

In risposta al messaggio di Giovanni del 16/04/2017 alle 08:18:30
Oggi è Pasqua: ne vogliamo parlare? La Pasqua è la festa del Popolo Ebraico che ricorda l'uscita dall'Egitto. Ma per noi cristiani ricorda un altro fatto storico importante. Ne vorrei parlare. Il momento storicoin cui Gesù viene crocifisso vede l'esercito romano che sta occupando la Palestina. I Romani portano il progresso, i servizi essenziali, strade, ponti, acquedotti, ecc., in cambio di tasse. Non interferiscono con le usanze locali, usi, costumi e religioni. Ognuno poteva adorare il Dio che voleva, uno, cento, mille, bastava non rompere loro le scatole con sommosse perchè queste venivano subito soffocate nel sangue anche di chi non c'entrava nulla, ci andavano giù duro. A Gerusalemme c'erano diverse centinaia di soldati romani, proprio perchè Gerusalemme era un po' calda come ordine pubblico, eppoi era Pasqua ed in giro c'era un sacco di gente. Dunque, Gesù arriva a Gerusalemme con un sacco di gente festante, dicono i Vangeli; quindi, in mezzo alla gente anche soldati a presidiare l'ordine pubblico che avrebbero visto e riconosciuto il Messia. Se questi era figlio dei fiori, pane e amore, vogliamoci bene, come mai salta in mente ai Romani di andarlo a prendere con 600 soldati, svuotando la guarnigione a controllo della città e non lo riconoscono, tanto che hanno bisogno di uno che glielo indichi esattamente con un bacio? Come mai, poi, se ieri tutti lo osannavano, oggi preferiscono libero un ladruncolo di polli quale era Barabba, a lui che predicava pace e bene? E, ancora, come mai se erano figli dei fiori, vogliamoci bene, Pietro andava in giro con una spada sotto la tunica e taglia un orecchio ad un soldato romano (chi di spada ferisce di spada perisce)? Allora avere una spada è come avere oggi una potente mitraglietta. Sulla croce viene fatto bere a Gesù qualcosa (aceto e fiele) e Gesù muore. Muore, dice il nostro Vangelo crocifisso fra due ladroni, peccato che nella versione originale in greco ci sia scritto che viene crocifisso assieme ad altri due malfattori. A quel tempo, il malfattore era colui che creava seri problemi alla comunità con il suo comportamento. Dicono i Vangeli che il terzo giorno risorse, ma nessuno lo vide per i successivi quaranta giorni. Ma non abbiamo nessuna prova che fosse al terzo giorno, potrebbe essere che quel miscuglio dato da bere fosse qualcosa che induceva il coma farmacologico (allora erano ancora presenti gli Elohim, o Annunaki, o altro nome, gente che conosceva bene la medicina, molto più di quanto la conosciamo noi oggi) e appena sparita la folla si sia intervenuti per salvarlo e, guarda caso, ricompare dopo quaranta giorni, giusto il tempo per la rimarginazione delle ferite di cui era stato vittima. Per chi storce il naso sugli Elohim, questi non li ho inventati io ma sono presenti insistentemente nella Bibbia, ne solo la base di riferimento; gli storici Romani raccontano tutti che nel 70 d.c. questi se ne sono andati sui loro carri celesti fra nuvole di fumo e rumori assordanti. Guarda caso, Gesù viene assunto in cielo, non asceso al cielo e questo particolare non è di secondaria importanza: nel primo caso è soggetto passivo dell'azione e non attivo come sarebbe nel secondo caso. Dunque, in definitiva, Gesù era probabilmente un partigiano (o terrorista) che combatteva i Romani, gli Ebrei preferivano avere fra loro un ladruncolo di polli quale era Barabba piuttosto che un gruppo che procurava loro seri pericoli per le ritorsioni dei Romani come conseguenza di azioni di terrorismo. A Natale, se mi ricorderò, vi racconterò il vero Natale... Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 16/04/2017 alle 08:18:30
Oggi è Pasqua: ne vogliamo parlare? La Pasqua è la festa del Popolo Ebraico che ricorda l'uscita dall'Egitto. Ma per noi cristiani ricorda un altro fatto storico importante. Ne vorrei parlare. Il momento storicoin cui Gesù viene crocifisso vede l'esercito romano che sta occupando la Palestina. I Romani portano il progresso, i servizi essenziali, strade, ponti, acquedotti, ecc., in cambio di tasse. Non interferiscono con le usanze locali, usi, costumi e religioni. Ognuno poteva adorare il Dio che voleva, uno, cento, mille, bastava non rompere loro le scatole con sommosse perchè queste venivano subito soffocate nel sangue anche di chi non c'entrava nulla, ci andavano giù duro. A Gerusalemme c'erano diverse centinaia di soldati romani, proprio perchè Gerusalemme era un po' calda come ordine pubblico, eppoi era Pasqua ed in giro c'era un sacco di gente. Dunque, Gesù arriva a Gerusalemme con un sacco di gente festante, dicono i Vangeli; quindi, in mezzo alla gente anche soldati a presidiare l'ordine pubblico che avrebbero visto e riconosciuto il Messia. Se questi era figlio dei fiori, pane e amore, vogliamoci bene, come mai salta in mente ai Romani di andarlo a prendere con 600 soldati, svuotando la guarnigione a controllo della città e non lo riconoscono, tanto che hanno bisogno di uno che glielo indichi esattamente con un bacio? Come mai, poi, se ieri tutti lo osannavano, oggi preferiscono libero un ladruncolo di polli quale era Barabba, a lui che predicava pace e bene? E, ancora, come mai se erano figli dei fiori, vogliamoci bene, Pietro andava in giro con una spada sotto la tunica e taglia un orecchio ad un soldato romano (chi di spada ferisce di spada perisce)? Allora avere una spada è come avere oggi una potente mitraglietta. Sulla croce viene fatto bere a Gesù qualcosa (aceto e fiele) e Gesù muore. Muore, dice il nostro Vangelo crocifisso fra due ladroni, peccato che nella versione originale in greco ci sia scritto che viene crocifisso assieme ad altri due malfattori. A quel tempo, il malfattore era colui che creava seri problemi alla comunità con il suo comportamento. Dicono i Vangeli che il terzo giorno risorse, ma nessuno lo vide per i successivi quaranta giorni. Ma non abbiamo nessuna prova che fosse al terzo giorno, potrebbe essere che quel miscuglio dato da bere fosse qualcosa che induceva il coma farmacologico (allora erano ancora presenti gli Elohim, o Annunaki, o altro nome, gente che conosceva bene la medicina, molto più di quanto la conosciamo noi oggi) e appena sparita la folla si sia intervenuti per salvarlo e, guarda caso, ricompare dopo quaranta giorni, giusto il tempo per la rimarginazione delle ferite di cui era stato vittima. Per chi storce il naso sugli Elohim, questi non li ho inventati io ma sono presenti insistentemente nella Bibbia, ne solo la base di riferimento; gli storici Romani raccontano tutti che nel 70 d.c. questi se ne sono andati sui loro carri celesti fra nuvole di fumo e rumori assordanti. Guarda caso, Gesù viene assunto in cielo, non asceso al cielo e questo particolare non è di secondaria importanza: nel primo caso è soggetto passivo dell'azione e non attivo come sarebbe nel secondo caso. Dunque, in definitiva, Gesù era probabilmente un partigiano (o terrorista) che combatteva i Romani, gli Ebrei preferivano avere fra loro un ladruncolo di polli quale era Barabba piuttosto che un gruppo che procurava loro seri pericoli per le ritorsioni dei Romani come conseguenza di azioni di terrorismo. A Natale, se mi ricorderò, vi racconterò il vero Natale... Giovanni
Mithra.