quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 18/02/2012 10:24:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>_F Non entro nel merito della questione, vorrei farti però notare che il fatto che il referendum sia stato subito a ridosso di fukushima è stata pura casualità. incidente Fukushima 11 marzo Referendum 12 giugno, ma sono stati decisi ben prima. Gianfermo
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 18/02/2012 10:24:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Purtroppo l'Italia resterà sempre schiava energetica dei nostri vicini. In Italia l'importante è non fare nulla! In Italia viene cavalcata la paura di ciò che non si conosce (ricorda tanto la caccia alle streghe quando la chimica si chiamava alchimia). In Italia si fa credere alla gente che le energie alternative siano convenienti e che possano risolvere molta parte del fabbisogno nazionale! Guardiamo i nostri vicini di casa! -Germania. Non ha detto "domani chiudo le mie centrali nucleari" ha detto invece "prima se ne esce e meglio è". Un ottimo effetto per tranquillizzare una popolazione impaurita da Fukushima! -Svizzera. Rinviato il problema a quando (tra alcuni lustri) le centrali che hanno saranno vecchie. -Finlandia. Prosegue con la costruzione di quella di ultima generazione! -Francia. Le ho e me le tengo strette! -Regno Unito. Ne faccio di nuove perché mi servono! -USA. Non possiamo farne a meno! E noi si continua a mettere la testa sotto la sabbia convinti di non correre rischi, perdendo ogni beneficio, come se le radiazioni per eventuali incidenti si fermassero al confine! Italia... ma quando "se desta"?