al messaggio di navarre del 08/05/2019 alle 21:39:02Solo le scuole private hanno un rapporto cliente fornitore, ma anche quello blindato da precisi criteri senza i quali una scuola non viene parificata. Gli insegnanti non rispondono direttamente ai genitori, anche se questi pagano le tasse, ma alla loro struttura apicale e sopratutto alla legge, così come i carabinieri rispondono al loro superiore e alla legge e non direttamente al cittadino. Certo, ci sono criteri precisi di rapporti tra qualsiasi funzionario dello stato e i cittadini, ben disciplinati dalla L. 241/90 sempre di più dalla parte del cittadino, ma non è al momento nemmeno lontanamente un rapporto cliente fornitore ed è un bene che non lo sia.
No, ma ha sempre ragione. E comunque non mi pare che sia consentito l'ingresso a scuola dei genitori al di fuori degli orari dei ricevimenti, almeno qui funziona così.
In risposta al messaggio di Kinobi del 08/05/2019 alle 22:05:06I vostri professori universitari o i vostri studenti sono pari ai migliori stranieri ?
Non in punta di piedi dico la mia. Premessa: sono figlio di un preside e fratello di un Prof Universitario. Ho tre figli a scuola. La grande maggioranza degli insegnanti sono scarsi e demotivati. Devi esserlo per accettareun stipendio misero, un ambiente di lavoro pessimo, spesso molto lontano da casa. Gli altri sono eroi se sono bravi ed accettano tutto questo per la passione di quella professione. Le leggi sono cambiate e ormai gli insegnanti sono più preoccupati a pararsi il ***** ed arrancare alla pensione, che insegnare. E' difficile dargli torto. Tanti genitori dovrebbero essere bloccati fuori dalla scuola. Purtroppo non hanno sempre torto. Il sistema scuola è fatto per adeguarsi al minimo comune denominatore: Prof ed alunni. Lo Stato di sterco chiamato Repubblica Italiana ha fatto leggi che NON permettono di togliere la peggior feccia di prof dalla scuola, e perfino certi alunni sono li mentre starebbero bene ai servizi sociali o in riformatorio. Nessuno può far nulla. La situazione è quella che è anche perchè lo Stato lo permette. Lo Stato è la maggioranza. A scuola non mi hanno mai menato. Ma la disciplina a casa ed a scuola, non era quella di adesso. Mio figlio è finito in coma etilico a scuola durate una lezione (ripeto, DURANTE). Me lo sono caricato in braccio io che la barella non entrava nell'ascensore e i barelleri dicevano che tre rampe di scale erano troppe. Il professore è ancora li ad insegnare, autoproclamato sono un street fighter!, arrivato in quella scuola dopo aver (giustamente) tirato un ceffone ad un alunno che gli aveva sputato addosso. La preside non può fare nulla. Mio padre mi diceva: la scuola sta diventando una cosa ******sa. Qui arrivano solo i peggiori. Non faccio ulteriori commenti che poi vengo tacciato di razzismo o essere un leghista. Questa è la situazione. Poi, il fratello (cattedra anche a Sidney, fa corsi al MIT) dice che i nostri universitari sono alla pari dei migliori stranieri. Credo sia la selezione naturale.
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/05/2019 alle 22:30:59Mah, le statistiche sull'università sono queste
I vostri professori universitari o i vostri studenti sono pari ai migliori stranieri ? io ricordo che in seconda media la professoressa di latino dava anche la nota inclassificabile, zero, zero meno e zero piu' (in svizzera le note partono dall'uno).
https://www.agi.it/cultura/clas...
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/05/2019 alle 22:56:41L'italia importa soldi dall'estero tramite il turismo e tramite prodotti alimentari che esporta e i politici italiani forse non riescono a staccarsi da questo modello e a capire che la scuola a tutti i livelli e' fondamentale per essere competitivi sul piano internazionale nei campi che vanno oltre la vendita di alimentari, moda e turismo.
Mah, le statistiche sull'università sono queste Una discreta media ma poche eccellenze. La buona preparazione degli studenti è dovuta in gran parte al fatto che come alle superiori migliori, il differenziale tra le lezionie la preparazione richiesta è lasciata a casa. Molto si può dire di male anche delle università, ma forse la situazione è meno drammatica. Per quanto riguarda l'intervento di Kinobi, forse lo ha detto col suo solito linguaggio molto schietto, ma grossomodo ricalca quello che penso ed ho detto in maniera più diplomatica. A mio avviso la nostra scuola è troppo blindata ad una tradizione di un secolo e mezzo fa del tutto anacronistica ed ha limiti strutturali, economici e funzionali che la rendono ingestibile. Andrebbe ripensata da zero. Di certo ci vorrebbe per l'istruzione una % del PIL pare agli altri stati moderni.
In risposta al messaggio di dani1967 del 08/05/2019 alle 22:11:58Dani, il problema è che, pur pagando per un servizio (non direttamente, ma poco cambia), questo servizio può tranquillamente non essere prestato o essere prestato malissimo e chi paga (indirettamente, ma poco conta, conta che non è gratuito) non ha armi per far valere i suoi diritti o se le ha sono spuntate.
Solo le scuole private hanno un rapporto cliente fornitore, ma anche quello blindato da precisi criteri senza i quali una scuola non viene parificata. Gli insegnanti non rispondono direttamente ai genitori, anche se questipagano le tasse, ma alla loro struttura apicale e sopratutto alla legge, così come i carabinieri rispondono al loro superiore e alla legge e non direttamente al cittadino. Certo, ci sono criteri precisi di rapporti tra qualsiasi funzionario dello stato e i cittadini, ben disciplinati dalla L. 241/90 sempre di più dalla parte del cittadino, ma non è al momento nemmeno lontanamente un rapporto cliente fornitore ed è un bene che non lo sia. Questo non vuol dire che i genitori non abbiano dei diritti, ma hanno anche sia dei limiti nei loro interventi che degli obblighi, prima legali e poi morali, nei confronti dei figli. Scusa, ho il dente avvelenato perché nella maledetta chat genitori della classe di mio figlio sta venendo fuori come ogni sera l'impossibile. Quindi, tornando a noi, magari mi ammorbidisco, i genitori hanno sicuro il diritto di trasparenza, di colloquiare, anche di denunciare con forza i comportamenti che escono dalle regole e dal buon senso; e sarebbe necessario che i dirigenti avessero più armi e capacità per limitare e gestire gli insegnanti discutibili di cui anche Marco ha fatto cenno, che sono quelli che solo i genitori possono far emergere. Possiamo Marco, visto che la scuola l'abbiamo vissuta tutti come studenti e come genitori, avere una idea anche noi di come funzioni e magari una ottica esterna non fa male. Ma il rapporto fornitore/cliente no, anche se si pagano le tasse.
In risposta al messaggio di navarre del 08/05/2019 alle 21:39:02Te lo ha spiegato bene dani 1967. Nessuno ha sempre ragione anche se paga!. Poi cosa vuol dire pagare? Forse paghi la scuola pubblica? Se ti riferisci alle tasse, le paga anche l'insegnante con una buona fetta dello stipendio. Quello che hai scritto tu è la prima mancanza di rispetto verso gli insegnanti. Questi discorsi si sentono spesso nei confronti degli statali e io li ho sentiti per il mio lavoro. Se si parla di fatti specifici mi va bene, generalizzare no. Per quanto riguarda l'ingresso a scuola dei genitori, chi ci lavora te lo potrà dire cosa succede, sia dentro che fuori dal cancello. Senza polemica, ciao Ezio
No, ma ha sempre ragione. E comunque non mi pare che sia consentito l'ingresso a scuola dei genitori al di fuori degli orari dei ricevimenti, almeno qui funziona così.
In risposta al messaggio di ezio59 del 09/05/2019 alle 09:10:20Se io mi comportassi nella mia attività privata come permettono di comportarsi a certi insegnati, avrei chiuso da un bel pezzo baracca e burattini.
Te lo ha spiegato bene dani 1967. Nessuno ha sempre ragione anche se paga!. Poi cosa vuol dire pagare? Forse paghi la scuola pubblica? Se ti riferisci alle tasse, le paga anche l'insegnante con una buona fetta dello stipendio.Quello che hai scritto tu è la prima mancanza di rispetto verso gli insegnanti. Questi discorsi si sentono spesso nei confronti degli statali e io li ho sentiti per il mio lavoro. Se si parla di fatti specifici mi va bene, generalizzare no. Per quanto riguarda l'ingresso a scuola dei genitori, chi ci lavora te lo potrà dire cosa succede, sia dentro che fuori dal cancello. Senza polemica, ciao Ezio
In risposta al messaggio di navarre del 09/05/2019 alle 09:10:14Se vedi l'intervento di kinobi, capisci che non è tanto l'oggetto del problema ad essere in discussione, dubbio che non mettono nemmeno i docenti, vedi marco, ma la modalità.
Dani, il problema è che, pur pagando per un servizio (non direttamente, ma poco cambia), questo servizio può tranquillamente non essere prestato o essere prestato malissimo e chi paga (indirettamente, ma poco conta, contache non è gratuito) non ha armi per far valere i suoi diritti o se le ha sono spuntate. Faccio l'esempio del prof che si fissa (a favore o contro) uno o più ragazzini: il rischio è quello di essere persino querelati dal prof se si scrive una protesta anche nei limiti dell'educazione. Oppure la scarsa preparazione: non intendo che alle medie ci insegnino fini matematici, ma almeno qualcuno che abbia una vaga idea, tipo che sappia che - per - = + (successo a mio figlio che insisteva e la prof che diceva che si stava sbagliando...voto finale orale 5.5! Probabilmente perché aveva osato rispondere...)
In risposta al messaggio di navarre del 09/05/2019 alle 09:15:30Sarà anche vero, non discuto. Però tu generalizzi e perchè paghi puoi criticare il lavoro degli insegnanti, mentre un insegnante che sa fare quello non verrà mai a criticare la tua attività privata nello stesso modo. E questo vale per tanti altri lavori dei quali si conosce poco o nulla ma si sa tutto.
Se io mi comportassi nella mia attività privata come permettono di comportarsi a certi insegnati, avrei chiuso da un bel pezzo baracca e burattini.
In risposta al messaggio di ezio59 del 09/05/2019 alle 10:43:19Permettimi però una cosa ezio. La scuola non è solo fatta da insegnanti, ma è frequentata dalla terna genitori studenti insegnanti.
Sarà anche vero, non discuto. Però tu generalizzi e perchè paghi puoi criticare il lavoro degli insegnanti, mentre un insegnante che sa fare quello non verrà mai a criticare la tua attività privata nello stesso modo. E questo vale per tanti altri lavori dei quali si conosce poco o nulla ma si sa tutto.
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/05/2019 alle 22:30:59Lui dice che gli studenti nostri buoni sono come i migliori delle altre università.
I vostri professori universitari o i vostri studenti sono pari ai migliori stranieri ? io ricordo che in seconda media la professoressa di latino dava anche la nota inclassificabile, zero, zero meno e zero piu' (in svizzera le note partono dall'uno).