quote:Risposta al messaggio di sergio76 inserito in data 27/07/2014 15:07:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>e questo probabilmente spiega l'aumento esponenziale delle persone intolleranti al glutine...[V]si cerca solo la maggiore resa del prodotto senza valutare i rischi per la salute elena
Ci sono solo due giorni all' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 27/07/2014 21:22:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Un grosso problema del cosiddetto Made in Italy e' che non deve obbligatoriamente comprendere tutta la filiera ma basta un ultima (anche marginale) lavorazione per fregiarsi di tale titolo.id="red"> ...?!?!?!?!?!?... Roberto....e' il 3D sul bio non sulla moda...quello a cui ti riferisci sono i manufatti dove e' sufficiente il 30% fatto in Italy....e il resto in Cina.... Il bio lo devi seminare, non costruire...non vale seminare in Romania (senza protocollo ?) e innaffiare in Italia (con protocollo)....tutto deve essere controllato, dal terreno in poi.....ovviamente nello stesso luogo...se alcune aziende importano prodotti semilavorati devono specificarlo, non basta la scritta "bio" deve esserci un ente che garantisce la filiera e quindi il consumatore....se non lo fanno allora si che sono truffaldini.... Ciao Mauro
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 27/07/2014 21:22:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nello specifico per essere made in italy basta il 30%, es. cucire il manico della borsa. Le DOP (denominazione di origine protetta) sono seguite da un disciplinare che parte dal territorio ben definito, varietà o razze autoctne, alimentazione certificata, e lavorazione sul territorio di origine. Per le IGT (indicazione geografica tipica) basta la zona di produzione. Es compro le olive in tunisia e le molisco in toscana, ed ecco a norma di legge l'olio IGT toscano. Es. DOP di un olio varietà di ulivo autoctona coltivata in una zona ben definita e li molita da frantoi che hanno ricevuto delle specifiche certificazioni con estrazione a freddo e con metodo fisico ( spremitura). Discorso analogo per il vino DOCG (denominazione di origine controllata e garantita). Crudo di parma DOP maiali allevati macellati e trasformati a parma con controllo dalla nascita all'alimantazione all'ambiente di allevamento. Crudo di parma senza la DOP cosce di maiale proveniente da ogni parte d'europa lavorati a parma (dagli stessi consorzi) diventano crudo di parma. La differenza, mancanza del marchio DOP sulla coscia, ed il prezzo. Il dop non lo si trova mai in offerta a prezzi molto bassi in quanto costi di produzione molto elevati. Per il biologico, l'azienda agricola che ne vul far parte deve iscriversi ad un cosorzio bio, il terreno prescelto dopo analisi chimico fisico deve prima di accedere al bio stare 5 anni senza uso di concimi chimici diserbanti inetticidi chimici. i confini non devono essere adiacenti a chi fa uso di suddette sostanze. Sono ammessi cone anti crittogamici solo prodotti per contatto, quindi lavabili che non lasciano residui es. zolfo, calce, e concimi organici. per insetticiti trappole al ferormone, lotta integrata (uso di insetti predatori), ecc. Severi controlli vengono istituiti a campione, e se ti pizzicano sono cavoli molto amari. Sono riminiscenze è da più di dieci anni che ho appeso il trattore la zappa al chiodo, quindi qualche errore nelle suddetta dissertazione più riscontrarsi, ma in linea di massima ci siamo. Un saluto Sergio. ------------------------------ La meta... una buona scusa per viaggiare.
quote:Risposta al messaggio di sergio76 inserito in data 28/07/2014 01:26:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "Es. DOP di un olio varietà di ulivo autoctona coltivata in una zona ben definita e li molita da frantoi che hanno ricevuto delle specifiche certificazioni con estrazione a freddo e con metodo fisico ( spremitura). Discorso analogo per il vino DOCG (denominazione di origine controllata e garantita)".id="size1"> Qui sono abbastanza ferrato e per conoscenza diretta delle problematiche. [;)] Lo sapete chi sono i più fieri oppositori alla Dop sull'olio? I produttori/venditori/commercianti toscani! Il perchè è semplice, loro hanno un "brand" un'immagine commerciale sull'olio e una rigida e chiara normativa li danneggerebbe molto. Vimo. Non compro mai il novello italiano quando esce dalle cantine, perchè è una frode legale, a differenza di quello francese che dev'essere al 100% dell'anno di produzione e di ben specificate uve, quello italiano per chiamarlo "novello" basta che abbia almeno il 25% delle uve dell'anno, il resto può anche essere vino vecchio e di tutte le uve. [:(] In definitiva è la solita storia, nel campo alimentare, così come in tutti gli altri, le normative, le regole, i vincoli, sono tutti messi per favorire chi utilizza i consumatori come delle pattumiere.
quote:Risposta al messaggio di yellowstone inserito in data 28/07/2014 12:15:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Dunque... chi fa bio è un truffatore, gli agriturismi sono tutti falsi, i ciclisti professionisti sono tutti dopati, i cicloamatori sono pericoli pubbliciid="size3">id="navy"> Presa diretta è una trasmissione che guardo sempre volentieri, anche se alla fine fa venire il sangue amaro, perché come dicevo qualche post sopra, ben vengano i NAS, ma purtroppo uno ne prendono e cento continuano a fare le frodi, poi la cosa che ti fa rimanere male, più che male stupito [:0], è quando vieni su un Forum (questo) denunci certe situazioni, e leggi le risposte come quella sopra riportata...bè mi rendo conto che è difficile discutere di certi argomenti, ovvio che ci sono produttori onesti, ciclisti onesti, agriturismi onesti, ma noi non denunciamo l'ovvio, io come altri, nel trend abbiamo espresso delle titubanze sui prodotti BIO, e su quei prodotti venduti a prezzi bassi (olii) perché non abbiamo la certezza che i BIO siano veramente BIO, e che gli olii siano olii puri extravergine. Marco Il mondo è come un libro, chi non viaggia ne legge solo una pagina.
quote:Risposta al messaggio di Baimar inserito in data 28/07/2014 12:58:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A parte che di prezzi non ne hai mai parlato... ma se ti vendessero un olio a 20 euro lt andrebbe bene? quindi ai truffatori basterebbe alzare il prezzo? Ho solo riportato affermazione fatte in questa discussione ( basta rileggere). Non tollero le generalizzazioni per le quali si divide il mondo in categorie ( fai bio= truffi, sei autonomo= evadi, sei dipendente= ti butti sempre malato...) Divisioni nelle queli invetce talune persone sono maestre, tranne quando vengono toccate direttamente. Ho una visione diametralmente opposta alla tua . Ci sono tante persone che lavorano e vivono onestamente, e ci sono i delinqunti, e non trovo giusto che i primi vengano assimilati ai secondi. Stefano
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